Bel video come sempre. Do il mio contributo aggiungendo alcune cose non dette ma che ho appreso negli anni sperimentando i due sistemi. Nel fornello a gas dovrai scegliere bene la taglia della cartuccia perchè anche se i tagli esistono di tante misure i venditori non offrono tutte misure ma solo le più richieste. Così potrebbe capitare che se ti serve una cartuccia più un quarto della solita misura che usi per per le tue escursioni e più probabile che dovrai portarti dietro due cartucce perchè non si trova in commercio in tempo utile quella un pò più grande. Morale : muoviti con un certo anticipo nell'acquisto delle giuste cartucce quando pianifichi un escursione. Inoltre tieni conto anche delle temperature, sotto lo zero e fino a -30 gradi dovrai usare cartucce a solo Propano. Il fornello ad alcool è leggero ma è anche scomodo. Devi riempirlo prima di cucinare e la capienza per il combustibile è spesso limitata, poi c'è una fase di preparazione per accenderlo ed è difficile regolare la fiamma. Una volta spento e difficile recuperare il combustibile che andrà sprecato. Se il combustibile nel fornelletto si è esaurito prima del tempo devi aspettare che si raffredda prima di rabboccarlo. Consiglio quindi di portati dietro una bottiglia d'alcool graduata o un misurino (i Becker in plastica graduata da 25ml pesano un grammo) per stabilire l'esatta quantità di alcool che ti servirà prima di accenderlo. Magari portati dietro anche una tabella redatta con delle prove fatte sul campo con le esatte quantità usate per ogni cibo . Questi aspetti rendono il fornellino ad alcool più scomodo è può limitare nella scelta dei viveri e nei metodi di cottura dei cibi. L'alcool rosso puzza pertanto e meglio usare il bioetanolo quello per i caminetti. (Il nome chimico dell'alcool è etanolo , il bioetanolo e etanolo ottenuto da scarti vegetali e denaturato con un denaturante bianco che non puzza quando brucia). Il sistema a gas non richiede tutti questi accorgimenti e sotto questo aspetto si rivela molto più pratico , non puzza e si regola molto bene e va sempre fino ad esaurimento della cartuccia. Il sistema ad alcool ha di buono che è molto affidabile anche alle basse temperature estreme (ghiaccia sotto i -100 gradi) e mantiene costante la resa calorica. Con temperature esterne molto basse il sistema a gas da zero gradi in giù inizia ad avere dei problemi che vanno gestiti ponendo molta attenzione all'acquisto delle cartucce. Le cartucce in commercio esistono di tre tipi , a solo Butano, a solo Propano e a miscela Propano+Butano. La scelta dipende dalla temperatura esterna. A zero gradi il Butano resta liquido e non vaporizza più. Il Propano resta liquido sotto -30 gradi. Quando il gas resta liquido non vaporizza e resta nella cartuccia. Questo vuol dire che non esce più gas dagli ugelli e non accendi più il fornelletto. In caso di escursioni invernali con temperature sotto zero le cartucce a solo Butano non si accendono finchè non le scaldi sopra lo zero mentre quelle a miscela Butano+Propano si accendono lo stesso ma finchè non si scaldano sopra lo zero consumeranno solo il Propano il Butano resterà nella cartuccia. Quindi se appoggi la cartuccia con butano nella neve questa non si scalderà mai e il Butano resterà inutilizzato. Pertanto se sei costretto ad usare cartucce con Butano dovrai pre ricaldare la cartuccia e portarti un supporto isolante (un banale pezzo di compensato ricoperto di stagnola) per non gelare la cartuccia e fare da supporto per non farla affondare nella neve. Lo stesso viene utile anche nei fornelli ad alcool solo con funzione di supporto sulla neve. Nei miei fornelli ad alcool uso come supporto sottostante ( per non far affondare fornello e supporto pentola nel ghiaccio ) un tappo grande in lamiera di alluminio di quelli che vendono in ferramenta che si usa per chiudere i barattoloni di vetro molto leggero e sicuro in quanto posto col bordo filettato in alto non fa scivolare via il supporto del pentolino. Inoltre nella parte a contatto con la neve incollo un foglio di sughero adesivo con spessore da 2mm che fa da isolante termico ignifugo ed impermeabile. Il peso del tappo e del sughero è ridicolo. Il fornello ad alcool tipo trangia deve rimanere caldo per generare vapori di alcool quelli a tampone non hanno questo problema. Pertanto metterli nella neve li penalizza. I fornelli trangia per questo hanno anche un valido supporto fornello pentola e paravento ideali per l'uso anche sulla neve convertibili ad uso a benzina cambiando il bruciatore. Sotto -30 gradi rimangono quindi affidabili solo i fornelli ad alcool ed a benzina. Scusate il post lungo ma l'argomento e complesso. Tuttavia il fuoco e un elemento essenziale della sopravvivenza e gestirlo bene nella natura può salvare la vita.
Bel video, io aggiungerei anche la variabile multiuso dell'alcool, ovvero il fatto che posso usarlo pure come disinfettante, per accendere piu' facilmente il fuoco, per candele ad alcool e quindi puo' permettermi di risparmiare ancora peso
Mi unisco al commento in cui si loda - giustamente - Paiolo e ci tengo a ringraziarlo personalmente perché da quando mi sono costruito il suo fornello ho iniziato anche a vivermi le esperienze in natura in modo diverso...ma quanto è bello essere silenziosi?! Ho usato per anni un pocket rocket che mi pareva essere un buon compromesso tra peso/efficienza ma tutto quel casino (tipo fiamma ossidrica) già dal caffè del mattino non mi manca affatto! Dell'aspetto, non trascurabile, del costo vedo che se ne è già parlato. Unico (s)punto di riflessione potrebbero essere le situazioni di forte vento in cui, nonostante il paravento, ricordo di avere avuto non poche difficoltà anche con il pocket rocket, mentre, dei ragazzi affianco a me cuocevano il loro pranzo su un soto wind master che pareva non accorgersi di tutto quel vento. Si tratta chiaramente di situazioni particolari dettate anche dalla mia accidia (se avessi voluto, avrei potuto spostarmi in un luogo più riparato ma la fame può far perdere di lucidità hahahah) Altro indiscusso vantaggio di quel tipo di fornello, è che non c'è combustibile liquido libero, il ché lo rende anche molto sicuro.
@@paiolo76 ricordo bene. Grazie ai tuoi consigli su avventurosamente ho potuto fare i miei primi cous cous nella tazzina in alluminio del deca sul tuo fornello e col supporto di appendino e foglio di lattina
Finalmente è uscito questo video....lo aspettavo da un pezzo! :-) Un plauso in particolare per i grafici conclusivi, che danno un'ottima idea di come evolvono i pesi dei due sistemi durante il trekking, mettendo in evidenza come ad esempio un sistema che ad inizio trekking sembra leggermente più pesante può invece diventare drasticamente più leggero man mano che passano i giorni: quasi tutti guardano solo il peso alla partenza e stop. Solo una nota sul paravento: col fornello ad alcol consiglio vivamente un paravento che circondi la gavetta a 360°...che il vento è davvero il peggior nemico di questi fornellini! Basta anche solo un pezzo di carta alluminio ed il problema è risolto...
Sì sì, anche io solitamente uso un paravento a 360°, ma nella mia testa era meglio che si vedesse il fornello per le riprese. Poi come avrai notato non ho dato alcuna specifica riguardante i fornelli o la loro creazione: semplicemente non era lo scopo del video. Grazie ancora per il gentile omaggio Paiolo!
Dott. Paiolo, oggi tenterò di costruire uno dei suoi fornelletti ad alcool (mai provati prima), seguendo minuziosamente le sue istruzioni. Se non esplodo, le farò sapere i risultati. Cordialmente, Mirko del Clan
Apprezzo veramente il tuo approccio scientifico. Grazie! ^^ Meno scientifico è che vuoi mettere il casino che fa un fornelletto a gas? Motivo per cui ero passato all'alcool (grazie Paiolo!) Poi, considerando che in escursione non "cucino" ma "mi alimento" sono passato al cold soaking con un eventuale fornelletto a zollette Esbit se ho voglia di tortellini :) e sto valutando le zollette in gel FireDragon per risovere l'odore dell"Esbit e i fumi che produce
Grazie a te Francesco! Credo che entrambi i sistemi abbiano i loro pro e contro. La rilevanza di questi è un fattore molto soggettivo. Non conoscevo le FireDragon, grazie!
Complimenti, video interessante e utile. Ho visitato recentemente il tuo sito web e devo dire che ha fatto veramente bene con delle ottime recensioni. Un saluto
Ottimo video! :-) Personalmente, preferisco di gran lunga il gas per giri di 3-4 giorni e benzina pura per giri piú lunghi, fosse solo per la velocitá con cui si porta ad ebollizione l'acqua: la benzina pura non sporca il pentolino ed é ottima per il preriscaldamento della serpentina... e quando é finita faccio "il pieno" al distributore. Tra l'altro, quando fa freddo, da molti meno problemi del gas che perde pressione a basse temperature. Devo comunque specificare che la velocitá di ebollizione dipende, secondo me, sopratutto dal pentolino: quelli con lo scambiatore di calore sotto hanno una efficienza enormememente superiore rispetto a quelli con fondo piatto. Per chi pianifica un giro in Scandinavia: In Svezia e Norvegia l'alcool non si trova proprio ovunque... cel'hanno nei grandi supermercati in cittá (si chiama rödsprit) ma nelle botteghe dei paesini é piú difficile trovarlo... tanté vero che il mio collega (Danese) la scorsa estate ha mangiato affettati e formaggio per metá del viaggio dato che era praticamente impossibile trovare alcool in quella parte della Svezia. Ai distributori di carburante si trova quasi ovunque l'E85 che sarebbe 85% etanolo e 15% benzina ma per via dei differenti punti di fiamma, scoppietta ed é inutilizzabile sia nei multifuel da trekking che negli Origo da barca... non so come vada nei piccoli bruciatori ad alcool da trekking ma non ci mettrei la proverbiale "mano sul fuoco" dato che sono praticamente degli Origo in scala.
Grazie, anche per aver riportato la tua esperienza! Personalmente in Lapponia svedese e norvegese sono riuscito a trovare l'alcool denaturato anche in paesini minuscoli, ma sicuramente la benzina è un ottimo combustibile per i fornelli da campo (anche se ho avuto una brutta esperienza in passato), specie se le temperature scendono di molto!
Ciao a tutti Ho usato per anni i fornelli ad alcool della Trangia, anche d’inverno e forse in questo video non si tiene conto dei vantaggi svantaggi rispetto alle varie stagioni, inoltre con vento forte il sistema ad alcool non è il massimo ma neppure quello a gas è così performante….fatta eccezione per i nuovi sistemi tipo Jetboil che ora vedo usare anche da alpinisti che affrontano vette imalaiane. Per quanto riguarda il peso sistemi come il Jetboil possono partire svantaggiati, ma sul lungo periodo a mio avviso recuperano in quanto usano meno gas per far bollire ad esempio un litro di acqua e vengono influenzati poco dal vento…..per i trekking di più giorni ormai uso solo questo tipo di fornello, inoltre con la valvola per ricaricare le bombole, ne uso una da 100gr e quando sento che è troppo vuota per il percorso che voglio fare la ricarico. Detto questo, per le gite giornaliere mi portò ancora un mini sistema alla cui base c’è il bruciatore ad alcool Trangia che si può trasportare con il combustibile già al suo interno mentre ho accantonato quelli che mi sono autocostruito.
Ciao, lungi da me volerti convincere di qualcosa ma ti riporto qualche altro dato che, per non rendere ancora più pesante il video, ho omesso. I consumi giornalieri riportati sono una media tra i valori misurati nel corso di un anno e in varie condizioni. Il Jetboil in mano mia mi da un risparmio di gas del 10% rispetto al BRS che, sebbene sia un gran bel risparmio, non cambia le conclusioni finali (anzi, essendo il peso iniziale decisamente maggiore). Per finire due cose sul fornello ad alcool: il modello mostrato nel video può contenere alcool esattamente come il Trangia che, nei miei test, si è dimostrato uno dei fornelli ad alcool meno efficienti, in particolare alle basse temperature!
Capisco Alle basse temperature naturalmente l’alcol va coccolato, scaldato dal basso per avviare velocemente la vera combustione dai piccoli ugelli….per quanto riguarda i test i calcoli ecc io sarei più pratico …che alla fine si traduce in comprensibilità….. Bombola da 100gr effetti di gas, litri di acqua bollita, sia con bruciatore normale che Jetboil, è una stessa comparazione con un paio di sistemi ad alcool…. Tenuto però conto che temperature e condizioni ambientali influiscono molto…..quanto alcool o gas si usa in condizione di forte vento pur usando il paravento…. La mia non è assolutamente una critica al video è solo un approfondimento e ti ringrazio per il tuo impegno (Visto che ci sono ti ringrazio anche per avermi introdotto al mondo del quilt e della X-Mid che uso con piacere da un po’…vorrei prendere la 2 posti ma chissà quando sarà disponibile 🙄)
Video come sempre ottimamente realizzato, Sulla scelta dei fornelli sono però scettico sulle speculazioni grammomaniache. Che si scelga il gas o l'alcool , si tratta di pochi grammi di differenza. Ritengo quindi che sia solo una scelta del tutto personale, dettata dalle preferenze e da quanto si usa il fornellino (non è affatto scontato che in un trekking di 3 giorni si usi il fornellino 9 volte, considerando 3 pasti al giorno). Se si volesse infatti fare una trattazione pseudo scientifica sul sistema cucina, si dovrebbero trattare molte più variabili, includendo anche il peso del cibo che ci piace mangiare (e le relative modalità di cottura) e la temperatura a cui riscaldiamo l'acqua. Non è infatti affatto necessario far bollire l'acqua (o altri liquidi) per ottenere un cibo caldo. Inoltre i fornelli ad alcool possono anche essere alimentati con combustibili diversi dall'etanolo, come il propanolo, o miscele di etanolo con paraffina o molte altre possibilità come i combustibili solidi che non necessitano nemmeno della bottiglia basta un sacchettino. I grammomaniaci poi potrebbe anche valutare la differenza di peso tra accendino e acciarino ,... ;)
In realtà il sistema scientifico si basa su un approccio riduzionistico, quindi riducendo il numero di variabili, che è ciò che ho fatto in questo caso. La differenza di peso è bassa solo perché ho scelto di usare il fornello a gas più leggero in commercio, se rifai i conti con un altro fornello vedrai che la differenza di peso risulta molto più significativa. Poi ovviamente uno sceglie il proprio sistema di cottura su mille variabili diverse, ma lo scopo di questo video era solamente capire quale sistema è il più leggero, sicuramente non dire quale è il migliore!
Ottimi i grafici, rendono semplice capire il comportamento dei due combustibili. Per quanto mi riguarda la differenza è minima, e rende i due sistemi interscambiabili tranne nelle uscite in giornata (in quel caso è anche comoda la possibilità offerta dall'alcol di creare un kit minimo che sta anche in un marsupio). Alcuni appunti: -meglio dire Giul perché lo scienziato era inglese anche se ormai la pronuncia Giaul, alla francese, impera (il mio professore di fisica ci diventava matto 🤭) -le bombolette secondo me sono di latta e non di alluminio, almeno ad occhio
Ciao, grazie per gli appunti, entrambi corretti! Effettivamente con sistemi così minimali la differenza di peso è minima e, forse, vanno considerati altri fattori nella scelta...
@@giangiquattro3442 allora, la bomboletta è fatta in acciaio. Per reggere alla pressione l'alluminio dovrebbe essere molto spesso, perdendo probabilmente ogni vantaggio in termini di peso
@@TheWalkingRobin Probabile Ho appena fatto una ricerca se esistono bombole più grandi in alluminio. Ho trovato: -da 11kg peso a vuoto 6.6kg in alluminio -da 10kg peso a vuoto 11.5kg in acciaio Quindi nonostante lo spessore maggiorato potrebbe pesare circa la metà Ma essendo usa e getta, mi sa che il problema principale è il costo di produzione che invece su una ricaricabile è trascurabile
Bel video, volevo solo suggerire che forse l'incongruenza tra i tuoi dati sperimentali e i tuoi calcoli teorici sul consumo di alcol potrebbero essere in parte dovuti al fatto che dovresti tenere di conto della percentuale di acqua nell'alcol commerciale.
Va aggiunto anche un altro fattore! La facilità di reperire l'alcol è elevatissima, mentre le bombolette a gas si trovano più difficilmente. Questo fa sì che andando via per giorni con il gas sarà nevessario portarsi tutte le bombolette fin dall'inizio, mentre con l'alcol sarà partire con una quantità minore e comprarlo strada facendo in un qualunque market!
Complimenti Robin , video utilissimo . Io ho un fornellino ad alcool trangia e mi trovo molto bene . Due piccole domande . In estate pensi sia pericoloso tenere l'alcool nei bauletti della moto per via del calore ? Avresti un paravento da consigliarmi pratico e leggero a poco prezzo ? Grazie tante
Ciao Luca, io sinceramente eviterei di lasciare l'alcool nel bauletto della moto, o proverei almeno a tenerlo all'interno di una busta isotermica in reflexit...tipo quella che mostro nel video sul metodo di cottura smart! Per un paravento ti basta prendere una teglia usa e getta in alluminio da forno. Meglio se grande. La ritagli per avere l'altezza desiderata (deve andare dal suolo fino a coprire un paio di cm del fondo della gavetta), pieghi leggermente i due lati lunghi per non avere bordi taglienti, e il gioco è fatto. Pesa poco, costa poco, puoi ripiegarla affinché occupi poco spazio ed è più resistente al vento di un semplice foglio ripiegato di alluminio!
Da tempo ormai ho iniziato a usare per portare il mio alcol di cui ti ho parlato, 75/25 etanolo butanone, contenitori collassabili tipo quelli del succo. Che pesano praticamente niente, per di più occupano giusto il volume dell'alcol o poco più. Tra l'altro ho costruito un fornello con poggia pentole minuscolo e molto basso, il solo problema è paravento devo trovarne uno migliore. Se vuoi te ne posso mandare uno e mi farebbe molto piacere 😘
Cosa intendi con contenitori collassabili? Quelli in tetrapak? Comunque accetto volentieri la tua offerta! Scrivimi a info@thewalingrobin.com così parliamo più liberamente!
Anch'io sto testando la durata delle collassabili contenendo l'alcool, agli inizi avevo delle perplessità sulla durata del film, sulla tenuta del tappo a distanza di tempo. Devo dire che stanno tenendo molto bene sul periodo dei tre anni. Sono imbattibili per leggerezza sulla capacità, alla fine quello che pesa è il tappo, che pare sovradimensionato ma ci sarà un perché che l'han fatto a 'sto modo. La mia esperienza è sulle collassabili dei succhi Puertosol, capacità 100cc che trovi da Eurospin, ma ho dato un'occhiata anche ad altre marche simili e credo che siano analoghe.
Ciao, Robin, video molto elucidativo, ma cosa ne dice del fornello a cherosene? Forse mi sbaglio ma secondo me è molto più economico dell'alcool e sprigiona molto più calorie del gas. Un caro saluto 👍
I fornelli a benzina (e quindi anche a kerosene) sono probabilmente quelli con il miglior rapporto potere calorifico/prezzo. Come problemi abbiamo il preriscaldamento del bruciatore (che causa un consumo di combustibile superiore al teoricamente necessario) e il rischio di esplosione per malfunzionamento. Quest'ultimo problema, sebbene sia abbastanza raro, l'ho vissuto in prima persona...e da allora non ho più preso in mano questa tipologia di fornelli! 😂
Piccola curiosità Robin che poi mi son dimenticato di chiederti: se ricordo giusto dicevi che di solito consumi 10 grammi di gas o 24 di alcol al giorno, in media quanta acqua fai bollire? Immagino attorno ai 750ml ma volevo giusto una conferma...
Sì, normalmente circa 500 ml per il pasto caldo serale e 250-300 ml per la colazione. Il consumo di combustibile indicato è una media: col caldo ne consumo meno, mentre a temperature di molto sotto allo zero il consumo aumenta anche del 50%...
Eh, dipende sempre da quali sono le priorità di ciascuno... per chi ama la comodità e la velocità, il Jetboil è di sicuro ai vertici! Per chi è attento ai pesi e alla compattezza, per fare esempio, il mio set ad alcol con gavetta da 700ml con l'alcol che mi basta per stare fuori 3-4 giorni pesa 200 grammi (compreso fornello, sostegno pentola, paravento e accendino) Un Jetboil Zip (capacità 800ml) pesa mi sembra 340 grammi + 200 di bombola. Facciamo finta di partire con una bombola a metà (quindi 150 grammi), siamo comunque 2 etti contro 5 etti. Ed ingombra anche circa un 30-35% in meno del Jetboil, e all'interno della gavetta oltre a starci tutto mi resta anche lo spazio per il sacchettino di tè zucchero e caffè liofilizzato sempre per 3-4 giorni.
ciao Robin è normale che a 1450 mt , a 0 gradi non mi si scaldava il the ?? usavo un fornello campingaz ma una tazza di te ... =( come posso fare nel caso ?
Ciao Simone, no non è normale! È possibile che la fiamma non fosse stabile sotto la superficie della tazza (magari a causa del vento) oppure perché il diametro della tazza era troppo piccolo rispetto al diametro del bracere (dove escono le fiamme). Nel primo caso è sufficiente usare un paravento (meglio se copre a tutto tondo), nel secondo...cambiare tazza o cambiare fornello!
