Ciao, io sono rientrato in Italia dal Giappone 4 giorni fa e ti posso dire tranquillamente che ad esempio capita di essere rimbalzato fuori da un ristorante , mi è capitato ben due volte in una sera ad hakodate o esser mandato via in modo brusco da un ferramenta che non voleva aver a che fare con stranieri . Ma ci può stare cmq parliamo di tre episodi in un mese. Altra cosa😊 i cestini dell immondizia a Osaka ci sono ovunque è un problema più di Tokyo e Kyoto, ma anche lì basta mettere la roba nello zaino e svuotarlo i hotel la sera😊😊
Io vorrei fare un viaggio in Giappone ma ho bisogno davvero di una persona che mi accompagna perché io non conosco né l'inglese né il Giapponese, inoltre vorrei visitare tutto ciò che erotico del Giappone
Io so che alcune giapponesi preferiscono un uomo gaikkokujin perché a detta loro più aperto mentalmente, più compressivo , come dire molto passionale e senza schemi. Tutto il contrario invece per gli uomini giapponesi le donne straniere le vedono molto impegnative per relazionarsi.
Beh a volte mi vergogno anche degli italiani in italia. Non siamo tutti uguali, in ogni ambito, c'è chi rispetta le regole e chi se ne sbatte. Parlo delle persone in generale. Non sono stato mai in giappone, ma provo a mettermi nei loro panni, e devo dire che certe decisioni sono corrette. Diciamo che è la classica casistica che per colpa di alcuni, ci rimettono tutti. Grazie a presto.
Grazie per il video! Visto che un giorno mi piacerebbe andare a vivere in Giappone, poter sentire le esperienze di qualcuno che l'ha vissuto in prima persona e ne parla oggettivamente è davvero utile e bello
Ciao Lucilla, non sono mai stato in Giappone ma senza alcun dubbio è un paese dalla cultura affascinante. Mi è piaciuto moltissimo il tuo video e ammiro tanto il tuo modo di raccontare, descrivere, trasmettere emozioni 🔝🔝 Sei bravissima, tanti complimenti davvero ❤
Io sinceramente non ho ancora visto i tuoi video però spero un giorno di recuperarli tutti, volevo solo dire che è bellissimo ciò che stai facendo, spiegare la cultura d'Occidente alle persone, sembra una cosa stupida però è straordinario il tuo lavoro su ciò, almeno se qualcuno è interessato può vedere i tuoi video e capirne un po' meglio, purtroppo c'è ancora tanta ignoranza sulla questione però grazie a persone come te si può capire meglio. Ti ringrazio vivamente per ciò che fai e mi auguro il meglio per te ☺️
@@lucillajiggly di nulla, si vede che ci hai messo impegno e la tua esperienza sul posto con il buon Luca, piccola domanda, se volessi prendere action figure, quale potrebbe essere un buon posto senza farmi spennare con prezzi da turista?
Tokyo tra città e area metropolitana, chiamata Tokaydo, è qualcosa di incredibile come numero di abitanti. La ricostruzione della città, dopo la seconda guerra mondiale, ha realizzato una metropoli che è un mix tra un passato ed un futuro che per me italiano sembra fantascienza.
Aah il Giappone che posto, ma soprattutto che persone! Amo l'oriente e tra le mie top il Japan è in cima su molti aspetti, alcuni invece direi che sono discutibili, come il senso del dovere sul lavoro, per il lato che vivono per il lavoro, cosa che a parere mio, si, se fossimo tutti con il lavoro dei nostri sogni. Il problema dei turisti "molesti"(io direi) nasce dall'avvento dei primi vblogger troller che sono andati con l'intento di rompere e testare quelli che sono i stereotipi tipici del Giappone creando il caos, il resto lo si sa come un lancia un moda stupida a ruota c'è chi spigne... Credo che la pazienza sia al culmine oggi come oggi. E non solo in Giappone. Complimenti per il video tema interessante e che dire sei stupenda 🤩
Il fascino del viaggiare è provare a immergersi nella cultura del luogo, il Giappone non è così lontano da noi semplicemente le stesse cose e la quotidianità le vivono in modo differente con regole differenti....non urlare e fare una fila ordinata non ci costa tanto è una cosa comune anche a noi, ci fa immergere invece nel loro mondo e trovare qualcosa da esportare come modus vivendi per migliorare il nostro.
C'è un piccolo errore nel video quando si parla della parola "gaijin". Letteralmente significa "persona straniera". È invece il termine "gaikokujin" a significare "persona di un paese straniero". Questa differenza è importante! Gaikokujin non ha sfumature negative mentre gaijin invece può averne, dipende dal contesto/persona.
5:40 bhe non c e tanto da rimanere sconvolti per il fatto dei ristoranti e delle casa da prendere in affitto. Io sono del sud italia, quando ero ragazzo venivo spesso a Torino per andare a trovare i miei parenti e mi imbattevo in locali che non mi facevano entrare…ricordo ancora la targa “Vietato entrare ai cani e ai Terroni” quindi queste cose succedono anche fuori dal Giappone in italia stesso…non ne parliamo poi quando dovevo trovare un appartamento. Il razzismo purtroppo è una piaga. comunque bel video grazie 🙏🏻
Purtroppo c'è troppa gente che non ha il minimo senso dell'educazione e del rispetto. Lo si vede quotidianamente. Ovviamente è peggio quando ci si comporta così in un Paese straniero dove si è ospiti. Grande tristezza...
Degli italiani capita di vergognarsi anche in Italia, ma anche noi dovremmo essere un po' più nazionalisti quando gli stranieri in Italia fanno altrettanto. Come diceva Laura Imai Messina sulla repubblica di ieri, ad un gioiello ci si deve avvicinare con rispetto, anche perché quando perdono la pazienza anche i giapponesi possono diventare terribili, come dimostrano le loro numerose guerre interne e la seconda guerra mondiale. È da poco che il Giappone è un paese pacifico.
Non puoi generalizzare,se qualcuno fa casino in un locale lo sbatti fuori ma non vieti a tutti gli stranieri di entrare a prescindere,non siamo tutti uguali ,anche se credo che il motivo sia semplicemente nazionalista anche perchè molti semplici ristoranti non fanno entrare gli stranieri
Il nazionalismo giapponese non si è ridotto dopo l'apertura all'occidente dopo il 1868. Anzi quel nazionalismo avrebbe portato alla classe militarista che avrebbe voluto realizzare la sua versione di "spazio vitale" con l'espressione "Grande area di prosperità dell'Asia". La sconfitta nella seconda guerra mondiale, l'occupazione americana ha migliorato alcuni aspetti della vita giapponese, ma in altri non si è intromessa. Questo è ciò che conosco da lettura di libri anche perchè non sono mai stato in Giappone. Se ho scritto sciocchezze allora vi chiedo umilmente scusa e vi chiedo anche di correggermi.
Anche se la mia permanenza in Giappone è stata molto inferiore alla tua ho avuto le tue stesse impressioni, per l italiano che fa il turista posso dire che purtroppo ci facciamo riconoscere ovunque, ho provato vergogna a causa dei miei connazionali in quasi tutti i miei viaggi .
La maleducazione di certi turisti è un tratto comune in tutto il mondo, li trovi sempre, nel caso del Giappone le cose stanno peggiorando a causa del cambio favorevole tra Euro/dollaro vs Yen, persone che non potevano permettersi un viaggio verso una meta così lontana ora possono accedervi con relativa facilità, il turismo di massa abbassa anche la qualità del turista, in passato nemmeno troppo lontano, persone non certo abbienti ma genuinamente appassionate della cultura del paese, si impegnavano per risparmiare quando necessario per il viaggio, magari impiegando anni, nel mentre studiavano, leggevano, in qualche modo svolgevano un percorso propedeutico al viaggio che diventava esso stesso parte dell'esperienza, il cambio favorevole ha invece consentito a orde di bifolchi di accedere al paese, in fondo per i turisti in Giappone vale il detto riferito agli amici, pochi ma buoni. Saluti
Scusa quindi secondo te è giustificabile impedire l'accesso a tutti gli stranieri solo perchè alcuni fanno casino?uno sarà libero di andarsi a divertire all'estero ed entrare nei locali che vuole?credo che essere nazionalisti nel 2024 sia ridicolo,difendere la cultura è giusto ma discriminare no!
@@Kibutsuji-w1i Certo che è giustificabile è casa loro e fanno quello che vogliono, un turista potra andare sempre da un'altra parte anche perchè i locali che mettono in atto questa pratica sono pochissimi, rispetto al numero totale di esercizi commerciali presenti nel paese. Saluti
Gaikokujin( 外国人）non ha sfumature razziste ma gaijin (外人） è si una contrazione ma è considerata razzista .In gaikokujin c’è il termine stato =koku quindi persona da altro stato mentre in gaijin non c’è e lett significa altro ,diversi, persona Anni fa il permesso di soggiorno si chiamava “alien card “ ora non so se sia ancora così
@@lamiaisola7431 yup, da quello che mi ricordo "gaijin" può anche significare "alieno", e se ci metti la nota sfortuna dei Giappi quando devono tradurre qualcosa... Può essere benissimo che "Stranger card" sia diventato "alien card" 🤣🤣
I turisti "decenti" e con quel "qualcosa" che si vede (i Giapponesi su certe cose sono molto percettivi) sono praticamente sempre ben tollerati e spesso anche "vezzeggiati" e benvoluti... gli Italiani educati e che si sanno vestire e comportare decentemente ad esempio.... ma ricordiamoci che: "Giapponesi non si diventa, Giapponesi si nasce (in un certo modo)" e sarà sempre così. Poi, per carità, in alcune circostanze ed in alcune persone questo senso di "distinzione" (che per sua natura non ha una connotazione positiva o negativa, ma è solo e soltanto "affermazione di un fatto" e riconoscimento della propria natura) prende una "piega" deteriore e può anche trasformarsi in una sorta di razzismo... Per potersi integrare da "non Giapponese", bisogna essere davvero bravi e anche un po' "fortunati", bisogna impegnarsi molto, essendo sempre comunque ben consapevoli che non si sarà mai considerati come dei veri e propri Giapponesi.
A mio parere il Giappone ha molti più pro che contro. Ovviamente non è un paese perfetto, ma non si può negare che molte persone ci metterebbero la firma per viverci. Idealizzare troppo è sempre sbagliato ma sicuramente è una meta ambita e molto apprezzata, avanti anni luce sotto certi aspetti
Da turista è tutto splendido...poi bisogna vedere se a viverci sia così bello...lavorare in Giappone..provare per credere.. fare il turista è bello un po' dappertutto
@@Tiberio-nc6uj quello che penso è che comunque ogni essere vivente ha un imprinting...in Giappone o in qualsiasi altro luogo ci potrai vivere..la maggior parte ritorna al paese d origine dopo neanche un anno...chi è pienamente felice e desidera viverci per sempre secondo me.. è una mia opinione personale... è Davvero una piccolissima percentuale.
@@carloc2365 ognuno è libero di avere la propria opinione, e gli italiani in primis sono opinionisti. Ascolto spesso ma non volentieri commenti da bar dove sebbene tutti si lamentano dell'Italia per poi sentirmi dire la retorica affermazione: - però come si sta bene in Italia... da nessun'altra parte del mondo! - è un controsenso? Provo ad approfondire chiedendo loro in quale altro paese nel mondo sono stati, e mi rispondono: - da nessun'altra parte, però in Italia ci vengono tutti, vuol dire che ci si sta bene - oppure - sono stata a xyz però li spaghetti non li sanno cucinare! Sta di fatto che son più gli italiani che emigrano all'estero che i migrati che sbarcano sulle nostre coste e quelli se non ritornano forse è perché hanno trovato un posto dove possibilmente si sta meglio che in Italia.
Dipende da cosa si cerca,i casi sono tanti quanti per ogni singolo cittadino... ovviamente ora l Italia non se la passa tanto bene... magari negli anni 80 non era così....i casi sono davvero tanti..
@@carloc2365 si e i fatti sono in bella vista a tutti iniziando dal debito pubblico che in Giappone è maggiore di quello italiano, il Giappone dopo la seconda guerra mondiale era raso al suolo più che dell'Italia e guarda che differenza oggi!
Non ci sono cestini x l attacco con il gas di una setta, non mi pare che sia esploso , ma sicuramente mi sbaglio . Complimenti ottimo video come sempre :-)
No no, è corretto. L'attentato in questione non era stato fatto con un bomba ma con il gas nervino, lasciato nei vagoni e nei cestini della metropolitana di Tokyo dalla setta Aum Shinrikyō.
Condivido in toto queste tue riflessioni, sono stato recentemente in Giappone per un mesetto, totalmente innamorato della loro cultura, architettura e gastronomia, ho avuto un paio di episodi che definirei borderline, per esempio stavo a kyoto in una via che porta ad uno dei maggiori templi ed ovviamente c'erano negozi per turisti molto carini, stavo scegliendo l'ennesimo gattino in porcellana da acquistare ad un banco d'esposizione esterno, forse ci avrò messo più del dovuto, non lo so, sta di fatto che il negoziante molto anziano esce dal negozio e mi fa segno di spostarmi col braccio in maniera che io ho percepito sgarbata e senza senso, forse avrei dovuto chiamarlo per indicargli la merce ed acquistare velocissimamente? sta di fatto che non ho gradito affatto questo comportamento. Poi un'altra volta stavo in ascensore a Tokyo nell'Hotel dove soggiornavo, entrano dei salary Man che ci squadrano dalla testa ai piedi manco fossimo extraterrestri ridacchiando e parlando palesemente di noi indicandoci in maniera non proprio discreta, ma... Poi un'altra volta sempre a Tokyo volevamo entrare in un izakaya (localini giapponesi spesso minuscoli dove bere al bancone) e la tizia ci dice non c'è posto, se volete vi porto da bere fuori (c'era un misero tavolino un po' triste) mentre scorgiamo che dentro al locale il bancone era semivuoto.. ovviamente siamo andati via, poi non era rarissimo scorgere insegne di vari izakaya con la dicitura ingresso vietato agli stranieri se non accompagnati da un giapponese ( e andiamo.. ma nel 2024 ancora con la scusa della lingua..) in qualche ristorante poi a Tokyo città che non dovrebbe conoscere orari ci siamo visti quasi cacciare alle 21:45 perché il locale semivuoto a detta loro doveva chiudere.. Non lo so sicuramente la nostra cultura è così distante dalla loro che quello che noi percepiamo come discriminazione è in realtà uso e costume ed educazione molto rigida, però ho avuto l'impressione che la loro estrema cortesia e piaggeria fosse esclusivamente circostanziale, dal momento che consumi devi pagare nel più breve tempo possibile e alzare i tacchi, e te lo fanno notare portandoti appena finito di mangiare lo scontrino e ricordandoti di pagare se non lo hai già fatto entro 2 minuti contati.. Questa è una mia esperienza e non credo sia la verità assoluta, però un atteggiamento di chiusura lo si percepisce proprio nell'aria. Detto questo, sono episodi che possono accadere e di certo non pregiudicano quello che per me è stato un viaggio meraviglioso, e la maggior parte delle volte abbiamo conosciuto giapponesi che erano genuinamente interessati alla cultura italiana e ci trattavano con i guanti, però ho capito che siamo noi che ci dobbiamo giustamente adattare alle loro regole che a volte per noi europei potrebbero risultare eccessivamente rigide.
A proposito di coloro che non vogliono stranieri nei loro locali, penso possa essere legato al comportamento di alcuni di loro, poco rispettosi dei loro usi e costumi (e direi anche educazione).
Lucilla mi sembra assurdo togliere i contenitori per la spazzatura perché una volta in uno ci hanno messo una bomba. Potevano metterla in un vaso, in un tombino, sotto una macchina, ovunque. Non è che si può fare terra bruciata per la paura delle bombe
In realtà quella della bomba era solo un pretesto. Li volevano togliere già prima perché senza contenitori lo spazio è più pulito, invece laddove ci sono contenitori per spazzatura, una volta pieni la gente tende a usare anche lo spazio intorno al contenitore per buttarci la spazzatura.
Per la questione cestini, ecco qui quanto ha influito questo fatto sul Giappone: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-PZ3MSVsYR1Q.html :) Questo è stato il vero motivo per cui ora si vedono pochi cestini nelle metro. Per il resto, purtroppo, i cattivi modi di interagire con culture diverse, magari con questo senso di superiorità, mette difficoltà a chi interagisce nel completo rispetto e naturalmente può nascere il pregiudizio difensivo. Molto interessante questa analisi
Un video un pò mischione. A proposito dei turisti maleducati, mi viene da chiedermi come mai il Giappone sia il paese di cui più si parla riguardo a questo argomento, con migliaia di video su "10 cose da non fare in Giappone" e simili. Ne Parlavo con una mia amica giapponese che non ne era al corrente, di come i giapponesi siano visti dagli appassionati del paese come dei delicati animaletti a rischio di estinzione. Tra l'altro per lei i giapponesi non sono affatto tutti carini ed educati, anzi mi ha detto che a Milano le persone siano molto più simpatiche (a Milano!) a contrario di Tokyo in cui per strada la gente non incrocia mai lo sguardo con nessuno. La gente maleducata si trova ovunque, sul treno che prendo per andare al lavoro è impossibile fare un viaggio senza che ci sia qualcuno che guarda video su tiktok o ascolta musica ad alto volume. A proposito della xenofobia, a volte si può discriminare qualcuno senza rendersene conto perché parte integrante della propria cultura, io trovo il termine Gaijin abbastanza offensivo, fa sentire diverso, ma viene usato costantemente. Beh, anche il mio commento è un pò mischione.
Il massimo l'ho visto una delle prime volte che ho visitato il Giappone: Due ragazzi e una ragazza inglesi ubriachissimi in metro. Purtroppo uno non regge e straccia in metro. Si mettono tutti e tre piegati a pulire cercando di pulire un minimo. Ragazzi i giapponesi presenti non riuscivano a guardare la scena. Da occidentale mi veniva parecchio da ridere, ma l'imbarazzo che stavano provando i giapponesi in quel momento era al limite.
Penso in generale che il razzismo abbia la sua definizione e che possa benissimo succedere che una situazione razzista non metta a disagio, perché magari gentile nei modi. Detto questo, il comportamento rimane razzista. Purtroppo, ci sono tante situazioni razziste, spiacevoli o meno, in tutto il mondo. Breve elenco personale: - in Cina è difficilissimo trovare qualcuno che parli inglese. Ho trovato tutti molto gentili, diversi bambini si fermavano a salutare e anche altra gente si fermava a chiedere da dove venissimo e dare consigli, per non parlare di chi voleva farsi una foto, tipo attrazione turistica. Un'amica che studia cinese ed è stata in paesini più piccoli sentiva i bambini che al suo arrivo dicevano: è arrivato lo straniero. - in Francia per l'affitto di solito chiedono un garante francese, anche se sei in tesi stipendiata dall'università. - idem in Italia e oltre a ciò è successo anche a me al primo impiego dopo l'università di dover prendere affitto con mio padre come garante. Ho dovuto omettere di dover iniziare con uno stage di 6 mesi, già un'altra agenzia mi aveva rifiutato perfino la visita. Se sei straniero, tipo un mio collega indiano, è difficile anche con un lavoro. Sui giornali poi si dice che ci sia discriminazione anche verso i meridionali
Eccone n'altro che s'è fatto 2 settimane di vacanza da qualche parte e pensa di poter parlare del paese che ha visitato e delle persone che lo popolano. Ma fatela finita.
@@darkcggaming la coordinatrice che vive li da 5 anni ci ha raccontato le stesse cose, compreso un ragazzo che ci abita e ha sposato una giapponese. non pretendo di sapere tutto, ma avendo fatto un viaggio intenso (non siamo rimasti fermi solo in 1 posto) di cose ne abbiamo viste. sicuramente meglio di chi te le racconta al bar e non ci è mai stato
Opinione strettamente personale. Ho osservato che il "Sakoku" non sia mai finito in realtà. Dalle statistiche, infatti risultano pochi stranieri. Se non Coreani e Cinesi. Sembra l'Italia prima degli anni 90'!😮 Oppure oltre 30 anni fa per intenderci..... 😮 Credo più che sono isolazionisti,per cultura. Non razzismo. Non come in USA,per dire.....
SONO CONSERVATORI DELLE LORO TRADIZIONI CHE DEVONO ESSERE RISPETTATE. ANZI PER ME SONO MOLTO AVANTI DI TANTI PAESI ,PENSA CHE LORO NON FUMANO NEANCHE PER LA STRADA ( CI SONO POSTI APPOSITAMENTE ATREZZATE DOVE PUOI ENTRARE E FUMARE) PERCHÉ LORO RISPETTANO L'ARIA CHE È DI TUTTI. CAPITO!!!!!
Le case "infestate" e quelle non anti-sismiche ho sentito costano poco, inoltre le strade di Tokyo di solito sono molto sporche ma i senzatetto raccolgono la spazzatura per riciclarla e fare quei pochi soldi dalle macchinette della raccolta differenziata per mangiare ogni giorno senza morire di fame
@@lucillajiggly ho notato, ma la gente di solito non ci và per la gente che vive in quei posti, che ostracizza o si comporta secondo le loro leggi e non quelle dello stato (non ne sono sicuro ma da alcune testimonianze e tragedie questo è quello che ho capito)
QUESTO NON È DEL TUTTO VERO, DIPENDE IN QUALE CARTIERE MALFAMATO AI STAT SAU STAI. NOI ABBIAMO NOSTRA FIGLIA SPOSATA CON UN CITTADINO GIAPPONESE CHE È COME SE FOSSE UN'ALTRO FIGLIO PER NOI E NOI PER LUI. SONO SPOSATI DA PIÙ DI 7 ANNI E NOI ANDIAMO LI 2 VOLTE ALL'ANNO PER 2 MESI ALLA VOLTA E CONOSCIAMO TANTO RIGUARDO AL GIAPPONE, LE COSE BELLE E QUELLE MENO BELLE.
la storia del ristorante, è successa anche a me, ma il mio amico che viveva lì è riuscito a convincere il proprietario che ci ha dato il peggior posto a sedere bello nascosto... però ne è valsa la pena il cibo era divino!
AVETE CAPITO? IN GIAPPONE NON SUCCEDE QUELLO CHE SUCCEDE ADESSO DA NOI,LA C'È TANTO RISPETTO ,ACOGLIENZA ,BASTA COMPORTARSI BENE. NON PUOI ENTRARE NELLA CASA ALTRUI ( COME SUCCEDE DA NOI CHE TI OCCUPANO LA CASA).
Tempo fa vidi questo approfondimento di Dario Fabbri ( ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-pENbi_042VI.htmlsi=aJPG42i7bl2wNgcs ) sulla cultura giapponese che spiega l'origine culturale profondissima e antichissima del nazionalismo del Sol Levante. Illuminante.
japan o giappone di solito si scrive cosi. Come fa a consigliarti dove andare se non ti conosce e non sa cosa ti puo piacere della cultura giapponese...
La prima volta in Giappone mi sono trovato benissimo 👌👍 addirittura dei scolari delle medie mi hanno fermato per una foto 😅 comunque alla fine dell’esperienza di lavoro in America ci torneró sicuramente .
Pensare che noi siamo costretti ad accogliere tutti e loro non ti fanno entrare nel ristorante,fa riflettere.rispettare le regole del paese che ti accoglie in Italia non è contemplato.
Poi ci sono io che vivo in Italia che non butto nulla nei cestini perché di mio preferisco buttare la spazzatura una volta arrivato a casa (per spazzatura intendo cartine di plastica o coppette del gelato)
ma il problema principale quando si parla di razzismo in giappone ci si fa riferimento al governo. scusate se È stato un po lungo ma ci tenevo a precisarlo❤
Mia moglie ci ha vissuto poco più di un anno ed è stata da dio(lei è lituana) ha trovato sempre gente cordiale e mai razzismo( ovvio è stata anche fortunata)
Detto questo la cultura giapponese è per me totalmente refrattaria, non solo perché sono conservatori così tanto da mettere il piedino in un ur-fascismo culturale, ma soprattutto perché negano e puniscono l’ individualità, oltre a basare il rispetto su una educazione imposta a cui se non ti adegui finisci per essere ostracizzato. Certo da osservare ti viene da dire:”meglio così che in Italia” ma imho è accettabile solo se volete un ordine imposto che toglie molte libertà al l’individuo e lo trovo soffocante
Ok i giapponesi saranno nazionalisti ma.... Influenza della Cina sul Giappone: dall’architettura ai giochi fino alla religione e alimentazione Cina e Giappone sono due paesi oggigiorno molto diversi. Eppure, l’influenza della Cina sul Giappone è stata indubbiamente enorme tra scrittura, arte, letteratura, cultura e addirittura giochi. Influenza della Cina sul Giappone: La dinastia Tang L’influenza della Cina sul Giappone è visibile in numerosissimi aspetti della cultura giapponese odierna. Parte di questa cultura cinese, in particolare della dinastia Tang, è svanita in Cina, diventando un pallido ricordo che riacquisisce il suo bagliore unicamente tramite la cultura giapponese. Architettura e planimetrie Il tempio Horyu, presso Nara, è ancora oggi è un esempio lampante, dal punto di vista architettonico, dell’influenza della Cina sul Giappone. Anche il buddhismo ha sicuramente influenzato l’architettura giapponese: arrivato dalla Cina si è diffuso soprattutto nella versione Chan, in giapponese detta Zen. La pagoda giapponese, elemento architettonico buddhista per eccellenza, è chiaramente ispirata alle torri di vedetta cinesi; oppure, la capitale giapponese di Heian-Kyō era basata per planimetria sulla città di Chang ‘an, capitale della dinastia Tang. Seguiva quindi i riferimenti geomantici del Kaogongji, uno scritto che indicava il modo più propizio di costruire una capitale. Le stesse sale da tè giapponesi, con il tatami, onnipresente anche nelle case vecchio stile giapponesi, rientrano nel discorso sull’influenza della Cina sul Giappone. Il tatami esisteva in Cina in epoca Tang, eppure ora in Cina non lo si trova più nelle case. Amministrazione Soprattutto in epoca Sui e Tang, il Giappone riprese il modello cinese in toto per quanto riguarda il sistema amministrativo. Il principe Shotoku riprese organi di governo come i ministeri, affidò la burocrazia a dei funzionari, adottando addirittura idee di stampo confuciano per quanto riguarda la costituzione. Il codice legislativo Tang fu lo stampo per tale costituzione. Inoltre, il principe Shotoku si proclamò “Figlio del Cielo” proprio come l’imperatore cinese. L’influenza della Cina sul Giappone si riflette quindi anche nel modo con cui gli imperatori giapponesi legittimavano il loro governare, ovvero in chiave shintoista, di discendenza dalla dea Amaterasu. Si ammirava della Cina il suo potere centralizzato, non solo la filosofia e l’arte. Scrittura e lingua Il Giappone ebbe contatti con la Cina già dal III sec. a.C. soprattutto tramite la Corea. Difatti, numerosi furono gli esodi dei cittadini cinesi in Giappone tramite il ponte coreano, soprattutto in seguito a guerre e fame. Nel V e nel VI secolo vennero adottati buddhismo e caratteri cinesi in Giappone, seppur con utilizzo diverso e personalizzato in base alle esigenze della lingua giapponese parlata. Ecco che nella scrittura si vede già l’enorme influenza della Cina sul Giappone. In Cina, i caratteri sono stati semplificati in epoca Maoista. Eppure, in Giappone permane l’uso dei caratteri antichi cinesi che conservano non solo un fascino antico, ma anche molti parti di carattere che meglio rendono -a livello visivo- il significato originale delle parole. L’influenza della Cina sul Giappone in ambito linguistico non si limita a caratteri, ma anche a locuzioni e riferimenti culturali. Ad esempio, il mito cinese che ci fosse un corvo nel sole è spesso ricalcato nella poesia giapponese; fare riferimenti alla cultura cinese in poesia significava fare sfoggio di grande erudizione. Ecco l’influenza della Cina sul Giappone anche in poesia. Giochi L’influenza della Cina sul Giappone arriva anche al gioco. Il gioco cinese del Weiqi ha dato origine al Go giapponese, un gioco di strategia che consiste nel cercare di occupare più parte di campo nemico possibile su una scacchiera. Il gioco del pallone della corte Tang è chiamato Kemari in giapponese ed è ancora praticato nei templi shintoisti. All’epoca dell’imperatore Saga (817) si giocava a vestirsi come i Tang, ed è da lì che nasce il kimono. Il Giappone non ha realmente “copiato” la cultura cinese, ma l’ha adattata alle sue necessità conservandola nella vita odierna molto più di quanto abbia fatto la Cina. Non c’è Cina senza Giappone e non c’è Giappone senza Cina. Religione Nel 6° secolo d.C. il paese iniziò a subire in modo significativo l'influenza della cultura cinese, che si manifestò in particolare con l'introduzione del buddismo (Buddha e il buddismo), accanto allo scintoismo, la religione tradizionale giapponese). I noodles( in Giappone chiamati men= 麺)sono stati creati in Cina più di 4.000 anni fa e grazie a viaggi, migrazioni e commercio si sono poi diffusi anche in altre nazioni, come Corea, Tailandia, Filippine e, ovviamente, Giappone. Per non parlare della restaurazione Meji....
Secondo me molto occidentali mitizzano il giapponese. Tra il visitare da turista e vivere la ce ne vuole. Secondo me sono un popolo molto chiuso, interessati agli stranieri quasi fossero pokemon. Boh
Domanda forse ignorante o sconsiderata, ma il tuo essere una femmina e/o la tua estetica hanno influito nell'esito di questa esperienza? Non mi stupirebbe che alcune persone possano mutare il proprio comportamento sulla base di ciò, purtroppo ne ho viste di situazioni ... ehm, pessime.
raga non si può pretendere di insegnare l'educazione orientale a chi non conosce neanche quella basica occidentale.. i giapponesi devono regolarsi di conseguenza.. se accettano il turismo libero devono accettarlo o regolamentarlo.. quando ero piccolo i giapponesi si presentavano co 2-3 macchine analogiche e le varie aste in luoghi in cui la fotografia non era consentita.. normale che se non glielo spieghi prima loro continuavano a portarle.. idem per gigetto il coatto di ostia, se non je spieghi che parlare in metro è come da noi far defecare il cane senza paletta, lui continuerà a farlo..
ci sono i cartelli in inglese anche? e io voglio preservare la mia cultura e l'inglese non lo voglio capire... è il loro comportamento eh.. per la stessa ragione potrei farlo pure io... fatto sta che fortunatamente non ci andrò mai li in quei postacci finti.... preferisco 1000 volte un paesino di merda in un buco del culo del mondo ma che sia autentico e con gente terra terra, sincera.... ma non in asia....
