Fernando Pessoa - Questa vecchia angoscia
Esta velha angústia (16 giugno 1934 )
Voce di Luigi Maria Corsanico
Fernando Pessoa,
Poesie di Álvaro de Campos,
a cura di Maria José de Lancastre,
traduzione di Antonio Tabucchi,
Biblioteca Adelphi, 1993, 5ª ediz.
Heitor Villa-Lobos
Melodia Sentimental
Gustavo Tavares - Cello
Nelson Faria - Violão
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Questa vecchia angoscia,
questa angoscia che porto da secoli dentro di me,
è traboccata dal vaso,
in lacrime, in grandi immaginazioni
in sogni tipo incubi senza terrore
in grandi emozioni improvvise, senza alcun senso.
È traboccata.
Quasi non so come comportarmi nella vita
con questo malessere che mi riempie l’anima di pieghe!
Se almeno impazzissi per davvero!
Ma no: è questo essere a mezza strada,
questo quasi,
questo essere sul punto di…
Il ricoverato di un manicomio almeno è qualcuno.
Io sono il ricoverato di un manicomio senza manicomio.
Sono pazzo a freddo,
sono lucido e matto,
sono estraneo a tutto e uguale a tutti:
sto dormendo sveglio con sogni che sono pazzia
perché non sono sogni.
Sono in questo stato…
Povera vecchia casa della mia infanzia perduta!
Chi avrebbe detto che mi sarei tanto disperso!
Che ne è del tuo bambino? È impazzito.
Che ne è di colui che dormiva tranquillo sotto il tuo tetto provinciale?
È impazzito.
Ma chi, fra quelli che fui? È impazzito. Oggi costui è chi io sono.
Se almeno possedessi una religione!
Per esempio, una per quel feticcio
che c’era in casa nostra, la vecchia casa, che veniva dall’Africa.
Era bruttissimo, era grottesco,
ma c’era in lui la divinità di tutto quello in cui si crede.
- Giove, Geova, l’Umanità -
uno qualunque servirebbe,
infatti che cosa è tutto se non quello che pensiamo di tutto?
Scoppia, cuore di vetro dipinto!
17 сен 2024