Igor sei come sempre davvero un bravissimo oratore ma da appassionato dell'argomento ( da psicologo non psicoanalista) mi chiedo: se il passato non ha influenza sul presente come si spiega "il trauma"? Non intendo i traumi infantili (su cui ci sarebbe molto da discutere) ma anche i semplici "spaventi". Uno fa un incidente in auto e poi non la guida più, perché? Quale altra spiegazione possiamo trovare se non quella legata al "passato"? Conosco gli studi della Loftus sulla "fallacia della memoria" e sicuramente il passato "non esiste" se non come ricostruzione interna nelle nostre teste (la memoria auto biografica). Però questo non è proprio come dire che siamo completamente liberi dal nostro passato, altrimenti ripeto... come si spiega l'effetto dei traumi? E' una domanda che pongo davvero non è una posizione presuntuosa da psicologo ;-)
Guarda, anche io studio psicologia e ho dubbi in merito ad alcune cose che dice. Però posso dirti che a questo proposito secondo la sua teoria, condivisibile o meno, ha già risposto con la sua logica intrinseca. Praticamente, non è che non guidiamo più perché ci ha spaventato l'incidente, ma è il futuro ad influenzare il passato, quindi probabilmente, poiché, metti, il giorno 3 dovevamo incontrare qualcuno prendendo l'autobus, allora la nostra coscienza superiore (lui la chiama in un modo che mi sfugge adesso) farà in modo che il giorno 1 ci spaventiamo in macchina così da decidere di non prenderla il giorno 3 per poter incontrare quella persona. Questo è come io ho inteso che la vede lui, non mi arrogo il diritto di stabilirne la veridicità o la falsità. Spero di essermi spiegata. :)
Beh mi pare che Sibaldi l'abbia spiegato benissimo. La mia mente si inventa un trauma accaduto nel passato per spiegare le mie paure o le mie disfunzioni nel presente.Se vuoi puoi obiettare che invece il tuo trauma è reale, non è inventato, ma non cambia nulla perché è sempre la tua mente che decide che cosa è reale e che cosa è inventato.
perché la mente è collegata in un altro presente (finto passato) come se quell'incidente successo '' 10 anni fa' '' stia succedendo in quel momento quindi sei spaventato impaurito. Infatti a mio parere personale non ci sono persone che ''si ricordano'' di vite passate ma sono solamente collegate parzialmente a esse visto sempre a mio parere che il tempo NON ESISTE
Buongiorno Genna! dovresti intervistarlo... in un prossimo podcast. Comunque io soffro di amaxofobia, e un bel di ho fatto un incidente che ha giustificto perfettamente il mio non guidare....
Il tempo come di solito lo si intende non esiste. Il passato può essere modificato nel presente, sicché il passato può divenire il tuo futuro. Ciò da cui si può intervenire per cambiare rotte e frequenze è il qui ed ora, che è ancora diverso dal tempo presente. Le varie dimensioni coesistono e si mischiano tra loro anche se non lo vedi, ma lo si potrebbe vedere. Trauma.... mh, è un'esperienza che viene registrata nella mente in modo immediato. L'emotività diciamo negativa si imprime più facilmente e velocemente perché ha un impatto "che fa rumore", attraversa tutti i sensi dell'esperienza terrena nello stesso istante. La tua mente registra questa esperienza ( vedi es. dell'incidente ) e la memorizza come valida e la ripesca quando deve dare una risposta. Devi guidare di nuovo ma non lo fai, il tuo programma mentale risponde con l'esperienza già fatta "non guidare più, ti fai male". Un albero che cade fa molto più rumore di cento che crescono insieme. Esperienza terrena, fisico/materiale. Toccare, guardare ( non vedere ), annusare, udire, assaporare. Vogliono una risposta immediata. La paura come prima esperienza ( primo incidente ), paura che accada di nuovo, è un'emozione immediata, nutre l'emotività. Almeno fino ad un certo punto, alla parte emotiva poco importa se negativo o positivo, basta che mangia.... Disobbedienza ( come lo intende Sibaldi ) .... Chiedo scusa per l'intrusione, non sono una psicologa ma una traumatizzata che potrebbe sedere nei vostri studi come paziente, che pur volendo non può scappare da quel "se" ( che non è né "Se" né Io. Vedi anche questo nei video di Sibaldi ) che si autoanalizza....
Molte ma poi reagisci, l'importanza dei desideri sta proprio nel dare una direzione alla tua evoluzione. Per me sta funzionando così. Dal depresso al determinato, e stò molto meglio
No, Igor. Se mi chiedi perché mi piaceva il caffè, se non mi piace più, non so spiegarmelo neppure io. Se però mi chiedi perché ho smesso di bere caffè, ti rispondo che l'ho fatto in quanto mi faceva male, ragione per cui il passato ha influenzato il mio salutare presente...altro che no...
Interessantissimo... Non sono un'esperta ma a livello biologico siamo una specie sola perché per avere una speciazione ci vuole moltissimo tempo ed ancora non è successo. Un'altra specie per intenderci erano i Neanderthal, e ci erano anche molto vicini tanto da poterci "incrociare". Le specie per definizione non si incrociano o producono figli non prolifici. Probabilmente Sibaldi con "specie" intende gruppi sociali, culture o subculture.
Buongiorno, è la presentazione del libro "Prigioni - Le Pene Collettive", disponibile al seguente link: www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__prigioni-pene-collettive-igor-sibaldi.php?x_frame_secure=1&pn=621
Allora io devo essere già con la valigia pronta perché non sopporto più i soprusi e la mancanza di educazione . Dal medico , un signore pieno di se e senza riguardo, mi sono imposta e l'ho in modo fermo intimato a non seguitare a ricevere telefonate mentre ero nello studio per una visita. Lui non credeva alle mie parole e mi ha chiesto scusa.
Io al liceo scientifico ho imparato che la storia è un racconto obiettivo di avvenimenti, mentre l'interpretazione da parte di studiosi si chiama storiografia.
Caro Igor, perseguo ormai la mia ricerca umana e spirituale da 10 anni ed un pò sono in grado di capire ciò che dici, ma se una persona all'oscuro di tutto incappa in questo video, si farà delle gran risate senza capire un granché. Forse in certi punti dovresti spiegare meglio gli esempi che fai. Grazie comunque per i tuoi video.