Erba (CO) - 1 Ottobre 2013
Il bombardamento di Erba rappresenta uno degli avvenimenti storici più drammatici che interessarono la provincia di Como nel secondo conflitto bellico mondiale.
La mattina del 30 Settebre 1944 (era un sabato) sembrava una giornata come tutte le altre ad Erba.
Ma ecco che, alle 14.26, si videro spuntare dal monte Palanzone una squadriglia di aerei bombardieri americani. I velivoli (ben 12 B-26, ma sarebbero stati 19 se i restanti 7 non fossero prematuramente rientrati alla base per dei guasti), giunti poco sopra la Piazza del Mercato, cominciarono a sganciare le bombe
A causa di un errore di puntamento clamoroso commesso dal capo squadriglia, tutti i velivoli sganciarono gli ordigni troppo prima. Le conseguenze furono disastrose. Anziché abbattere il deposito di carburante, il fuoco Alleato rase al suolo solo edifici civili (tra cui moltissime case rurali). In città scoppiò subito il panico. Il prevosto, che accorse subito nelle zone interessate (in particolare via Diaz, via Trieste e via Cattaneo), si trovò davanti uno spettacolo agghiacciante. Il lavatoio di via S. Rocco (tutt'oggi esistente, anche se ricostruito) schiantato e, sotto le macerie, i corpi senza vita di alcune donne.
Il giorno dopo, domenica 1° Ottobre 1944, il Cardinale Arcivescovo di Milano Schuster venne a Erba per visitare i sopravvissuti e benedire le salme delle vittime.
Quello stesso giorno, alle 13.24, ecco rispuntare ancora gli stessi bombardieri del giorno precedente (questa volta però in numero superiore, 18 per la precisione) che, in questo secondo tentativo, centrarono perfettamente l'obiettivo, ma provocano altre morti tra i civili.
Lunedì 2 Ottobre si celebrò un solenne funerale nella chiesa Prepositurale di Erba. Ben 77 le vittime, quasi tutte donne e bambini.
12 сен 2024