I batteristi NON STUDIANO quello che realmente SERVE 

Ciao Claudio! Che piacere sentirti. Non posso che concordare con quanto hai affermato anzi...ho creato un canale dove parlo più dell'aspetto legato al business musicale e sarebbe bellissimo poterti intervistare. La tua esperienza sarebbe sicuramente oro per tanti e per tutti! Un abbraccio!

Ciao Gianni! Mah guarda, la cosa inquietante è che anche i "professori" si sono ridotti a fare leva su cose "cheap", senza alcun senso. Ieri vedevo un video dove veniva consigliato di fare un segno col pennarello per il cross stick "per prendere bene la mira". Questo è il livello. Poveri ragazzi.

@@michelescottidrummer2152 buongiorno, ti dico il mio pensiero sono cresciuto con professionisti di cui hanno inciso e collaborato con i più grandi artisti italiani zero baglioni ecc, e stavano al servizio della musica, per la musica, senza troppi virtuosismi. Oggi vedo che ognuno dice la sua, su particolari tecnici, che andando ad ascoltare su brani di musica italiana basta un sempllece 4/4 perché purtroppo l'ignoranza musicale vige da padrona.

@@giannitricomi324 non hai tutti i torti, però lo scopo dovrebbe essere sempre l'avanzamento 'virtuoso' della musica. Certo, a mio modesto parere, qualsiasi 4/4, anche il più sgangherato, sarebbe meglio dell'avanzamento che va per la maggiore oggi, dato da un cortocircuito culturale e dalla superficialità per l'appunto. Però per fare altre cose forse non basta più solo quello (che già non è poco e comunque presuppone una sua ricerca sul suono e sul groove) e dovremmo fare tesoro dei grandi insegnamenti con cui i luminari del passato hanno seminato, come Michele diceva di Gadd e come se ne potrebbero citare molti altri. @MicheleScottiDrummer , trovo sia un discorso molto radicale il tuo e che in questa epoca ci sia bisogno di discorsi radicali e di consapevolezza, poi anche di divertimento certo. A un certo punto dei miei studi musicali sentivo che avanzavo da un certo punto di vista ma da un altro non riuscivo e di conseguenza sentivo sempre di più che i miei movimenti non funzionavano più e il suono era forzato, non quello che volevo. Sapevo fare bene poche cose, con quelle andavo avanti, ma non avevo le mani per fare nient'altro ad esempio. Risultato: sono dovuto tornare indietro dopo quasi 10 anni di batteria ai rudimenti base, al rimbalzo, alla meccanica dei movimenti, alla moeller ecc. Le dinamiche sulla batteria l'ho imparate grazie al pianoforte. Concordo sul fatto che c'è poca volontà di comprendere le cose e troppa superficialità, troppa cultura dell'immediato, del catchy, dello stupire senza contenuti e consapevolezza. Io non sono un santo ma non mi piace l'apporto dei nuovi media alla musica.