Dislessia:la scuola è un fattore di rischio?Giacomo Stella Parte prima 

La mia esperienza con 4 figli,più o meno con dislessia, disgrafia, meno discalculia, con test di intelligenza superlativi di tutti e 4 i figli, e test di invalsi, migliori dei pari della classe, a livello di risultato scolastico e di rapporto con i docenti, deprecabile, "quasi" da denuncia. Anche pedagogicamente, si richiedeva all'alunno quello che neanche il docente riusciva ad attendere. . cioè il RISPETTO delle regole come, di conseguenza delle persone. Da genitori educatori abbiamo frequentato fin dall' inizio( anni 90 ) un centro Coop di Intervento, x l'handicap e con l' ultimo figlio, l' Ass. Dislessia italiana a PN. Ma è servito solo ha creare ancor più distacco e incomprensioni tra noi e i docenti non preparati pedagogicamente Alla fine, con tanto " sacri-ficio " e pazienza, abbiamo raggiunto degli obbiettivi: un figlio con laurea in scienze dell'educazione 3a, uno con laurea in banca e finanza 5a, uno con diploma e uno con la 3a media, quello che ha subito le maggiori umiliazioni da parte dei docenti, ma anche lui con test di valutazione di 140/ 160 e invalsi scolastici migliori; oggi 22enne, lavora ed è ben voluto dai datori di lavoro e colleghi. Con l'esperienza fatta, oggi cerchiamo di essere vicino e aiutare chi vive questi disagi che, se non capiti fanno male al cuore e degradano la vita del bambino, del giovane e della famiglia. Paola modesti