De Luca contro i test a Medicina: "A chi li prepara darei 20 anni di carcere e 20 frustate di bambù" 

Io vedo piu mafioso questo tipo, per come parla e come gesticola, che un capitalista come Berlusconi il quale unico interesse era investire e guadagnare.

No, aspetta. Un conto è dire che le domande di cultura generale a cazzo di cane servano per fungere da discriminante e per evitare a prescindere che una marea di scappati di liceo con un libro in mano si fiondino de botto a medicina non per amore e predisposizione per la disciplina, ma solo perché si fanno i big money e ci si salva da precariato, stage ed emigrazione , creando imbuti formativi e saturazione di mercato, come è avvenuto per giurisprudenza. Un altro è giustificare tali quiz in base ad una loro presunta utilità per quel che concerne il sapere e la formazione culturale di un candidato. Proprio no. O meglio, non a quei livelli. Una persona curiosa , stimolata e predisposta al conoscere e all’ istruirsi non va di certo ad informarsi sui pomodori aztechi, sulla viennetta e sulla grattachecca. Queste sono domande - canaglia solo per nerd pustolosi o, più probabilmente, per culoni che hanno avuto la fortuna di apprendere tale nozione a caso, magari sfogliando riviste o facendo zapping in tv. Le domande di cultura generale devono esserci, ma occorre che siano di media difficoltà, più o meno teoricamente accessibili per ogni neodiplomato medio che voglia cimentarcisi….perché è pur sempre un test di ingresso in facoltà e non Chi vuol esser milionario. A sto punto, se passano, oltre all’accesso a medicina, dateje pure er montepremi! Non dico si debbano mettere domande come “Qual è la capitale della Francia?”, oppure “In che anno è avvenuta l’unità d’Italia?”, a cui saprebbe rispondere qualsiasi cavernicolo….ma neanche i fottuti pomodori aztechi però. Anche il quesito di logica sui nomi di città presenti nelle parole: questa è roba che puoi trovare sulla Settimana Enigmistica quando sei con le palle sulla sabbia sotto l’ombrellone e ci puoi perdere ore, non durante il test d’ingresso universitario, dove il tempo è limitato, la posta in gioco è alta, l’ansia è a mille e ci sono altre cinquemila domande a cui rispondere. Capisco che si voglia preservare la qualità della disciplina e che non si voglia saturare il mercato con asini, mediocri e raccomandati….ma così è troppo! Il discriminante funziona anche troppo bene a ‘sto punto, visto che mancano i medici e la gente è costretta ad andarsi a laureare nei Balcani.

​@@mattiamiele562concordo pienamente. I test d'ingresso vanno fatti ma non così, non con questa modalità a numero chiuso. Infatti de Luca in un altro video, ha citato la selezione naturale della facoltà di medicina (una sorta di autoeliminazione degli studenti dovute alle competenze acquisite durante l'anno) ed in maniera del tutto naturale, questi ragazzi che si sono cimentati in questa facoltà spesso mollano o non riescono ad andare avanti nei propri studi. Si parla sicuramente di una facoltà difficile e sicuramente non adatta a tutti, ma perché stroncare a prescindere i sogni di tutti quei ragazzi che non sono figli di medici e lo hanno sempre desiderato? Come hai detto tu, non bisogna chiedere qual'è la capitale della Francia, ma nemmeno fare rebus della settimana enigmistica dove richiede tempo per risolverli.

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