Corso di verniciatura a spruzzo sul legno con aerografo 

Grazie!

E' un piacere darvele! 😉

Ciao Gianluca. Il mordente va benissimo, l'impregnate oltre che a colorare, serve a proteggere da intemperie e da raggi UV, quindi non ha alcun senso usarlo all'interno. Il mordente non può essere usato a spruzzo, a straccio va benino, per lo più lo usano a pennello (me incluso) alcuni con una spugnetta. Puoi correggere il colore durante la lucidatura, aggiungendo tinta concentrata universale (tipo il Tingilegno Veleca, che trovi in quasi tutte le ferramenta, ma è un prodotto di bassa qualità). In questo caso la puoi dare a spruzzo. Sono anni che debbo farci un video, Antichità Belsito mi ha già mandato il prodotto da mesi, quindi debbo solo decidermi a farlo sto video...

Il mordente è molto liquido e tende a raccogliersi in "pozzanghere" che renderebbero il colore molto disomogeneo. Invece stendendolo con pennello, spugna o straccio, quello che il legno non assorbe, viene trascinato via. Al contrario, possiamo mettere la tinta nel fondo e passarlo a spruzzo, ma questo renderà il legno molto meno visibile, il che ci impedisce fi vedere la bellezza del legno, ma facilita l'ottenimento di un colore uniforme, anche in presenza di legni di colore diverso, nello stesso mobile e quindi velocizza il lavoro Ecco perchè i mobili di basso pregio, spesso hanno il legno che si percepisce appena

Si, sei stato chiarissimo. Ho in progetto altri video su questo argomento, dirò qualcosa anche su queste cose 😉

So vedono perfettamente, quindi è importante che le stuccature siano dello stesso colore, o meglio ancora, leggermente più scure. Come cambiare colore allo stucco è un tema di cui mi occuperò in un video non ancora pubblico, ma che è già pronto...

Un compressore da 100 litri su cui ho montato un gruppo pompante molto più grosso e potente di quello originale, quando questo si grippò. Ma su questo nuovo gruppo pompante non so dirti molto, se non che mi si disse che in genere viene montato su compressori dai 400 litri in su... E non sono pentito di averlo fatto, perché mi permette perfino di usare la sabbiatrice per lungo tempo senza mai fermarmi

@@Restaura_con_Gianni Grazie. Può dirmi la casa produttrice?

@@LeonardoLoiacono certamente: Fini www.lineonline.it/compressori-fini.html?gclid=CjwKCAjw9J2iBhBPEiwAErwpefquGV2lMFRTOxImMJ17tSzw2FiOZYZyn0w9BBDFduomWcjdP_EtyxoCMygQAvD_BwE#category-products

Grazie Andrea. Io sono un restauratore di mobili antichi, per cui non ho mai usato il poliestere. Comunque so dirti che è un prodotto bicomponente che permette di essere steso in maggior spessore rispetto a tutte le altre finiture e che di conseguenza risulta essere una finitura estremamente dura e resistente ma nello stesso tempo un po' fragile (è soggetta a spaccarsi) la tecnica per stendere il poliestere è la stessa che mostro in questo video, solo che appunto, viene steso in maggior spessore. Ovviamente la sequenza delle operazioni è la solita: pigmentazione, fondo, carteggiatura e finitura

Grazie! In genere si cerca di incrociare le mani, perchè se la vernice si passa in una sola direzione, c'è il rischio che restino visibili le passate, specie se queste non sono state fatte tutte alla stessa distanza una dall'altra, con la stessa velocità e quindi quantità di vernice ecc. se prima diamo una mano controvena e DOPO lungovena, è più difficile che rimangano aloni, ma se proprio dovesse rimanere qualcosa di vagamente visibile, avendo dato la seconda passata lungovena, si confonde un pochino con le venature del legno, mentre se gli aloni fossero nell'altro senso, sarebbe un orrore. La ragione di incrociare le passate è tutto qua. Ma chi ha la sicurezza e l'abilità di fare un lavoro perfetto anche senza incrociare le passate, nessuno vieta di fare così, infatti, nel secondo caso, lavoro solo lungovena. Per quanto riguarda le tinte, il discorso è completamente diverso e non riguarda questo video; nella prima prova do il mordente, è vero, ma solo per "sporcare" il legno con qualcosa e far capire meglio cosa faccio. Non avrebbe senso passare prima il mordente e poi la vernice coprente! Buona serata

@@Restaura_con_Gianni Grazie sei gentile. Ho notato che spesso rispondi quasi a tutti e ciò denota da parte tua grande umiltà e voglia di far conoscere meglio questo lavoro. Buona serata

@@filippotucci1044 Per me in qualche modo è diventata quasi una ragione di vita. Questo è un lavoro che al momento non interessa a nessuno: non alla gente che ha i mobili antichi (anche se in questo video on mi occupo di mobili antichi) perchè ora non vanno di moda, e quindi se ne tornano in soffitta per far posto al truciolato di Svezia; ma non interessa neanche ai ragazzi, di imparare un mestiere in cui ci si sporca le mani, e si vive fra polveri e puzze... Ma ciò non toglie che è un mestiere meraviglioso, e non voglio che vada perso, per cui faccio del mio meglio per tramandare quello che so, tramite questo mezzo...

Non possiamo che dirti grazie e poi come vedi non è vero che è un lavoro che non interessa nessuno...

Una domanda difficile... Le pistole moderne hanno bisogno di molta meno aria di quelle di un tempo, ma quello che fa davvero la differenza è la dimensione del lavoro: questi stessi sportelloni, o meglio, quelli che questi vanno a sostituire, li ho verniciati una decina di anni fa usando un piccolo compressore in valigetta, ma fu un lavoro decisamente oltre le sue forze, ma comunque e la fece... Con un compressore da 25 litri di serbatoio e 250 l/min. della Fini, di portata ci ho fatto lavori ben più grossi, ma con il ventaglio stretto (erano ringhiere) che richiede meno aria, e se la cavò benissimo; poi questo compressore morì e lo sostituì un altro compressore, di sottomarca (Nutool) sempre da 25 l di serbatoio e 250 l/min. di portata, quindi apparentemente identico, ma in realtà non ce la fa e ogni tanto mi debbo fermare per farlo raffreddare un po'. Quello che ho nella mia bottega, aveva un gruppo pompante da 350 l/min. poi quando questo si grippò, lo sostituii con un gruppo pompante che in genere si mette a un compressore ben più grosso: 400 l, mentre il mio ha un serbatoio da soli 100 l e riesco a lavorarci anche per ore senza alcun problema

@@Restaura_con_Gianni Grazie x le delucidazioni. Io sono un hobbista e cerco un compressore che copra un buon ventaglio di utilizzi. Da quanto capisco un buon compromesso può essere un 50l con buona potenza in uscita ! L'aerografo che hai presentato mi sembra che ha un buon rapporto qualità/prezzo e mi piace molto. La tengo sicuramente in considerazione appena acquisto il compress... Un saluto e ancora complimenti per i contenuti del tuo canale.

@@mauriziocastelnuovo7870 Si, come hobbista, può bastarti anche un 25 litri, ma attenzione: sia il Fini che il Nutool da 25 litri che ho usato, (per lavori a domicilio) dichiaravano una portata di 250 l al minuto, ma il fini ogni tanto si fermava perchè mette dentro più aria di quanta ne uso, il Nutool al contrario, debbo fermarmi io sennò schiatta lui... Questo significa che le caratteristiche descritte dalle schede tecniche spesso non dicono la verità... L'unico modo per non sbagliare, è puntare sulla qualità: meglio che non vai nei centri per bricolage, ma in una buona ferramenta

@@Restaura_con_Gianni Grazie del consiglio. 👍

Esistono diverse pistole, costruite con diverse tecnologie. Ne ho una che ha bisogno di quasi 4 bar di pressione, mentre quella che uso in questo video, 2 gli sono anche troppi... E' bene informarsi quando la si compra, o fare delle prove per capire a quale pressione lavora meglio

Ognuno ha il suo modo di lavorare e lo rispetto. Quello che mostro in questo video me l'hanno insegnato ad un corso di verniciatura che si tenne presso la sede dell'ICA (un colosso della produzione di vernici ad acqua per legno). Ho anche collaborato con un lucidatore di mobili, qui nella mia città; ed altre esperienze, ma non ho mai visto nessuno tirare a straccio le vernici. Le tinte si, ma quelle sono tutt'altra cosa... Però, se ti trovi bene così, perchè no? Ma sull'incrociare le mani, la prima di traverso rispetto alla venatura e la seconda lungovena, è una regola che non è impossibile ignorare...

@@Restaura_con_Gianni Pure io ho fatto il corso dell Ica ( forse non era la stessa persona che spiegava ). Stracciare l impregnate o la tinta fa parte di una tecnica avanzata che nessuno conosce... La mano dell operatore fin quanto precisa non sarà mai quella di un robot... Basta ammettere i propri limiti. Sicuramente ci sarà qualcuno più bravo di me. Ma io non mi offendo...

@@francescofranco3221 si, stracciare tinte e impregnanti va benissimo. Ma non ha alcun senso farlo alle vernici coprenti come in questo caso. Ma ripeto: se ti trovi bene a farlo, nessuno lo vieta.