Hai certamente ragione! Erano poeti che 'ci tenevano' a fare sfoggio della loro cultura filosofica appresa all'università e poi il contesto culturale in cui si muovono è molto lontano dal nostro (parla di pietre che influiscono sulla condotta dell'uomo, di angeli che obbediscono a Dio, ...). Mi sembra interessante, in ogni caso, confrontarsi con qualcosa che sentiamo molto 'altro' da noi, anche se difficile. Che ne dici?
E' in assoluto la più complessa! Copio da un sito fatto benissimo: "La quinta stanza arricchisce la trattazione dell'amore con il complesso e discusso paragone con le intelligenze angeliche, che sono liete di obbedire a Dio muovendo le sfere celesti proprio come l'uomo innamorato è felice di obbedire alla donna-angelo: il passo non è chiarissimo anche a causa della tradizione manoscritta corrotta, benché sia evidente il tentativo di innalzare la materia amorosa col riferimento alla dottrina aristotelico-tomistica degli ordini angelici, che presiedono al movimento dei cieli e riversano sulla Terra gli influssi divini (il concetto riprende quello delle stelle e delle pietre preziose della stanza due). L'amore viene visto come un sentimento elevato, spirituale, mentre la figura femminile si carica di significati religiosi e salvifici che saranno ulteriormente sviluppati dallo stesso Guinizelli in altri componimenti e poi da Dante e Cavalcanti". Fonte: letteritaliana.weebly.com/al-cor-gentil-rempaira-sempre-amore.html