ETR 401, un protagonista d'eccellenza durante la "XXII Giornata di Primavera FAI 2014" per l'apertura dell'OMV Squadra Rialzo Milano Centrale. Gianvcarlo Modesti, tecnico istruttore Alstom, ci racconta di questo vanto tutto italiano.
Sono uno dei pochi macchinisti che l'ha guidato, sulla Ancona - Roma e per sei anni alla charter di Ancona. Un vero gioiello della tecnologia italiana della scomparsa Fiat ferroviaria.
Nella mia enciclopedia anni 60 e' citato.il treno pendolino progetto studiato da un consorzio costituito da fiat efim e Marelli, i nostri ingegneri risolsero il problema , come al solito la fiat fece suo il brevetto e lo vendette, una volta della Fiat si diceva : cielo mare terra perche' costruiva tutto, adesso .....
E pensare che mio padre è stato uno di quei pochi tecnici che, a bordo dell'ETR401, hanno condotto le prove per la messa in circolazione di questo stupendo convoglio. Bel video complimenti!! ;)
Fantastici ricordi con nonno che mi portava alla stazione Termini a vederlo e salirci prima della partenza! È stupendo anche ricordare papà che mi metteva sul treno per arrivare a Jesi per le vacanze... ringrazio ancora i macchinisti che mi facevano sedere al posto di destra e suonare le trombe! Il sogno di ogni bambino!!!
Come si può leggere nel bel libro "Oltre il Pendolino" di Giovanni Klaus Koenig, il Pendolino _non_ si inclina in curva per poter andare più veloce (evitando lo svio = il deragliamento). Si inclina invece per poter andare più veloce in curva _senza_ causare grandi disagi ai passeggeri! Quindi il paragone presentato nel video tra il treno che si inclina ed il motociclista è errato: il treno, inclinandosi, non sposta il suo baricentro in modo significativo verso l'interno della curva ma fa invece in modo che i passeggeri si inclinino, "seguendo" la cassa delle vetture, in modo da meglio "opporsi" alla forza centrifuga. Si noti che nel Pendolino è la sola cassa ad inclinarsi, mentre i carrelli ed il resto restano ovviamente a contatto con i binari. Anche i treni normali potrebbero percorrere le tratte sinuose quasi alle velocità del Pendolino, ma solo con molto poco comfort per i passeggeri. La grande "trovata" dei progettisti del Pendolino fu utilizzare la geometria delle rotaie per comandare in modo perfetto - in particolare all'ingresso delle curve - l'inclinazione della cassa in modo da non causare nausee (o peggio...) ai passeggeri - cosa che ad altri, ad es. in Gran Bretagna, non era riuscita (avevano provato a basarsi sulla sola forza centrifuga per comandare lo sbandamento della cassa).
Bellissimo,non vedo l' ora di rivederlo tutto intero,e che venga ben conservato,è un pezzo di storia dal valore inestimabile...questo come gli altri predecessori,sono treni dal valore davvero elevatissimo,nulla a che vedere con gli attuali e moderni treni,saranno pure belli,ma a me non destano ne emozioni e ne curiosità.
Ma se gli avevano donato solo la cassa che senso aveva tenerlo? Comunque 40 anni fa si pensava a preservare altro (vaporiere, centoporte ecc. ) e non a salvare un rotabile costruito quasi 15 anni prima. Prima di parlare meglio informarsi...
@@lucad4452 trattandosi di un prototipo era una sola cassa… quindi la cosa bella era proprio conservare quella. Gran peccato demolirla in quanto si trattava del primo esemplare al mondo ad assetto variabile. Capisco che ai tempi della concessione al museo quello non era inteso come oggetto storico, bensì ancora di un prototipo relativo a un treno moderno… ma in ogni caso ad oggi è un peccato enorme averlo perso. Potevano benissimo accantonarlo come per questo ETR401 di cui la parte B, ad oggi, resta ancora nella stazione di ancona in attesa di recupero AGGIORNAMENTO AL 29 dicembre 2021 anche la cassa B è stata trasferita in attesa di recupero 😍
Siamo stati i primi a creare un treno così con assetto variabile nemmeno i giapponesi che sono tecnologicamente bravi non ci Anno pensato un treno unico nel suo genere
Vero. Però i giapponesi meglio lasciarli stare. Noi abbiamo vinto una partita loro l'intero campionato. Ed oggi, tutto il mondo sa bene cosa sono gli Shinkansen giapponesi. Ben pochi invece sanno che noi avevamo ed abbiamo treni veloci (e non). Senza considerare che l'unica vera eccellenza, il Pendolino, intorno al 2005 lo abbiamo venduto ad Alstom. E dieci anni dopo abbiamo perso anche Ansaldo-Breda, Passata all' Hitachi-Rail, progenitrice ufficiale, insieme con Bombardier, del Frecciarosssa1000.
luciano guido Forse in prova se vuoi ancora ho le zone di quando facevamo l'Ancona Roma e in direttissima 220 Poi lo abbiamo avuto dal 1990 assegnato ad Ancona, ancora cene è una metà e noi ci facevamo i charter per tutta Italia sino al 2000 quando si è rotto un cuscinetto ed è partita l'elettronica dei DRCM (Dispositivo-Regolazione-Corrente-Motori) a quel punto è stato deciso di accantonarlo. In cabina di guida la targhetta era 220. Lo so so tutti si confondono con il 450 diverso sistema di frenatura. Ciao Adriano
Ciao ADRIANO mio padre ricorda che il 401 in esercizio ordinario viaggiava a rango c + 20 km/h ma la velocità massima in DD era 180 km/h fino a che era in servizio il 401 non esisteva il rango P UN SALUTO e a risentirci n.b. se ti fa piacere puoi guardare i filmati fatti da me nel 1982 titolo IL MACCHINISTA ROMEO GUIDO. Mi farebbe piacere un commento sui video grazie
4: INFORMAZIONE GRATUITA: IL motivo per la cuale è stato recuperato solo mezzo ETR 401 è il seguente: Questo treno quando è nato (1975) era solo metà di quello che poi è diventato nel Giugno del 1976. Cioè quando divenne l'ETR 401 [Prima ETR Y0160( dall'automotrice FIAT Y0160)]
In direttiva già c'era il rango C era nelle altre linee Ancona - Orte che si aumentava di 15 Km il rango B, ma indipendentemente delle linee e delle percentuali di peso frenata io parlavo della velocità max del mezzo. Guarderò con piacere i tuoi filmati ciao Adriano
Il più bel treno mai progettato, peccato che ne sono stato fatti pochi anche del successivo ETR 450, e in quelli dopo ETR 460/470/480/485 hanno messo quel muso e triangolo che ha perso il fascino che aveva il Suo antenato.
Dalla Svizzera un ricordo tutt' altro che positivo del Pendolino...veicolo inaffidabile, causa di ritardi frequenti, dalla manutenzione estera per noi insufficiente. Era vero?... Mah, fatto sta che anche la societa' italosvizzera che lo gestiva, la Pendolino AG, ha chiuso su richiesta delle FFS. Ora e' in servizio il modello successivo costruito da Alsthom. Non Pendolino mi pare. Aggiungo che, come regista TV, avevo intervistato l' inventore, ing. Girardi, che abitava poco distante da casa mia, nei pressi di Lugano. Il brevetto del "pendolamento" ferroviario gli era stato dato, assieme a un amico, dalla Camera dei fasci e delle corporazioni con grossi vantaggi...Poi la cessione dei diritti alla FIAT.
Negli anni 70-80 c era la voce della rotaia un giornalino in cui si diceva quello che succedeva in ferrovia tipo quanti loc erano stati consegnati le innovazione tecniche e quant'altro cosa che poi il giornalino nn lo hanno più distribuito
Problema che mio zio lo guidava e pure io andavo con lui..difetti mal di mare impatto in galleria con altro treno marcia opposta scoppiavano le orecchie.
meglio degli attuali rottami! i nuovi etr non hanno la stessa meccanica e il pendolamento del etr 401 se lo sognano infatti molti sono sempre rotti e deragliano poi è normale che come velocità di punta è limitato a 250, negli anni 70 è nato il primo tratto di direttissima e tutti i treni andavano sui binari normali eravamo all'inizio della spinta sulla velocità, oggi i pendolini che ora sono stati comprati da altri stati vanno minimo a 300, come il 444 che nel 67 tocca i 207 sui binari dell'epoca infatti viene limitato, poi con il passar del tempo negli anni 90 è stata abilitata per i 250km/h
@@r.89bacci73 non c’entra proprio niente il fatto che si rompano o abbiano guasti con l’assenza del pendolamento. Non si possono chiamare rottami gli altri treni, sono destinati ad altri usi. E non si rompono neanche così tanto come dici tu. Di pendolini ce ne abbiamo tanti in circolazione. Che ignoranza becera.
@@r.89bacci73 questo etr e poi il 450 e 460 sono stati progettati per essere usati sulle linee tradizionali. La direttissima ai temipi era tra Firenze e Roma. I frecciarossa hanno la linea dell’alta velocità dedicata in pratica quasi sempre rettilinea. Quindi treni anzi elettrotreni completamente differenti e non paragonabili
