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I GIOVANI e il BENESSERE in Allevamento 

Buiatria Centro Veterinario San Martino
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RESPONSABILITÀ DELL'UOMO nei confronti degli animali ... e non solo ..

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25 авг 2024

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Комментарии : 38   
@paolozappini2189
@paolozappini2189 6 лет назад
Ormai 15 anni fa il mio prof di zootecnia sosteneva che il modo migliore di spiegare il benessere animale all' allevatore è quello di fagli capire che si guadagna di più. Ma la cosa più sorprendente è........ che è vero!!!!!
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
paolo zappini sempre facile costruire e guadagnare con i soldi degli altri! 2 fratelli con 100 vacche e il mungitore quanti soldi dovrebbero guadagnare in un anno? Qui da me il latte in 5 mesi ha perso 4 cent.. già lì sono 50mila€/anno persi avendo le stesse spese.
@paolozappini2189
@paolozappini2189 6 лет назад
Agri 81 guardare al benessere animale non è sinonimo di spese milionarie per le strutture e le attrezzature. In molti video il nostro amico Marmiroli Mauro sottolinea questo punto. Il prezzo del latte purtroppo non aiuta questo lo capisco!!!
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
paolo zappini se parliamo di luce/aria/acqua/pulizia hai ragione, sono cose che con pochi investimenti possono portare dei buoni guadagni. Io mi riferivo al sovraffollamento, vero problema delle stalle moderne. Li non ci sono molte alternative se non quella di costruire
@paolozappini2189
@paolozappini2189 6 лет назад
Agri 81 mi hai anticipato....spesso il primo investimento da fare per il benessere animale è vendere quelle che non ci stanno. Guadagni dalla vendita e dall' aumento di produttività delle restanti. Non sempre la soluzione è costruire o spendere!!!!
@buiatriacentroveterinarios1259
Mi intrometto... nel corso di questi anni ho imparato a non giudicare le idee degli altri a priori. Ho imparato che ogni realtà fa caso a sé e talvolta le condizioni di mercato inducono a delle scelte obbligate che talvolta sembrano PARADOSSALI .... l'importante è confrontarsi e ragionare e trovare la migliore soluzione per la propria realtà!!!!! ... meditate.... un caro saluto a tutti .... Mauro Marmiroli
@giovanniiiiii
@giovanniiiiii 6 лет назад
Cominciate a valutare il benessere degli allevatori..
@michelepremi1582
@michelepremi1582 6 лет назад
Il benessere dell'allevatore è correlato fortemente al benessere dei propri animali. Non siamo "animalisti", con la concezione del termine che va di moda ora. Siamo persone che studiano la situazione ideale per gli animali, ma che abbia un senso (anche economico) per l'allevatore. Poiché è ovvio che se un allevatore non ha un guadagno non c'è futuro. Noi cerchiamo di dare i mezzi all'allevatore per migliorarsi e continuare il proprio lavoro, nonostante il mercato non sia dalla sua parte.
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
Michele Premi ma il metro di paragone chi lo decide? Come si calcola il limite dove il benessere e quindi l'investimento non è più remunerativo? Ma... Ancora prima bisognerebbe capire il vero costo litro latte per pianificare l' investimento. E qui ritorniamo alla mia domanda iniziale e cioè qual'è il limite minimo di guadagno che deve avere una vacca a fine carriera?
@pierpaologardino5366
@pierpaologardino5366 5 лет назад
E perchè"valutare il benessere degli allevatori"??...non mi sembra che il video sia fatto da artefici o responsabili Delle nostre sventure economiche di allevatori,giusto??..guardiamoci anche un pò le nostre colpe!guardiamo come ci siamo un pò rovinati concorrenzialmente tra noi(anche in concorrenza alle altre nazioni:una gara a chi abbassava di piú €€...)/E prendiamo anche un poco coscienza Delle colpe dei nostri rappresentanti di categoria,che spesso ci portano al peggioramento anzicchè rappresentarci!!
@pie8471
@pie8471 6 лет назад
👍👍👍👍👍👍👍👍
@robertopelizzaro9496
@robertopelizzaro9496 6 лет назад
La mia domanda é ma quanto costa fabbricare una stalla medio piccolla di circa 100 capi in lattazione? Grazie ciao
@buiatriacentroveterinarios1259
Grazie della domanda.... in futuro cercherò di darvi una risposta il più possibile esauriente..... magari tramite un video
@robertopelizzaro9496
@robertopelizzaro9496 6 лет назад
Buiatria Centro Veterinario San Martino ok grazie
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
Roberto Pelizzaro ci sono tantissime variabili che influiscono sul prezzo finale. Pensa ad esempio alle fondamenta, dover sbancare 3m di terra vergine oppure ritrovarsi già un sottofondo di ghiaione stabile ti fa oscillare di almeno 50 mila euro. Per non parlare della scelta degli impianti... voler il pavimento grigliato con il robottino che pulisce ha una cifra completamente diversa del cemento pieno che ti pulisci tu con il trattorino e la paletta. Comunque a grandi linee una stalla per 100 capi e relativa rimonta, sala mungitura, fossa liquame e trincea per l'insilato senza tante pretese sei dai 500 mila in su.
@elenaasson144
@elenaasson144 6 лет назад
Agri 81 e Roberto Pelizzaro Buon giorno Le variabili sono tante giustamente , ed una, ancora prima di iniziare è la latitudine e specialmente l' altitudine di dove intendi realizzare l'opera ,ed importano molto. Trentino a 1000 slm 2 stalle realizzate da 0 (niente preesistenti strutture) costo 1,5 milioni di euro ciascuna per 50 vacche in mungitura con sala pettine 5+5, fienile raschiatore carro -ponte sul tetto liquame e separatore alimentazione tradizionale con autoalimentatore. Come vedete altro che 500 mila. La mia è costata 500 mila, ma solo 36 capi in mungitura sala a spina 4+4 vasca liquame da 240 metri cubi e basta, niente elettronica o fienile. (ho tenuto quello esistente) Come vedete ben altre cifre. Stanno ultimando una stalla nuova con robot di mungitura e fienile ma niente vasche per liquami ,ma con 2 magazzini per ricovero attrezzi, il tutto per 65-70 capi in mungitura pure per 1,5 milioni.(dovete sapere che 1,5 milioni qui era la spesa massima ammessa sottoposta a contributo provinciale con percentuale variabile dal 40 al 50% ) Generalmente si parla di costo stalla a capo e va dai 30 000 euro in montagna agli 5000-8000 della pianura. Caro Roberto se vuoi intraprendere questa strada da 0 ti aggiungo solo che dopo aver speso tutti questi soldi, ti sei comperato un lavoro. Pertanto buon lavoro.
@robertopelizzaro9496
@robertopelizzaro9496 6 лет назад
Elena Asson grazie con il tuo commento ho capito che é meglio se aspetto qualche anno e metto via i soldi
@albertostringa4855
@albertostringa4855 6 лет назад
Da allevatore, non sono d’accordo su quanto affermato sulla suddivisione primipare-pluripare , in quanto prima o poi ogni animale ad ogni cambio di gruppo e spostamento deve confrontarsi a livello sociale con gli altri, e questo può avvenire in certi casi in modo violento, a maggior ragione se si introducono più primipare o animali anziani contemporaneamente, è necessario invece avere una superficie di allevamento tale da garantire diversi posti di accesso alla mangiatoia liberi anche quando ci sono tutti gli animali a mangiare , la medesima cosa vale per il riposo, per l’alimentazione specifica per le primipare??, (vogliamo stravolgere i valori di amidi, ndf, proteine ecc.. nella razione???)non ha ragione di essere, se i fabbisogni alimentari sono ben curati e come detto prima si evitano in modo assoluto conflitti nel gruppo, scusate la contrarietà, magare mi spigherete.
@buiatriacentroveterinarios1259
Il giovane ha espresso il concetto della suddivisione primipare/ pluripare solo in mandrie che numericamente lo consentono ....
@giuliaferronato8878
@giuliaferronato8878 6 лет назад
Ovviamente la mia risposta va intesa in senso generale, il tutto deve poi essere rapportato alle possibilità della singola realtà aziendale che stiamo esaminando. A prescindere dal numero di gruppi presenti in azienda ed alla possibilità di farli, la cosa importante è appunto quella di garantire gli adeguati posti in cuccetta/ lettiera ed il numero adeguato di poste in mangiatoia ( con giusto dimensionamento della posta ovviamente). D'accordo sul fatto che i cambi gruppo risultano stressanti per gli animali ed ogni cambio gruppo corrisponde una nuova gerarchia da ristabilirsi. Ci sono davvero mille fattori e variabili da dover e poter considerare!
@gabrielepeafrini4685
@gabrielepeafrini4685 6 лет назад
Nell'azienda in cui svolgerò per il secondo anno lo stage, si nota il discorso della suddivisione di primipare e pluripare ed quesitone piedi, attività svolta già con le manze
@michelepremi1582
@michelepremi1582 6 лет назад
Prima o poi gli animali si troveranno nello stesso gruppo è vero, ma una vacca se si trova in un gruppo unico da primipara quando pesa 550kg soffrirà sicuramente maggiormente la gerarchia della stessa vacca inserita nel gruppo unico al secondo parto, quando avrà raggiunto il completo sviluppo corporeo e quindi fisicamente potrà meglio competere con gli altri individui del gruppo. Per quanto riguarda l'alimentazione non si tratta di stravolgere nulla. Se abbiamo un gruppo primipare per queste possiamo bilanciare meglio la razione tenendo conto anche del fabbisogno di accrescimento che una pluripara non ha. Detto ciò è ovvio che una stalla con 150 capi in lattazione difficilmente potrà permettersi il gruppo primipare, ma se abbiamo una stalla con 600 capi, possiamo pensare di avere un gruppo primipare fresche, uno di primipare avanti, uno di pluripare fresche e un'altro di pluripare avanti (esempio banale). Ogni azienda ha la propria situazione ideale.
@giovannilucinipaioni4852
@giovannilucinipaioni4852 5 лет назад
Avere cuccette è posti in greppia adeguati al numero delle vacche può limitare i problemi delle primipare...
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
Ma se a questi 2 bravi ragazzi chiedo qual'è il limite minimo di guadagno che deve avere una vacca a fine carriera sapranno rispondermi? Dubito! 150 vacche allevate in una stalla da 100 (quindi con sovrafollamento e meno benessere) faranno meno reddito di 100 su 100 a parità di alimentazione? Io ho seri dubbi. Senza una normativa che obbliga e a parità di condizioni sono i quintali prodotti che fanno il maggior reddito.
@buiatriacentroveterinarios1259
A ognuno lascerei i suoi dubbi.... sarà il tempo (nei prossimi anni) a definire da quale parte occorrerà muoversi ....
@giuliaferronato8878
@giuliaferronato8878 6 лет назад
Esiste una normativa per la tutela del benessere deli animali da reddito sia a livello comunitario che a livello nazionale (Direttiva 98/58/CE e D. L.vo 146/2001 e successive modifiche). 150 vacche allevate in uno stabulario in grado di soddisfare le esigenze di 150 vacche (n cuccette, spazio nei corridoi, n di poste in mangiatoia, spazi di abbeverata) potranno sicuramente trarre beneficio aumentando i tempi di riposo e ruminazione, ovviamente sempre se tutto sia correttamente progettato. Se vado a produrre lo stesso reddito di 100 vacche in un posto da 100 vacche con 150 vacche in un posto da 100, dove sta il reddito? Se con 150 vacche in un posto da 100 produco più reddito di 100 in un posto da 100 ma meno di 150 in un posto da 150, dove sta il saper correttamente gestire i miei animali ottenendo il massimo dal loro potenziale produttivo?
@aronnedeguidi3883
@aronnedeguidi3883 6 лет назад
G. G. Esisterà anche questa normativa ma a casa mia non è mai venuto nessuno a controllare quante vacche ho in base alle cuccette o ai mq/capo. Comunque fin che resta ancora consentita la stabulazione fissa a catena parlare di benessere mi sembra che ha poco senso. La risposta alla tua ultima domanda è molto semplice e cioè che non devo costruire una stalla nuova. Dal dopo quote quanti hanno aumentato il numero di vacche senza aumentare le stalle? Se il sovrafollamento fosse così antieconomico non lo farebbe nessuno invece ormai in pianura padana poco o tanto quasi tutti hanno degli animali in più rispetto alle stalle.
@elenaasson144
@elenaasson144 6 лет назад
Hai ragione ci sono normative in tutti i campi, ma chi le deve far rispettare non se ne sono mai visti. Nel bio ci sono , ma la pago io, dunque dimmi come può punirmi togliendomi dalla filiera bio!!! IN 3 giorni rimarrebbe senza lavoro.(La frase storica "Ora l'Italia è fatta adesso bisogna fare gli Italiani " vale ancora oggi) Regole, regole, disciplinari, ma chi è senza peccato scagli la prima pietra. G.G. ti ripeto hai ragione, ma............ Un saluto.
@giuliaferronato8878
@giuliaferronato8878 6 лет назад
* la stabulazione fissa a catena esiste in deroga con obbligo poi di adeguamento delle strutture e di movimento degli animali (cioè accesso ad aree di esercizio e/o pascolo). Credo che un senso di responsabilità generale e verso gli animali debba fare da sfondo ad ogni scelta, esiste poi il libero arbitrio.
Далее
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