Niente Niente più che altro che è molto grave fare il giornalista, intervistare un esperto di sport e non possedere quel minimo di cultura sportivo ad ampio spettro per rispondere a una domanda così semplice. Per poi riportare tra l’altro il discorso sul basket italiano tra l’altro. Bisogna avere una cultura di base di ogni sport o perlomeno dei più importanti per fare il giornalista sportivo:)
alberto barchi si Raga sinceramente un minimo di ogni sport lo devi conoscere se fai il giornalista . Anche solo degli sport più famosi tipo Basket , tennis e calcio
alberto barchi vero che ha sbagliato a fare la domanda, ma giornalista sportivo non presuppone che tu conosca ogni sport. Il fatto di non rispondere ad una domanda così "semplice" come dici tu, è per evitare di dire cazzate poiché, non seguendo quello sport in particolare non conosce nemmeno i massimi interpreti. Come in ogni lavoro ognuno si occupa del suo campo, chi il calcio chi il basket oppure il tennis.
Chico Snef Potresti anche avere ragione, ma io mi rifaccio sempre al livello mio di conoscenza che è un livello medio. io non sono un giornalista, faccio altro nella vita, sono solo appassionato di sport. Avrei saputo rispondere alla domanda riferita ad almeno una quindicina di sport.
io adoro buffa ma un giornalista dovrebbe raccontare la realtà, ma a volte gli ho sentito dire delle boiate che col mestiere del giornalista hanno poco a che fare....ascoltatelo,prendete spunto da lui ma i fatti verificateli sempre prima di prenderli sempre per buoni
Visto che c'è, Del Piero e/o lo stesso Buffa potrebbero spiegare come mai il calcio italiano non ha grandi giocatori nati dopo il 1983, a parte (con tutti i limiti del caso) Mario Balotelli e qual è la connessione tra Calciopoli (sulle cui origini, cause e conseguenze sarebbe troppo lungo indagare ma credo siano tutt'altro che di facile ed univoca spiegazione) e la crisi del nostro calcio nazionale
Alfio Raciti calciopoli ha allontanato sponsor, ha tolto appeal al campionato più forte del mondo, in pratica lo ha mortificato. In più paghiamo lo scotto di strutture vecchie, con pochissime squadre che hanno lo stadio di proprietà, paghiamo la corruzione italiana (vedi lo stadio della Roma). Per i nati dopo l’83, loro credo siano gli ultimi della generazione Italia 90 e USA 94, quelli che hanno sognato il calcio vedendo Schillaci e Baggio. Detto ciò, quelli nati dopo faticano tantissimo a trovare spazio: non c’è più la cultura delle giovanili, tranne che in poche società, si cercano i giovani in giro, in Italia e nel mondo, li strapaghi perché nell’era moderna tutti sanno tutto quindi partono le aste (che spesso perdiamo causa sceicchi e causa, appunto, calciopoli che ci fa perdere appeal), periodicamente svuotiamo l’Atalanta, ma di fatto non vengono più fuori ragazzi dalle giovanili, manca appunto la “meritocrazia”. In porta però siamo ancora molto forti, soltanto che i tre che ora sono in nazionale hanno dovuto sorbirsi anni di panchina essendoci un certo Buffon. Anche come centrali di difesa non va male, verratti per me è forte (solo che in nazionale gli fanno fare il regista quando invece al psg fa l’interno, ci credo che sembra sempre spaesato). Il problema è là davanti, gente buona ma non abbastanza. Fa fatica a esserci la giusta coesione e soprattutto i risultati del nostro campionato spesso illudono: se belotti o immobile fanno 20 gol in Italia purtroppo non vuol più dire che li faranno anche fuori...
Fingolfin Eladar Cavolate. Semplicemente non sono nati più campioni. Se Del Piero, Nesta, Cannavaro, Totti, Pirlo, fossero nati quindici anni dopo ora avremmo una nazionale fortissima. È un periodo sfigato, torneremo forti.
Lord Plinio può essere, per carità, ma secondo me i campioni li crei anche. I grandi campioni del passato venivano presi in serie b e messi titolari in serie a, oggi rugani deve fare per anni la riserva di Barzagli (fortissimo, ma ormai attempato) e chiellini (meno attempato ma meno forte), giocando senza tanta continuità.
Lord Plinio e poi scusa ma una nazionale che ha sempre avuto un ricambio generazionale da paura dagli ottanta al 2006 (Scirea-baresi-Cannavaro-Barzagli, o tardelli-giannini-albertini-pirlo, o conti-baggio-del piero-totti, o riva-rossi-vialli/schillaci-vieri-toni) come mai all’improvviso dovrebbe scendere così in basso? E in più il nostro era il campionato più difficile al mondo, con i migliori campioni, eppure i giovani venivano sempre cresciuti e scovati, non mancavano gli italiani forti. Oggi pur essendo calata la qualità del campionato e le capacità economiche, ancora si va dietro a scommesse dispendiose tipo d’albert
Fingolfin Eladar I campioni non li crei. Ti pongo una domanda: Rugani, Romagnoli, Immobile, Belotti, Jorginho, Bonucci, Insigne, Balotelli con un altro tipo di federazione sarebbero stati più forti? Un campionato più competitivo li avrebbe migliorati e fatti diventare dei Baggio, degli Scirea, dei Tardelli o dei Rivera? Per me è una generazione di mezze pippe, cosa (e in questo ti do ragione) che non ci è mai capitata prima così a lungo.
non concordo con l'equazione calciopoli uguale (ragione) eliminazione della nazionale, abbiamo vinto un mondiali nell'82 proprio dopo uno scandalo analogo e paolo rossi è diventato capocannoniere ed era appena rientrato da una squalifica per calcioscommesse di due anni, i problemi son ben altri (e peggiori ahimè)
Matteo Cascio stiamo parlando di dare un valore a se stessi...di capire quanto valiamo, firmando quel contratto che ti impone di non compiare ti fa capire fin da giovane il valore anche di una semplice firma