potresti usare riferimenti più "popolari", ad esempio la reazione vincolare tu la chiami forza normale, ma così facendo crei solo confusione a un alunno perché pensa sia un'altra formula da imparare
Ciao Dario, grazie per il commento costruttivo. In questo caso, in effetti, la reazione vincolare coincide con la forza normale. In genere cerco sempre di chiarire la nomenclatura tecnica per gli studenti, purtroppo però ogni tanto incappo in due problemi: il primo è mio, che siccome sono talmente abituato ad esprimermi in certi termini a volte non mi passa proprio per la mente che uno studente potrebbe non conoscerli; il secondo è intrinseco nello strato sociale, in quanto quelle che sono considerate terminologie "popolari" cambiano da classe a classe, a seconda della zona dell'Italia, del professore, del libro di testo, etc.
Innanzitutto grazie e complimenti per i video molto chiari ed esplicativi. Avrei una domanda alla quale vorrei dare una risposta certa e sicura: definito un piano inclinato nella sua lunghezza e inclinazione, sostituito il blocchetto con un mezzo dotato di ruote e con un coefficiente di attrito fisso e determinato chiedo: se il mezzo pesa 50kg o 100kg ci sono differenze di velocità? Il peso maggiore aiuta a vincere gli attriti (resistenza al rotolamento, resistenza dell'aria etc etc...) o no? Grazie.
Ciao Nabil, grazie per la tua domanda. No no, nessun errore, quello che ho scritto è corretto. Dipende da quale angolo usi (devi guardare il disegnino in alto e gli assi x-y che sono disegnati sulla destra). L'angolo theta è tra il vettore P e l'asse y, quindi le proiezioni sull'asse y si calcolano con il coseno, mentre quelle sull'asse x si calcolano con il seno. Spesso questi assi anziché chiamarli x e y vengono chiamati, "asse parallelo al piano" ed "asse perpendicolare al piano". Se chiami gli assi in questo modo allora puoi dire che il Peso perpendicolare (compoenente del vettore forza peso proiettato lungo l'asse perpendicolare al piano) è uguale a P cos theta e il Peso parallelo è uguale a P sen theta.
Ciao Francesco, quello che ho scritto è corretto. La forza di attrito non può mai essere maggiore della forza di attrito massima: la forza di attrito massima rappresenta appunto il massimo valore che la forza di attrito può assumere. E questo valore fa-max viene raggiunto sicuramente se il corpo è in movimento.