Abili navigatori, intraprendenti commercianti e artigiani, i fenici sono detti il popolo rosso perché la porpora è stata una risorsa più importante di agricoltura o allevamento, sacrificati dalla conformazione morfologica del territorio che li ha visti costruire le prime navi, la Fenicia, l'odierno LIbano.
Inexorable di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (creativecommons.org/licenses/...)
Fonte: incompetech.com/music/royalty-...
Artista: incompetech.com/
I Fenici, provenienti dal deserto arabico, si stabilirono intorno al 1650 a.C. presso la Terra di Canaan, una striscia di terreno sottile tra la costa orientale del Mar Mediterraneo e i monti del Libano, l'antica terra dei Fenici è oggi lo stato del Libano.
Il nome "Fenici" significa "Popolo rosso" e deriva dall'utilizzo della porpora, sostanza colorante rossa che contribuì alla prosperità della popolazione.
La porpora di Tiro veniva estratta da un mollusco, il mùrice, ed era il colorante più pregiato dell'antichità.
Per ottenere qualche grammo di tintura occorrevano anche 10.000 mùrici che, dopo essere stati pescati venivano immersi in grandi vasche, poi venivano infrante le conchiglie che racchiudevano il mollusco e iniziava il processo di macerazione.
Ottenuto il pigmento il colore veniva diluito con acqua di mare per ottenere l'intensità desiderata che variava dal rosso cupo al violetto, e si immergevano i tessuti in cui si impregnava il colore in modo indelebile.
Le tintorie erano sempre collocate lontano dai centri abitati perché l'odore prodotto dalla macerazione di migliaia di molluschi era decisamente sgradevole.
La versatilità degli ambiti in cui i Fenici seppero distinguersi fu ampia e spaziò in diverse direzioni.
I fenici: un popolo di innovatori, navigatori e inventori!
Innanzitutto, per capire la loro natura curiosa di popolo innovatore occorre capire il contesto in cui vivevano.
La Terra di Canaan era un territorio montuoso, ricco di insenature e porti naturali e inadatto alla coltivazione, le zone pianeggianti erano poche e venivano utilizzate per lo più per la coltivazione di alberi da dattero, ulivi e viti, questo spinse i Fenici a vivere di pesca, di artigianato e di commercio.
La vegetazione delle montagne in cui vivevano era ricca di foreste di cedro, un albero resinoso ad alto fusto che produceva un legno adatto a resistere all'usura del tempo e che si rivelò perfettamente indicato nella costruzione delle navi.
Per agevolare le rotte commerciali i Fenici inventarono navi sempre più sicure e veloci, oltre all'introduzione della chiglia e dell'ancora che influirono sulla stabilità delle imbarcazioni perfezionarono il timone e dotarono le navi di remi e di vele.
Le navi fenicie erano lunghe e panciute, erano sormontate da una grande vela quadrata centrale e avevano un piccolo albero supplementare a prua la cui vela era utilizzata per rendere lo scafo più stabile e governare con più precisione la direzione dei viaggi.
Navigando lungo la costa e in mare aperto i Fenici potevano trasportare le loro merci più velocemente che via terra e questo li rese la più importante potenza commerciale del Mediterraneo.
Nei principali punti di approdo organizzarono degli scali attrezzati per la custodia delle merci, per il commercio con i locali e per i rifornimenti di viveri e d'acqua utili per proseguire i viaggi, alcuni di questi scali con il tempo si trasformarono in vere e proprie colonie, tra queste Palermo, Cagliari, Cadice e Cartagine.
I mercanti fenici vendevano i loro prodotti finiti come vasi, armi, stoffe e gioielli e in cambio ottenevano le materie prime quali oro, argento, avorio, ferro, piombo che poi rivendevano agli artigiani delle civiltà fenicia.
Un'altra grande invenzione che si deve ai Fenici è quella del vetro trasparente. Furono i primi a produrlo, nei forni di Tiro e Sidone, usando la sabbia dei fiumi, più pura di quella marina, ottenendo così un'eccellente qualità di vetro.
La rivoluzione sociale dell'alfabeto fonetico fenicio
Ma uno dei meriti più grandi che viene attribuito ai Fenici è quello di avere inventato e diffuso l'alfabeto fonetico, il nome stesso dell'alfabeto ce lo ricorda, aleph e bet erano le prime due lettere fenicie.
L'intuizione che ebbero i Fenici fu quella di capire che le parole sono composte da suoni e che i suoni sono relativamente pochi ma, se combinati insieme, possono formare tutte le parole.
CONTINUA a leggere su www.elementari.net/2011/11/i-...
Il testo è stato scritto da me e ho constatato che è stato utilizzato senza autorizzazione per la realizzazione di un video simile al mio. Mi riservo di intervenire se questo penalizzerà le mie visualizzazioni.
fonti grafiche • Video cc0
• Documentario - I Fenic... cc0
• I fenici
#nonsolodsa #studiareconivideo #storiaantica
23 фев 2019