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Emergenza profughi Ucraina: comunicazione della sindaca di Crema al Consiglio comunale 

Comune di Crema
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Questa la comunicazione della sindaca di Crema, Stefania Bonaldi, lunedì 14 marzo in apertura del Consiglio comunale.
Ad oggi, sebbene il dato sia estremamente dinamico e dunque suscettibile di continue evoluzioni, i numeri che siamo in grado di censire sono i seguenti (dato aggiornato ad oggi, 14 marzo, ore 12).
Persone arrivate nel Cremasco: 115 persone fra cui 48 adulti e 67 minori
Di cui, arrivate nella sola Crema: 64 persone fra cui 25 adulti e 39 minori
Appartamenti disponibili alla accoglienza famiglie: 15 fra cui 2 pubblici e 5 privati a Crema e 8 nel Cremasco. A questi si aggiungono quelli messi a disposizione dalle parrocchie della diocesi, in corso di definizione
Famiglie disponibili alla accoglienza in casa propria: 69 famiglie fra cui 30 a Crema e 39 nel Cremasco. Di queste famiglie, 28 avrebbero espresso disponibilità alla accoglienza di soli minori, peraltro mi pare subito corretto ribadire che per i minori non accompagnati i percorsi saranno gestiti secondo le norme vigenti; perciò, al momento escludiamo affidi familiari secondo questa modalità.
La macchina della accoglienza messa a punto sino a questo momento prevede una cogestione fra Servizi Sociali e Caritas delle segnalazioni di censimento e mappatura delle persone arrivate e delle disponibilità alloggiative, nonché dei nuclei familiari che si offrono per l'ospitalità.
Ad oggi la procedura prevede dunque la accoglienza:
- Presso i nuclei familiari privati che stanno ospitando profughi, frequentemente connazionali ma anche italiani che ospitano familiari di badanti o di conoscenti
- Presso due centri di prima accoglienza territoriali individuati da Caritas.
Per le ospitalità presso i centri territoriali "di prima accoglienza", è previsto un alloggiamento di circa 10gg, in attesa dell'espletamento delle procedure di cui sopra e della assegnazione a soluzione alloggiativa "di seconda accoglienza" per le quali ipotizziamo di procedere ricorrendo, nell'ordine:
- agli appartamenti pubblici e delle parrocchie
- agli appartamenti messi a disposizione dai soggetti privati
- agli inserimenti presso i nuclei familiari, ovviamente sempre con preventiva e successiva supervisione di servizi sociali e Caritas e, al momento, come detto, escludendo gli affidamenti di soli minori.
Questa organizzazione locale è in stretto coordinamento con la Prefettura di Cremona, che in data 7 marzo ha istituito la cabina di regia territoriale per la gestione della emergenza profughi, tenuto conto che il soggetto titolato alla gestione della crisi sui territori è il Prefetto quale ufficiale di governo. Il quale ha appunto già avviato una procedura volta all'ampliamento dei CAS - Centri di Accoglienza straordinaria sul territorio in quanto i posti Cas disponibili nella provincia di Cremona sono già stati saturati da precedenti emergenze.
Al contempo la Prefettura sta raccogliendo indicazioni per proporre al ministero anche possibili modifiche all'attuale configurazione del modello Cas, per renderlo più adeguato alla emergenza in corso e altresì per attivare eventuali convenzionamenti diretti per l'ospitalità anche con gli Enti Locali. In tal senso abbiamo dato piena disponibilità anche del Comune di Crema e seguiranno aggiornamenti.

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15 мар 2022

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