Bellissimo, intenso, struggente il ricordo di Rebellin da parte di Bugno. Dice bene anche Cassani, non è giusto morire così in una fredda giornata di fine Novembre, dopo 30 anni di professionismo: questo è il segno evidente che molto deve cambiare ancora nella cultura al rispetto dei ciclisti su strada e di tutte le altre categorie deboli della strada, perché ad oggi purtroppo le strade non sono fatte per i ciclisti per come sono intese da diversi automobilisti, che evidentemente pensano di essere i soli e di avere soltanto loro il diritto di circolare su di esse, senza curarsi di tutti gli altri mezzi che vanno decisamente più piano di loro. Nasce l'esigenza che le maggiori organizzazioni sportive come il CONI, la FCI, l'ACCPI assieme all'ACI comincino a fare dei tavoli tecnici assieme agli amministratori locali di tutti i comuni italiani per realizzare nuove piste ciclabili lungo strade rurali in disuso e lontane dal traffico veicolare ordinario per far circolare ciclisti e pedoni in tutta tranquillità, nella massima sicurezza, per evitare che essi possano convivere costantemente con la paura di essere investiti dai mezzi a motore o elettrici che neanche si sentono su strada. Serve altresì istituire delle nuove figure tecniche nei comuni italiani che si occupino della tutela e della sicurezza dei ciclisti sportivi su strada, io personalmente mi propongo un giorno di effettuare questo servizio per il mio comune di Vasto (CH) in Abruzzo, per evitare che tragedie come quelle di Davide Rebellin e Michele Scarponi non si ripetano più ed un giorno possiamo arrivare a conseguire il non impossibile obiettivo di ottenere morti zero lungo le nostre strade. Dott. Alessio Brancaccio, Comitato Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) Abruzzo
Gianni Bugno ha fatto un punto realistico della situazione Italiana, dovuta anche dal territorio e dalle strade che sono vecchie, la parte architettonica stradale non strutturata per le bici, e la realtà delle ciclabili che sono pure pedonali e quindi di ostacolo per ciclisti e per gli stessi pedoni...
Non penso che negli altri paesi sia tutto più Perfetto ! Visto che è stato propio un camionista tedesco ad ammazzare Rebellin e a scappare non dando soccorso stradale!! Io sono un ciclista e vi posso garantire che la maggior parte dei automobilisti e camionisti nel sorpassarmi fanno molta cautela !!
confermo, in 10 anni di ciclismo non ho mai avuto particolari problemi con i sorpassi. Certo mi tengo molto sulla destra e uso luci anche di giorno, conscio della estrema pericolosità della nostra condizione
duole constatare che i media e anche i politici non hanno minimamente idea di cosa sia lo sport del ciclismo, soprattutto a livello amatoriale. La Panella che parla di ciclabili come la panacea, non sa che la maggior parte dei ciclisti in Italia muore sulle statali e in solitaria, non in gruppo. Chi va in bicicletta sa benissimo che lo sport richiede strade normali (le ciclabili vanno bene in città per andare a lavorare, ma non puoi fare ciclabili su tutte le statali del paese) per lunghe percorrenze oppure salite in montagna, non la "passeggiata" in ciclabile in città. Ignoranza che poi produce inefficienza a livello legislativo e ulteriore astio nei confronti dei ciclisti, perchè diciamo la verità, il ciclista è per lo più odiato da tutti, anche dai cani. (e un po' di colpa ce l'ha pure la categoria pedalante).
Siamo noi Italiani che non rispettiamo il pedone sulle strisce pedonali, il ciclista che pedala,non indossiamo ancora la cintura di sicurezza dopo più di 30 anni dall obbligo ecc ecc, Il mio lavoro mi porta a girare il mondo e vedere Stati che 30 anni fa erano anni luce lontani dal Italia oggi ci hanno superato di gran lunga. Quindi non c’è la scusa del centro Storico ecc ecc ci vuole intelligenza e rispetto delle regole stop niente di più!
Sono d'accordo sull'educazione, ma serve anche una maggiore rigidità nel far rispettare il codice della strada da parte soprattutto della Polizia stradale.
Guarda caro amico in Italia ormai rispetto educazione e una cosa grande non salutiamo più nessuno preferiscono parlare con gli animali la colpa è solo nostra ogni tanto bisogna fermarsi è riflettere
Qualcuno dovrebbe spiegarci per quale ragione un automobilista (solitamente) aspetta che possa sorpassare quando ha davanti un'automobile o un camion, e invece inizia a strombazzare nervosamente se ha davanti una o più biciclette. In più metteteci i telefonini sempre in mano durante la guida. Iniziamo a ritirare le patenti a quelli beccati a guidare mentre scambiano messaggi e vocali. Basterebbe anche un mese alla prima occasione, un anno alla seconda, e credo che anche i più incalliti (imbecilli) patiti di facebook e whatsapp si darebbero una regolata. Il resto sono chiacchiere, ipocrisia e dolore
@@francescobi4085 Egregio Francesco Bi, forse le sfugge che il tema è la sicurezza, non l'attribuzione formale di responsabilità. Un ciclista investito ha torto anche quando ha ragione perché ne paga le conseguenze sul proprio fisico, e spesso purtroppo anche con la vita (rendendo un inferno pure quella dei propri cari). Invece un automobilista o camionista che sia, tutt'al più deve perdere un minuto in più per accertarsi che la strada oltre i ciclisti sia libera e li possa superare. Secondo lei, per quale ragione il Codice della strada prevede che i pedoni abbiano sempre e comunque la precedenza? Anche quelli che incautamente attraversano o procedono sulla carreggiata mentre arriva un veicolo. Su, si sforzi. Può arrivarci facilmente
6 km e qualcosa, tra casa mia e la mia sede usuale di lavoro; tutti in perfetta pianura. Monza, con attraversamento del parco di Monza. Tragitto troppo pericoloso. Perciò, mio malgrado, lo affronto, ogni giorno in auto, alla media di circa meno di 10 km/h.
L'unica educazione da dare ai nostri politici, è quella di non votare quei (i politici), che stornano 94 milioni dal bilancio che prevedeva il miglioramento delle condizioni ciclabili.
Per una volta non concordo con il mio idolo ; pensiamo a Ferrara ( ok , non é Roma ) ma , é una antica città , che puoi girare tranquillamente e , in modo sicuro in bici ! Ci vogliono più controlli sulle strade e , rispetto reciproco , anche da parte dei ciclisti verso , gli altri utenti della strada ; non tutto gira attorno a loro ! Il tweet della Meloni , da la prova della sua gigantesca ipocrisia 😠😠
In bici fanno quello che vogliono. Non rispettano i semafori, gli stop, le precedenze. Viaggiano in doppia fila, a volte terza, e quando si accorgono che gli sei dietro ci godono, e se suoni ti mandano a f*nculo. Le bici dovrebbero stare al parco o nei velodromi, non intralciare il traffico in mezzo alle macchine. Dicono di essere i deboli della strada, quando la maggior parte delle volte sono i bulli e gli ignoranti. Parola di chi ha praticato ciclismo seriamente da categoria G1 e esordiente. Già allora (ero un bambino) mi ricordo la vergogna che provavo quando mi allenavo sull'Aurelia e la gente mistava dietro senza sorpassare per paura di mettermi sotto. La bicicletta in strada dovrebbe essere ILLEGALE.