Che però ovviamente fa sempre e solo l’esempio di Napoli, quando come dice D’Amore è un problema italiano e mondiale😂, il mondo è pieno di grandi Città e Paesi dove l’assenza dello Stato è più o meno forte, è un dato di fatto.
@@matteomalatesta5090 giusto ma anche smettetela di sentirvi sempre vittime...tutte le volte che ho frequentato persone del sud ..sempre questo vittimismo e difesa del nulla..siete anche, siamo carnefici!
@@gianlucaantonelli3524 guarda che con me caschi male, io da sempre sono contro le persone del sud, e non che chiedono scusa quando qualcosa di brutto accade nelle loro Città, come se colpiti da una una sorta di Responsabilità oggettiva.
A prescindere dall' argomento trattato su cui non voglio esprimermi, bisogna notare la calma e l' educazione con cui D' amore ha fatto valere la sua tesi, senza inveire contro il giornalista (come ormai è di moda fare) ma spiegandosi, seppur con ferma decisione, civilmente.
E tra l altro ha raccontato la veritá. Io abito a 5 minuti da scampia e nelle periferie dove abito siamo abbandonati prima dal comune e poi dallo stato. Non ti dico che siamo a bagdad perchè sarebbe estremamente esagerato, ma quel po di degrado e delinquenza c’è. Con questo non dico che Napoli è invivibile eh, dico solo che in certe zone di napoli siamo abbandonati dallo stato. Ti dico una sciocchezza, il comune non pulisce le strade, gli spazzini non esistono, e a me sta cosa non è normale.
Secondo me invece non c'era acredine nella domanda e si è da subito animato per una domanda che, per quanto si possa non essere d'accordo, era tutto sommato legittima.
@@centomodipermorire6079 un conto è che il giornalista sia poco informato, un altro è infastidirsi e caziare il giornalista perché nella domanda c'è "acredine"...
Non cita nessun seguito al testo della canzone, che sarebbe: "E ora imparo un sacco di cose in mezzo agli altri vestiti uguale..." etc. Ma io non so che parlate a fare
Io sono di Secondigliano, nata e cresciuta a Secondigliano e quindi posso dire la mia perché quelle cose che si fanno vedere a Gomorra le conosco molto bene, le ho viste, le ho vissute. È tutto molto realistico, è il racconto di quella che è la realtà. A me piace la serie, mi piacciono gli attori ai quali faccio i miei complimenti e vorrei solo dire a chi non sa che non parli. Punto.
...e se poi vi disturbano queste cose siete liberi di guardare qualcos'altro. Un poco di verità è una cosa pericolosa, tutta la verità è assolutamente letale...lo diceva Oscar Wilde.
Non ci disturbano queste cose il tizio dice che lo stato non esiste, di certo non è una colpa dello stato se quel posto é la fogna assoluta, voi napoletani sapete solo frignare
Personalmente il fatto che non ci sia una presenza "buonista" della controparte nella serie è ciò che più mi piace, finalmente una serie in cui non si è spinti a tifare per nessuno ne ad immedesimarsi in nessun personaggio, dato che nessuno sano di mente vorrebbe macchiarsi le mani come i personaggi ne vivere la loro triste e pericolosa vita, finalmente intrattenimento che parla di cattivi, in cui i cattivi "vincono" e i buoni fanno l fine che purtroppo fanno anche nella realtà, ovvero sono vittime, questo tipo di persone (intendo chi come il giornalista vuole dare una visione critico sociale a tutto) dovrebbero ricordare che l'intrattenimento è intrattenimento e va giudicato in quanto a qualità tecnica, il resto sono gusti ed il gusto è insindacabile
Beh nn sono proprio d'accordo che non si fa il tifo per nessuno. Io ad esempio fin dall'inizio faccio il tifo per Genny. Sicuramente non si ammirano i personaggi di Gomorra come ad esempio ammiravo e mi immedesimavo in quelli di Romanzo Criminale. Guardando quella serie si che sognavo di essere il Dandi ad esempio. Ma anche perché loro erano criminali più eleganti e facevano una bella vita a diffetet dei protagonisti di Gomorra che vivono in posti orribili e sempre nascosti o in fuga.
C’è un magistrato che rappresenta il bene. C’è una puntata in cui si parla dei rifiuti tossici, ebbene proprio un “buono” li sotterra nel proprio terreno condannando a morte la propria famiglia
Lo stato è un potere buono lo dice un giornalista cresciuto in un bel quartiere da una bella famiglia che ha studiato e si è trovato il suo bel lavoro da giornalista Non “scomodo” e che prende il suo bello stipendio vivendo nella sua bella casa lontana da dove lo stato non c’è . Senza considerare che in politica se non sei un mangione corrotto gli altri porci dei tuoi colleghi più anziani non ti ci fanno stare ma di quale minkia di stato parla questo
Questo giornalista vive sul Marte e da parecchi anni ....sono brasiliana e non è tanto diverso da noi...anzi da noi è pure peggio perché lo Stato di merda entra nelle case delle persone e le uccidi con la scusa di stanare i narcotrafficanti....che giornalista allineato
Come cazzo puoi citare de andrè e dopo dire “lo stato è un potere buono” se il significato di quella canzone è proprio quello di un carcerato anarchico 🤣🤣
Il punto è che nell’intervento del cast ci ha preso solo Marco. In un certo senso gli altri lo hanno anche un po’ contraddetto. Il fatto che lo stato sia assente innanzitutto non rappresenta un punto di debolezza della serie (che anzi, per l’appunto tenta di restituire un quadro crudo e realistico delle condizioni di vita in quei contesti) e poi, in seconda battuta, non si dovrebbe nemmeno inserire provocatoriamente l’espressione “assenza di stato” per designare una caratteristica connotativa e arbitraria della serie, che in quanto tale ripeto, non dovrebbe preoccuparsi d’altro se non fornire un quadro realistico intorno a quel contesto (in quanto obiettivo del progetto, peraltro raggiunto).
Io ho ormai superato abbondantemente la quarantina. Nato e cresciuto in Sicilia. So esattamente di cosa si parla, per similitudine. Oltretutto ho servito per il periodo di leva obbligatoria, nell'esercito durante l'operazione Vespri Siciliani dopo gli omicidi Falcone e Borsellino. Confermo per esperienza personale e diretta che in certe parti d'Italia......e aimè del Mezzogiorno e Sud, lo stato (non è che è debole) non esiste. Certe dinamiche criminali e sociali prendono quindi il suo posto. Come è stato detto, bisognerebbe partire dalla scuola e dal lavoro per dare un'alternativa che sia la normalità. Ma purtroppo questa non interessa a benpensanti e giornalismo insipido e ignorante. Ad ogni modo, io sono orgogliosissimo di aver partecipato in quegli anni al tentativo di riscatto dei siciliani e degli italiani onesti. Poi, fatti fuori gli esponenti dello stato "puliti".......quelli sporchi sono tornati ad abbandonare la gente per bene. Questa è storia, non un'opinione.
Bravo Marco davvero, sei rimasto lucido nonostante la reale reazione in te a quella domanda... Hai tenuto testa a chi a l'arma di diffondere false notizie o che cmq che potevano mettere in discussione, come io nel mio piccolo specialmente a lavoro, con chi convinto della propria posizione.."fuori c'è la fila se non ti va bene " crede di poterti avere in pugno. E tenendogli testa che perdono la loro sicurezza!!
Je déteste les films violents et bien je n'ai pas raté un seul épisode de cette série magnifique. Des acteurs talentueux qui jouent très juste et un scénario béton. J'attends la suite.
Da campano, D'amore ha perfettamente ragione. Al di là delle ovvie forzature necessarie dal punto di vista della sceneggiatura mi sento di affermare che la fotografia che ne viene fuori è dannatamente ( purtroppo ) realistica. Chi in questa regione ci è nato e ci vive ed ha un minimo di obiettività non può negarlo... altro che fiction, molto spesso è pura e cruda realtà, specie in certe zone.
che in certe realtà degradate e disagiate (per usare un eufemismo) lo stato sia totalmente assente per convenienza di quest'ultimo è un dato di fatto, ma in gomorra tutto è portato al ridicolo e all'inverosimile... camorristi che si sparano all'asilo nido e che qualche ora dopo assaltano e uccidono poliziotti durante il trasferimento di un detenuto, migliaia di persone che assistono alla marcia funebre di don pietro senza nessuna pattuglia a supervisionare quella che è a tutti gli effetti una manifestazione non autorizzata... nelle prime due stagioni, al netto di palesi esagerazioni, la serie era cmq ben contestualizzata ma dalla terza stagione in poi ogni singola puntata ha iniziato ad avere più omicidi di quanti collegati alla camorra avvengono annualmente nella realtà e il tutto senza che lo stato e la polizia facciano sentire minimamente la loro presenza... ma poi vogliamo parlare di genny? da coglioncello a boss e imprenditore part-time a super imprenditore che costruisce gli aeroporti? ma siamo seri? ahhahaha ma te lo immagini negli anni '80 un uomo di cutolo che di notte sparava e la mattina andava a riunioni di commercialisti e funzionari statali esponendosi in prima persona? ma per piacere... cmq, che lo stato sia assente nel tessuto sociale è una cosa assodata, che lo stato permetta però il far west, bhe quello no... quelle sono cazzate dovute da esigenze narrative... se un poliziotto rimanesse ferito in un agguato, il ministro degli interni manda l'esercito il giorno dopo. Ecco perchè nella realtà gli omicidi di camorra sono molto bassi, a nessuno conviene avere il sangue per le strade perchè il business ne soffrirebbe pesantemente. Se vuoi vedere la vera camorra in azione, spegni la tv e vai in qualche cantiere dove vengono costruiti palazzi con materiali scadenti perchè il costruttore di turno ha probabilmente vinto la gara d'appalto grazie alle sinergie politico/camorristiche al fine di riciclare un pò di soldi...
@Franco Sinatra non ci invidiate per favore questa storia va avanti da millenni come ha detto Marco c'at rutt o cazz siamo nel 2021 ancora con questo luogo comune è basta!!! Fatevene una ragione noi esistiamo è magnatv o limon; -)
Se fosse intervenuto lo stato per ogni crimine della serie gomorra sarebbe arrivato alla 1,no forse mezza serie perché i protagonisti sarebbero stati messi tutti in galera...e se in realtà esistesse lo stato l Italia nn sarebbe ridotta così.
@@Musicante88 è il minimo e poco che ha fatto lo stato. Come dice marco d amore in quelle zone lo stato è assente, ed è davvero cosi perchè ci abito a 2 minuti da casa mia.
“Assenza dello stato” Hanno dato risalto ad un magistrato dalla quarta stagione. Don Pietro arrestato nella prima stagione. Chanel arrestata nella seconda cosi’ come Avitabile.
@@YenaPrinskin la serie è un racconto di una realtà già esistente, ma soprattutto non si pone l’obiettivo di educare o dare un modello da seguire. Quest’ultima è obiettivo delle istituzioni, non del cinema o delle serie tv, che ricordiamo essere intrattenimento.
io ritengo che sia ovvio che in una serie che si incarna letteralmente nei personaggi "cattivi" metta in secondo piano i buoni e lo stato, un pò come quando in uno zoom mettiamo a fuoco la distanza, è ovvio che l'immagine più vicina a noi non sarà più a fuoco, o almeno non come la lontana...pensare di fare entrambe le cose sarebbe stato pressoché impossibile , poco stimolante ed oltretutto confusionale...almeno questo è il mio pensiero
il giornalista ha detto: io credo che lo stato sia un potere buono..... non ha detto "E'"(CERTEZZA ASSOLUTA)..... il limitato è lei che distorce le parole... il pelato afferma che lo stato NON(CERTEZZA ASSOLUTA) esiste in quelle zone... lo vada a dire ai poliziotti e carabinieri che lottano tutti i giorni li..
@@vito1555 lo stato è una cosa, e le forze dell'ordine un'altra. E le forze Dell ordine dipendono dallo stato, che infatti hanno le mani legate, e non possono far niente. Quindi invece di offendere gli altri "limitato, pelato" informati bene prima di dire stupidaggini senza senso.
@@vito1555 i poliziotti e i carabinieri di quelle zone sono i primi a dirti che lo stato non esiste, certe realtà prima di parlare bisogna conoscerle!!
Da Genovese e simpatizzante per la città di Napoli, sono altri i poteri forti, sono a Roma!!!!! L'assenza di scuola, lavoro e lo stesso Stato è quasi assente. Grande D'Amore e forza Ragazzi!!!! Saluti.
Vero. Tu pensa al mio paese ci sono storie più interessanti di Gomorra. Gente trovate a pezzettini davanti porte di casa loro dentro un sacco dell'immondizia. Poi ci sono altre ma sono più terrificanti di Gomorra secondo me
mia nonna ha praticamente una piazza di spaccio sotto il suo balcone,lo sanno tutti anche i topi,gli unici a non saperlo sembrano essere le istituzioni...
Ma certo che lo sanno e sicuramente ci guadagnano..e parliamo di livello basso con le piazze di spaccio, solo un giornalista fighetto può dire certe cacate.
Il "marcio" fa parte anche dello stato... E in quei posti come detto da Marco lo stato è COMPLETAMENTE assente. Per mia personale esperienza andando in questura a denunciare dei fatti mi è stato detto " ci dispiace profondamente ma li noi possiamo poco "
Lo stato è assente, ha ragione, poi questa è una serie televisiva, quante storie, è un intrattenimento, a chi piace se la vede a chi non piace non la vede, purtroppo però la realtà siamo costretti a vederla tutti, questo è il problema, e chi vive in quei luoghi a viverla
A me piace tantissimo,le persone intelligenti capiscono che è soltanto una grandissima serie di cui veramente ti appiccica allo schermo! Io da napoletano sono orgoglioso di tutti gli attori sono formidabili!
È vero. Nella serie manca lo Stato, è la stessa cosa che ho sempre contestato alla serie, seppur fatta bene e bellissima. Questa serie, non avendo fatto vedere mai l'altra faccia della criminalità, ovvero l'intervento dello Stato, è stata spesso oggetto di emulazione nelle mani sbagliate, nelle mani di ragazzini che vivono in contesti ai margini che credono che nella criminalità ci sia il riscatto che la legalità non può dare loro. Per colpa di questa mancanza, Gomorra è una serie magistrale, ma non è per tutti.
@@monicagiammanco9245 Gomorra non è per tutti. Perché è uno spaccato verosimile di Napoli ma non ne è una riproduzione fedele soprattutto dalla 3 stagione in poi. 30 omicidi a puntata, poliziotti morti, palazzi che saltano in aria con bazooka, attraversamento di interi paesi europei da latitanti super ricercati, rapimento di figli di magistrati, minacce a magistrati, assenza di ordini giudiziari anche a conoscenza di fatti, sparatorie in pubblico, non possono e sono essere la realtà di Napoli. Per tutto il discorso socio economico cammorristico veritiero che si è visto nelle prime due puntate è molto realistica, ma poi è diventata una serie di puro intrattenimento da guardare solo per la qualità con la quale è fatta che è magistrale. Ma fossero veritiere le cose che stanno facendo vedere soprattutto in questo ultima stagione, napoli il giorno dopo si ritroverebbe invasa dall'esercito.
Ragazzi io gia' per come recitate e fate il vostro mestiere tutti e sottolineo tutti vi stimo immensamente,dopo queste risposte vi stimo anche umanamente
Però effettivamente ci sono situazioni al limite dell'inverosimile....sappiamo benissimo che in certi territori lo stato è assente, ma ci sono scene, anche in altre città/nazioni, in cui i personaggi fanno davvero l'impossibile come se fossero su gta senza che ci sia alcun intervento da parte delle forze dell'ordine. E nei pochi casi in cui si palesano arrivano infinitamente in ritardo per poi comunque non gestire assolutamente le situazioni ma subirle e basta. Ecco, dico solo che a volte per rendere più cruente e spettacolari alcune scene, ci si dimentica che la realtà è un pò diversa. Ma gomorra è sempre uno "spettacolo" ed è sempre un prodotto quindi ci può stare anche questo. Comunque bellissima serie e bravissimi attori. Grazie
''E nei pochi casi in cui si palesano arrivano infinitamente in ritardo per poi comunque non gestire assolutamente le situazioni ma subirle e basta'' Ti sei reso conto che hai descritto la realtà vero? 2 volte mi sono ritrovato nella mia vita a chiamare le forze dell'ordine, una volta sono arrivati 45 minuti dopo quando il ''pericolo'' era già passato, un altra volta non sono neanche arrivati.
Condivido in parte anche io quello che hai detto. Finché sono nei loro quartieri credo anche alla loro immunità, ma ad esempio mini spoiler 2 episodio della nuova stagione... Genny è ricercato latitante e va in auto tranquillamente a riga. Attraversa mezza Europa serenamente passando dogane ecc ecc quando un criminale di quella portata nella realtà sarebbe ricercato e schedato da interpol e cmq tutte le polizie del mondo.
@@DomeBucciarati infatti è quello che ho pensato anch'io.Per non parlare della scena del bazooka....Neanche una volante della polizia.In alcuni momenti è esagerata,neanche in Narcos e in breaking bad ho visto cose del genere
Bravo marco! Ti do pienamente ragione, sono un ragazzo di campobasso che ha girato anni nei pressi delle periferie di Napoli e io stesso ho visto che la presenza dello stato in certi posti non si vede neanche l'ombra! E sono anni e anni che gironzolo per quelle zone! Quindi il giornalista che fa il suo lavoro con una domanda che anche io l'ho resa ridicola si facesse il giro e secondo anche me si rimangerebbe la domanda già dal primo giorno!! Ottimo lavoro state facendo voi della serie un bacio 😘 da Michele di campobasso
Si parla di stato assente, ma lo stato esiste nella serie Gomorra però la serie parla della realtà della maggior parte dei giovani alla quale piace vestire e guadagnare tanti soldi con rischi alti l’adrenalina di creare paura e commettere reati e al giorno d’oggi la realtà che colpisce molti quartieri italiani. Non è un film girato sullo Stato ma girato sull’ AntiStato Complimenti a Marco e Salvatore
Francamente credo che sia giusto che vengano proposte domande che sollevino dubbi sugli effetti che la serie TV ha nella realtà di quelle zone. Il cinema deve sollevare questioni su cui discutere, è il suo ruolo sociale, e deve rendersi partecipe di queste discussioni non difendendo solo il proprio operato ma anche mettendo in discussione se stesso per il fine più grande per il quale deve tendere insieme al resto della società ossia quello del riscatto di quella gente.
Nell inchiesta Bloody Money il figlio di De Luca trattava con un camorrista (vero) che sfortunatamente aveva una telecamera addosso. Questo è lo stato? E lo scrivo con la lettera minuscola
Ma di quale acredine sta parlando D’Amore? Il giornalista ha fatto una domanda più che legittima, anche se inflazionata, con toni assolutamente pacati. D’amore dice bene quando afferma che i camorristi, forse, guardando Gomorra si fanno due risate, ma ciò che più gli interessa è che grazie a questa serie ha raggiunto fama e ricchezza e forse la tutela da forme di critica come questa.
Me lo sono fatto io il giro a Secondigliano, praticamente c'ho vissuto la mia giovinezza è posso dire tranquillamente che questi non sanno per niente i meccanismi mentali né mafiosi né umani che girano tra case dei Puffi passando per le vele(quello che rimane)sino al Don Guanella...e lo si deduce in che modalità decidono di farsi fuori nella serie(il film è eccezionale,fatto bene!). L'enorme pericolosità nell'emulare tali personaggi da parte di chi vive un microcosmo senza nessuna consapevolezza che esistano alternative è concreta...per quanto brutali sin da ragazzini su determinati atteggiamenti (controllo della rabbia)sono molto fragili dal punto di vista della capacità di discernimento!Lo stato ,è vero, totalmente assente....la cinematografia non deve per forza offrire una via di uscita,un carattere educativo,pedagogico ma quando si ostentano certe cose che poi vengono fruite su larga scala io sarei molto attento e responsabile.Quella che la camorra non perdona a Saviano non è l'aver dato visibilità ai propri loschi affari, ciò che non perdonano(nella loro mentalità grottesca) è la speculazione e i profitti che sta ottenendo attraverso la sua narrazione sensazionalistica o romanzata non sempre aderente alla realtà che sicuramente può essere anche peggio ma che si muove attraverso delle proprie logiche e non come cani sciolti come nella serie(ovviamente secondo il loro modo di vedere).I vari Gratteri e Cantone certo possono sbagliare ma hanno un agire scientifico, intelligente e responsabile e sanno benissimo che la spettacolarizzazione di alcuni aspetti rischia di delegittimare la loro azione più concreta, più incisiva...sanno benissimo quali sono i tempi e le informazioni e l'immagine sulla criminalità che devono avere le forze dell'ordine soprattutto quelle giovani affinché possano agire in maniera più aderente al fenomeno criminale
Condivido quello che ha detto il Sig. Marco D'amore. Trovo Gomorra una grande serie. Raccontata e interpretata in maniera eccellente. Bravi a tutti voi.
A mio modestissimo parere, ritengo che questa Serie sia la miglior "pubblicità" contro la camorra, la mafia e tutte le organizzazioni criminali in generale e, in virtù di ciò, dovrebbe essere vista da tutti i ragazzi in età adolescenziale (da Napoli a Trieste, da Torino a Bari..) perché comprendano davvero tutto lo schifo presente in quegli ambienti e perché capiscano soprattutto quanto sia invivibile quella vita.
Il fatto che ad una domanda così ovvia (su una serie che è diventata macchiettistica sin dalla seconda stagione con alternanza di mattanze e frasi ad effetto da parte di gente che nella realtà non sa né leggere né scrivere) si risponda in maniera così banale ed anche piccata, e molti qua sotto siano compiaciuti di questa risposta , dimostra solo una cosa: quale regressione culturale è in corso nel nostro paese.
La risposta stizzita sarebbe giusta se parlassimo ancora delle prime due serie ( per me ottime) forse anche per la 3 e la 4 ( pur già con qualche riserva) ma la 5 serie ci propone un messaggio per me pessimo. Poi se si dice che è solo intrattenimento ci può stare io amo i gangster movie ma non cerchiamo di farlo passare ancora per una denuncia della realtà. In questa serie: SPOILER Viene santificato un boss, paragonato a Cristo fatto passare per un uomo con una missione ( quale?) che dice frasi del tipo ( non lo faccio per me lo faccio per tutti noi) (il sacrificio di Enzo non sarà vano porteremo avanti il suo sogno) Con i suoi uomini che sembrano martiri che muoiono per qualcosa di più alto, cosa? Diventare i capi di Napoli? Diventare i più grandi trafficanti ma Ciro tratta bene i suoi soldati? Anzi li tratta come compagni? Sembra sia una figura positiva da seguire, ormai è un supereroe immortale ( il farlo resuscitare è stato un errore imperdonabile non poteva sopravvivere per come era stato ucciso), un avengers, SuperCiro. Questo sarebbe un messaggio positivo? Anche i boss possono essere degli eroi! Le prime serie ti facevano sentire che i camorristi erano tutti delle merde poi si è voluto allungare il brodo, si è voluto resuscitare il personaggio amato, si è voluto esagerare la violenza sempre di più ( ormai se non ci sono 15 morti ad episodio non va bene e la morte diventa quasi normale). Tutto legittimo per chi fa una serie tv ma non si continui a farla passare per quello che non è più “una denuncia della realtà”.
Il culmine lo si è raggiunto col mix: pentito che accusa Gennaro di essere mandante omicidio di un altro boss, magistrato che non ordina arresto cautelare a Gennaro, Gennaro e Azzurra che se ne vanno tranquilli al tribunale a sentirsi la sentenza per il figlio, Azzurra che minaccia di morte il figlio del magistrato davanti a lui e infine rapimento del figlio del magistrato che viaggiava tranquillamente senza scorta. Il tutto condito con la scena vis a vis Gennaro-magistrato come nei vecchi western. Ormai Gomorra dalla 3 stagione è una serie TV puramente di intrattenimento, fatta molto bene a livello qualitativo ed attoriale e va presa per quello che è: uno spaccato di Napoli verosimile, molto realistica nel descriverne il degrado, l'ignoranza, l'incultura, la marcescenza del tessuto socio economico ma assolutamente fittizia quando esagera con 30 morti a puntata, sparatorie in pubblico, morti di poliziotti, rapimenti di figli di magistrati. Sono cose che se fossero vere il giorno dopo Napoli si ritroverebbe con i carri armati per strada.
Per tutti quelli che criticano la serie la verità è che vi meritate "un posto al sole". Io non capisco come si possa emulare un personaggio di gomorra quando ti viene spiattellato in faccia la fine che ognuno di loro fà. Allora altre serie, film che pure sono cruenti? Che facciamo emuliamo tutto? O le persone di città dove sono state ambientati film e serie come Chicago, Los Angeles, New York con il suo famigerato quertiere del Bronx avrebbero dovuto criticare il lavoro di registi ed attori come non socialmente adatto? Ma per favore prendete per il culo qualcun altro......
dalla domanda del giornalista traspare con forza l'atteggiamento con cui alcune persone vanno alle conferenze stampa: la volontà di mettersi in mostra, di avere 20 secondi di notorietà, la saccenza, il nozionismo, le tesi pre-concette... complimenti di cuore invece a Marco e Salvatore per la saggezza delle loro risposte...
La tuttologia di Gratteri è lo specchio di questo paese. Parla e scrive di fiction,sostanze,pandemie,governi... Manca solo che dica la sua a Mancini sulla formazione della Nazionale. D'altronde i suoi risultati parlano chiaro: vanno meglio i suoi libri dei suoi procedimenti. Se stuzzica Saviano è solo per la concorrenza sugli scaffali delle librerie.
Essendo una serie sulla camorra….giustamente in Gomorra,si parla delle faide interne e delle storie che possono succedere tra le varie famiglie camorristiche.Non è una serie camorra stato,ma su vite criminali che quest’ultima può portare a compiere. Speriamo che l’ultima stagione sia la più bella della serie 💪💪
Grande Marco! Io sono nata e cresciuta a Secondigliano e da 18 anni vivo in un'altra periferia molto "ammaccata", e niente, ribadisco, grande Marco (e grande Roberto) 🖤🖤🖤
Soprano è molto diverso da Gomorra. È molto di più di una serie di Mafia. Non confondiamo Cioccolata con la merda. È il ritratto di una generazione Vengono trattate tante tematiche dal conflitto generazionale ,all ipocrisia, il rapporto ragione e fede, i sogni, l omosessualità, le dipendenze, le diseguaglianze sociali. Ma soprattitto Soprano è innanzitutto un viaggio introspettivo nei pensieri di un leader,uno che deve comandare e farsi rispettare in contesti differenti. La mafia nei Soprano è il contesto,il contorno,non il tema principale. Tony soprano visto dal p.o.v. psicologico e relazionale può essere un capitano d industria come un generale,un politico o un genio della finanza e nulla cambierebbe. Pensa ad house of cards, vero che manca la componente onirica e strettamente psichiatrica, ma per il resto si narra come una evoluzione di relazioni accompagna la scalata verso il successo del protagonista. Ovviamente rappresentare un Boss della mala alla maniera dei Soprano,permette di cogliere meglio tante contraddizioni.
Il giornalista invece ha fatto un ottima domanda ma nel contesto sbagliato.. Ricordiamo che Gomorra con i protagonisti che resuscitano è diventato na sorta di un posto al sole
Ecco un altro che parla non avendo visto la serie o non averla capita o che non ha mai letto nulla sull'argomento..... Nel caso specifico esiste un caso documentato dove un uomo con un proiettile fermatosi a pochi centimetri dal cuore è sopravvissuto....
Si potevano fermare già alla prima o seconda stagione. Naturalmente hanno approfittato del successo, che poi bisognerebbe vedere anche il target di chi lo guarda. Raccontata la realtà che c'era o che c'è ancora e un po che manco da Napoli, ma poi basta. Hanno pompato alla grande dopo un po, a una certa bisogna anche finirla. Il troppo storpia sempre!
1:16 L'insofferenza di Marco per chi parla senza sapere o capire davvero 😁 Mito. Ad ogni modo un giornalista che fa una domanda del genere nel 2021 mi fa molto ridere, dove è vissuto fino ad ora? Nel villaggio Hobbit in Nuova Zelanda?
Ma che cavolo di domanda è, ma possibile che debba per forza vedersi uno stato buono che interviene come contraltare alla malavita? No, non per forza, mica è la realtà. Parliamo di una serie che ha un focus, fine ahaha
Gomorra è una barzelletta, veramente ci facciamo 4 risate... è una domanda fa fare alla politica quella.. però mi stupisce il silenzio di Saviano, l'unico che avrebbe potuto dare una risposta con cognizione di causa
Boh, dalla terza stagione ogni episodio e' un ripetere continuo, salta fuori un nuovo boss, un nuovo scugnizzo, ma la solita ammazzatina. Davvero banale, questo quando si vuole dilungare una serie che potrebbe fermarsi dopo due o tre stagioni...
Secondo il mio parere Gomorra è una serie TV di primissima qualità a livello mondiale. E concordo con Salvatore Esposito sul fatto di andare a cercare il "marcio" anche dove è palese che non c'è.
COME VIENE AMMINISTRATA LA VITA DELLE PERSONE 1a scelta: vita comoda (contatti umani, divertimento, relazioni, lavoro facile) 2a scelta: rimediare a quello fatto dalla prima scelta (tutto l'opposto della vita della prima) 3a scelta, ecc.: niente personalità adatta a sopravvivere, probabile vita da vagabondo (in mezzo alla strada), assolutamente nessun contatto umano, divertimento, futuro, cose preziose, relazioni. Con la personalità che ti danno fare tutte queste cose risulterà troppo complicato. Probabili atti di violenza o discriminazione, niente lavoro o se c'è molto molto duro. Grossa probabilità di suicidi. Procedura: arriva un momento dove all'improvviso cristo e satana si fanno vedere davanti allo specchio e con inganno costringono a scegliere uno dei due. Scegliendo il primo succedono le seguenti cose: il cristo, la madonna, padre pio e nel caso qualche santo si fanno vedere e nel caso tu stia giocando o divertendoti in qualsiasi modo ti costringono a lavorare e faticare aiutando qualcuno sempre con la loro voce e le loro parole dentro la testa. La loro procedura consiste in questo: impedirti di divertirti, bere, masturbarsi, ecc. e farti sgobbare come un mulo. Essendo come dicono loro seconda scelta, tu dovresti solamente lavorare dalla mattina alla sera e niente altro. Qualsiasi altra cosa per loro non va bene. All'inizio il cristo fa finta di essere dio e ti fa vedere come fa finta di darti dei doni mettendoti per un attimo una specie di bagliore bianco all'altezza dell'ombelico e dicendoti che danno un "dono" a tutti e non più di uno ma in realtà sono tutte balle che man mano che si va avanti vengono fuori da sole. Tentano di incastrarti con vaghe promesse, ricompense e fesserie varie una volta in quello che chiamano "paradiso", ma una volta verificato che l'elemento in questione non abbocca (perché non è ritardato!) cominciano a rivelare i loro procedimenti infami che hanno attuato per tentare di rovinarti la vita. In quanto seconda scelta ti viene data una personalità molto molto antisociale, estrema e randagia in modo che tu non possa avere alcun tipo di contatto con altre persone (amicizie, relazioni) perché vedi tutti gli altri come se provenissero da un altro pianeta e non c'è alcun tipo di compatibilità. In aggiunta a questo il tuo fisico viene danneggiato con le seguenti cose e per le seguenti ragioni: per prima cosa avrai pochi o nessun muscolo in quanto essendo stato danneggiato alla nascita starai male e avrai un'indole atta a fare vendetta e guerra contro tutti; per secondo avrai qualche problema alle ginocchia che ti impedirà di praticare qualsiasi tipo di sport in modo serio e terzo avrai qualche tipo di difetto o imperfezione nelle parti intime come ad esempio macchie varie, nei, forme strane, ecc. in modo da impedirti di avere un qualsiasi tipo di relazione. La seconda scelta dovrebbe secondo il loro sistema infame tentare di rimediare alle cose sbagliate che qualcuno morto 40 anni fa o più ha combinato e per fare ciò ti fanno vivere esattamente nel modo opposto dell'elemento in questione. Per esempio nel caso in cui l’elemento in questione ha avuto una vita comoda, molti amici, molte relazioni, è vissuto in un bel posto, si è divertito molto, ecc. la seconda scelta dovrà vivere con tutto l’opposto della prima. Nel paradiso viene creata una specie di "cerchia" personale dove sono presenti gli spiriti di tutte le persone che hanno avuto un qualche tipo di importanza nella tua vita: familiari, idoli sportivi, musicisti, attori o personaggi compatibili con la tua personalità o con la vita che devi fare. Tutti questi personaggi vengono obbligati a farsi vedere e dire determinate frasi con la finalità di ingannare e far compiere cose che la persona in questione di per sé non farebbe. Inoltre sfruttano il rapporto di ammirazione che avevi per loro quando erano in vita per farti fare conversazione, ma è tutto un inganno, la vera finalità è analizzare il tuo modo di pensare e di agire e la tua personalità per vedere se riuscirai a superare determinati ostacoli, imbrogli e infamate che tenteranno di metterti sulla via. Tra tutti i personaggi che si vedono la madonna è la più fastidiosa di tutti. Parla in continuazione dicendo una marea di balle per vedere se uno è così fesso da crederci (come i loro chierichetti) e ripete sempre e costantemente le stesse cose fino alla nausea (procedura). Piange in continuazione e dice di essere la donna più bella del mondo. Il loro modo di parlare consiste nel ripeterti nella testa le loro frasi atte a irritare e provocare e dare fastidio fino alla nausea in quanto più non sei calmo, più i tuoi nervi saltano e più per loro sei vulnerabile perché potresti perdere il controllo delle tue azioni e fare quello che vogliono. Non credono mai alle minacce atte a farli smettere finché non vengono messe in pratica. All’inizio del percorso se ti ribelli al loro infame sistema possono ricorrere a far apparire il diavolo. Non avendolo scelto appare molto più scarso di come appare ai suoi adepti. Può apparire in molte forme diverse ma di solito appare con gli occhi rossi e il bastone che utilizza per sottomettere i suoi adepti. Tra le cose che ti fa troviamo: immagini di ragni abbastanza credibili nella testa, tentazioni di vario genere molto perfide. All’inizio ti fa credere di volerti portare nel suo girone facendoti sempre dei tranelli per tentare di incastrarti (ad esempio donne che potresti avere, cose che potrebbero succederti, ecc.) e poi tenta di disturbarti di notte facendoti vedere i suoi occhi rossi, zampe di capra, facce strane e dicendoti di venire nel suo girone. Per tentare di sottometterti usa una specie di sensazione di gran calore all’altezza dell’ombelico che si trasmette in tutto il corpo e che da la sensazione quasi di svenire. La si supera stando sempre in compagnia di qualcuno, in quanto deve essere furtivo e non può lasciare tracce. Durante i tentativi di sottomissione, ogni pensiero, ogni cosa letta e vista e ogni ricordo verranno usati come arma contro di te. In qualche occasione può arrivare a dirti di regalargli la tua anima, ovvero compiere il seguente rituale: scrivere esplicitata mente la tua intenzione su un foglio di carta, fare uscire del sangue dal tuo corpo, pucciarci la penna e firmare con esso. Come atto finale bruciare il foglio (cosa assolutamente da evitare in quanto poi non si torna indietro). I loro adepti per ottenere qualsiasi tipo di ruolo all’inferno devono sacrificare tutto ciò che hanno in vita e uccidere qualcuno, meglio se qualcuno a cui tengono o qualche completo sconosciuto e come gesto finale se stessi. I demoni non possono fare uscire niente e deve essere l'adepto a compiere determinati rituali atti ad apprendere nuove cose e migliorare di livello, ma ad ognuno di questi atti la loro vita viene rovinata sempre di più. L’inferno è composto da 9 livelli. Alle anime delle persone che commettono suicidio vengono colpiti gli occhi a poco a poco fino a cavarli, procedimento che dura anni e devono compiere 15 giri prima di poter essere salvi.
Comprendo che possa essere fastidiosa per la produzione e gli attori una domanda del genere, ma francamente insinuare che non vi sia nella serie una sostanziale assenza dello stato (nonostante qualche peripezia dei protagonisti con cui, vivaiddio, qualche volta, incidentalmente, debbano fare i conti) è o ingenuo o pretestuoso. Faccio un esempio molto semplice: Confrontando questo con un altro prodotto di finzione, in cui comunque non viene proposto un mondo iperuranico, quale è la serie Narcos (a mio avviso molto ben fatta, e in cui traspaiono anche le storture del sistema e di quelli che, con buona pace di qualcuno che commenta in libertà, sono e rimangono, di massima, i buoni!); in quest'ultima vengono comunque narrate delle vicende criminali dall'interno e molto da vicino, ma si percepisce anche il lavoro che viene fatto dalla controparte che questi fenomeni cerca, con tutti i problemi del caso, di arginarli! Ora, tornando invece a questa serie: non mi si venga a dire che quattro lampeggianti e un paio di verbalizzazioni di sit rappresentino la presenza dello stato perchè francamente la trovo una affermazione risibile. Io capisco che un prodotto possa piacere, e che sia gradevole, ma coloro che lo confezionano dovrebbero anche saper accettare di buon grado le critiche. Gomorra è oggettivamente ben fatta sotto il profilo cinematografico, ma fa ritrovare il senso della sua morale solo nel finale definitivo, in cui passa, finalmente, il messaggio che fare quella vita di melma alla fine ti fa finire peggio di come sei vissuto, ovvero come una monnezza! E menomale che è stato deciso di darlo questo messaggio...
"Allo stato non gliene frega un cazzo". Alla gente frega? I signori nei comuni chi li fa salire? Lo stato? I giovani che fumano, si comprano la roba, imitano ste teste di cazzo e poi fanno i filosofi di sto cazzo? Parliamone su. Lo Stato non è una cosa a sé rispetto al popolo ragazzi, non siamo in una monarchia vorrei ricordarvi, se nessuno si ribella la gente al comando non cambierà mai. Però quann v scetat è semp tropp tard, state a sentire Saviano dai dai 😂
@@antoniocuomo2829 io non apprezzo Saviano in quanto elevatosi al di sopra dei problemi di cui discute, non rendendosene partecipe al di fuori dei milioni che gli entrano nelle taschine. Nondimeno, il tuo discorso sembra un delirio: i giovani che fumano e comprano la roba imitando e facendo i filosofi? Discorso a caso. Detto questo, è vero che la gente "dovrebbe ribellarsi" ma è anche vero che molti cittadini sono abbandonati a loro stessi: lo Stato come istituzione o è assente e non garantisce per nessuno, o collabora con le associazioni a delinquere stesse. La forma di governo ha poco a che vedere con questo: che si parli di democrazia, monarchia o Repubblica sempre di forme si parla. Forme che sottostanno ad un Sistema ben più grande, che si espande anche al di fuori del concetto di Stato.
La vera vergogna é nel fatto che, in Korea hanno i Korean drama, la trama é sempre la stessa, un tipo ricco che si innamora di una povera bella E ha ostacoli nel sposarla di varia natura, in Giappone, vi é una serie famosissima di giovani che vivono alle Hawaii, I giapponesi amano le Hawaii, e in italia, direttamente da napoli, abbiamo Gomorra, ogni terra si rappresenta con cio che appunto la contraddistingue, e ciô é parte della cultura italiana e napoletana.....cio dovrebbe far pensare tanto, ma veramente tanto sulla cultura meridionale e sul futuro di tale terra con una cultura di cosi infimamente basso livello
Ma ancora queste domande fanno? Pensavo il periodo post prima stagione di Romanzo Criminale fosse passato da un pezzo. Mettendo in Gomorra "lo Stato" annulli completamente l'empatia verso quei personaggi non criminali ma vicini o comunque parenti a questi ultimi.
Sono completamente d'accordo a metà con entrambe le posizioni. Il giornalista parla positivamente dello Stato, cosa che normalmente sarebbe encomiabile, rifacendosi a quelle che sarebbero le sue funzioni ultime ma tralasciando di premettere che spesso è proprio lo Stato il primo a latitare da sempre nei luoghi in cui la serie è ambientata e che come se non bastasse viviamo un momento in cui tutto il potere del bel paese sta tracimando verso un autoritarismo incostituzionale che fa eco a quelli del secolo scorso. Il parco attori e autori della serie, che farebbe bene a tenersi le critiche (specie quelle che consentono e ravvivano un dibattito sempre interessante) senza sbuffare come si bea degli elogi, nel lecito sforzo di difendere la sua creatura non vede quella che è una grande pecca, forse l'unica, della serie: la tendenza all'iperbole più che alla verosimiglianza nel dipingere le gesta e le attitudini (fin troppo riflessive se paragonate ai corrispettivi nel mondo reale) di personaggi negativi perennemente impuniti che una scelta autoriale, pur coraggiosa, ha voluto rendere protagonisti assouti. Con ciò fa il paio una "assenza pesante dello Stato", costante nonostante i pochi esempi citati, che risulta fastidiosa perchè appare a tratti più voluta e enfatizzata che necessitata e che, al netto dei messagi positivi e di speranza che una serie sull'argomento poteva (avrebbe dovuto?) regalare allo spettatore, finisce invece per sequestrare tutto ciò che accade sotto una cappa di inevitabilità. Peccato per l'endorsement non richiesto e un pò salivato sul fantastico sindaco che ora Napoli si ritroverebbe (Chi? G.M.?). Con questo tutto il discorso sui buoni poteri va a ramengo.
Pienamente d'accordo con te. Personalmente una critica che muovo alla serie é che descrive alcuni personaggi rendendoli quasi affascinanti e soprattutto dotati di conoscenza, cosa che nella realtà sicuramente non trova riscontro. Tuttavia, capisco che é una serie e giustamente deve andare incontro ad esigenze di natura artistica. Se proprio si vuole uno spaccato della realtà, il film gomorra a mio parere credo riesca bene nell'intento. In quel contesto il potere cattivo appariva per quello che era, intriso di ignoranza in cui anche fisicamente si avvertiva un senso di disgusto.
Io sono per i poteri buoni, a servizio dei più deboli. Per questo amo i film in cui vince il potere buono. Ma Gomorra non è solo cinema, é denuncia sociale fatta film. Cosa denuncia? Quello che infatti salta subito all'occhio della critica. Semplicemente, aprite gli occhi e poi la bocca
Gomorra è una serie molto bella e piena di bravi attori ma secondo me il giornalista non ha tutti i torti... Il cinema è un linguaggio che ha i suoi meccanismi e le sue tecniche per arrivare a dire e rappresentare le cose. Ora, gli autori di Gomorra possono fare i finti tonti quanto vogliono ma non possono non sapere che il taglio che hanno dato a questa serie, con le scelte di sceneggiatura e regia che hanno fatto fin dall’inizio, hanno avuto una diretta conseguenza: restituire un’immagine cool del camorrista. Ancora peggio, la “napoletanità” ne viene fuori quasi come fosse inevitabilmente parente della criminalità. Se io fossi un napoletano ne sarei disgustato. E per favore non mi citate il padrino o i classici filmoni sulla mafia nostrana o italo americana... ovvio che anche in quei casi il personaggio del mafioso/malvivente è diventato un cult, ma mi sembra evidente che ci fosse ben altro dietro ai personaggi e alle loro storie. E in ogni caso la durata di un film e la quantità di cose che puoi infilarci dentro è limitata, qua stiamo parlando di quattro cazzo di stagioni con lo stesso identico stile. Lo stato è assente? Lo stato è corrotto ed è strettamente legato al mondo criminale? Bene, allora questa cosa rappresentala, fammela vedere cazzo perché é interessante, ed è la parte principale del problema. Qua invece si è fatta la precisa scelta di rappresentare solo il camorrista, e di farlo con un taglio OGGETTIVAMENTE romantico. Magari mi sbaglio, ma tra i miei amici/conoscenti non me ne viene in mente uno che abbia commentato la serie con qualche riflessione sulla complessità e drammaticità di quella realtà. Stanno tutti a citare frasi dei vari chanel o savastano e a imitare l’accento napoletano che improvvisamente è diventato un sacco stiloso. Ora, il problema non sono i miei amici quasi quarantenni che bene o male la loro idea del mondo e di ció che è giusto o sbagliato dovrebbero essersela fatta... Il problema sono i ragazzini, anche a Napoli, che vedono la serie. Detto ciò io non sono di Napoli, quindi non posso conoscere questa realtà da vicino e il mio parere vale poco. Ma se volete vedere una serie che davvero dipinge in maniera brutalmente onesta e accurata la parabole crimine vs legge/stato e spiega come nasce e come si alimenta il marcio da entrambe le parti allora vi consiglio di guardarvi the wire. Vi assicuro che gomorra in confronto vi sembrerà un posto al sole.
Tu dici "non citarmi il Padrino ecc" perché sai benissimo che è l'argomento che "distrugge" tutto sto pippone che hai fatto. Il Padrino,Joker,e tanti altri film e telefilm che rendono cool i criminali ci sono ormai da quasi un secolo,statece
@@frankyace4371 ma no figurati se fosse come dici tu non lo scrivevo proprio. Comunque hai ragione ho scritto davvero un pippone senza senso! mi sono dilungato perché volevo che fosse comprensibile quello che dicevo, eppure tu non hai capito lo stesso. ci riprovo più facile: se guardo, per dire, breaking bad o the sopranos vedo delle serie che parlano di criminalità ma anche di tanto altro, o meglio il crimine e il criminale sono il mezzo per raccontare delle cose. Se guardo gomorra no, punto. Poi non ci vedo niente di male nel fatto che una serie punti a tenere incollato lo spettatore privilegiando il lato dell’intrattenimento, anzi la cosa è sacrosanta. Quello che personalmente trovo una presa per il culo è che ce la vendano come qualcosa di più quando secondo me è al pari di altre belle serie che però si limitano a quello, l’intrattenimento a tema criminalità appunto.
Oddio, dove l'hai vista l'immagine cool? Io ripenso con i brividi a Genny che quando diventa boss viene sepolto vivo dentro un covo da 4 metri cubi. Non è proprio l'immagine della bella vita che faceva Felice Maniero. Non ce lo vedo un adolescente che voglia seguire le sue orme, solo perché attratto da quanto vede nella fiction, cioè sostanzialmente una vita demmerda.
@@virgiox2000 guarda che lo dice proprio Saviano nel libro che nella subcultura camorristica tanto in voga in certi quartieri il mito è esattamente il boss che muore ammazzato dopo aver fatto la bella vita e aver comandato. Detto ciò io ho apprezzato molto di più "Il cacciatore" che ha raccontato la mafia sia nella fase stragista sia in quella "moderata" di Provenzano, ma non facendo dei "cattivi" i protagonisti ed evidenziando anche i lati deboli dei "buoni". Meno spettacolare ma forse più realistica di Gomorra che sinceramente mi sembra un "Capo dei capi" più fashion, così come nessuno può negare che "Romanzo criminale" sia fatta benissimo come serie, però come Gomorra tenda ed enfatizzare più l'estetica della mafia che evidenziare valori di legalità e giustizia. Non che la fiction abbia il dovere di farlo, essendo un'opera artistica. Ma se riesce a unire arte ed etica è ancora più apprezzabile, specie se tocca argomenti che sono piaghe storiche tuttora sanguinanti. Una serie che parla di camorra non è come GoT, può contribuire a combattere quel male o a renderlo più affascinante. È una questione di scelte e una serie che si ispira a Saviano non può essere ambigua
@@Wallace-oh6qy tutto sto cool lo vedete solo voi. Fin dalle prime puntate essere camorristi significa morire male o vivere nella paura di morire. I soldi non se li gode nessuno e gli affetti vengono falcidiati uno a uno. Tutto molto cool, veramente. Oltretutto le prime due stagioni sono molto potenti emotivamente perché vengono messi in scena omicidi realmente accaduti ma con una veste diversa per non fare nomi e cognomi. Prendi l'esempio della ragazza di Danielino, che nel mondo reale si chiamava Gelsomina Verde e che è stata torturata e uccisa in modo simile a quello messo in scena. Chi trova figo Ciro ha dei problemi enormi che vanno oltre la serie. Questo stretto contatto tra gli avvenimenti e la realtà che vide uno spropositato numero di omicidi a partire dal 2003 e per tutta la guerra degli "scissionisti" è ciò che non rende minimamente cool i personaggi della serie. Poi dipende dalla sensibilità di chi la guarda. Ma una cosa è certa, chi prova a emulare Ciro e Genny lo avrebbe fatto a prescindere dalla serie. Chi idolatra quel tipo di vita lo fa perché vive in un contesto sociale che lo forma in un certo modo. Gli altri possono trovare figo il criminale perché è nella natura delle cose, però si tratta di un figo legato a una visione superficiale della serie. Come si fermano due minuti a pensare si rendono conto di come sia un modo orribile di vivere.
Правильно говорит д, Аморе и Сальвадоре: " Гоморра"- это не пропаганда итальянской нарко мафии. " Мы показали вам реальные персонажи и судьбы наркодельцов, а вы думайте и делайте выводы сами- до чего могут довести человека преступления... Тем более, в конце фильма побеждает закон- обоих героев убивают полицейские. "
La miglior cosa di questa serie è proprio questa che in altre serie devi sempre skippare le scene dove fanno vedere il buono che buono e nelle fantasie in ogni guerra omicidi eccellenti ce sempre lo stato o i suoi killer
Ben detto Marco, lo stato è assente nella serie come lo è nella realtà, e veramente ci facciamo le risate con gomorra, altro che cattivo esempio. Forse è pure leggera rispetto alla realtà, ma questo il giornalista benpensante lo ignora.
Una cosa non ho mai capito: se la camorra nasce nel XVII secolo e la serie Gomorra è uscita solo nel 2014, come hanno fatto per 400 anni in Campania a diventare camorristi?
Probabile spoiler sotto, attenzione: Quanto è vero che questa è un’opera che deriva dal romanzo di Saviano (e non solo) ecco come finirà quest’ultima stagione finale di Gomorra: Genny muore. Ciro va in prigione per il resto della vita, dopotutto è “l’immortale”.
Lo stato vince? Diciamo che a Scampia il vuoto di potere è stato solo sostituito. Lo stato vince se presiede in quel territorio. E in quei territori lo stato è bravo solo a fare i blitz e poi se ne va
@@SalvatoreAurilia io non credo nelle favole, la camorra esiste sempre ma la sfacciataggine di quegli anni è finita,ora si spaccia molto meno,le pene sono cambiate, andare a comprare droga a Scampia era come andare al supermercato, normale,la polizia non se ne fregava,oggi fogli di via,sequestri di macchjna e patente, lo spaccio esisterà sempre,ma quei guadagni abnormi sono fjniti
@@pablopeacock7791 si ma ora il buisness non è la droga credo che tu hai gli occhi aperti per capire... la droga una volta era la ricchezza ora è rimasta in mano ai piccoli
