Fabio che tranquillità mi doni, quando viaggio con la mia compagna tra i monti della Basilicata e della Calabria, tra le cascate, i fiumi e i laghetti la tua musica fa da sfondo alla nostra serenità, ti voglio tanto bene Fabiuccio
Sicuramente uno dei pezzi più coinvolgenti, emotivamente, della canzone non solo italiana. Un masterpiece senza tempo né luogo, se non la propria anima.
La mia argentea capigliatura ha avuto modo di vivere una buona parte della storia della musica, soprattutto se si considera i grandi cambiamenti che essa ha acquisito negli ultimi decenni. Da sempre gran parte dei testi delle canzoni si sono rifatti a stereotipi ben preconfezionati e molti anche molto gradevoli. Ogni tanto compare però un’eccellenza che, allontanandosi dagli stereotipi, evidenzia in poche parole grandi concetti che paiono accarezzare l’anima e/o l’intelletto di chi è all’ascolto. Una di queste canzoni è GUIDO PIANO di Fabio Concato, pubblicata nel 1984. La prima volta che l’ho sentita, ho subito avvertito un qualcosa che mi si era smosso dentro con le parole iniziali …. ho qualcosa dentro al cuore che mistero…. Qual è quel qualcosa che l’uomo si porta dentro al cuore? A voler analizzare la cosa, si scivola subito nella vastità di tutto quello che può essere. Tutti noi abbiamo in comune la necessità di trovare una risposta a due domande fondamentali: “Chi siamo?” e “Perché viviamo?”. Chiedersi perché esistiamo, sapere come sono stati creati l’universo, la terra e la vita non è un interesse occasionale ma atavico. Le risposte a queste domande non sono contenute in nessuna enciclopedia. Prima che venisse fuori una maniera di pensare chiamata filosofia (600 a.C. circa), erano le diverse religioni a fornire le risposte a tutte quelle domande che gli uomini si ponevano. I filosofi greci cercarono di dimostrare agli uomini che queste interpretazioni dell’universo erano inattendibili. In questo modo la filosofia si rese indipendente dalla religione, cioè pensando in modo “scientifico”. Le fonti storiche che ci sono pervenute descrivono Socrate (tra i più autorevoli dei filosofi) come un personaggio animato da una grande sete di verità e di sapere, che però sembravano continuamente sfuggirgli. Egli diceva di essersi convinto così di non sapere, ma proprio per questo di essere più sapiente degli altri. Ed è proprio il “sapere di non sapere”, un’ignoranza intesa come consapevolezza di non conoscenza definitiva, che diventa però movente fondamentale del desiderio di conoscere. Conoscere soprattutto percependo qualcosa attraverso i sensi. E qui in GUIDO PIANO si ritrova l’angoscia di non saper dove andare con il magone dentro al cuore, la ricerca di conoscere nuove emozioni sensoriali: sentire sulla pelle il calore del sole, l’acqua, il vento, il calore della terra. Insomma lo ricerca del … m’illumino d’immenso. Leopardi, stando sul colle solitario a lui tanto caro, immaginava che dietro la siepe che gli offuscava gran parte dell’orizzonte, vi fossero sterminati spazi con silenzi inconcepibili per l’uomo e con una profondissima quiete rassicurante. Qui c’è il ponte oltre il quale il mondo cambia e si è spinti ad andarci oltre perché ci si sente nel bel mezzo del nulla. Ti trovi in un punto dal quale non vedi niente e sei spinto a cercare qualcosa che stia oltre il ponte in un momento, non solo un luogo, da cui non puoi tornare indietro. Percezioni che non sempre nella coppia sono avvertite nella stessa maniera e così, mentre lui si fa cullare dal fiume che lentamente lo porterà sino al mare, lei ….. lo aspetta. Una canzone che va abbondantemente oltre l’amore tra un uomo e una donna, in un’altra dimensione
diciamo che Paolo Conte è piu conosciuto ne mondo intero che Fabio Concato. ma tutti 2 sono poco presenti in TV, nelle radio. sono poeti tutti 2, e grandi maestri. io amo di piu Concato. la sua musica mi parla di piu. ci sono molto sensibile.
Assorto nei propri pensieri. A volte mi è capitato di fare esattamente dalle mie parti il mare c'è. un motivo in più per passeggiare bellissima canzone grazie di ❤️
Magico ! Lo straordinario concerto del 10 Dicembre ad Agrigento conferma che la tua voce vibrante e la tua musica non hanno età. Grazie per queste emozioni che ci hai regalato ❤
La verità due esami difficili scritti e orale con i suoi complimenti sì sì soprattutto sulla conoscenza di successioni e serie gli argomenti più difficili e uso delle curve di livello