Dio mio quanta meravigliosa bellezza ha in sé questa canzone, quanta sa suscitarne! La ascolto da più di 30 anni e ancora mi rapisce e mi incanta. Grazie meraviglioso Francesco. ❤ Adesso spetta a me, a noi, non lasciare orfane le prossime generazioni di tale Poesia, quella che ti salva dalla disperazione e ti fa credere al meglio che abbiamo dentro.
La canzone che mi ricorda la mia prima ragazza, 16 anni allora e quattro anni insieme...mi commuovo ancora anche se oggi ho 45 anni e due figlie adolescenti
Ho 27 anni e quelli della mia generazione hanno continuato una tendenza che, in Italia, ha portato alla stagnazione dell'industria culturale. Forse è il livello di analfabetismo che si alza, forse la svalutazione della cultura umanistica o forse questa costante e ossessiva ricerca di intrattenimento a scapito della riflessione e dell'arte. Fatto sta che la musica (la forma d'arte più popolarizzabile) ha perso spessore, prospettiva e incanto. È una maledizione che in realtà affligge questo Paese dai tempi dei miei genitori (la musica di merda mica appartiene solo alle nuove generazioni), c'è da dire però che fino a qualche decennio fa c'era l'orizzonte mentale di sperimentare, di esplorare e non c'era la paura di andare più a fondo nell'arte, di parlare di dolore e di creare qualcosa di difficile. Oggi è tutto una patina unta di finta gioia, di mode, di ripetizione. E quando riascolto De Gregori, nonostante appartenga a molte generazioni prima della mia, questa cosa si fa ancora più sentire
Era davvero strano questo brano ma mi inorridiva sempre quando lo ascoltavo perché mi emanava parecchia malinconia ma in fondo in fondo col tempo riascoltarla ora non era poi così tanto pessima ma e pur sempre molto molto triste va be' un giorno non ne staremo più troppo a parlarne ancora ciao Francesco un forte abbraccio??🎉
La magia di questa composizione torna ogni volta che la ascolti, ed è quello che la rende immortale, soprattutto considerando la giovane età all'epoca di Francesco, la sua voglia di comunicare e la fiducia dei suoi primi discografici, come l'acuto e sensibile Vincenzo Micocci. Oscar alla sensibilità di chi gli ha aperto la strada...
Ho 14 anni ma penso che questa sia una vera poesia, molto meglio delle canzoni della mia generazione, l'ho ascoltata per la prima volta l'anno scorso in macchina con i miei genitori mentre tornavo a casa da una visita e mi avevano detto che avrei dovuto fare un intervento alla testa. Avevo tanta paura ma questa canzone mi ha accompagnata nei momenti di ansia ed è diventata la mia cura per la tristezza. Ora sono felice e torno ad ascoltare questa canzone spesso perché ogni volta mi fa sempre emozionare 🫶🏻🫶🏻🫶🏻
Cara Aurora, hai capito tutto della vita! Potrei essere tuo padre, ma quando la faccio ascoltare ai miei alunni, vedo gli occhi lucidi ( i miei ed i loro) e l'arcigno prof di Greco, torna ad essere Carlo e basta
1995, Universita' degli Studi di Bologna. Greca io, parlicchiavo l'italiano.Matricola e andavo in giro cercando di leggere le labbra della gente per capire che cosa dicevano...poi mi sono ritrovata con una cassetta registrata con De Gregori, una scoperta. Ascoltavo per imparare ma non mi dimentichero' mai la persona, Irene, che mia aveva regalato questo regalo fatto a mano....anche se non italiana, l'ascoltavo con tutto il mio animo ai tempi...il potere della musica. Era facile imparare l'italiano sui versi di una canzone perche 'e una lingua molto musicale ma mi ci 'e voluto tanto tempo per capire veramente De Gregori....semmai sono riuscita....la musica 'e la lingua piu' internazionale nel mondo.....
Amore mio di papà.prima che tu ci lasciassi.ti cantavo e suonavo la canzone di de Gregori....rimmel...mai come ora mi manchi e tutte le volte che la canto io vivo con te
Ti capisco,questa canzone la cantavamo tutti in famiglia,poi il 17 dicembre 1981 Franco venne schiacciato la una pala meccanica. Ciao fratello mio. RIP
le cose brutte possono succedere anche con splendide colonne sonore di sottofondo, la musica dei fatti della vita...ricordo la musica di quando è morto mio nonno, avevo 6 anni e quando mia mamma tornò a casa per dare la notizia a me e i miei fratelli il cd con "sweet home alabama" girava ancora nello stereo sul suo comodino...nonno amava la musica americana... tra i miei pensieri dai più banali ai più profondi tu esisti. .
Era a Trieste nell'estate del 1981, quasi 40 anni fa. Camminando lungo la spiaggia a Miramare. Giovani con una radio e musica. Dolce musica. Canto tranquillo. Chiedo loro chi è quello. Dicono Francesco di Gregori cantando Rimmel. Imparando l'italiano per capirlo.
Mi ricorda una giornata intera in tutti i particolari .... e due altro persona che non so se poi potranno essere amici per adesso non ho tanto tempo perché dovrà poi rientrare nella routine adesso sono ancora nella struttura ma mi stanno gentilmente organizzando gli aiuti.
appena senti il basso all'inizio, ti si sconvolge dentro tutto... brividi e commozione, gioia e tristezza. Questa canzone ha il potere di far star male per tutte le storie finite, eppure ha un potere curativo per tutte le ferite del cuore. Com'è possibile?
@@laurasacrari9424 Davvero stupenda.. penso che sia il perfetto ed unico esempio di eleganza e delicatezza.. Parole e musica che denotano un animo nobile e gentile.
RIMMEL - ANALISI ARTISTICA DEL TESTO E DELL' AUTORE La canzone è un capolavoro assoluto che basa fondamentalmente il suo successo proprio sul testo e sulle parole. Le parole con De Gregori sono figure, immagini materiali, di cose reali, di oggetti, che scorrono su di una pellicola non sempre nitida e questo è il bello di lui. Ma chi ama de Gregori non potrà mai essere un fanatico dei "perché", a volte bisogna lasciar andare il testo e cogliere il possibile. Magari qualcun altro coglierà qualcosa di diverso ascoltando le medesime parole. Da amante di De Gregori mi sento di dire che tutt'ora rimane il cantautore per eccellenza, quello testardo, quello che ha un idea contorta e la descrive così: contorta. E rimane tale. Il suo ermetismo è stato più volte frainteso come un essere "snob", da lì il soprannome di Principe, ma in realtà è la chiave del suo successo. Ed abbiamo moltissime canzoni che rispecchiano questo modo di scrivere, modo che richiede una propensione dell'ascoltatore a non farsi troppe domande sul perché e sul percome: Non c'è niente da capire. direbbe lui. D'altronde non spiegò mai nemmeno ad un certo Cristiano de Andrè... invitato a casa da suo padre lì in Sardegna, parliamo di un certo Fabrizio... come mai "Alice guardasse i gatti ed i gatti guardassero nel sole" rispondendolo poi con una canzone buttata giù la notte stessa che diceva al ragazzo Cristiano "Prova a lasciare le campane al loro cerchio di rondini, E non ficcare il naso negli affari miei". D'altronde il suo modo di essere un pò geloso dei suoi ermetismi e di non vendersi disperatamente al pubblico spiegando gli stessi, lo ritroviamo anche nel testo "Guarda che non sono io la mia fotografia, che non vale niente e che ti porti via". In somma Rimmel forse è la meno ermetica delle sue canzoni ma la più intrigante anche perché la chiave per sciogliere il rebus il principe la fornisce in modo palese: il gioco. Rimmel parla di un amore, un amore perduto ma probabilmente non l'ha voluto lui, che è solo succube della scelta di lei. Lei è una ragazza sensibile ma cinica anche forse di fronte alle sue stesse emozioni positive per Lui. A parer mio lo ama, ma andrà via ugualmente. Lui ormai stanco e confuso viaggia con la mente tra le pagine chiare (più nitide e presumo belle) e le pagine scure della loro storia, ma già sa che lei è andata via per cui cancella il suo nome dalla propria vita (affacciata). Confuso, non comprende bene di chi sia stata la colpa ed infatti confonde i suoi alibi e le ragioni di lei. Attenzione, quasi voglia giustificarla in questo suo essere ingannatrice e poco chiara. Come spesso accade a chi soffre molto quando perde un amore e cerca di colpevolizzare se stesso per trovare una spiegazione, dandosi per l'appunto degli alibi... ma sbaglia. Da qui un primo riferimento al gioco (di lei su di lui come anche quello della vita): chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente... ma vista come è finita la storia "è uno zingaro, un trucco" ed io ormai sono troppo grande d'età per fregarmene e "stracciare" tutto ciò con la fantasia di un ragazzo. Ora tu, donna incantevole, "spedisci pure le tue labbra ad un nuovo spasimante" e "sovrapponi pure la mia faccia a questa persona". Attenzione, la figura delle facce da sovrapporre torna al concetto di gioco. Le carte sono sovrapposte e le facce (in tal caso di re, donne, fanti, sono tutte una sull'altra), anche la faccia di lui è stata tra quelle ma è una carta ormai già giocata e lei vuole cambiare, vuole scorrere il mazzo. Veniamo a noi, "ancora i tuoi quattro assi bada bene di un colore solo", li puoi nascondere o giocare come vuoi". Chiediamocelo: durante una partita a carte possono coesistere 4 assi di un colore solo? assolutamente no. Ce ne saranno sempre due rossi e due neri. Lei bara. Lo inganna. Lui lo sa e glie lo rinfaccia "gioca pure tutti gli assi che hai e che vuoi, ma "bada bene", sono 4 assi di un colore solo! (Un ingatto, per l'appunto un trucco... Barbiere come lo è il Rimmel) e so che non avrei mai potuto vincere questa partita con te (non avrei mai potuto averti per sempre). Ora giocali pure come vuoi oppure fagli fare il destino più crudele: farli rimanere buoni amici come hai fatto con me. Non c'è destino peggiore per delle carte da gioco (se potessero prendere vita) di quello di rimanere buoni amici, che senso ha? le carte sono fatte per scontrarsi, altrimenti non avrebbero senso di esistere se fossero tutte "amiche". Ecco, a lui il destino di una carta che lei nemmeno prende più in considerazione come carta degna di essere giocata: rimaniamo buoni amici. "Santa voglia di vivere e dolce venere di Rimmel"... non ho mai capito cosa volesse dire con "santa voglia di vivere". Certo è che la dolce Venere è Lei e che il Rimmel è un trucco, si un trucco per gli occhi, che sono lo specchio dell'anima. Ma se ti trucchi gli occhi probabilmente hai qualcosa da nascondere, come quando "sorridi ma non vuoi fartene accorgere che lo stai facendo e non guardi" (chi sa forse nascondi delle vere emozioni che non vuoi però palesare?") Ma la parola trucco qui significa anche inganno, come lo erano i 4 assi di un colore solo. E De Gregori torna a rimarcare che si tratta di 4 assi che dovrebbero essere "Come Quando Fuori Pioveva" ovvero tutti diversi: Cuori, Quadri, Fiori e Picche. Quindi era tutto già scritto da lei. Lei sapeva fin dall'inizio che sarebbe finita cosi e lui ne è solo spettatore. Spettatore perdente, a tal punto che quando lei domanda lui se "aveva ancora quella foto in cui lei senza guardarlo sorrideva", al suo "si senza capire" nemmeno la domanda cosa significasse,, lei risponde: è tutto quel che hai di me e lui quasi come un bambino confuso non riesce a far altro che ripetere le parole appena ascoltate: è tutto quel che ho di te. La canzone, insomma, ruota intorno al doppio significato della parola "trucco" che è un inganno, ma anche un cosmetico (il Rimmel), e così tutto torna, i quattro assi di un colore solo, che quindi non hanno i semi "come quando fuori piove" , la cartomante che lo inganna, la faccia sovrapposta alle altre, un gioco senza possibilità di vittoria. Lei va via nel vento, con il suo collo di pelliccia in tutta la sua disarmante bellezza e perfidia. Ma ripeto, a parer mio ha solo scelto di non rimanere incatenata in un amore che lei sentiva. Ha scelto di provare altre carte nuove, ad un amore vero. Ma questo non lo posso spiegare. Credo che nella foto in cui sorridesse senza guardarlo, lei pensava a lui innamorata, anche se sapeva benissimo che stava per essere fotografata, mentre lui, incantato da tale bellezza, scattava la foto ricordo di un amore forse vero ma dal prezzo troppo grande, per lei, per essere assecondato così presto e con tanta vita d'avanti. Lei infine gli dice "quel sorriso in quella foto è sincero, tienila perché è l'unica cosa che ti resterà" (e che voglio ti restasse, io però devo andare). In parallelismo a mio parere con il film più bello della storia: C'era una volta in America in cui Deborah (che guarda caso aveva in quel film spesso portava un bellissimo collo di pelliccia) dice a Noodles: Noodles tu sei la sola persona che io ho mai... Noodles: Che hai mai? Vai avanti, che hai mai? Deborah: Di cui mi sia importato. Ma tu mi terresti chiusa a chiave in una stanza e getteresti via la chiave, non è vero? Noodles: Sì, credo di sì. Deborah: Il guaio è che io ci starei anche volentieri. Ecco, Deborah in quel film, segue le tracce della ragazza di Rimmel nel capolavoro di De Gregori... e, per chi conosce bene il film, anche Noodles. Grazie a chi vorrà leggere
"[...] Lungo il tragitto io ed Enzo, il mio fidanzato, ascoltammo l'album Rimmel di Francesco De Gregori, cantautore preferito di quello che poi sarebbe diventato mio marito. La canzone Rimmel sì che la conoscevo, l'avevo sentita per la prima volta ad otto anni, mi era sembrata subito bellissima e melanconia, proprio come me. Va be', ve lo concedo, io solo melanconia. Crescendo, continuavo a cercarla alla radio e ogni tanto, abitando sulla strada, vedevo passare un ricciolino dai capelli lunghi in una Renault 5 bianca. Avevo forse 15/16 anni. "Mi piace 'sto tizio" mi dicevo: era Enzo. Credo siano quelle trame che la vita tesse senza che se ne abbia contezza. Ti gira intorno prima che tu la viva. [...]" Mio marito Enzo da tre anni non c'è più. Tratto da una storia vera: la mia.
Spero che tu non faccia proprio come rimmel....comunque nella vita deve capitare almeno una volta di lasciarsi in questo modo così triste ma romantico. Un amore perduto del quale però si serba un ricordo indelebile.
Questa è una delle canzoni più belle di sempre.. Fa riaffiorare ricordi lontani e spuntare un sorriso nostalgico sulle labbra. A me fa ricordare i falò con gli amici in spiaggia durante le notti d'estate.
La sentivo col walkman e la suonavo con la chitarra a 18 anni, credendone di coglierne tutto il significato. Ora ho passato i 50 e dopo essermi appena separato da mia moglie, dopo anni che l’avevo messa da parte, ascolto questa canzone e sono nuovamente travoltò dalla sua bellezza, e le sue parole mi sembrano ancora 100000 volte più belle. Grazie De Gregori!
Ho scoperto nella casa di campagna del mio papà un baule che mi ha riempito di felicità!!!…era pieno di Vinili originali...c'era anche Rimmel,tt l'Lp👏👏👏👏👏👏👏👏👏Ho comprato su Amazon un "meangiadischi(così lo chiama papà)sono al settimo cielo!!!!Ho un tesoro ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
Si tratta proprio di un capolavoro. Azzardo un'affermazione, frutto ovviamente di una mia personalissima opinione : è la canzone del ventesimo secolo, la più bella, ha tutto. È una canzone d'amore ma colta, non languida e banale ( la parola "amore" non appare mai e neanche altri futili termini ). È perfettamente strutturata sia testualmente sia musicalmente, secondo i canoni della forma-canzone, ovvero due strofe e ritornello, altre due strofe e ritornello, più una meravigliosa sequenza strumentale che funge da introduzione, intermezzo e coda.
@@stefanoeffe7850 trovo più inutile il tuo commento, io ho espresso solo una preferenza a livello di artista, non sulla canzone, ovvio che Rimmel è bellissima.
E qualcosa rimane Fra le pagine chiare e le pagine scure E cancello il tuo nome dalla mia facciata E confondo i miei alibi e le tue ragioni Eh, i miei alibi e le tue ragioni Chi mi ha fatto le carte Mi ha chiamato vincente, ma uno zingaro è un trucco Un futuro invadente, fossi stato un po' più giovane L'avrei distrutto con la fantasia L'avrei stracciato con la fantasia Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo E la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo Li puoi nascondere o giocare come vuoi O farli rimanere buoni amici come noi Santa voglia di vivere E dolce Venere di Rimmel Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi Se per caso avevo ancora quella foto In cui tu sorridevi e non guardavi Ed il vento passava Sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona E quando io, senza capire, ho detto sì Hai detto "È tutto quel che hai di me" È tutto quel che ho di te Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo E la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo Li puoi nascondere o giocare come vuoi O farli rimanere buoni amici come noi
Concordo, e questo avviene quando esiste Arte, Composizione, Sentimento, Produttore serio, Musicisti seri, Ascoltatori seri. Con tutte queste maiuscole. Va' da se che sono elementi difficili da trovarsi oggigiorno.
erano gli anni dell'universitá......anni in cui ci sembrava che tutto sarebbe stato possibile, anni in cui i sogni non mancavano mai.....ogni volta che sento rimmel automaticamente mi viene in mente padova in un giorno di neve fitta fitta...
Che ricordi! Gli anni dell'adolescenza quando passavamo li pomeriggi estivi al mare tra amici ascoltando le sue canzoni e tutti gli altri cantautori di quell'epoca! Il tempo è passato ma la bellezza delle sue canzoni e di questa in particolare è immutata
Non mi ricordo più il tuo volto, ma il tuo ricordo è vivo, stammi vicino se puoi, dalla tua dimensione, ciao amore dei mie 20 anni, Francesco mi fa restare sempre lì!
Sta andando tutto come non dovrebbe andare. Lei ha deciso di andare avanti. Il lavoro non so se va o se continuerà ad andare.. Domani ho un esame e non so nulla perché non riesco più a studiare. Lontano da casa, lontano da tutti. Pensieri che a 23 anni non dovrei avere ma ho. Niente va come dovrebbe andare ed io ascolto De Gregori.. Sperando che domani sarà migliore..
Io questa canzone faccio una gran fatica ad ascoltarla. Mi manca proprio l'aria. Insieme a mio marito che adorava De Gregori, l'abbiamo messa su centinaia di volte. Da due anni e mezzo non c'è più, e un po' io Tiziano Ferro lo ringrazio, riesco a riascoltare rimmel senza essere travolta dalla valanga di emozioni e sensazioni a farmi star male. Insomma, è Rimmel, ma non è Rimmel.
De Gregori ha ideato un testo veramente fantastico, ma secondo me entrambe le versioni sono degne di nota. Secondo me lo spirito di una vera Cover deve essere giocare con i suoni e l'intonazione, per ricavare quasi una nuova canzone da una già esistente. Tiziano per me è riuscito pienamente in questo, e allo stesso modo la sua opera è da lodare, in quanto spinge tanta gente, anche molto giovane, a recuperare canzoni di molti anni fa che altrimenti molti ignorerebbero
Sono d'accordo con quello che dici. Però di questo cantante ho un ricordo affettivo, perché mia madre mi ha cresciuta con le note di De Gregori e De André. Non riesco ad ascoltare quelle poesie cantate da altri. E poi, se sei qui ad ascoltare questo pezzo secondo me la pensi un po' come me.
Forse la canzone che riassume perfettamente un'epoca, a volte mi sembra di aver vissuto due vite, nella prima l'impegno politico, gli ideali, la semplicità delle piccole cose, i sogni di una generazione. Nella seconda e io essendo un informatico ho contribuito a crearla la tecnologia ha cambiato tutto ci ha reso peggiori più stupidi individualmente perchè abbiamo continuamente bisogno di conferme e quindi facilmente manipolabili. Ma questa è un'altra storia...!
Mi hai fatto tenerezza. Ho 25 anni compiuti da poco ma quando avevo la tua etá del commento mi sono rivisto in quello che ti dicevano. Non smettere mai di ascoltare questa musica, di sani valori, che può fare male al cuore perché profonde. Il giudizio degli altri è superfluo, frivolo. Il fatto che ascolti queste canzoni ti dà personalità
Difficile far comprendere le emozioni che suscitano questa ed altre. Siamo stati fortunati, abbiamo vissuto i migliori anni musicali in Italia e nel mondo. Ancora mi emoziono, nostalgia? Sicuramente, erano gli anni della nostra mancata rivoluzione, ma quanto entusiasmo, e quanta tenerezza.
Niente da togliere a tiziano ferro x il coraggio di cantare questo meraviglioso brano ma de gregorio mi fa sognare e battere il cuore come tanti anni fa....
Grazie Francesco de Gregori, per averci donato questo brano . Un pilastro portante della musica italiana, che ha attraversato le barriere generazionali. Classe 1981 presente .
Io ce l'ho quella foto. Ho quella foto in cui tu sorridevi, ma non mi guardavi. Ci amavamo, era palese. Era giusto che due individui così improbabili, si fossero trovati dopo anni di storie sbagliate. Eppure, qualche mese dopo mi hai detto addio. Tra silenzi e assenze, mi hai scacciato via come vento. Quella foto è tutto ciò che ho di te. Un anno dopo. Ti penso sempre, con tutte le avversioni e tutti i tuoi fragili difetti, io guardo altrove ma ti penso sempre.
Ascoltando Tiziano Ferro mi ha fatto avere la nostalgia di sentire l'originale.. Non me volere Tiziano, ma l'originale resta unica forse perché mi fa tornare indietro con il tempo.
Io non lo so se leggerai mai questi miei pensieri però vorrei che tu sapessi che ti voglio bene che spesso ti penso e che vorrei tanto riparlarti ancora,ridere insieme e fare finta che non sia successo niente perché quando vogliamo bene davvero è così si va avanti e si supera tutto e siccome io ti voglio bene davvero ti dico che mi manchi
Questa canzone ha molti poteri, il primo potere è quello di doverla ascoltare in certi momenti della vita, il secondo potere è cercare una similitudine con la propria situazione ad ogni passaggio epocale.... il terzo potere è la magia nel tempo immortale .
Alla soglia dei 30 anni ho dovuto lasciare quello che è stato il mio primo grande amore e che credevo essere l'amore della mia vita. È un dolore intenso che non avevo mai provato. Purtroppo è stata una scelta dettata dal contesto esterno ma i sentimenti sono ancora lì e così forti ... mi sento proprio come descrive De Gregori. "ora le tue labbra puoi spedirle ad un indirizzo nuovo e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro..." Spero un giorno di ascoltare questa canzone pensando a tutto ciò con un sorriso in volto.
Collegio rotondi, tanti ricordi e innamoramenti sempre finiti agli arbori dell' inverno. Vere amicizie e tante lotte. Tempi di speranza vissuti pienamente da adolescente credendo che non avessero fine. Oggi sono solo ricordi non paragonabili alle nuove generazioni.
it s hard to understanf his lyrics. Even for us. sometimes we do not understand. He is a kind of poet where you have look st his words from a certain distance. But he is great
Qualcuno l'ascolta il 22 Feb.2024 Io Sempre Troppo ricordi trooper risate con ghi amici Io Si credetemi Dalla fredda Germania da immigrata Vi abbraccio
E qualcosa rimane Fra le pagine chiare e le pagine scure E cancello il tuo nome dalla mia facciata E confondo i miei alibi e le tue ragioni Eh, i miei alibi e le tue ragioni Chi mi ha fatto le carte Mi ha chiamato vincente, ma uno zingaro è un trucco Un futuro invadente, fossi stato un po' più giovane L'avrei distrutto con la fantasia L'avrei stracciato con la fantasia Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo E la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo Li puoi nascondere o giocare come vuoi O farli rimanere buoni amici come noi Santa voglia di vivere E dolce Venere di Rimmel Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi Se per caso avevo ancora quella foto In cui tu sorridevi e non guardavi Ed il vento passava Sul tuo collo di pelliccia e sulla tua persona E quando io, senza capire, ho detto sì Hai detto "È tutto quel che hai di me" È tutto quel che ho di te Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo E la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo Li puoi nascondere o giocare come vuoi O farli rimanere buoni amici come noi
Sono una poetessa ed ho sempre adorato quella frase in cui lui diceva "come quando fuori pioveva e tu mi domandavi se per caso avevo ancora quella foto, in cui tu sorridevi e non parlavi". Dopo un'esaustiva descrizione della donna e del suo abbigliamento, lui dice: "e quando io senza capire ho detto si, hai detto è tutto quel che hai di me"
le interesserà forse sapere che "come quando fuori pioveva" è la frase usata nelle carte francesi per indicare il valore dei semi (cuori - quadri - fiori - picche), che si ricollega ai "quattro assi" citati prima.
@@nellouffa interessante.Sapevo il significato di "come quando fuori piove" ma non lo avevo mai notato e collegato a questa canzone che adoro.Ti ringrazio!!!👌
Parole che ascoltando ancora dopo anni mi si stringe il cuore perché allora avevo trovato l'amore. Ancora oggi riascoltandola qualche lacrima mi sfugge.