Martin sapeva fare la spaccata? No. Si è allenato 4 settimane? Chapeau. Ha imparato? Chapeau. Lo metto tra i più grandi ballerini della storia? No. Parere mio personale. Sbaglierò? amen. Per me è il pacco grosso che conta, virilità Don Pagnotta.
secondo me dipende dall'ospite, a volte (come la puntata con Caressa) sembra un po' più svogliato magari perché non sa molto della materia, comunque sempre simpatico
Pazzesco. Vedere una persona del genere, che è arrivata dove è arrivata ma ancora adesso così umile, disponibile ed educata, mi fa tornare la fiducia nel mondo. Forse allora con impegno, dedizione e correttezza si può raggiungere qualcosa nella vita. Complimenti Roberto.
Pov Sfranta!!!!!!!!!! Per anni ha sofferto di omofobia e ha dovuto nascondere la sua vera identità. Ora che la gente non lo giudica più per le sue scelte di vita, può finalmente svelare chi è veramente e condividere la sua vita amorosa per far parlare ancora di se!
La scena della Regina Elisabetta che si avvicina come la nonna con i soldi dicendo "comprati un gelato" vale tutto il podcast. Grandissimo Roberto Bolle!! Uomo di gran classe!!!!
In ogni caso ci sono migliaia di esempi di persone che da chiusi riescono nella spaccata completa dopo molto allenamento… aggiungo c’è un ragazzo che in due mesi è riuscito… come lui chissà quanti altri!
La puntata che non mi aspettavo, ma che meraviglia che spaziate così tanto con gli ospiti! La danza classica purtroppo viene sempre vista come un interesse elitario, antico. Io l'ho praticata per 13 anni e posso garantire che non è così! I teatri sono pieni di giovani ex danzatori come me. E in quanto a Roberto, beh, che dire, sei il nostro orgoglio!
vero l'ho scritto anche io forse alla Scala che costa molto non vanno i giovanissimi ma anche da me tanto anche dodicenni che la studiano vanno, oltre io andavo da ventenne come non amare un arte come quella specie se ami la musica
@@romina777 Alla Scala ci sono gli abbonamenti under 30, io sono abbonata! Il prezzo è comunque alto, ma spalmato su 3 spettacoli i biglietti costano praticamente la metà. Mettendo i soldi da parte si riesce ed è un'esperienza unica
Che armonia. Tutto ciò che fa, lo fa con grazia. Come gesticola, come usa la voce…probabilmente è un Artista anche quando lava i piatti. Si, lo so…lui i piatti non li fa.
Il problema e che Bolle pensa solo alla tecnica può fornire una base solida per qualsiasi attività artistica, ma non è sufficiente. Per dar vita a una performance di successo occorre uno spirito, un'anima che possa ispirare e motivare. Senza ispirazione, senza l'impegno necessario per trasmettere le proprie emozioni alla platea, è impossibile rappresentare qualcosa di più di una ripetizione meccanica di passi o note. Per essere in grado di generare un'esperienza significativa per il pubblico, bisogna essere in grado di trascendere la tecnica, di usarla come mezzo per esprimere le proprie idee e sentimenti.
Ho visto tantissimi balletti, dai russi agli americani ma come Roberto Bolle non ce n'è. Vederlo ballare alle Terme di Caracalla a Roma è stata una cosa sublime. Bravissimo, hai sdoganato la danza classica❤
Si, abbiamo capito: non era il Vesuvio ma l'Etna. Cazzo ma un lapsus non può diventare il Leitmotiv della sezione commenti. Detto ciò, bella puntata, forse ogni tanto Federico un pochino fuori luogo e infatti le risate di Roberto celavano un po' di imbarazzo ma tant'è. Bravissimo Luis, stavolta la puntata l'ha portata avanti praticamente lui.
Ci sono tanti ragazzi che hanno vissuto di danza e terranno sempre nel cuore questa disciplina che si recano più volte durante l'anno a teatro e attendono gli show di Roberto o prime importanti alla Scala e nei teatri di tutto il mondo come se fossero blockbuster dalla portata globale. Io sono una di quelle ed è sempre un piacere e un orgoglio poter seguire Roberto e i suoi colleghi in tournée e perdermi sulla poltrona di un teatro che mi regalerà sempre una grande storia. Spero che questa intervista abbia accesso la curiosità in altri ragazzi di perdersi in questa magia
che esempio. Non solo nella danza ma nella vita. Fedez comunque a volte fa affermazioni proprio da Ignorante. Menomale che Bolle è umile e ride ( per non piangere) ❤️
Vi prego portate Totti a muschio selvaggio. So che può essere complicato perché voi state a Milano, ma sarebbe epico e fareste felici migliaia di persone.
Io credo che Bolle incarni il balletto per la sua fisicità - la pulizia e il portamento, ma non lo trovo dotato di un carisma eclettico che gli permetta di spaziare con nonchalance dal repertorio classico al contemporaneo al moderno.
Era molto imbarazzato e un po' confuso, ha scambiato anche i nomi degli auditorium di Roma e Bologna: EuropAuditorium è in piazza Costituzione 4 a Bologna, l'auditorium della Conciliazione sta a Roma, anche se ha fatto tantissimi spettacoli e solo pochi in questi due posti lui che ci lavora queste cose immagino che le conosca molto bene in realtà.
Un “Grazie” ve lo meritate tutto, Voi, gli ospiti e tutto lo Staff di Muschio Selvaggio; siamo alla 90esima puntata e vien sempre piu voglia di Lunedi! Bravi, è un piacere e una gran fortuna seguirvi.
Fedez, non dovresti enfatizzare questa persona come se fosse l'unico ballerino, poiché potrebbe portarla alla follia. Inoltre, è una persona omofoba, quindi dovrebbe essere trattata con la giusta distanza.
La danza, l'arte e la cultura non devono mai mettersi al servizio della politica e dei poteri, ancora di più se si tratta della peggiore delle propagande: la discriminazione! La sua dichiarazione sui ballerini russi è stata vergognosa e crea forti sospetti sulla sua "levatura" artistica. Vergogna!
Si sarebbero potute fare molte più domande interessanti e diversificate magari ,in quanto traspariva la voglia di Roberto di raccontarsi, cosi come traspariva l'intenzione di raccontare della danza, mondo molto spesso stereotipato ingiustamente.(È giusto fare delle domande divertenti,ma eviterei quelle inutili come " ti scappa la cacca mentre ..." e roba simile, iutili sono solo spreco di tempo) E' bello come luis sia migliorato nel far sentire a proprio agio gli ospiti , questa è una grande qualità ,che molti intervistatori non hanno. Puntata molto rilassante e illuminante, che trasmette voglia di fare nella vita
@@wasmagpie ma come no, una delle poche icone sportive italiane, anche ad uno a cui non piace la moto (tipo me) farebbe un piacere enorme vederlo in puntata
Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e, dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, fare quei due chilometri a piedi per raggiungere la scuola di danza. Non avrei mai fatto il ballerino, non potevo permettermi questo sogno, ma ero lì, con le mie scarpe consunte ai piedi, con il mio corpo che si apriva alla musica, con il respiro che mi portava sopra le nuvole. Era il senso che davo al mio essere, era stare lì e rendere i miei muscoli parole e poesia, era il vento tra le mie braccia, erano gli altri ragazzi come me che erano lì e forse non avrebbero fatto i ballerini, ma ci scambiavamo il sudore, i silenzi, la fatica. Per tredici anni ho studiato e lavorato, niente audizioni, niente, perché servivano le mie braccia per lavorare nei campi. Ma a me non interessava: io imparavo a danzare e danzavo perché mi era impossibile non farlo, mi era impossibile pensare di essere altrove, di non sentire la terra che si trasformava sotto le mie piante dei piedi, impossibile non perdermi nella musica, impossibile non usare i miei occhi per guardare allo specchio, per provare passi nuovi. Ogni giorno mi alzavo con il pensiero del momento in cui avrei messo i piedi dentro le scarpette e facevo tutto pregustando quel momento. E quando ero lì, con l’odore di canfora, legno, calzamaglie, ero un’aquila sul tetto del mondo, ero il poeta tra i poeti, ero ovunque ed ero ogni cosa. Ricordo una ballerina, Elèna Vadislowa, famiglia ricca, ben curata, bellissima. Desiderava ballare quanto me, ma più tardi capii che non era così. Lei ballava per tutte le audizioni, per lo spettacolo di fine corso, per gli insegnanti che la guardavano, per rendere omaggio alla sua bellezza. Si preparò due anni per il concorso Djenko. Le aspettative erano tutte su di lei. Due anni in cui sacrificò parte della sua vita. Non vinse il concorso. Smise di ballare, per sempre. Non resse la sconfitta. Era questa la differenza tra me e lei. Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le mie parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna. Io ballavo e tenevo l’universo tra le mani e, mentre ero a scuola, studiavo, aravo i campi alle sei del mattino, la mia mente sopportava tutto perché era ubriaca del mio corpo che catturava l’aria. Ero povero, e sfilavano davanti a me ragazzi che si esibivano per concorsi, avevano abiti nuovi, facevano viaggi. Non ne soffrivo, la mia sofferenza sarebbe stata impedirmi di entrare nella sala e sentire il mio sudore uscire dai pori del viso. La mia sofferenza sarebbe stata non esserci, non essere lì, circondato da quella poesia che solo la sublimazione dell’arte può dare. Ero pittore, poeta, scultore. Il primo ballerino dello spettacolo di fine anno si fece male. Ero l’unico a sapere ogni mossa perché succhiavo, in silenzio, ogni passo. Mi fecero indossare i suoi vestiti, nuovi, brillanti e, dopo tredici anni, mi dettero la responsabilità di dimostrare. Nulla fu diverso in quegli attimi in cui danzai sul palco, ero come nella sala con i miei vestiti smessi. Ero e mi esibivo, ma era danzare che a me importava. Gli applausi mi raggiunsero lontani. Dietro le quinte, l’unica cosa che volevo era togliermi quella calzamaglia scomodissima, ma mi raggiunsero i complimenti di tutti e dovetti aspettare. Il mio sonno non fu diverso da quello delle altre notti. Avevo danzato e chi mi stava guardando era solo una nube lontana all'orizzonte. Da quel momento la mia vita cambiò, ma non la mia passione ed il mio bisogno di danzare. Continuavo ad aiutare mio padre nei campi anche se il mio nome era sulla bocca di tutti. Divenni uno degli astri più luminosi della danza. Ora so che dovrò morire e il mio corpo è intrappolato su una carrozzina, ma l’unica cosa che mi accompagna è la mia danza, la mia libertà di essere. Sono qui, ma io danzo con la mente, volo oltre le mie parole ed il mio dolore. Io danzo il mio essere con la ricchezza che so di avere e che mi seguirà ovunque: quella di aver dato a me stesso la possibilità di esistere al di sopra della fatica e di aver imparato che se si prova stanchezza e fatica ballando, e se ci si siede per lo sforzo, se compatiamo i nostri piedi sanguinanti, se rincorriamo solo la meta e non comprendiamo il pieno ed unico piacere di muoverci, non comprendiamo la profonda essenza della vita, dove il significato è nel suo divenire e non nell'apparire. Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare. Chi non conoscerà mai il piacere di entrare in una sala con delle sbarre di legno e degli specchi, chi smette perché non ottiene risultati, chi ha sempre bisogno di stimoli per amare o vivere, non è entrato nella profondità della vita, ed abbandonerà ogni qualvolta la vita non gli regalerà ciò che lui desidera. È la legge dell’amore: si ama perché si sente il bisogno di farlo, non per ottenere qualcosa od essere ricambiati, altrimenti si è destinati all’infelicità. Io sto morendo, e ringrazio Dio per avermi dato un corpo per danzare cosicché io non sprecassi neanche un attimo del meraviglioso dono della vita. (Colum McCann - da "La sua Danza", Rudolf Nureyev: il testamento artistico) Immagine: foto d'archivio di Rudolf Nureyev
SENZA PAROLE PIÙ!!! R STATO ESPRESSO TUTTO IN QUESTA LETTERA DI GIGANTESCA EMOZIONE POESKA ARTE BELLEZZA DI VITA CHE OGNI VERO ARTISTA DEBBA PROVARE!?!? È COSI VERA E DI UN'OCEANICA PROFONDITA' DI SCRITTURA CHEEEE HO PIANTO A SINGHIOZZO X L'EMOZIONE E CERCHERÒ QUESTO LIBRO? DIMMI TI PREGO SIMONA!! UN ABBRACCIO FORTE! giusy g. Ti lascio mio n.cell. x tutto questo!!! 324/8691281 riservatissimo
Questo poadcast sta raggiungendo un livello di qualità veramente top. Intrattenimento puro, puttanate ma anche domande serie e personali, filtri zero, nulla di preparato... brai fioi!
Meravigliosa puntata. Bolle strepitoso, affascinante, magnifico, non ci sono abbastanza aggettivi x descriverlo. Grazie Fedez e Luis ma soprattutto Bologna città più bella d'Italia 🥰
bellissima puntata anche questa, veramente incredibile oltre che interessante. Bolle è una persona stupenda, ha una pacatezza nel parlare e muoversi che proprio rilassa. Io continuo a sperare in una puntata con Mika
-Idea per il podcast- Chidere ad ogni ospite di far vedere il suo blocco schermo. Avete sempre ospiti incredibili sarebbe strano, ma interessante ahahaha
48:30 Vittoria "innamorata" di Luis mi ha fatto pensare un sacco all'IMPRINTING di Twilight! 🤣 Fede, tu e Chiara siete Edward e Bella... E Luis è Jacob 🤣
Bellissima puntata, incredibile come queste chiacchierate mettano a nudo gli ospiti. Questo dà veramente uno spaccato su personalità completamente diverse. Il mio sogno sarebbe un’intervista a JAGO, spero non rimanga sempre tale!
FedEz si deve allenare a parlare.. Intervista bolle e come intercalare due parole e poi cazzo.. 2 parole e poi cazzo..e poi cazzo.. Non ha proprietà di linguaggio.. Bolle sta su un altro pianeta.. Signore, elegante, misurato e modesto.
Questo qui ha detto: "Non inviterò al mio spettacolo ballerini russi, non hanno colpe ma è giusto dare un segnale politico". Praticamente ha ammesso di fare discriminazione razziale, complimenti!
Dov'è Berrettini? Lo voglio oppure anche Zano e Totti sarebbe un sogno per tutti. La petizione quando si apre? Volete fare la storia di RU-vid Muschio Selvaggio?
A Roberto Bolle si può perdonare anche l'errore per aver detto Vesuvio e non Etna... è un grande Italiano che da lustro all'Italia nel mondo. Poi come caxxo fa ad essere un ventenne di 47 anni?
La risposta rientra nel contesto socio culturale. La danza è riconosciuta universalmente come una disciplina prettamente femminile e, proprio per questo, non è ammissibile che uomini etero (e quindi considerati "virili") ne facciano parte. Gli uomini "non etero", al contrario, sono visti come uomini a metà e questo pregiudizio discriminatorio spiega perché sia più facile che si avvicinino a questo mondo
Io mi ricordo che a scuola per la lezione di anatomia la mia prof per farci vedere bene i muscoli ci ha fatto vedere una foto di Bolle, epico 😂 Comunque intervista stupenda, non deludente mai e Bolle spettacolare in tutto ❤️
23:11 Fedez: "Sto recuperan…non fumerò per tutta la puntata ragazzi." 23:15 Bolle fa uno sguardo sorridente di imbarazzato compatimento verso Fedez e poi si gira verso Luis 23:19 Fedez guarda Bolle in cerca di approvazione ma subisce un severissimo rimprovero silenzioso, Fedez deglutisce in silenzio.
Per quanto abbia vissuto il cancro io trovo le battute fatte di cattivissimo gusto nei confronti di chi lotta ancora contro questa malattia e di chi questa lotta l'ha persa.
