Sono venuto qui, in questo piccolo angolo sperduto, più e più volte, senza mai stancarmi, e continuerò a farlo. Lettura, musica, immagini... Meraviglioso!
Chiudi gli occhi, spegnendo la luce, sotto le coperte, e gusta l'infinito che traspare da quest'opera... E che la misera condizione umana purtroppo difficilmente potrà raggiungere, nel suo anelare.
SUBLIMEEEE...Giacomo il miglior amico del mio periodo giovanile compagno di pensieri e riflessioni !!! Questa sera, attraverso questa meravigliosa interpretazione associata perfettamente alla sinfonia Beethoveniana, mi ha fatto dimenticare gli affanni esistenziali e gli acciacchi della perduta età.Grazie per questo meraviglioso momento.
Cara Lidia, certamente Foà è grandissimo nel recitare Leopardi. Infatti questa è la versione che preferisco. Ma mi è piaciuto tentare questa esperienza di dare immagini e musica a una lirica sublime. Si possono chiudere gli occhi ed ascoltare. Grazie!
Io ricordo ancora con passione le lezioni di liceo su Giacomo. E ricordo le mie insegnanti. Giacomo però non è per tutti. C'è una sofferenza manifesta, mai timida. Non si può insegnare sensibilità. Non provare, fallo. Frequentalo, vallo a chiamare, bacialo. Mi manca.
Non disperare. Quando i tuoi studenti diverranno più maturi apprezzeranno questa poesia e con lei la sua insegnate che con impegno e amore tentò e tentò per farvi capire la bellezza della poesia
Vero, questa poesia l'ho studiata ai superiori ma nonostante la mia grande sensibilità non l'ho apprezzata allora. La trovo adesso stupefacente, sublime, straordinaria e mi meraviglio di me stessa che non abbia saputo riconoscerne il valore in gioventù.
Un uomo infelice, come tutti. Lui però ha avuto il coraggio e la sfortuna di doverlo ammettere apertamente.. fin dal liceo, il mio più caro interlocutore.
la lettura è stupendamente condotta, la musica è meravigliosa e adeguata al testo, ma il volume è troppo alto e in alcuni momenti infastidisce impedendo di godere a pieno delle parole
colloquio del poeta con la luna cui rivolge domande sulla vita e su sè stesso e sulla vita umana, la luna conosce il tutto,ed il canto finisce con un invito alla luna a cantare
Bene si accompagnano le suonanti note", e raramente, con il suono e la parola, che se; non della frequenza stessa: stridono il cuore e la mente sola. / Altre letture, non necessarie al suono; si accompagnano soltanto, al suono solo, del silenzio stanco. @GMO
Caro amico, a me è piaciuto così... Anche le letture somme possono avere una musica appropriata come sottofondo alla recitazione. Piuttosto protesterei contro certe interpretazioni che qualcuno propone, incurante della violenza nei confronti del Poeta. Ci sono altre versioni di questo Canto che potrai ascoltare senza la musica. Grazie comunque!
Io mi concentro tanto sulle parole che la musica neppure la sento. Questa poesia è magnifica, esprime davvero la misera condizione umana.Non mi stanco mai di riascoltarla, Foà in queste letture è un vero maestro, insuperabile.
Qual meraviglia invece inserire proprio "il chiaro di luna" di Beethoven. L'ho apprezzato molto: la fusione in questo video, di immagini significative, dei magistrali tempi poetici e la profonda voce di Arnoldo Foà, del genio di Beethoven che dalla prima nota del motivo principale ti obbliga a guardare verso l'alto alla ricerca di quel bagliore ovattato lunare, porta chi visualizza questo video nella giusta dimensione per apprezzare il maestro Leopardi. Grazie mille
Leopardi si rivolge alla luna e la interroga sulla condizione umana. Ma la luna può rispondere? Siamo nell'assurdo. Una totale mancanza di senso. Al miracolo della poesia è consentito affacciarsi al mondo della follia senza precipitare nell'abisso.
Mi permetto di definirla una lettura piuttosto "scolastica", migliore in alcuni punti, ma priva del minimo pathos in altri. L'accompagnamento musicale è discutibile, quello visivo sicuramente deprecabile tanto è didascalico e banale. Ovviamente... lode al sommo Leopardi e a Beethoven. Ascoltate Carmelo Bene, ben altra storia...