Giuni Russo, intervistata da Amanda Lear, parla della sua carriera artistica non nascondendo amarezza nei confronti della sua discografica Caterina Caselli.
Ha ricevuto tanto male e nonostante tutto ne parlava tranquillamente e dolcemente.La cosa che più mi dispiace è che, oltre all'attentato alla carriera da parte della Caselli, anche la natura le si è poi rivoltata contro facendola ammalare proprio nel momento in cui si stava riaffermando.Una cosa è certa Giuni,oltre ad essere una grandissima artista,merita ancora più ricoscimenti perché ciò che è riuscita a realizzare se l'è guadagnato.Nessuno le ha mai regalato nulla.Anzi.UNICA GIUNI, UNICA!
Amanda sapeva intervistare con Tatto Eleganza e Ironia...peccato non la facciano più lavorare in Italia che Vergogna!!!...Su Giuni non si può aggiungere altro Immensa e Fuori dagli Schemi come poche!!!
Volontaria amnesia celare la partecipazione a Sanremo e al Festivalbar 1968 ? Molti artisti disconoscono il proprio esordio , come se fosse un episodio di cui vergognarsi .
@@cristinalaconi6026 che la signorina Romeo non avesse un carattere facile è risaputo. Peggio di lei la sarda, la sua compagna, di una ottusità spaventosa, di una violenza e rabbia ottuse, tipiche di certe lesbiche. La Caselli ha dato loro una grande chance, dopo anni di pellegrinaggi e tentativi di spiccare il volo. Da parte di tutti ci sono stati errori ma resta indiscusso il talento di Giuni come è opinabile il giudizio della stessa sui pupilli della Caselli, perché sia la sua ex amante, Marcella Bella, sia Elisa, sia Bocelli, non sono certo meteore. La Trovato, grande talento ha pagato con la malattia psichica, l'abbandono. Era veramente legata alla Caselli e non ha retto emotivamente, bruciando anche la carriera. La Caselli ha tentato in tutti i modi di ostacolare la carriera di Giuni, dopo la lite, riuscendoci. Di Gerardina non si trovano più i dischi, perché addirittura tolta dal catalogo Sugar. Come se non fosse mai esistita. La Caselli è una cagna, indubbiamente.
@@silviacolombini4524 guardi, sta argomentando con una sarda e, le dico che, prima di sentenziare contro qualcuno su cui viene puntato il dito, bisognerebbe conoscere entrambe le versioni. E, se non sbaglio, di versione ne conosciamo solo una.
Energie è tutt'oggi uno degli album più moderni e geniali che l'Italia abbia mai avuto. Purtroppo in Italia, spesso, le cose belle sono anche le più sconosciute...peccato...vengono ristampati ogni anno dischi di m***a, mentre questo non si trova più in commercio!
con questa voce poteva cantare di tutto e spaziare da un genere all' altro senza problemi è divertendosi non è da tutti gli artisti poterlo fare neanche tra i grandi, meravigliosa è sublime …… usignolo siciliano umile e ostacolata ma dov'è la 2* parte??????????? Ti ascolterò sempre per il piacere di farlo GRANDISSIMA GIUNI accendevi l'estate!!!!!!!!!!
Che dire di GIUNI.... Tutte le sue canzoni sono meravigliose, e straordinarie, da vero Talento, e cantate con vero sentimento, non così al vento era avanti GIUNI E questo dava fastidio MA TU HAI ASCOLTATO IL TUO CUORE PER MUSICAREI I TUOI testi COME "La sua figura "" Cercami in te" Moro perché non moro" e tutte le altre che non vado avanti a scrivere sono perle.. PERCHÉ VENIVANO DA TE...SEI LA migliore Artista italiana con le sue vocalità e per la tua personalità....lo sei Ancora oggi per me!⚘❤Una DONNA DI GRANDISSIMO SENTIMENTO. SEI IL MIO CUORE DOLCE GIUNI...IO IN 35ANNI DELLA MIA VITA NON AVEVO TROVATO UNA CANTANTE PREFERITA ORA SI!! E SEI TU!!! PER SEMPRE ❤
Povera Giuni ... ha continuato a odiare ingiustamente la Caselli fino alla fine dei suoi giorni e la sua collaboratrice continua a spargere odio nei suoi confronti ancora oggi. Mentre tutta Italia e tutti gli artisti che segue, celebrano Caterina come un'autentica discografica geniale, le continua a scrivere che vuole ridurre Giuni a Un'estate al mare.
Grande e indimenticata Giuni! La Caselli in quegli anni voleva solo una cosa: fare profitto. Non le interessava degli artisti e della loro crescita, lei li vedeva solo come macchine sforna hit da classifica (tra l'altro non prendendoci sempre, con "Un'estate al mare" non ci credeva nemmeno lei). Tante (Bertè, Mannoia e altre/i) sono scappati dalle sue grinfie e lei in alcuni casi fu anche vendicativa. Giuni e anche la Rettore purtroppo finirono nella sua tela e ciò costò loro un conto salato da pagare negli anni migliori del loro potenziale artistico.
***** Quel passaggio fu una scelta della stessa Rettore che ancora oggi se ne pente. Pensò di abbandonare la Ariston per la casa discografica della Caselli che ad esempio non le promosse come si deve l'album Dancenteria (1985). Dopo di che andò alla Ricordi è le cose non migliorarono. Ma fece molto fatica perché, come per Giuni, l'abbandono della Casa discografica della Caselli significava farsi terra bruciata intorno. Solo le case discografiche più piccole potevano riprendere un artista "escluso" dalla Caselli, che sopratutto all'epoca nell'ambiente aveva una voce importante.
Luca Battaglia Aggiungo che questa è semplice verità storica, non è diffamazione verso la Caselli. So che con il tempo Giuni si era in qualche modo riappacificata con lei, dopo tanto tempo si trovarono e forse forse qualcuno capì i propri errori.
SPLENDIDA LA GIUNI KE PARLA DI MEDEA... LA SUA CULTURA MUSICALE E' STRAORDINARIA! LA MEDEA DI CHERUBINI OPERA LIRICA MERAVIGLIOSA KE SOLO LA CALLAS CANTAVA DIVINAMENTE!
Se non fosse stato per la Caselli, ma quanto di più ci avrebbe potuto dare la Giuni. Una storia è fare il marketing, un’altra è fare del male. E ci abbiamo rimesso tanto anche noi. Bella e brava Giuni!
Se non ci fosse stata la Caselli, Giuni avrebbe smesso di cantare, visto che è stata l'unica discografica ad aver creduto in lei e ad averla affidata a Franco Battiato. Poi Giuni si è rovinata con le sue mani. Qui dice che i suoi produttori (la Caselli) le hanno imposto una canzone di successo, "canzonetta" la chiama, mentre era un capolavoro di Battiato. Qui Giuni proprio fa pena!
Accuse pesanti ma io credo vere, il dolore e il disagio di Giuni Russo sono tragicamente evidenti, ma la storia, almeno la mia, ti conferisce quel posto che ti spetta e che meriti, certi cosiddetti dirigenti in Italia sono degli ignoranti e degli arruffoni, se succede in un Ministero è triste ma se il tuo talento e la tua arte vengono sminuiti e bruciati allora tutto ciò diventa un delitto ...spero che qualcuno la notte non dorma e rifletta sulle sue colpe ..
LIBERO lIBEROSKY Grazie mille..ebbi anche il piacere di conoscerla nell 84 a Discoring, una persona spiritosa, intelligente, oltre al suo talento immenso, personaggi cosi ci mancano, la sua voce mi accompagna, le voglio un mondo di bene, spero che ovunque sia andata canti ancora ..ascoltarla è una gioia per l'anima.
ho letto alcuni commenti negativi su Giuni Russo per capire fino in fondo la verita, però non mi convincono perchè Giuni dopo medea ha cantato delle melodie prendendo spunto da Santa Teresa D'Avola che sono delle perle nel firmamento, sono dei cantici a Dio che noi abbiamo il diritto di ascoltare. se volete ascoltare Dio ascoltate la voce di Giuni.Lei con la sua voce e la sua bellezza spirituale ha raggiunto Dio, è una Santa.
Ciao Giorgio. Non se se Giuni sia una Santa o no ma di certo, adesso sta cantando per Qualcuno, che l' apprezza come non è stata apprezzata in vita! Un salutone sincero, da un' altra ammiratrice di Giuni.
Meravigliosa Giuni , voce unica!mi fa rabbia pensare quanto avrebbe potuto arrivare in alto...poteva andare a Sanremo ,poi c'è andata Patty pravo.l'hanno distrutta perché era troppo brava.
did she say that the record companies blocked her from developing in new directions and refused to release her from her contract? is 'putting one's shoes on the wall' what we mean when we say 'getting ready to bail' or 'giving notice'? belissima, unica, mitica giuni. era una donna indimenticabile e piu' preziosa. lei ha una voce molto bella che sempre fa mi brividi.
Antonella Ruggiero non ha mai voluto ascoltare e cantare le canzoni di Giuni se pur Giuni glielo chiedeva continuamente ...è tutto scritto nella riedizione 2017 dlla biografia Giuni Russo da un'estate al mare al carmelo (nella post preefazione di Maria Antonietta Sisini)
D accordissimo con te, juni e ruggeri gia da sole non c era pappa per nessuno ,se le mettevano insieme le avrebbero sentite anche gli extraterrestri ,saremostati i primi ad avere un arena spaziale
be, ti dirò, bisogna anche dire che non sta scritto da nessuna parte che sei costretto a cantare canzoni commerciali ti pare? almeno così la penso io...
Senza le apparizioni televisive, diventano niente, loro: duemila anni fa esisteva il festivalbar. Adesso c'è Windfestival o roba simile. C'è Gabbani, non c'è più la Rettore, si ricorda Pino Daniele. Dimenticando Rino Gaetano. Cantano Elisa e Orietta Berti. Dimenticando Alice, o la Ruggero. E come diceva la Bertè: il tempo passa scarrozzando
eh sì e peccato che anche la Bertè che una volta faceva la paladina della buona musica italiana (e allora ne aveva pienamente il diritto) poi sia finita nell'abbraccio mortale alla De Filippi con Emma e la Amoroso, che tristezza...
@@JorgeDan75 ma quale abbraccio mortale? Il fatto di partecipare come ospite in un momento di stop artistico non significa peccare di incoerenza! Tra l'altro Loredana Bertè è una che non ha peli sulla lingua e dice esattamente ciò che pensa, indipendentemente dal fatto che sia o no politicamente corretto. E intanto oggi è nuovamente sulla breccia, a quasi 70 anni fa mangiare la polvere alle ragazzine con un album nuovo di zecca e due brani che vanno in rotazione 6-7 volte al giorno su ogni radio
ma dai ragazzi infondo la Caselli, aveva la sua piccola fabbrichetta.di collanine. un diamante come Giuni Russo e' impegnativo da modellare.. ahah e si sfrantumava a proporre i gazzosa..miodddioo
Caterina Caselli non sempre riesce a comprendere la caratura di determinati artisti, per Giuni ancora di più... . La Caselli guarda i soldi che le solleticano le mani, non l'Arte con la "A" maiuscola. Grande Giuni, ancor'oggi attuale ed intramontabile.
Caterina è stata ed è l'unica discografica che ha scoperto talenti che poi sono diventati famosi in tutto il mondo. Si parla di Paolo Conte, Bocelli, Elisa, Negramaro, Gualazzi, Malika Ayane e tantissimi altri. Fatevene una ragione. E tra l'altro ha scoperto anche Giuni Russo, visto che è stata lei a farle scrivere "Un'estate al mare" e ha regalato il successo a Giuni.
@@Brixen-wu6ggpurtroppo, di molti di loro non ne abbiamo sentito parlarne più...che fine hanno fatto? Perché? Giuni Russo, dotata di una potente voce che toccava tonalità al di sopra del possibile, fu costretta a cantare quella canzonetta ma poi ha preferito essere se stessa portando avanti il suo progetto di musica, forse difficile da apprezzare da subito, ma amabile per sempre da chi riesce a cogliere la coniugazione tra sentiment e voce. La Caselli su di lei poi non poteva farne più uno strumento commerciale -fortunatamente per Giuni -. Se dico che Caselli guarda solo the money per se stessa trascurando la vera Arte non mi sbaglio....
@@francesca218 Se non sai chi è e cosa fa Bocelli, o Elisa o i Negramaro, non saprei che dirti. "Un'estate al mare" non è una canzonetta. Se non capisci il testo, di nuovo, non saprei che dirti.
@@Brixen-wu6gg ad ognuno le sue ragioni. Per il mio modesto parere, non si può dire ad un diamante unico e magnifico come la Russo in che modo deve splendere.
@@cecilia-kd9mi Il diamante unico e magnifico erano più di dieci anni che provava a splendere e aveva fatto solo buchi nell'acqua. Aveva cominciato nel 1968 e ormai era il 1980. Grazie alla CGD ha potuto collaborare con Battiato ma anche l'album Energie era stato un buco nell'acqua. Solo grazie alla Caselli che ha preso in mano la carriera di Giuni è riuscita a raggiungere il successo. Altrimenti continuava a scrivere musichette da due soldi per Malgioglio. Poi, una volta arrivata al successo, ha cominciato a litigare con tutti, o meglio, è stata spinta a litigare con tutti. Tanto che poi è stato difficilissimo produrre qualcosa di interessante. Peccato, aveva una voce pazzesca, timbro bellissimo, potenza, eleganza. Tutto rovinato da un repertorio assurdo, tra canzoncine estive senza senso, deliri religiosi ugualmente senza senso e arie da camera rivisitate solo per un pubblico da teatro. Una voce straordinaria e youtube è pieno di video in playback. I pochi live sembrano ripresi da un ubriaco con un audio che neanche nelle registrazioni prima della guerra era così osceno.
@@cecilia-kd9mi E' appunto il contrario: Giuni ha cercato la classifica e la popolarità fino all'impossibile. E poi quando l'ha raggiunta faceva la schifata. Ha detto peste e corna delle canzoni commerciali che le imponeva la CGD e poi, dopo aver chiesto la liberatoria ed essere cacciata dalla casa discografica che le chiedeva canzoni commerciali, detto da lei, ha pubblicato "Alghero"!!! Non so, per me era dissociata. La stessa Rettore, che è sempre stata intelligente, le diceva di piantarla di cercare le vendite e le prime posizioni in classifica e di dedicarsi a progetti teatrali. E lei continuava a scrivere cavolate come Adrenalina.
Chissà che cose meravigliose avrebbe fatto giuni se solo "il mostro Caselli" avesse avuto piu intuito nel lanciare una cantante enorme come lo era giuni russo.
E' una canzone tradizionale napoletana, "Me voglio fa' na casa" di Gaetano Donizetti. La trovi nei cd "A casa di Ida Rubinstein" e anche in "Napoli che canta".
postmorte la cgd nn ha mai digitalizzato vox e mediterranea che furono il miglior lavoro di giuni oggetto di lite. la caselli commercializzò morirò d'amore in segno di riconciliazione ma nn pare abbia mai collaborato con la sisini per ricordare giuni, la sisini si riduce agli inediti di cui è unica proprietaria e ha le mani legate sulle matrici di possesso discografico, anche se la bubble le ha fatto digitalizzare album e giuni
Caterina Caselli quando si ripresentò a Sanremo fu asfaltata da Miriam Makeba che eseguì la versione inglese della sua canzone! Ascoltare per credere.... Che non fosse poi (e non sia tuttora ) il massimo della simpatia è risaputo da tutti....
La vocalità di Caterina Caselli non era quella di una cantante "classica". Lo capiva anche un bambino, senza bisogno di confrontarla con quella della Makeba. Era per quegli anni una voce moderna e nuova. E ha fatto più successo di quello che ha fatto Giuni Russo. Basti pensare a "Nessuno mi può giudicare" (riferito anche alla sua voce) o a "Insieme a te non ci sto più".
@m m La Caselli non ha mai avuto una voce "potente", aveva una voce dalla tonalità bassa e, in quegli anni, molto moderna e nuova. Ma fin dall'inizio venne criticata dal pubblico perché non sapeva cantare. Ad una trasmissione di Arbore qualcuno del pubblico qualcuno le disse che lei parlava e non cantava. La Caselli non rispose e se ne andò in lacrime. E non era neanche commerciale nel senso dispregiativo del termine. Ha cantato canzoni bellissime come "Nessuno mi può giudicare" e "Insieme a te non ci sto più". Giuni ha cantato più canzoni commerciali di Caterina, basti pensare a quelle che ha scritto insieme a Malgioglio e a quelle che ha scritto dopo aver litigato con Caterina come "Alghero" e tutte le altre canzoncine da due soldi come "Occhiali colorati" o "Illusione" (musica tra l'altro ripresa pari pari da un'altra canzone e mai riconosciuta come cover). La vera nemica di Giuni è stata Giuni stessa che si è rovinata con le sue mani e con quelle della sua collaboratrice.
@m m no, adesso, piano, che il valore artistico di una cantante pop si valuti da una lettera del papa, mai resa pubblica, tra l'altro, mi sembra assurdo. Giuni negli ultimi anni della sua vita ha cominciato a musicare testi fatti di citazioni da testi sacri senza neanche capirne il significato (vedi "La sua figura", dove canta della "figura" senza neanche sapere di che cosa si tratta). Che il papa abbia apprezzato questo repertorio di Giuni mi sembra assolutamente normale, ma di nessun peso. La biografia di Giuni non racconta niente di rilevante della sua vita. Serve solo alla Sisini per affibbiare alla Caselli tutta la responsabilità delle sfortune discografiche di Giuni, della sua sofferenza e per presentare Giuni come una specie di Santa Teresa d'Avila folgorata sulla via di Gerusalemme. Chi gestisce l'associazione GiuniRussoArte vuole oscurare tutta la parte divertente e ironica di Giuni e presentarla come una specie di suora laica. "Abbronzate dai miraggi" l'hanno praticamente censurata, solo perché Giuni si diverte a raccontare dell'attrazione fisica verso una donna. Una pena.
@m m Io ho sempre amato moltissimo Giuni, a partire dal giorno che ho sentito "Un'estate al mare" e poi l'ho sempre seguita. Mi fa ancora arrabbiare che sia sempre stata così mal consigliata dalla sua collaboratrice e non abbia mai capito che la Caselli non solo l'ha scoperta, ma che avrebbe voluto per lei una carriera pazzesca. Le regalava i dischi di Annie Lennox in modo che capisse che la sua strada poteva andare in quella direzione, ma Giuni voleva cantare le sue canzoncine estive o quelle che poi ha cominciato a musicare su citazioni di testi sacri. Aveva una voce straordinaria e adesso ci rimangono praticamente solo video di esibizioni in playback. E non la lasciano in pace neanche da morta perché pubblicano anche canzoni di cui lei si vergognava. Il caso di Mia Martini è diverso. Non è stata santificata. Era un talento interpretativo unico. Non a caso aveva cantato anche con Aznavour ed era apprezzatissima in Francia. Ha avuto tutte le sfortune del mondo, con la famiglia, con i compagni, con la sorella, con i colleghi, con tutti. Per fortuna non c'è qualcuno che la vuole censurare e che cancella tutti i video come succede per Giuni.
@m m Caterina, quando Giuni ha vinto Castrocaro, era una semplice cantante, non una discografica. Quando nei primi anni '80 Caterina produsse, investendo decine di milioni di lire, l'album Energie di Giuni, era la prima volta che entravano in contatto lavorativo. E siccome l'album di Giuni passò praticamente inascoltato, Caterina chiese a Battiato di scrivere un pezzo per far conoscere Giuni al pubblico. Battiato scrisse "Un'estate al mare", un piccolo capolavoro. Caterina è stata la prima che ha riconosciuto e valorizzato il talento di Giuni. Solo che Giuni non l'ha mai voluta ascoltare. Ed è finita come è finita. Purtroppo.
Ormai lo sanno anche i gatti che era Caterina Caselli. Sono decenni che spargono fango sulla Caselli, quando solo grazie alla Caselli Giuni è arrivata al successo. E i "figli" della Caselli non sono tutti morti, sono tutti vivi e godono di ottima salute: sono tra i migliori artisti italiani e anche internazionali.
Siamo tutti d'accordo che le case discografiche e i loro dirigenti non sono mai state onlus o enti di beneficenza, ma è anche vero che l'arroganza e l'ingratitudine sono una brutta bestia. Giuni Russo che sminuisce Un'estate al mare come una canzonetta carina e che definisce la Caselli una Medea, l'unica discografica che ha seriamente investito in lei e l'ha portata ai primi posti della hit parade. Verrebbe da chiederle se al tempo dell'intervista soffrisse di amnesie visto che lasciò la CGD, all'epoca la più potente etichetta discografica italiana, per seguire il suo percorso di crescita con Alghero, Mango Papaya, Adrenalina, Occhiali colorati ed altre amenità simili e rifiuta Nomadi di Juri Camisasca (fortunatamente ripresa e portata al successo da Alice). Purtroppo non possiamo avere risposta, ma sul fatto che Battiato non abbia più scritto per lei mentre negli anni ha collaborato ampiamente con Alice e Milva, la dice lunga sulla carriera flop della Russo e sulla sua altezzosità e superbia, cosa comune alla sua amata Sisini che continua a sfruttarla pubblicando dischi pieni di inediti a dir poco brutti pur di fare cassa in memoria di.
Nina Hagen faceva dei versi, non dei vocalizzi e non ha mai cantato con l'intonazione perfetta di Giuni. Un conto è fare delle urla da pazza e un conto è divertirsi con la voce come faceva Giuni, ma sulla base del canto classico.
grazie!!!! ai grandi manager super commerciali e lungimiranti da mercato dei propri interessi ed ego personali capaci di sintesi e miasmi radical chic del nulla, Come la Caselli
@@Brixen-wu6gg Esattamente. Caterina ha sostenuto Battiato quando era sconosciuto, Guccini quando nessuno sapeva chi era. Pierangelo Bertoli quando nessuno lo voleva perché in sedia a rotelle ... e ho detto tutto.
ma quanto deve essere stata sfigata la discografica a impegnarsi attivamente a rovinare la carriera a una persona che voleva avere il suo successo e farsi i cazzi suoi e le sue canzoni da artista. ora Giuni Russo è morta. Ma poi immagino, cosa faceva, le stava dietro e telefonava alle case di produzione dicendo "non assumetela?". ignobile vera. bastava dire "guarda se non ti trovi bene qui ti raccomando a qualcuno che ti può far crescere o offrirle un cambio di rotta in termini di produzioni artistiche". fascio corporazione. schiatterà anche la casellli - chissa se se ne pentirà in punto di morte quando ti passa tutto lo schifo della vita davanti.
Ma stai delirando? La Caselli aveva fatto investire milioni e milioni di lire per far avere successo a Giuni, anche contro la sua casa discografica, visto che "Energie" era stato un flop. E poi, una volta raggiunto il successo, la lascia andare a fare quello che le pare o cosa? Sai cosa vuol dire firmare un contratto e onorarlo?
Lo sanno anche i gatti che si tratta di Caterina Caselli. E quello che dice Giuni sono solo falsità, visto che i cantanti scoperti e seguiti da Caterina sono tutti vivi e godono di ottima salute.
A tutti quelli che commentano ricoprendo la Caselli di fango, ricordo che Andrea Bocelli, scoperto e lanciato dalla Caselli, contro tutti e tutto visto che, quando si presentò a Sanremo, sembrava destinato a sparire subito dopo, è numero uno nella classifica inglese! Altro che "Medea" come dice Giuni qui, i figli della Caselli sono in ottima salute e longevi più che mai. A Elisa aveva fatto un contratto di venti (dico venti) anni ed Elisa è sempre stata grata a Caterina che da parrucchiera a Monfalcone grazie a Caterina è diventata un'artista pazzesca. Mi dispiace per Giuni che ha sempre avuto una voce e un talento straordinari. Ma la sua arroganza e quella di chi la accompagnava, l'ha rovinata. In questa intervista, dopo anni, ha ancora un rancore nei confronti di Caterina che non ha niente di cristiano, visto che negli ultimi anni era anche diventata una specie di suora. Anche la polemica su Sanremo non ha senso. Patty Pravo aveva una canzone stupenda, "Per una bambola", e qualsiasi discografico avrebbe preferito Patty alle canzoni raffazzonate da Giuni e dalla sua collaboratrice. Tra l'altro qui non dice neanche con che canzone Giuni avrebbe dovuto presentarsi. Ricordo che Patty aveva pubblicato un album nel '76, quando Giuni scriveva musichette per Amanda e collaborava con Malgioglio e cantava canzoni con testi assurdi, come "soli ti manca un ti amo", Patty aveva pubblicato l'album "Biafra", un album capolavoro che la rivista Rolling Stone ha messo tra i 50 album più belli e innovativi di tutto il 900 e che però era stato un flop pauroso, tanto da far sparire Patty per alcuni anni dalla scena. Ritornò prepotentemente al successo proprio grazie a Caterina. E ricordo che l'unica a credere in Giuni, dopo anni di tentativi e insuccessi, fu proprio Caterina. Ma l'album "Energie" passò praticamente inosservato. Solo il successo di "Un'estate al mare", fortemente voluto e promosso da Caterina, fece conoscere Giuni al grande pubblico e "Energie" venne ripubblicato ed ebbe successo. Se Giuni fosse stata meno superba e arrogante, basta vedere qui in che modo parla di "Un'estate al mare" scritta e composta da Franco Battiato, e si fosse fatta consigliare meglio, avrebbe avuto una carriera straordinaria. E invece ci dobbiamo accontentare di guardare dei video in playback (anche in questa intervista non c'è una canzone dal vivo).
Diciamo che un'artista come Giuni Russo era difficile da collocare nel mercato italiano. Non è stata valutata per quel che era, in un mercato esterofilo e molto provinciale come quello nostro, che si è perso per strada molti talenti a vantaggio di mezze patacche. Fossi un'artista non rimarrei qui
@@micheladerry5681 Caterina Caselli ha cercato in tutti i modi di orientare Giuni ad un mercato internazionale. Le regalava i dischi di Annie Lennox perché si ispirasse a lei. Giuni con Annie Lennox o Kate Bush sarebbe stata fantastica. Ma Giuni voleva/doveva cantare le canzoncine raffazzonate su dalla sua collaboratrice e non c'era verso. Una carriera internazionale l'aveva già tentata con l'album "Love is a woman", ma era stata un flop.
@@Brixen-wu6gg il fatto che dopo tanti anni dalla sua morte viene ricordata e ascoltata ti da torto, dopo di che parlare con te diventa superfluo. sei un emerito idiota.
@@giorgio1217 Ma ti sembra un commento? Ma perché scrivete se non siete in grado di scrivere qualcosa di sensato? Ma chi ascolta oggi Giuni Russo? Purtroppo nessuno. Ma renditene conto.
@@Brixen-wu6gg Chi ascolta oggi Giuni?Tantissime persone…Provi a guardare le visualizzazioni di Mediterranea,Strade parallele , La sua figura ecc.ecc. ,e se ne farà un’idea.
seriamente...perchè fino ad ora ho fatto il cretinO, ma se tu hai tra le mani una grandissima artista, permetteresti mai di fartela sfuggire dalle mani? imponendole cose che non vuole cantare? io non so, non lo farei, anche se ammetto che la mentalità di un discografico io non la tengo, loro pensano solo a fare i soldi, mica a valorizzare i loro artisti? non penso che sia bello vedersi costretto a fare quello che non vuoi fare!!