Dimmi una sola cose che funziona di questo podcast. Hanno bisogno di essere seguiti da un manager esperto, perché stanno buttando all'aria un podcast fantastico che ormai vive di passato. Peccato.
È tornata tutta la forza di muschio selvaggio, chiacchiere assurde ed interessanti, cose che tutti vorremmo chiedere a personaggi assurdi. Miglior puntata di sempre per me
Preferivo informazioni non chiacchiere però capisco il tuo punto di vista 13:42 esempio stupido, qui io avrei semplicemente chiesto "ma ste statistiche?" Non ha detto una fesseria ma ha detto chiaramente "il 95% di chi commette un reato non si riabilita". La cosa non è una cagata
@@angelosica93 Parlando con i detenuti MOLTI se non tutti (io ne sono la prova) quando sono dentro pensano solo a conoscere nuovi contatti per arricchire le loro conoscenze per delinquere meglio, non per smettere!
@@angelosica93va beh dai, mi sembra chiaro che abbia dato delle percentuali indicative, le statistiche esatte credo siano reperibili facilmente. In confronto alle puntate con Biglino per esempio, in cui vengono assecondati dei deliri totali, è nulla.
@@alessandromarchetti6866 non ne avevo idea, ho smesso di guardarlo dopo che Fedez e Marra se ne sono andati, ho visto questa puntata giusto perché c'era Ghelardini
peccato che Martin sia il conduttore e dovrebbe essere lui colui che prende gli ospiti, non il contrario. Ma la sua anima da studente universitario bolognese zecca comunista prevale sempre
Quando si parla di vite vere ed esperienze vissute i podcast diventano assolutamente interessanti. Un altra persona che ha dei trascorsi che andrebbero ascoltati per un cambio vita altrettanto importante e un idea interessante per una puntata è Gianpaolo Manca ex della mala del Brenta, ora scrittore che vissuto varie fasi della sua vita, quella della delinquenza, i 36anni di carcere ed infine la nuova vita e la scarcerazione.
Puntata interessante, nulla da dire. Io lavoro in una sala slot e quando vengono a trovarmi i “professionisti” come lui in genere mi puntano la pistola in faccia e mi chiudono in bagno. Parlare delle rapine e’ affascinate ma questi signori vanno in giro a traumatizzare le persone. Scusate ma andava sottolineato.
Sono d’accordo ma hai sbagliato il soggetto. Io sono una mera pedina. Ci sono due grandi verità nel mio lavoro: - lo stato e’ il solo ed unico carnefice dello scempio - Non è la sostanza bensì l’utilizzatore a creare il problema. Detto questo la prossima volte che mi chiuderanno in bagno penserò a te e alla tua totale mancanza d’empatia. Così magari evito di piangere come faccio di solito.
@@LeeMortaccibeh diciamo che quando vedi quello che sta spendendo i soldi del compleanno di suo figlio, la mancanza di empatia devi averla anche te amico mio, io mi licenzierei dopo due giorni a vedere sti zombie che si rovinano la vita, ma vedo che non fai una piega
@@MattiaMorini ma che morale e morale, sto dicendo ma da quale pulpito parli di sensibilità degli altri quando vedi il vomito tutti giorni, ma stiamo scherzando?
@@nicolamonacelli1245 Che mi hanno catturato particolarmente sono quelle con Cassano, con il fratello di Emanuela Orlandi e quella con chicoria e lo sbirro.
Strano che un rapinatore seriale non abbia capito. Che il cassiere se mette una busta da lettera con dei soldi da larte, lo fa sperando accada una rapina e di riportarsi la busta a cass , denunciando ovviamente che ha preso tutto il rapinatore. Conosco personalmente chi lo faceva
@@lookatfausto1824 che poi è un peccato perché è un bel episodio divertente e gestito bene e tutto, ma poi specialmente la prima parte del video ti fa girare la testa madonna
@@samuelepelisseri in questo caso mi riferisco al fatto che la telecamera si muove in continuazione e nel farlo non è precisa, l'immagine va spesso fuori fuoco e i vani tentativi di mettere a fuoco non fanno che rendere il tutto ancora più sgradevole
Luis ha detto una cosa intelligentissima "cosa gli interessa ai cassieri di nascondere i soldi, rischiare la vita per i soldi della banca per cui lavorano calcolando poi che la banca è pure assicurata sul furto".. esatto!! Ma proprio un banchiere mi spiegò che negli anni in cui le rapine avvenivano spesso, loro ad inizio giornata nascondevano delle mazzette che, dopo la rapina, si infilavano nelle mutande dando poi la colpa ai rapinatori.. in pratica ammortizzavano lo stress della rapina con mazzette da portarsi a casa come incentivo della giornata.. e come biasimarli.. in pratica quando c erano le rapine nn solo collaboravano, ma erano pure contenti😮😅
Prima puntata che mi sono goduto interamente dal change di conduttori, interessante con i giusti ritmi l ospite comuqnue ha dato un ottimo contributo alla fruizione dell episodio bravi!
Non appena ho visto e sentito la sigaretta elettronica ho avuto un flashback di Fedez 😆 Bell'episodio peró! Bravi. Mi piace che abbiate cercato di tenere un filo conduttore.
Finito ieri di vedere tutti i suoi video fatti su OLTRE, mi riascolto volentieri anche questa puntata. Dopo 2 anni torno a guardare Muschio Selvaggio con piacere
I miei nonni negli anni 60 fino gli anni 80 vivevano a Milano e uno dei tanti aneddoti che mi raccontano riguardante la criminalità a Milano era questo. Mia nonna un periodo lavorava nel negozio di scarpe di altri miei zii e mi racconta che venne un ladro a comprarsi le scerpe, con tanto di pistola a vista. Che quando si mise a provar le scarpe ci si mise poi a correre ma tornava, non fuggiva. diceva che dove vedere se erano comode per scappare.
Ragazzi, mio padre era un ex membro delle brigate rosse, si chiama Giorgio Piantamore (nel caso vogliate fare due ricerche), ha una storia davvero particolare ed interessante da raccontare, se aveste piacere potrei chiedergli se fosse disposto a raccontarsi da voi Fatemi sapere!
Wow sarebbe interessantissimo, io lo ricordo (se non mi sto sbagliando con altri br) per il sequestro Carello ma chissà quante altre ne ha da raccontare.
Magari prima era meglio se avessi chiesto a tuo padre se aveva piacere facessi il suo nome su Internet, comunque sarebbe interessante. Immagino abbia rinnegato quel passato e sia addolorato del male che ha fatto, sarebbe un occasione per poter espiare le colpe ancora una volta pubblicamente, sono convinto che il rapimento di una persona sia il crimine più atroce che si possa commettere, eticamente è disumano.
@@grazianomontesu6955 persone dalle quali puoi sempre imparare, il carcere dovrebbe essere riabilitativo e non punitivo, a me francesco sembra molto più che riabilitato
Grazie Francesco. Ho lavorato in carcere come infermiera. C'è molta recidiva. È bello sentire una realtà a molti sconosciuta. Io conosco bene quell'ambiente. Ti abbraccio con tutto il mio cuore e ti auguro ogni bene!
Altre cose che avrei chiesto: - le emozioni prima di entrare e se utilizzavano sostanze per prepararsi - se c'erano sistemi di allarme e come si comportavano - se capitava di rapinare la stessa banca e dopo quanto Ho giocato molto a Payday
È stato molto bello sentir parlare di carcere in questo modo in un luogo così popolare. Da diversi anni, fin dall’università, mi occupo di carcere in diversi modi e in particolare, da docente, svolgo ogni anno una serie di lezioni dedicate all’istituzione carceraria con lo scopo e la speranza di offrire degli strumenti che aiutino ad affrontare l’argomento liberi da pregiudizi e a volte falsità. Condivido molto di quello che è stato detto qui e sono felice di non leggere bestialità nei commenti della community. Siete, qualsiasi cosa facciate, una grande cassa di risonanza. Avete fatto qualcosa di bello e mi auguro che possa suscitare la curiosità e l’interesse di altre persone.
@@TiAuguroLaGalera dipende dalle classi e dagli anni, ma in linea di massima cerco sempre di dare un’infarinatura generale su che cosa sia il carcere (dal punto di vista tecnico, economico, strutturale, costituzionale…), come funziona (portando come esempio gli istituti in cui ho lavorato) e come dovrebbe/potrebbe funzionare. A tutto ciò cerco sempre di dare spazio a riflessioni sul significato della pena e della giustizia in senso lato e alle sue modalità di elargizione.
Avevo già visto varie interviste interessanti a questa persona e devo dire che questa è sicuramente quella fatta in modo peggiore, piena di interruzioni al suo parlare e banalizzazioni continue. Complimenti 👍
È solo una mia impressione, non corroborata da NULLA di NULLA, ma a mio parere a vedere gli occhi del sig. Ghelardini mentre parla delle modalità di una rapina in banca negli anni 80/90, mi viene in mente il paradosso del LUPO...il lupo è lupo, e rimane lupo nel suo intimo: anche se lo chiami cane, sempre Lupo rimane...
Secondo me questa puntata è utile sotto molteplici aspetti, tuttavia per evitare di esser prolisso, ne cito giusto due che mi paiono fondamentali: in primo luogo restituisce al reo la fragilità tipica di un'essere umano in balia della sua azione deviante; essere umano troppo spesso vilipeso dall'idea stereotipata del criminale digrignante e ghignante, avido e (pertanto) violento. in secondo luogo pone la questione dello scarto che separa ogni nostro errore, ogni nostro inciampo, dalla sua risoluzione: non siamo l'errore che abbiamo commesso, altresì lo sforzo necessario che impieghiamo per rimediare ad esso. Una puntata interessante, bravi.
Allora quando ho letto il titolo ho detto ma questi danno parola e lustro a gente di M. Appena è iniziata l intervista mi sono accorta di quanto mi sbagliavo ho ascoltato con interesse il signore lo ringrazio di aver condiviso la sua vita con noi.
wow ragazzi che episodio, propprio gradevole da ascoltare anche perchè tutte le parti sono coese e ben amalgamate. C'è INTESA!!! Battute simpatiche, argomenti interessanti, buona fluidità. Io vi consiglio di cercare più ospiti così (non obbligatoriamente criminali) che raccontano aspetti insoliti di una realta comune, con una sfumature più per il sociale. spero che questo commento sia letto, io vi saluto...ho appena notato una banca simpatica...
