Me ne è venuta in mente una, recentemente, mentre leggevo IT di Stephen King: quando l'autore scrive: "Sembrava di essere in un racconto dell'orrore". Ma sei in un racconto dell'orrore, perdio! Gli ammiccamenti, insomma.
Non posso che condividere il primo rant . Ho iniziato a leggere letteratura giapponese di recente, soprattutto spinta da te, e i romanzi giapponesi sono pubblicizzati MALISSIMO. Esempio, ho appena finito Le delizie della signorina Ashikawa. Me l’hanno regalato a Natale, visto che sembrava uno storia a là “finché il caffè è caldo” non mi interessava, finché non ho scoperto che l’autrice ha vinto il premio Akutagawa. Ho quindi pensato che mi avrebbe potuta stupire malgrado tutto. Morale: un libro veramente senza speranza sulla società giapponese, desolante in ogni pagina. Io l’ho adorato, su Goodreads ha 2 stelline e mezzo perché la gente si aspettava tutt’altro… ma giustamente!
Faccio la libraia e che responsabilità 😂 il libraio non è solo psicologo e consigliere ma anche taaanto altro! L'importante è non smettere mai di formarsi, imparare e leggere( ovviamente!!) ❤
Condivido tutto quello che hai detto soprattutto la questione librai/e... 😑 Aggiungo che i personaggi che più mi hanno fatto sclerare sono stati quelli di Cime tempestose, a turno li ho odiati tutti almeno una volta! 😂 Buone feste e grazie per questo video, mi ha messo di buonumore.
Un mio ex collega mi ha raccontato che sua sorella era in un Waterstone abbastanza grande di Londra e ha chiesto ad un addetto dove poteva trovare 1984 di Orwell. Questo, perplesso, contatta il suo responsabile tramite auricolare dicendo: "Ho qui una cliente che mi chiede dove teniamo un libro, credo che il titolo sia 1993...". 😂😂😂 Ah, e tutti i personaggi della scenetta erano madrelingua quindi niente lost in translation qui. 😅😂
Carissimo Matteo auguri di Buona Pasqua a te e alla tua dolcissima Manila. Anch'io sono della tua stessa opinione. Io adoro i libri con le copertine molto chiare e ovviamente con rilegatura rigida. A presto Matteo 😉
Per quanto riguarda le orecchie ai libri le faccio solo se sono libri uso manuale o di approfondimento, in genere non le amo molto. Per quanto riguarda le mouillettes di Chloè Atelier des fleurs ne hanno una diversa per fragranza, sarebbe carino collezionarle tutte. Anche quelle di Diptique sono bellissime
Sono d'accordo con la lettrice che lamenta l'utilizzo di "lingue ponte" (normalmente l'inglese) per traghettare la letteratura giapponese in Italia. Ci sono casi clamorosi come alcune opere di Mishima e il caso "scandaloso" della traduzione attraverso l'inglese del "Paese delle nevi" di Kawabata, riproposta da anni. L'unica traduzione del romanzo condotta sul testo giapponese si trova all'interno del "Meridiano" Mondadori dedicato alle "Opere" di Kawabata che tuttavia ha un costo notevole.
La serie di Alexandra Marinina sul personaggio di Anastasija Kamenskaja... il terzo libro, per qualche ragione, usci in formato fiverso, con sovracopertina e (mi sembra) copertina rigida... e un design diverso dagli altri 4... stava malissimo sulla libreria!
Io sono piena rasa delle case editrici che 'ritoccano' i classici dando un interpretazione persinale della storia o dei persinaggi per compiacere al politically correct. Eh no! Prendi Via col vento ad esempio! Rimaneggiato in chiave più contemporanea 😑
