Bellissimo questo video, fino a tre anni fa lavoravo vicino al Sacrario di Redipuglia e ogni giorno, prima di rientrare a Trieste, pensavo a quelle povere persone che lì sono sepolte, anche ora che sono in pensione alla sera un pensiero va a tutti loro. Hai fatto benissimo a realizzare questo video, ci sono cose che non debbono essere dimenticate.
Chi come me ha avuto dei parenti che hanno operato durante la prima guerra mondiale (Volontari Dalmati e Giuliani, cavalleggeri di Alessandria) è impossibile che resti indifferente ogni volta che passa davanti al Sacrario, quando andavo a scuola più volte ci hanno portato lì, spiegandoci cosa rappresentava, alcuni ragazzi oggi non sanno di cosa si parla.
Complimenti per il video.......VERAMENTE UN BELLISSIMO SERVIZIO......TUTTE LE INSEGNANTI DELLE SCUOLE DELLA ZONA DOVREBBERO PORTARE TUTTI I GIOVANI RAGAZZI A VEDERE E RIFLETTERE DI COSA HANNO PASSATO I NOSTRI NONNI....E ........BISNONNI
Intanto complimenti per i tuoi video che sono sempre belli da vedere ed ascoltare, trovo che riesci a raccontare i luoghi benissimo. Personalmente sono stato a Redipuglia sia da civile sia da militare a fare un picchetto un 4 novembre di una ventina di anni fa. A me è successo che nell'avvicinarmi a quei gradoni istintivamente abbassassi la testa e parlassi sottovoce in segno si di rispetto, ma anche di timore, come per non svegliarli. Mi è capitato, negli anni a seguire, di visitare qualche cimitero austro-tedesco ed è diverso perchè intanto sono quasi sempre incastonati in un bosco oppure in un altro scenario naturale e poi sono cimiteri "normali", con ognuno la sua croce (dipinte di nero, perchè avevano perso la guerra, tanto per sottolineare l'idiozia dei vivi). A Redipuglia hai la sensazione che siano ancora schierati, in formazione, con i generali davanti a guidarli, e penso che chi l'ha costruito abbia soltanto utilizzato i loro resti per propaganda. Penso anche che, magari, quei ragazzi avrebbero desiderato una sepoltura come quella dei loro "nemici" e non essere inquadrati anche da morti, perchè chi l'ha costruito voleva ottenere quell'effetto. Comunque quello è il tempo giusto per visitare Redipuglia, con la pioggia. Complimenti ancora per i tuoi lavori e scusa il lungo commento.
Grazie Cristian per questo tuo preziosissimo ricordo. Condivido tutto quello che hai detto, anche io mi emoziono a vedere questi luoghi, non tanto per la loro forma, ma pensando che alla fine erano solo ragazzi uccisi dal male della guerra e dell'uomo.
Il brutto tempo in certe zone non fa altro che sottolineare la drammaticità del ricordo di certi eventi. Argomento a parte sarebbero anche i tanti triestini (circa 4.000) del 97° reggimento che furono costretti a combattere nelle file austriache e che sono stati messi da parte come polvere sotto lo zerbino, dopo essere stati mandati al macello in Galizia (zona che si trova tra le attuali Ucraina e Polonia) pur non essendo preparati; denigrati dal regime fascista perchè non si poteva pensare che "italiani" potessero sparare ad altri italiani. Nessun monumento, nessun cippo, a ricordare quei poveri ragazzi, vittime di qualcosa più grande di loro:(