25 anni senza Faber
Quando un caro amico mi fece ascoltare per la prima volta Fabrizio De André, non avrei mai immaginato di rimanere così affascinato dalla poesia di questo cantautore. Da quel giorno, le sue parole e la sua musica mi accompagnano, emozionandomi nella vita di tutti i giorni. Condividiamo luoghi speciali, come il mio breve periodo a Genova e la mia Sardegna, e camminare per i caruggi con la sua musica negli auricolari o assistere ai concerti nella sua agnata di Tempio Pausania mi fa sentire vicino a lui. La sua scomparsa prematura ci priva delle sue prospettive sull’epoca attuale e sui problemi che affrontiamo, lasciandoci nella curiosità di ciò che avrebbe potuto dire.
“Ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano”
8 сен 2024