I 3 ordini dell'amore di Bert Hellinger 

Grazie!

🧡

❤

Grazie!

Grazie per l'idea, lo farò

@@MariaLuisaTutor grazie di cuore

Francesca, grazie di cuore per le tue parole. Sono felice che tu abbia trovato in questo video un aiuto per dare voce a questi sentimenti e pensieri difficili da esprimere. Riguardo alla tua domanda su come spezzare il ciclo che si perpetua da generazione in generazione, è un percorso delicato e profondo, ma possibile. Il primo passo è riconoscere e accettare che il ciclo esiste, portando alla luce le dinamiche nascoste e i traumi tramandati nella famiglia. Questa consapevolezza è fondamentale per iniziare il processo di guarigione. Affrontare e processare le emozioni legate agli eventi traumatici è essenziale e può avvenire attraverso il supporto di un terapeuta, che ti aiuti a elaborare il dolore, la rabbia e la tristezza. Partecipare a sessioni di costellazioni familiari può offrirti una prospettiva nuova delle dinamiche familiari, permettendoti di vedere e comprendere i legami e i conflitti in un modo diverso. È anche importante imparare a stabilire confini sani con i membri della famiglia che perpetuano il ciclo di abuso o negazione, limitando il contatto. Una volta riconosciuto ed elaborato il passato, inizia a costruire un nuovo futuro con nuovi modi di pensare, sentire e agire, rompendo i vecchi schemi. Ricorda che non sei sola in questo percorso: cerca il supporto di gruppi di auto-aiuto, terapisti, amici fidati e altre risorse che possano offrirti sostegno emotivo e pratico. Spezzare un ciclo intergenerazionale richiede tempo, pazienza e coraggio, ma è un passo fondamentale per la guarigione e per creare un futuro migliore per te e per le generazioni future.

A volte basta una costellazione familiare per onorare gli antenati, a volte ne occorre più di una.

Dipende, in alcuni casi basta una sola costellazione, in casi più complessi possono volercene più di una. Non importa conoscere tutti gli accaduti per "onorare" gli antenati.

@valeriagalvagno2715 Vareria, non conosco la vostra situazione, per cui mi viene difficile darti un suggerimento. Un padre anziano non può certo essere abbandonato, ma magari ci sono provvedimenti o aiuti che si possono prendere per far sì che voi come coppia non vi allontaniate. Parla con tuo marito, esponigli con dolcezza i tuoi sentimenti, le tue paure e i tuoi bisogni e chiedigli quali sono le sue paure e i suoi bisogni, asocltatevi con attenzione e profondità e poi cercate vi venirvi incontro.

Buonasera, sì le facciamo. Scriva perfavore a segreteria@universitadelsociale.org

Il padre, così come la madre vanno semplicemente "presi nel cuore" al di là di ciò che possano averci fatto o tolto. Ti suggerirei di fare almeno una costellazione familiare. Farò presto un video per capire e risolvere le problematiche con i genitori. Grazie del suggerimento.

A volte per "prendere il proprio posto" occorre una costellazione familiare in cui si riceve il "permesso" dal clan familiare (a livello di anima)

Salve. Dunque si, puo' contattarci alla mail: segreteria@universitadelsociale.org

@francescazingali1247 Nelle costellazioni familiari, l'ordine del dare e ricevere in una coppia è un concetto chiave per mantenere l'armonia e l'equilibrio. Questo concetto si basa sull'idea che le relazioni sane sono caratterizzate da un flusso equilibrato di scambi emotivi, affettivi e materiali. Ecco alcune pratiche specifiche per gestire questo equilibrio: Riconoscere il proprio ruolo nel dare e ricevere è essenziale. In una relazione di coppia, è importante essere consapevoli di ciò che si dà e di ciò che si riceve, senza che uno dei partner si senta sempre debitore o creditore. Entrambi i partner dovrebbero contribuire alla relazione in modo che nessuno si senta sovraccarico o trascurato. Esprimere gratitudine e riconoscimento per ciò che il partner offre è fondamentale. Questo include riconoscere non solo i gesti grandi ma anche quelli piccoli e quotidiani. La gratitudine rinforza il legame e incoraggia un flusso continuo di dare e ricevere. In una relazione, quando un partner dà qualcosa, l'altro può rispondere con un gesto di valore simile o leggermente superiore. Questo aiuta a mantenere un senso di reciprocità. Tuttavia, è importante che i gesti non siano mai misurati con esattezza, ma che si mantenga una fluidità nell'interazione. Quando uno dei partner si sente sempre in debito o obbligato, può sorgere del risentimento. È importante che entrambi i partner si sentano liberi di dare senza aspettarsi un ritorno immediato e specifico. L'obiettivo è un equilibrio a lungo termine piuttosto che un conteggio immediato di ciò che viene dato e ricevuto. Se uno dei partner sente che c'è una disuguaglianza nel dare e ricevere, è importante discutere apertamente di questi sentimenti. Le conversazioni oneste possono aiutare a riequilibrare la dinamica e a trovare soluzioni che soddisfino entrambi. A volte, uno dei partner può crescere o cambiare più rapidamente dell'altro. In questi casi, è importante sostenersi reciprocamente, riconoscendo che il dare e ricevere può assumere nuove forme e significati nel tempo.

Non c’è un “più grande” o un “più vecchio” in una coppia di gemelli. Da un punto di vista anagrafico, in Italia, nei certificati di assistenza al parto (CedAP) nelle nascite gemellari risulta l’ordine di nascita, quindi in un parto gemellare c’è un primo nato, un secondo nato, ecc.. Quindi si può attenersi a questo ordine. Se si pensa a chi dei due gemelli è stato concepito per primo, non c’è modo di rispondere. I gemelli monozigoti, sono concepiti contemporaneamente e quindi non c’è un gemello concepito prima dell’altro. I gemelli dizigoti possono derivare da due cellule uovo fecondate in momenti leggermente diversi da due spermatozoi ma, qualora accada, non c’è modo di stabilire chi è stato fecondato prima e chi dopo. La credenza per cui il gemello che esce per primo dall’utero materno è anagraficamente più vecchio, ma presenta in realtà un’età biologica minore o è stato concepito prima/dopo l’altro, biologicamente è sbagliata. Quindi nello stabilire il "posto" nella famiglia mi atterrei al punto di vista anagrafico: il primo è quello nato per prima.

@@MariaLuisaTutor grazie!

salve, scriva pure a segreteria@universitadelsociale.org

Incide, incide... sarà importante scoprire la vita dlele persone di cui porti il nome.

La figlia viene prima perché con il primo uomo non ci sono figli.

Salve, scriva pure in segreteria: segreteria@universitadelsociale.org

Se "lui" è il tuo compagno, ora fa parte del tuo sistema famiglia. La sua ex è venuta prima di te, quindi merita rispetto.

Buonasera. Perché loro non dovrebbero rispettare lei? Il rispetto va dato a prescindere a tutti. Qui non si parla di "rispetto" (che sacrosanto) ma di "gerarchia". gerarchia vuol dire chi viene prima ha la precedenza su chi viene dopo. Se lei rispetta la gerarchia, non crea sovvertimento nelal vostra coppia.

Loro possono avere del rancore che fa male a se stessi, tu puoi capire perché al loro posto potresti avere gli stessi sentimenti

Valentina, lo scopo delle costellazioni familiari è quello di portare alla riconciliazione non condurre all'astio. Sì, dovresti farne altre e prendere nel tuo cuore tua madre.

Intanto hai fatto un passo: per sciogliere la rabbia prima va contattata.

E poi considerare che è la sua vita e può decidere senza chiedere il permesso

E poi considerare che è la sua vita e può decidere senza chiedere il permesso

I "figli" e le "figlie" hanno sempre enormi pretese e idealizzazioni.. Prova a pensare a tua Mamma come ad una persona con un'enorme difficoltà da affrontare.... : ha tentato di "fare del suo meglio", come tutti noi. Questo io sento.❤