Stratosferico. Sono ormai diversi anni che, dopo i dovuti e necessari tempi di ruminazione, leggo e tento di comprendere gli scritti di quest'uomo. Questa lezione la conoscevo, perché letta in Nichilismo e la Terra, 2015-2016, a cura di Nicoletta Cusano, o almeno credo che provengano da quella serie di testi editi da Mimesis. I temi e lo sviluppo gli somigliano molto. Niente, mi sono messo in poltrona e ho riascoltato l'intera registrazione. Quest'uomo ha avuto e ha su di me il potere di farmi intravedere, commuovendomi, la vastità nella quale siamo immersi; ma soprattutto la limitatezza nella quale il mio sentire - forgiato dalla fede nel nulla - si dibatte. La sua lezione porta a conseguenze ancora più estreme di quelle di Nietzsche o di Leopardi. Le spiega, le porta fino in fondo ma poi le piega, le rovescia all'indietro, come si fa con un guanto di plastica quando lo si strappa dalla mano in un colpo. A tratti, se si ha fortuna, e si coglie quel lampo, almeno per me, è sconvolgente. A tratti, a brevissimi tratti perché poi tutto torna a chiudersi sopra la mia testa, ritorno ottuso come prima, come adesso...
In viaggio con Leopardi … oltre la meccanica della scacchiera: oltre la metafisica del giocatore bianco e del giocatore nero. Oltre il confine che separa l’essere dal nulla. A me sembra che il vero nichilismo sia essenzialmente questa “linea di confine”. Grazie Massimiliano per lo splendido commento nel quale anche io mi ritrovo. ivano
Vorrei rispondere a Francesco Bordin, per il quale la tecnica è asservita al capitalismo e alle multinazionali del web. A mio avviso, se si prende come riferimento la definizione che Severino dava di tecnica, ovvero la capacità di produrre e soddisfare all'infinito scopi, la tecnica non può essere asservita ad alcunché. Anzi, essa è il fondamento di ogni manifestazione umana. Come io, uomo, coordino mezzi per realizzare scopi, già qui trovo il senso del pensare e dell'agire, in ogni circostanza pensabile. Anche se un uomo rimane perfettamente immobile, c'è in lui la "possibilità" di pensare mondi e situazioni infinite....Il fondamento tecnico rimane indelebile e incancellabile. Questo discorso che può apparire eccessivamente astratto e teoretico è in realtà il più concreto di tutti ; qui sta la grande lezione di Severino che fatalmente l'uomo comune non può capire.
Ne "La struttura originaria" si parla di ... costanti sintattiche illimitate e campo persintattico ! E' il fondamento su cui sono radicate tutte le riflessioni di Severino ...
Il deserto cresce anzi ormai ha preso il posto della parola. quei sottosviluppati che rumoreggiano sono un insulto all'umanita' ma andranno a lavorare cresceranno figli, la filosofia e' finita cancellata non esiste piu'
Un'ora e mezza di ascolto e un'ora e 7 minuti di video. Se si pubblicano certi contenuti per amor di cultura, monetizzare con uno spot ogni 3 minuti non ha senso, oltretutto il professore parla con una certa flemma e usa periodi di una certa lunghezza. Capita addirittura di dover vedere 2 spot all'interno della stessa frase.
Parla della tecnica come una entità autonoma e superiore alle altre entità, capitalismo, comunismo, chiesa, ecc ma in effetti la tecnica e' subordinata a questi sistemi. Ormai non esiste più lo scienziato solitario ma le grandi multinazionali del web, salute, militare, che finanziano la ricerca per cui la tecnica e' sempre subordinata ai poteri economici e politici forti tant'e' che le scoperte sono sempre subordinate a questi sistemi primari
Tu sei libero di affermare il contrario di quanto dice Severino, ma il tuo commento è errato Severino dice che la tecnica (sistema di sottosistemi) è il mezzo del conflitto che tende a modificare gli scopi delle parti modificandone così gli intenti. Sicché la Tecnica diventa lo scopo di tutti i belligeranti e il pacificatore infernale.