Buonasera dottoressa e grazie per questo ulteriore e utilissimo video. A breve come saprà si terrà la seconda sessione d'esami, sarebbe così gentile da condividere con noi studenti alcuni consigli sul come affrontare al meglio questa prova orale unica? Tutti i suoi recenti video sono risorse preziose per formalizzare e organizzare le idee in vista della prova, la ringrazio quindi in anticipo e la saluto con stima sperando di entrare presto a pieno titolo nella comunità degli AS.
Io ho svolto l’esame a luglio e se ti è utile provo a rispondere anche io. L’esame orale dura circa 20 min, (dipende ovviamente dalla commissione ), tempo in cui , seppur limitato, vengono chieste nozioni basi , solitamente basate allo studio del caso capitato. Il mio esame infatti si è strutturato così : inizialmente ho estratto un numero corrispondente ad uno studio di caso casuale che quindi poteva vertere a qualsiasi area del Servizio Sociale. Il mio caso riguardava la tutela minori e gli stranieri, quindi dopo aver discusso su come io avrei gestito la situazione, ho approfondito le norme pertinenti. La commissione inoltre era molto interessata alla riflessione e alla costruzione di un ragionamento poiché comprendeva la difficolta nel rispondere subito dettagliatamente con un piano di intervento in una situazione complessa. Dopo di ciò, mi è stata fatta una domanda sul codice deontologico e sul mio tirocinio, di parlare della struttura in cui lo ho svolto, cosa ho fatto, di cosa si occupa il servizio e in generale di come è stata la mia esperienza. Per affrontare bene l’esame orale secondo me è importante studiare a voce alta, cercando di formulare discorsi completi , ipotizzando i vari collegamenti che potrebbero emergere. Una cosa che mi è stata molto utile inoltre è stata “risolvere” tanti studi di caso di aree di intervento diverse, citando tutte le norme competenti.
Ho apprezzato molto la testimonianza di Lola. Credo che il miglior suggerimento è quello di pensare in modo trasversale per riuscire a far capire alla commissione che si è in grado di leggere le informazioni, di interconnetterle avendo in mente la normativa e le procedure metodologiche e di riconoscere anche la dimensione etico deontologica.
bisogna aggiungere che, se la gravidanza viene portata avanti, la ragazza ha 9 mesi per rendersi autonoma con una casa sua e un proprio reddito personale
Buongiorno, grazie per tutti gli spunti offerti in questi video! Io avrei una domanda inerente al caso: nel momento in cui la ragazza ci chiedesse di non parlarne con i genitori perché teme una reazione da parte loro anche molto violenta come si potrebbe procedere? Si può avviare un percorso di emancipazione o è comunque obbligatorio riferire con questi vista la minore età?
Quella che ipotizzi è una condizione di grave pregiudizio quindi l'assistente sociale può chiedere l'intervento del giudice tutelare. L'emancipazione invece può essere valutata se la ragazza volesse sposarsi.
La valutazione della situazione economica è uguale a quella che faresti per altri cittadini. Per le famiglie con figli adesso c'è l'assegno unico erogato in base all'ISEE.