Puntata strabiliante...verissimo tutto...la scelta piu bella ,piu saggia che abbia fatto in tutta la mia vita e mi fa sentire in pace con me stessa e il mondo...
Grazie ragazzi per quello che fate... Mi piacerebbe tantissimo portare un po' della mia esperienza di vita. Sono una ex veterinaria di Bologna, vegana da quando ho 18 anni. Ho visto con i miei occhi la violenza che si genera anche con le migliori intenzioni. Da tre anni ho aperto un laboratorio alimentare domestico vegan a Bologna, faccio corsi e preparo cibo vegetale per le persone e cerco di insegnare a mangiare correttamente. Non sono famosa ma forse portare una voce del popolo potrebbe contribuire.
Ciao hai fatto bene a portare la tua esperienza. Almeno x quanto mi riguarda leggere delle esperienze delle altre persone mi aiuta a prendere consapevolezza della mia e mi fa sentire meno solo 😅❤
A volte si è, per così dire, costretti ad essere vegetariani e non vegani perché purtroppo si abita ancora con persone che non accetterebbero mai o che comunque faticherebbero molto ad accettare un cambiamento del genere nella vita del/della loro figlio/a / sorella / fratello e di conseguenza anche nella loro stessa vita. A volte si è vegetariani e non al 100% vegani perché subentrano fattori esterni come i disturbi alimentari (anoressia, bulimia, binge) che complicano all’inverosimile il rapporto col cibo. Io non mangio né carne né pesce né uova -(e ogni giorno mi sento incessantemente chiedere “ma davvero non vuoi un po’ di prosciutto???” “ma il pesce non è carne🤨” 💀)- , ma ancora non ho potuto/voluto togliere il formaggio e prodotti contenenti latticini, nonostante i sensi di colpa ogni qualvolta mi capiti di mangiarli si facciano sempre più schiaccianti. Ovviamente con questo commento non intendo giustificarmi, non esiste alcuna giustificazione per il mass4cro animale, ma solo puntualizzare che non sempre si è vegetariani per dissonanza, ignoranza o pigrizia ❤ Gran bell’idea questo podcast comunque, mi sono divorata tutte le puntate nelle ultime due settimane
Ciao ragazzi, strepitosi sempre! Se ne avete occasione, parlate anche dello schifo degli Autogrill...non si trova nulla di vegano!! Forse solo le chips di legumi o noccioline salate, cibo comunque industriale e non sanissimo... se non ti porti il cibo da casa devi essere fortunato se trovi in vendita almeno dei creackers semplici!! Solo dolci su dolci su dolci e roba fritta, unta, e piena di carne o derivati animali. Questo è un'altro problema di ignoranza generale! Bravissimi e grazie per la vostra divulgazione!!!
Io fumo e prima di divenire Vegano, buttavo i mozziconi a terra, ora se non c’è un cestino nei dintorni, me li metto in tasca. L’essere vegani non cambia solo l’alimentazione ma specialmente il modo di pensare.
Ma boh, sinceramente io sono onnivora e per fumare in giro ho un banalissimo posacenere portatile e quando non ce l'ho mi tengo i miei resti in tasca, così come la spazzatura quando non ho un sacchetto. Non è che essere onnivori significa necessariamente essere idioti.
Grazie per il commento sulla difficoltà di trovare un'alternativa reale vegana (fuori casa) . Sono vegetariana da 13 anni e vegana da due, vegana convinta non solo per l'alimentazione. PERÒ in Italia ma anche all'estero io faccio la fame, ultima in Belgio dove avevo grandissime aspettative ma OVUNQUE c'era latte e derivati. In 5 giorni ho perso 3 kg, è un incubo.... È che il latte, oltre che darmi problemi di pancia, ormai mi fa senso... Però sto pensando che non voglio vivere in guerra, dovrei ammorbidirmi perché, come dice la linea guida vegana, si è vegani se si fa tutto il possibile per vivere bene e non nuocere agli altri. Ove non è possibile secondo me ci si deve piegare un minimo
Secondo me il problema dei ristoranti in generale, è che manca la varietà di frutta e verdura e le uniche cose che si trovano sono le patate e zucchine + melanzane + peperoni al forno o alla griglia, e si ti va grassa il risotto ai funghi o al tartufo. Io non lo dico perchè sono vegana da 8 anni, ma lo dicevo anche quando ero onnivora. Sia da onnivora che da vegana, mi è sempre stato sulle balle andare a ristorante per non mangiare le verdure... Poi che i vegani si aspettano di mangiare al ristorante l'hamburger vegano oppure il tempeh vegano, credo sia sbagliato. A prescindere se nel piatto ci sia il tempeh, il tofu oppure il pesce o la carne, che ugualmente non deve essere il piatto portante, quello che manga è la verdura e la frutta, che dovrebbe essere alla base della nostra cucina e soprattutto deve essere il piatto principale, poi il resto è solo contorno!!
Giorgio spesso ti capita di fare domande lunghissime perché hai paura di non essere chiaro. Tranquillo, sei chiarissimo! 😉 Bravissimi ragazzi, bellissima puntata, ospiti e argomenti molto interessanti! Grazie 🙏
Per parlare di sostenibilità potreste invitare Laura Brioschi che ha un brand Made in Italy e inclusivo. Inoltre lei si occupa di body positive…. Ed è’ vegana
Ciao sprezzel, scusami se ti scrivo qui ma volevo dirti quello che è successo oggi. Ho condiviso il video che avevi fatto sul tizio che aveva portato il maialino vivo a una grigliata..... ebbene lo hanno oscurato dal mio profilo. È assurdo.
Che bella puntata! ❤️❤️ Ci tenevo a precisare che la mensa della mia università e da quel che so anche di altre, non è molto fornita di idee però l'alternativa vegana la fa sempre
Riguardo al formaggio nel risotto... per come sono fatta io, non sarei riuscita a mangiarlo. Nemmeno da non vegana, i formaggi non volevo averli nel piatto, figuriamoci adesso che so cosa c'è dietro la loro produzione. Ora che sono vegana, se ordino un piatto segnato come "vegano" teoricamente ho una certezza, una sicurezza. Ovvio che purtroppo non sia ancora così ovunque, perché non c'è ancora la giusta informazione 😅 Ma se non faccio almeno notare allo staff che c'è un errore... magari il cliente dopo di me lo prenderà per avere anche lui una sicurezza, ma perché è allergico a qualcosa di non vegano, e invece quel qualcosa se lo trova nel piatto...
Io ci terrei molto (da onnivora quasi convertita) capire se è fattibile una dieta vegetariana/vegana coniugata con il senza glutine (in quanto io celiaca) Mi piacerebbe tantissimo vedere opinioni di vegani celiaci e vi ringrazio se mai porterete questo argomento
Alessandro mi sono ritrovato con la tua affermazione che nelle mense al massimo prendiamo i legumi con l'olio e il sale, perchè non c'è il piatto vegano di secondo, e come primo quando va bene una pasta con le verdure o al pomodoro... una volta ho fatto presente questa cosa in commissione mensa e niente qualcosa si stava smuovendo ma i dipendenti si sono lamentati che non c'era tutti i giorni carne e pesce nei secondo e neanche nei primi... tutto ciò mi è sembrato assurdo!!
Dove abito io un dramma uscire a mangiare, l'offerta prevede verdure grigliate, insalata e patatine fritte o al forno..il tutto rigorosamente cucinato insieme alla carne
Mi spiace doverlo dire, ma questo è stato il peggior video della serie, a mio avviso. Va bene voler arrivare a più persone, con un’informazione leggera, ma a dare informazioni distorte solo per una maggior facilità di messaggio, poi si rischia di far arrivare le nozioni sbagliate. Ma vi danno dei soldi od una targhetta a dire di essere vegani, se poi non lo siete? Ognuno è libero di fare e dire ciò che vuole, ma non rinunciare ad un piatto contenete formaggio, od acquistare pelle usata per un concetto di sostenibilità, non farà sicuramente di voi una brutta persona, ma di certo non farà di voi una persona vegana! Od almeno, se sul “pianeta b12” essere vegani viene inteso come stile di vita e non solo come dieta alimentare! Se si è vegani, si è vegani SEMPRE, non 364 giorni all’anno, o fino a che non si sente il languorino quando si è fuori in città. Arriva un piatto sbagliato? Lo si rimanda indietro, lo si regala, lo si porta a casa da offrire a qualcuno non vegano. O trovate voi un’altra soluzione che vi fa più comodo. Ma di certo non lo mangia un vegano! Anche questo è passare le giuste informazioni. Altrimenti la prossima volta il gestore se ne fregherà di chi gli ordina un piatto vegano, che tanto sa che ve lo mangiate lo stesso. Allora “rompergli le scatole” (educatamente ovviamente) e spiegargli cosa è vegano e cosa no, significherà aver aiutato lui e chi dopo di voi, contribuendo in qualche modo alla causa. Anche così si fa informazione, senza per forza dover essere accomodanti e remissivi. La pelle da indossare? Se ce l’ho, la regalo, altrimenti semplicemente NON la compro. Chiaro e semplice. Faccio passare un altro messaggio, che dice semplicemente che non voglio usare, comprare o sfruttare qualsiasi prodotto di origine animale. La flessibilità è concepibile solo all’inizio, quando si effettua la “transizione” dalle abitudini di prima ad uno stile di vita vegano, cercando le soluzioni più adatte e sostenibili per sé. Ma superata questa fase, ad un certo punto è necessario aver implementato delle dinamiche che siano finalmente vegane, non dei compromessi, altrimenti che senso avrebbe. Ci si chiederà: “ma allora è difficile essere vegani?”. Certo che lo è! O per meglio dire, non è semplice, significa essere un po’ anticonformisti, visto che il resto del mondo viaggia in senso opposto. È uno stile di vita, un cambiamento, e come per tutti i cambiamenti, ci vogliono tempo, volontà e dedizione. Se non si ha voglia di mettersi in gioco, allora non si diventa vegani, non è detto che sia per tutti, non lo ordina il medico. Insomma, a conclusione, volete mangiare il sushi quando siete fuori di casa, volete fare lo strappo al buffet del matrimonio dell’amico poiché non c’è abbastanza scelta veg, volete continuare ad usare la pelliccia della nonna poiché è un suo ricordo, salvo poi tornare a casa e mangiarvi il seitan? Perfetto, liberissimi di farlo, ma per favore, non appellatevi come Vegani e lasciate questo scomodo ruolo a chi ne abbraccia in toto la filosofia.
Wow bel video wow olè altre bistecche costine salame salamelle prosciutto cotto crudo bresaola spek petto di pollo 🍗 pesce spada arrostito alla brace e i maiali ammazzati nei campi col fucile mettendoli al cotrario per dissanguarli