Dalla sezione Community del canale potete votare per decidere quale artista vi piacerebbe vedere trattato in un prossimo video. Il video in questione sarà tra 2 settimane, settimana prossima vi beccate Keith Moon. Ci vediamo lunedì
Complimenti davvero, a 60 anni mi emoziona vedere un ragazzo, avendo vissuto da adolescente quel periodo, che in 13 minuti riesce a descrivere così chiaramente la parabola di Ian Curtis e i JD.
Bravissimo...Precisione necessaria in quanto i Joy Division ( e Ian Curtis) sono spesso fraintesi essendo definitivamente post punk. Nemmeno Goth. L'area è il Dark. P.S. i testi di Curtis li dovrebbero far studiare a scuola. Tanto sono belli. Ascoltando per la prima volta il disco, "Il Giorno Dei Numi" è stata la canzone (assieme all'intero The Wall dei Pink Floyd) che nel 1979-1980 ha cambiato per sempre la mia adolescenza. Quanto meno la mia propriocezione e percezione del mondo. Io fui molto fortunato poichè ero riuscito a procurarmi le cassette (allora si creavano coi dischi) e pure i testi in inglese ed italiano. Da quel momento in avanti, non soltanto nella musica ma nella vita, mi sono preoccupato, sforzato, di capire l'anima del mondo. Anni più tardi l'intero percorso dei testi, delle parole di Ian Curtis mi ha salvato da una depressione che mi stava prostrando. La depressione non è tristezza, non è malinconia, non è un'emozione. Non è "immaginativa". E' assenza di vita. Di possibilità di vita. E' qualcosa di percettivamente concreto, quasi fosse una strana gravità, che ti toglie letteralmente le forze e ti impedisce quasi di respirare al solo pensiero dello sforzo necessario a reagire. E anche se la mente, la logica ti dice di reagire, di pensare ad altro, di non pensarci, non ci riesci. Ecco perchè dico che è "concreta". I testi di Curtis mi hanno aiutato ad uscirne indenne, da solo e senza aiuto, probabilmente a causa di una mia propria idiosincrasia. Dio quant'erano precise ed uguali le sensazioni, i pensieri. Sembrava che Ian Curtis avesse scritto un manuale fatto di testi e poesie che descrivevano tutto il percorso che ho sperimentato. Io chiamo questa Fortuna. Ma chiunque abbia, stia vivendo la depressione, vi prego di chiedere aiuto ai medici senza vergognarvi di chiedere aiuto. Per quanto bene vi possano volere i vostri familiari, i vostri amici, nessuno di loro ha, purtroppo, gli strumenti adatti. Solo i medici, gli psicologi, gli psicoterapeuti.
Complimenti, notevole la profondità con cui scandagli ogni aspetto della musica dei Joy Division e di Ian Curtis. Mi piacerebbe moltissimo sentirti parlare di Adrian Borland, il frontman dei The Sound. 🤗🖤
apprezzato molto. la sua esposizione rappresentativa e" semplice esaustiva e per niente banale. a tal punto da andarmi a riascoltare i joy division di cui conoscevo solo il sound incrociato nei primi anni 80. grazie
Innanzitutto complimenti per il lessico corposo e ben formato. Parlare di Ian Curtis su RU-vid non è semplicissimo, io stesso ho provato recensendo "Closer" in uno dei miei video ma è stata una batosta allucinante: sentirti parlare è stato molto soddisfacente e credo che in generale il tuo canale promuova dei contenuti più che interessanti, forse quelli che servono realmente alla piattaforma in questo preciso momento! Grazie!
Posso solo dire che sei stato bravissimo, nella scelta delle parole, nell'esposizione, e nel mantenere in me l'interesse per ciò che racconti. Un sincero applauso!!👏👏👏👏👏
Rispetto ed ammirazione per un ragazzo che si interessa alla musica del passato e porta contenuti di spessore. Mi iscrivo volentieri al canale, sei un grande!!
Non conoscevo il tuo canale, e mi fa molto piacere che un ragazzo molto giovane come te conosca band come Joy Division. I Joy Division sono stati una band unica nel suo genere, senza di loro non esisterebbe molta musica di oggi e personalmente, visto che ho 52 anni, sono felice di aver vissuto gli anni 70-80 ascoltando musica immortale. E quanto è bello vedere band i cui membri non hanno tatuaggi in tutto il corpo e non hanno bisogno di apparire perché basta la loro musica. Talento vero e genuino che non esiste quasi più se non in pochissime band. Grazie per il video!
Che ti posso dire fratellino....Grazie per questi video, veramente belli che lasciano accesa la fiamma riguardo dei veri incemdi musicali che volente o nolente hanno segnato delle vite e continuano ad influenzare un po la musica attuale....quindi GRAZIE, È UN PIACERE ASCOLTARTI..... se solo aggiungessi più immagini che seguano ciò che dici,sarebbero dei video epici....Comunque per ora... Grande ....Ti supporto al 100%
Ti ho avviato con grande diffidenza, ma mi hai positivamente stupito. Forse Ian era meno "bravo ragazzo" di come l'hai descritto. L'amante anche era qualcosa di più. Sicuramente era da aggiungere che il nome New Order lo dette lui alla band, dicendo loro che se lui usciva dalla band quello doveva essere il loro nome. Questo ci fa pensare che avesse premeditato il suicidio. Si suicidò dopo aver visto in tv il film di Herzog, La ballata di Strozek, dove il protagonista si toglie la vita
Ciao, grandissimo davvero, ammiro veramente un sacco quello che stai portando sul canale, ho visto che hai appena iniziato e ti chiedo per cortesia di poter parlare di Jim Morrison, il mio mito, grazie in anticipo 🤟🏻🦎
Video stra interessante e accurato!! Hai un nuovo iscritto :) ti prego continua, se ti va ti consiglio di parlare della storia di Dave Gunn dei depeche mode oppure di persona un po' più nell'underground come il frontman dei black flag!! 😊
Incredibile, non so che dire, il tuo canale e quello che fai è su un livello oggettivamente alto; hai una spiccatissima capacità di tenere la soglia dell'attenzione, il montaggio ti segue a ruota e tutto ciò che fai ha armonia. Ottima qualità video, ottima qualità audio, OTTIMI temi. È anche incredibile come tu riesca a comunicare quasi perfettamente allo spettatore equilibrando emozione-narrazione. Ti supporto al massimo delle mie capacità
Qualche giorno fa sono andato a Genova a vedere il concerto di Peter Hook. Grande emozione ascoltando dal vivo la colonna sonora della mia cupa adolescenza
Un altro video che mantiene la qualità dei precedenti, complimenti davvero. Per la storia di gruppi interi potresti spingerti oltre il quarto d'ora di durata, la scorrevolezza con la quale esponi te lo permette.
Grazie mille, mi fa molto piacere. Al momento tengo la durata dei video bassa perché altrimenti non riuscirei a prepararne uno a settimana, ma in futuro sarà sicuramente una possibilità
Ciao! Ti riscrivo dopo un mese per comunicarti che sulla mia pagina RU-vid ho pubblicato "Ceremony" cantata da Ian Curtis. Fu la loro penultima canzone, mai registrata in studio ma in qualche mesetto di lavoro l'ho portata alla luce. Spero possa piacerti.
Sei ipnotico, ed è un complimento. Saranno anche gli argomenti trattati, ma a me come stai impostando i video piace parecchio, ho sentito cose che sapevo e che non sapevo con lo stesso interesse. Da ormai vetusto youtuber ti dico questo: leggi i commenti e scordateli subito. Vai per la tua strada che vai bene 👍
Bravo! Già che ci sei potresti fare un video anche su una band per molti aspetti vicino ai Joy division: A Certain Ratio (la mia preferita insieme ai Joy)
caro Cristian, ti scrive un reduce di quel periodo fantastico della fine degli anni settanta primi anni ottanta...all ' epoca ero dj in radio e vidi nascere il punk in tutte le sue forme tra cui la cold wave ...ti posso assicurare che il primo ascolto di unknown pleasures rimanemmo sconvolti( ...si facevano riunioni per decidere le recensioni...) e ti invito ad ascoltare quelle tracce per capire che si erano spinti in un viaggio di sola andata culminato in closer...un solo vocabolo siderali...non voglio dilungarmi per non stancarti ma ci sarebbero tante cose da dirti per chi ha vissuto quelle sensazioni in un pub di Londra con le prime videocassette che giravano ti posso dire che in un locale di 400 persone si azzittirono quando trasmission venne mandato in onda.....non hai parlato di William Burroughs che lo influenzò moltissimo....dell epilessia che con le luci stroboscopiche scatenavano le crisi e ogni sera lui sapeva a cosa andava incontro....e del dilemma del naufragio del suo matrimonio. Peter Hook un giorno avvicinato disse che vide negli occhi di quel giovane genio del peso che portava addosso ricordo che il giorno dopo dovevano partire per il tour negli states un qualcosa che gli avrebbero fruttato economicamente un milione di dollari per l epoca un tesoro....quel giovane illuminato non sopportò il peso della notorietà...andò controcorrente la sua grande forza....ricorda che in qualsiasi momento tu ascolterai i joy division li troverai sempre con un suono attuale....un abbraccio
Mi piace come parli e trovo sia ottimo che tu sia così giovane, se ne parlerei io nessuno mi ascolterebbe in quanto avendo 60 anni non potrei essere imparziale. Ho vissuto quegli anni fino in fondo e sicuramente non posso che parlarne bene, la musica attuale non mi dà molto, mi piacciono i Deftones , i Turnstile ...ma le vibrazioni avute con i Joi Divisione sono difficili da ritrovare. Devo solo dire un'ultima cosa, è solo una mia opinione. Penso che i Sex Pistols siano stati usati sapendo che così facendo non avrebbero avuto problemi economici....brutta cosa ma nel punk scanzonato e ieri errante di quei tempi ci stava , e quando indossavano svastiche non credo che non sapessero cosa facevano , era una provocazione come quasi tutto ciò che il punk faceva , l'anarchia era molto più importante ed essere punk , a quei tempi significava "accettami come sono o non farlo " . Ripeto , ho 60 anni e dopo la vita che ho fatto può essere che non riesca più ad esprimermi come dovrei, ma la memoria è quella che è. Ciao a tutti.
Davvero mi hai emozionato, ho vissuto quell'epoca in tutta la sua complessità, gran bel lavoro e ottima capacità di sintesi narrativa. Conosci gli XTC ?
Hai veramente un bel modo di raccontare la musica, l' unica cosa che mi permetto di dirti è: lavora sulla modulazione della voce, sulla inflessione delle frasi, a volte sembra che parli un giornalista che ripete ogni frase allo stesso modo, ti porto l' esempio di Barbero, che riesce a tenerti incollato trattando qualsiasi argomento, proprio per il modo che ha di esprimere i concetti, però è il pelo nell' uovo, continua così :)
C'è un gruppo che a quei tempi gettava le basi e le successive distinzioni fra punk e new wave, sono ancora attivi ed hanno una discografia infinita fra collaborazioni ed album da loro prodotti in 50 anni di carriera. Sono gli wire, un gruppo metronomico dal vivo, 4 vecchietti pimpanti e pieni di energia elargita dal palco al pubblico, visti dal vivo a mio avviso, sono superiori ai Pink Floyd che ho visto a Roma nel 95. Di loro nn si parla ed è un peccato, perché appunto sono ancora vivi (spero), e sono stai un esempio per tutto il mainstream di quei tempi e delle vicissitudini postume a quei tempi. Spero ritagli uno spazio per loro, contattami all'uopo... Ciao!!!!
Se posso intromettermi, il grande Layne è anche molto ben discusso qui: ru-vid.com/video/%D0%B2%D0%B8%D0%B4%D0%B5%D0%BE-tfbzaL2W46M.html Ma è sempre un piacere ascoltarne e sono certa che anche su questo canale ci sia del potenziale per parlarne in maniera interessante.
.....non credo alle mie orecchie e ai miei occhi..... stai davvero parlando di Ian Curtis e dei leggendari Joy Division? Non solo, vedo che hai letto anche la biografia..... ti sei appena addentrato dal post-punk al principio assoluto del Dark! ....bravo, devo proprio farti i miei complimenti!
Complimenti! Io sono già ai miei "secondi 'Anta", ma conservo ancora a casa il libro di Chino Ferrara su Ian Curtis ed i Joy Division. A quando il video sulla "prosecuzione" dei Joy Division, cioè i New Order?
Purtroppo a causa del formato molto ristretto dei miei video qualcosa viene sempre tagliata, in questo caso è stato il turno dei New Orders ad essere tagliati. Magari ne parlerò più avanti, anche se al momento non è nei piani
Oltre all,EP DEI JOY DIVISION "AN IDEAL FOR LIVING",È STATO PUBLICATO NEL 1977 UN ALTRO EXLUSIVE EP,MA A NOME "WARSAW".titolo ,"THE IDEAL BEGINNING".assolutamente introvabile, solo x fans!!!!
sei bravissimo, in pochi minuti riesci a raccontare una vita intera, e lo rendi interessante ed emozionane da non poter smettere di guardare fino alla fine.
ciao , vedo che hai appena iniziato, complimenti per le scelte iniziali. sui joy division non spreco complimenti ed elogi , perche qualsiasi cosa dicessi non sarebbe abbastanza, per me senza dubbio top , riescono a influenzare ancora oggi che il punk è morto da 40 anni e il rock da 20 , basta ascoltare gruppi tipo swans, o i recenti black marble (a different arrangement e it's immaterial per ritrovare unknown pleasures) , o Man-Amplified dei Clock DVA per ritrovare le atmosfere di Closer, e capire quanto i JD siano stati seminali e incisivi per più di una generazione. riuscivano a unire rabbia e desolazione con melodia struggente, io li ritrovo parecchio anche nei breathless di Dominic Appleton, che pure sono tra i miei preferiti. tony wilson e stato importante , ma è stato martin hannett il vero deus ex machina . il warsaw demo infatti contiene già quasi tutti pezzi di unknown pleasures, già completi anche nell'arrangiamento, ma suonano molto diversi dal suono che martin gli darà una volta messe le mani sopra, e non solo per le innovazione tecnologiche. Martin era eroinomane , e fu lui a dare quel il taglio cupo e drammatico alla band , e quel il senso dell'ineluttabile, la sua cupa interiorità si sposò a quella di Ian , erano molto simili , per quello si beccavano. personalmente credo che il genere "dark" sia nato in quel momento, anche se furono JuJu di siuoxsie , e la trilogia dei cure a dare i canoni poco dopo. giusto per curiosità, hannett ai tempi produceva anche gli U2, e se ci si fa caso , il singolo 11 o'clock tick tock , un piccolo capolavoro, tocca tonalità tragiche e drammatiche molto simili , alla morte di hannett passsarono con steve lilliwhite, che aveva tonalità più rock "epico" , e gli produsse boy/october/war , che assieme ai primi due dei big country, e a sparkle in the rain dei simple minds, creò quel rock da arena che a metà degli anni 80 raggiunse l'apice col live aid e spazzò via il tecnopop elettronico degli anni 80-84 . il giovane punk incazzato bono vox passò dagli anfibi e giacche in pelle agli stivali coi tacchi , le giacche con le frange , e il cappello da cow boy. diventò americano, e finì a cantare gospel e duettare con pavarotti , ma quella è un'altra storia, che puoi raccontare in un altro episodio ci sono alcune imperfezioni trascurabili , ad esempio stephen morris non faceva parte del nucleo che reclutò curtis , ma arrivò dopo riguardo al tour negli stati uniti vale la pena ricostdare ceh Ian aveva terrore degli aerei , va bene che non sembra abbastanza per impiccarsi , ma è possibile che questo abbia contribuito come ulteriore elemento di ansia . e curtis non prendeva farmaci , cosi almeno mi sembra che testimoniasse debbie nel suo libro , che fondamentalmente lancia la teoria che ian non venne curato e anzi poteva essere salvato, avendo scoperto molti anni dopo che esiste una altissima relazione tra epilessia e depressione. cosi mi sembra di ricordare , potrei sbagliare però. ovviamente prendeva anfetamine , se è questo che intendevi , e non è che gli facesse bene . personalmente credo che Ian non avesse gran stima dei sapiens, già in partenza, non con considerava il mondo un bel posto. anche io credo si sia ucciso per il fallimento del proprio matrimonio, i sensi di colpa nei confronti della moglie e della figlia , che amava ancora ma non amava più, e questa ambivalenza era non più sopportabile. è tutto molto chiaro secondo me When routine bites hard and ambitions are low, And resentment rides high but emotions won't grow Our respect runs so dry , Yet there's still this appeal that we've kept through our lives all my failings exposed, There's a taste in my mouth as desperation takes hold ottimo il tuo setting , semplice e minimale, molto factory records , si vede che hai preso la cosa con serietà e non ci mostri i pensili della tua cucina, però ti faccio un appunto , prendilo come un consiglio costruttivo : attento alla pronuncia !!! ian ha l'accento sulla I , non sulla A . Manchester lo pronunci a volte con l'accento su man , a volte su chest, se vuoi italianizzarlo ci sta , ma usa la stessa pronuncia per tutto il video . comunque complimenti . fa piacere vedere che ancora ci sono persone che amano cercare e scoprire questi gioielli nascosti e poco comuni
Gli U2 hanno avuto un’altra evoluzione, molto più ampia; e menomale direi! Altrimenti forse sarebbero rimasti incastrati sempre nelle stesse dinamiche “dark”, che possono etichettarti a vita e limitarti parecchio. Io sinceramente non credo sarebbe accaduto, perché già dagli esordi si intuiva che gli U2 avevano più margini di esplorazione e di evoluzione musicale rispetto ad altre band dell’epoca. Sebbene avessero ed hanno ancora oggi il loro lato oscuro, e quando gli va, o una canzone si presta a farlo uscire fuori, sanno metterlo in risalto. Ma ripeto, a differenza di altre band (nate in quel periodo e non solo), hanno saputo esplorare molto, cambiare, crescere e quasi sempre fare centro.
@@paliki hai perfettamente ragione , commercialmente non lo metto in dubbio . e anche dal vivo hanno qualcosa di non comune , riescono a rompere la barriera tra pubblico e performer , non li ho visti ultimamente , ma almeno tempo fa erano in grado di trasformare un concerto in un'esperienza emotiva totale. E Bono per me ha un timbro unico ed è un grandissimo interprete . detto questo , a livello di qualità credo che possiamo fermarci ai primi 4 album , dei veri e proproi concept album organici e completi , più il live a red rocks , e i miei 30 cm di vinili bootleg non sono li per caso . the joshua tree è un banale album di rock americano confezionato per sfondare nel mainstream internazionale , 11 pezzi senza più epica nazionalistica , senza "pride" , senza sofferenza ... rattle and hum e un fallimento totale, ancora peggio, disorganico, malamente contaminato da gospel , blues , country, ma come un puzzle senza logica, tante figurine da collezione appiccicate senza storia . avevo sperato in un ritorno di pathos rabbioso con achtung baby , risentendo il riff grattugiato di the edge in the fly , ma anche li sono finiti a ballate e citazioni... who's gonna ride , your wild horseeeeeeees .... poi ognuno apprezza ciò con cui più si identifica , e magari chi li ha conosciuti da li vede i primi 4 dischi come opere immature, ruvide , e grezze. e comunque , se un albero si riconosce dai frutti , e gli eredi degli u2 sono i coldplay , direi che siamo messi malino paradossalmente , oggi ascolto più volentieri the crossing e steeltown dei big country , e ricordo sturt adamson come uno dei più grandi (e incompresi) geni di quegli anni , e non solo , un grandissimo artista , complesso come uomo, ma molto umano . meriterebbe una puntata su questo canale
@@andrewcolini9516 mah boh.. aldilà delle opinioni personali, Joshua è un capolavoro (che di americano ha delle influenze si, ma il rock americano è parecchio diverso, specie quello di quegli anni poi), con Achtung Baby hanno chiuso gli 80 ed hanno aperto i 90 in maniera inaspettata, rivoluzionaria (e si che in questo caso possiamo usare questo termine), lo ZooTv poi dai, spettacolare!! Da Achtung in poi tantissimi dischi hanno iniziato a suonare come quello e altre band a prendere alcuni di quei produttori. Un disco meraviglioso, ci sono tanti tipi di canzoni in quel disco, da ballad entrate nella storia come One, fino a pezzi cupi e graffianti come Acrobat o Love is blindness. Forse diciamo che a te gli U2 non piacciono molto 😆 o cmq non li si può proprio limitare ai primi 3/4 dischi. Io sinceramente penso che i primi 3 album sono molto belli, ma è da Unforgettable in poi che hanno espresso il meglio. Rattle è un disco di passaggio, che ha cmq un perché e delle perle (All I want, Heartland, per es), anche Pop è un altro territorio esplorato e molto bene tra l’altro. Dal 2000 in poi non approfondisco, perché sennò sembro di parte, ma ne hanno scritti di pezzoni ed anche un paio di album molto belli, pure in questi ultimi 20 anni. E comunque, aldilà di tutto, è molto difficile trovare un gruppo così longevo e che dopo 40 anni riesce a scrivere un pezzo come Every breaking wave o Vertigo, che per quanto quest’ultimo nn regga il confronto con brani del passato, è una hit bestiale. C’è sempre un impegno diverso che trovo in loro, e una sincerità che li rende unici e anche più umani e spontanei rispetto ad altri. Poi è chiaro, i capolavori non si ripetono, ma questo vale per tutti i gruppi o solisti che siano.. Anche in generi musicali diversi, anche nel jazz, nella fusion (cosi per dire eh nn per fare il nerd), dove i musicisti sono più completi e hanno un bagaglio di conoscenze musicali più ampio, i periodi e gli album più belli e importanti, non sono tutti, ma ci sono sempre i capisaldi. Breve esempio (poi basta 😀), se prendi i Weather Report (mostri sacri), hanno avuto un’evoluzione stupenda, un percorso che ha (naturalmente), dei picchi e dei momenti meno brillanti, ma tutto frutto di un cammino che poi ti porta a fare dei capolavori. Dopo quelli, c’è chi riesce ogni tanto a reggere col passato e chi invece no. Ecco, gli U2 sono tra quei pochi. Per quanto riguarda i Coldplay .. Sempre pensato che sono una versione annacquata degli U2 e dei Radiohead.. anche se i primi 2/3 album mi piacevano e mi piacciono ancora. Un saluto 🖖!
@@paliki io posseggo una copia in vinile di out of control, 12" della CBS , lato B stories for boys e Boy/Girl . ho il 45 giri studio di 11 o'clock tick tock , e altri del 79 prima di boy , anche il 45 di i will follow e una versione 7" e una 12" di fire con the ocean live lato B, il 45 giri di celebration , i 12" di sunday bloody sunday e two hearts beat as one , 45 e 12" di pride, 12" di unforgettable fire . di boy ho l'edizione canadese censurata. ho continuato a collezionare maniacalmente rarità fino a desire, all oi want is you , angel of harlem... eccetera . visti a modena nell'87 , purtroppo ho mancato milano nel 1985, ma conosco il concerto a memoria , ho una cinquantina di bootleg , anche qualche picture disc attaccato al muro . puoi dirmi tutto , ma non che gli u2 non mi piacciono molto . sono stato un vero e proprio amante innamorato. uno che ha dedicato anni ad una band (essendone peraltro ripagato) imparando ogni loro testo a memoria, cantando il loro pezzi la mattina andando a scuola e la sera addormentandosi, e che gli deve anche la scoperta dei joy division (a day without me era scritta in riferimento a ian curtis). joshua tree l ho macinato a furia di ascoltarlo , ma già si capiva che qualcosa era cambiato , avevo 16 anni , mi serviva più rabbia, mi sono guardato indietro verso i joy division e il mondo punk dark , e avanti interessandomi alla scena noise /nowave / garage / indie. frequentavo i centri sociali e ascoltavo i primissimi sonic youth , dinosaur jr , soundgarden , god machine, mudhoney, jane's addiction , pixies (cazzo!!!), loop... era un mondo sotterraneo sconosciuto al mainstream , che trasudava energia , troppa , e si sentiva che doveva portare a qualcosa . nel 1988 mi spaccavo l'ipotalamo con daydream nation , nello stesso anno gli u2 fanno uscire rattle and hum .. per me erano proprio partiti per la tangente . io non ho seguito loro , ma l ho vissuta come che loro non siano stati con me . mi avevano lasciato per fare le rockstar patinate . hanno avuto successo, nessun dubbio , e gli voglio bene , hanno avuto coraggio di cambiare, è ovvio che bono sarebbe ridicolo a marciare con la bandiera bianca sul palco a 63 anni, ma non hanno preso la mia via , ma veramente penso che gli album da joshua tree in poi siano scadenti . comunque , mi restano piccole soddisfazione tipo conoscere i nirvana da prima di nevermind , e averli visti dal vivo. e questo aldilà delle opinioni personali , ovviamente )sono affezionato a dischi orrendi per motivi esclusivamente anagrafici e di memoria , e la storia di ognuno è unica e irripetibile) Un saluto anche a te 👋
