Riprese del fronte lavico attivo all’interno della Valle del Bove (quota 2050 m) e del sistema di fratture che si è aperto fino ai 1850 metri di quota. Una situazione che ha creato anche momenti di apprensione nella popolazione, ma che finora non ha dato pericoli reali.
L’eruzione è iniziata il 12/05/2022 ed è proseguita per quasi un mese, con flussi lavici che sono fuoriusciti da un sistema di fratture molto complesso, tra il fianco del Cratere di Sudest a circa 3000 metri, fino ai 2700 m circa.
Inoltre un sistema di fratture secche, cioè senza fuoriuscita di gas o lava, è proseguito fino al fondo della Valle del Bove e la sera del 7/06/2022 è fuoriuscito un piccolo fiotto di lava ai piedi del costone di Serracozzo, a quota 1980 metri, che è rimasto attivo una sola notte, per poi spegnersi. Tutto finora si è mantenuto all’interno della Valle del Bove.
Il 9/06/2022 l'eruzione subisce un grosso calo, i fronti attivi arretrano svariate centinaia di metri più in alto e il tasso effusivo diminuisce. Potremmo essere di fronte alla fine di quest'eruzione, oppure ad uno dei classici scherzi dei suoi.
Io, che spesso con l'Etna mi approccio come se fosse un essere umano, non posso non pensare che mi abbia voluto aspettare, l'ultimo spettacolo prima di chiudere il sipario.
Queste immagini vanno al di là del valore di spettacolarità che hanno, perché si portano dietro un bagaglio di emozioni difficilmente confrontabili.
L’Etna è la più grande gioia della mia vita, ed esperienze del genere me ne fanno rendere conto ancora di più, seppur tenendo in considerazione tutti i rischi del caso.
Senza l’Etna, per me, tutto apparirebbe con meno senso.
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15 окт 2024