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Il coraggio di essere liberi - Incontro con Vito Mancuso 

ThePolartv
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La libertà è al centro del libro “il coraggio di essere liberi” di Vito Mancuso. il teologo affronta la questione in modo concreto, interrogandosi non tanto sulla libertà come concetto, quanto sull’essere liberi come condizione dell’esistenza reale. La domanda più importante quindi non è: «Esiste la libertà?», quanto piuttosto: «Tu ti ritieni libero? E se non ti ritieni tale, lo vuoi diventare? hai, vuoi avere, il coraggio di essere libero?». Per essere liberi, infatti, ci vuole coraggio. il coraggio di sottrarsi al pensiero dominante e scoprire nuovi valori in cui credere; il coraggio di scrollarsi di dosso le convenzioni che ci soffocano e costruire un rapporto autentico con gli altri e con se stessi; il coraggio di essere liberi per diventare veramente chi siamo.

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21 авг 2024

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Комментарии : 31   
@giancarlaaccomasso8957
@giancarlaaccomasso8957 3 года назад
Vito Mancuso, grande ricercatore dello spirito.Bellissimo riascoltarlo ogni tanto,anzi sempre.
@IvanaRaffaini-sd9kl
@IvanaRaffaini-sd9kl 6 месяцев назад
Vito Mancuso, patrimonio dell'umanità!
@annavanni9261
@annavanni9261 6 лет назад
Mancuso è un teologo eccezionale una persona solare trasparente sa quello che dice.
@paolaaimonecat9609
@paolaaimonecat9609 5 месяцев назад
Come mi piace come pensa lei. Anche io credo nel Mistero. Sono in procinto di fare un testamento ma penso che riguardi i beni materiali ma mi piacerebbe molto scrivere a ogni persona per manifestare il mio affetto ad ognuno. Non un semplice elenco di beni materiali. Spero di farcela.
@francoguidi5237
@francoguidi5237 4 года назад
Caro Vito io condivido tantissime cose che dice e credo anch’io, molto più poveramente, quello che scrisse il Cardinal Martini, nel suo libro ( mi pare L’anima e il suo destino ) che la teologia dovrà tener conto del suo modo di far teologia, pure affermando di non essere d’accordo su tutto quanto esponeva. Io credo che nella sua visione ci sia una sopravvalutazione del pensiero razionale. Anch’io sono un razionale, orgoglioso fin dal liceo della capacità di apprendere con facilità filosofia, il greco, la matematica . Poi con gli anni, tanti, di fronte al mistero ho dovuto fare e sto facendo un percorso di riportare al cuore i pensieri, gli affetti le quotidianità’. La razionalità è limitata, il cuore inesauribile. ( Pascal) Mi pare manchi nelle esposizione della sua teologia -filosofia una dimensione fondamentale, la più fondamentale(mi perdoni l’espressione ): la grazia . Nel discorso specifico l’io, la libertà sono oggetto di lavoro ed elaborazione quotidiana. Ma alla fine li ricevo per grazia, rimangono un dono di cui essere immensamente grati. Ciò vale per i credenti e i non credenti, distinzione che ritengo Dio non faccia. Il segreto , non poi così segreto, è la contemplazione , quando il mio io e la mia libertà sono vissute davanti al Dio incomprensibile ma personalissimo. Con gratitudine comunque di quanto fa
@fefedp6125
@fefedp6125 Год назад
Commento meraviglioso
@annavanni9261
@annavanni9261 6 лет назад
BRAVO MANCUSO CONDIVIDO TUTTO QUELLO CHE RACCONTA I SUOI RACCONTI SONO VERI.E' ATEO CHE HA BISOGNO DI CREDERE E' CONVINTO DI NON CREDERE!!!!! VIVE BENE.
@rosapiamastrangelom2308
@rosapiamastrangelom2308 6 лет назад
Matteo Pazzagli kiss
@ggiannizzeronero
@ggiannizzeronero 6 лет назад
Mito! Grande pensiero libero e fedele 👍☺
@SalvatoreAntoine
@SalvatoreAntoine 7 лет назад
grande Vito!
@freddyspinetti6700
@freddyspinetti6700 7 месяцев назад
Gigante
@terezinapulaj8901
@terezinapulaj8901 7 месяцев назад
Se sono dura ne parezo il mio animo e pjeno di rica detro di me ance se la vita e stato durra
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 6 лет назад
la mia analisi troppo razionale e la critica di Gustave Le Bon La prima parte introduce un confronto fra un organismo vivente (per esempio l'uomo) e la sua società (per esempio quella umana). Seguono tentativi di analisi dovuti al pensiero di Le Bon. Confronto fra le vitalità di essere vivente e comunità umana nel tentativo di comprendere meglio l'una e l'altra e A: Vitalità applicata all'essere vivente Qualsiasi organo di un essere vivente concepisce la propria vitalità utilizzando tutto un insieme di fattori elementari disponibili nell'organismo che fanno funzionare l'organo e così tutti gli altri organi. CORRISPONDE: Vitalità applicata alla comunità umana Qualsiasi attività umana concepisce la propria vitalità utilizzando tutto un insieme di fattori elementari disponibili nella comunità umana che rendono possibile e funzionale l'attività e così per tutte le altre attività. A: L'essere è messo in condizione di produrre la propria vita proprio utilizzando l'insieme dei fattori elementari per tramite delle funzioni rese possibili dagli organi. CORRISPONDE: La comunità è messa in condizione di produrre la propria vita proprio utilizzando l'insieme dei fattori elementari per tramite delle funzioni rese possibili dalle attività. A: Quando l'organismo è ammalato o comunque accusa disfunzioni, le funzioni degli organi non riescono ad espletare bene il proprio compito ed emettono segnali di sofferenza per avvertire l'organismo nella sua interezza della necessità di cambiare il proprio comportamento. CORRISPONDE: Quando la comunità è ammalata o comunque accusa disfunzioni, le funzioni delle attività non riescono ad espletare bene il proprio compito ed emettono segnali di sofferenza per avvertire la comunità nella sua interezza della necessità di cambiare il proprio comportamento. A: Individuiamo ora i fattori elementari che rendono possibile agli organi di espletare le proprie funzioni: per i fattori elementari dobbiamo distinguere due aspetti: quello materiale, fisico che rende possibili concretamente gli espletamenti naturali e quello concettuale corrispondente al progetto di essere vivente attraverso il quale il fattore (la cellula) acquisisce la sua specializzazione ad attuare il suo specifico compito. CORRISPONDE: Individuiamo ora i fattori elementari che rendono possibile alle attività di espletare le proprie funzioni: per i fattori elementari dobbiamo distinguere due aspetti: quello materiale, fisico che rende possibili concretamente gli espletamenti naturali e quello concettuale corrispondente alle modalità di convivenza della comunità, le regole attraverso cui il fattore (l'individuo uomo) acquisisce la sua specializzazione ad attuare il suo specifico compito. A: Peculiarità dell'essere vivente. Definisco essere vivente un sistema organizzato capace di estrarre ed acquisire energia (metabolizzazione) dall'ambiente in cui si trova per avere esistenza individuale che sta cioè in relazione con l'ambiente secondo la capacità prima descritta; la sua capacità però si completa in quella di riprodursi in esseri viventi simili, aventi cioè la sua stessa forma materiale e capacità di vita. L'essere vivente dipende dall'ambiente in cui si trova. È probabile che il continuo modificarsi dell'ambiente abbia indotto gli esseri viventi a differenziarsi ed ad esprimersi secondo un progetto di vita che possa man mano adattarsi alle nuove situazioni. L'evoluzione è resa possibile da esperimenti ripetuti attraverso il proprio destino dalla nascita, nell'arco di vita e fino alla morte. Gli esperimenti avvengono naturalmente nell'ambiente e perciò i cambiamenti di questo possono influire in modo decisivo. CORRISPONDE: Peculiarità della comunità vivente. Osservo che l'esistenza di esseri viventi simili ma differenziati in ragione del proprio progetto di essere vivente, comporta il costituirsi sulla terra di comunità di individui appartenenti ciascuno ad una stessa specie. Questo comporta oltre alla relazione di sessualità espediente per il mantenimento della specie mediante la procreazione anche unione degli individui della stessa specie in società organizzate per utilizzare nel modo migliore la potenzialità energetica complessiva della moltitudine dei componenti. Le società compendiano la propria funzionalità nell'essere una proiezione dell'individuo nell'ambiente per renderlo più adatto alla propria esistenza. Mi sembra di poter dire che la società è un organo dell'individuo esteso in modo virtuale, immateriale nella propria comunità e che partecipa all'evoluzione dell'ambiente per assolvere al compito di farlo vivere meglio possibile. Questo organo sopravvive all'essere vivente conservandosi nella specie.
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 6 лет назад
Per favore leggere nel seguente ordine 1) la mia analisi troppo razionale e la critica di Gustave Le Bon 2) A: Il progetto di essere vivente (sua specie) è il risultato dell'evoluzione durata milioni di anni. Gli ulteriori passi di evoluzione (le trasformazioni fisiche trasferibili alla progenie) sono talmente lenti che non è possibile all'essere vivente accorgersi della loro 3)FINITO IL CONFRONTO. Finito il confronto. Un tentativo per sviluppare una strategia di crescita culturale che ci salvi dal disastro. Forse l'aspetto più significativo delle differenze psicologiche esistenti fra l'individuo
@coolboysapkota
@coolboysapkota 7 лет назад
Filosofia e teologia non coincidono, non devono coincidere. Ma quando si dà per scontata l'esistenza di Dio la filosofia diventa teologia.
@diamanteblu7789
@diamanteblu7789 4 года назад
Un vero teologo non dà per scontata l'esistenza di Dio, ed infatti Mancuso lo fa capire all'inizio del suo intervento quando dice: "non so nemmeno se si possa chiamare Dio quel Mistero, l'Essere...". Come si fa a dire che Dio esiste o non esiste se non siamo nemmeno d'accordo sul significato del termine Dio. Ogni religione ha una propria visione di Dio che si differenzia anni luce dal Dio di un'altra religione. Non sono differenze da poco. Quello che io chiamo Dio a prescindere se esista davvero oppure no, per un indù' non è Dio ma un'altra cosa. È come se io chiamassi "rosa" quello che un altro soggetto chiama "Margherita". Per non parlare poi di cosa la nostra mente proietta nella figura di Dio, e qui non ci sarebbero più tanti concetti di Dio quante religioni ci sono sulla Terra ma addirittura ci sarebbero sette miliardi di concetti diversi di Dio quanti sono gli uomini su questo pianeta. La verità che il mistero di Dio travalica ogni nostra conoscenza ed intelletto, non può essere afferrato intellettualmente; forse l'unica strada è quella dei mistici che Lo hanno esperito e che con enormi difficoltà cercano di comunicarci la loro esperienza di Infinito con un mezzo del tutto inadeguato ma l'unico a disposizione, il linguaggio umano; le parole possono farsi poesia e descrivere mirabilmente tutta la gamma di emozioni e pensieri che possono attraversare l'animo umano ma quando si vuole esprimere a parole l'inesprimibile esperienza dell'Assoluto anche i più eccelsi oratori e scrittori sono consapevoli di emettere solo qualche balbettio in confronto all'esperienza vissuta.
@coolboysapkota
@coolboysapkota 4 года назад
@@diamanteblu7789 "Un vero teologo non dà per scontata l'esistenza di Dio"?! Questa non l'avevo mai sentita... Sette miliardi? Meno gli atei... Mancuso è un 'eretico' da barzelletta e dice cose risibili, per esempio che il Covid si vince con l'amore... hai voglia!!!
@coolboysapkota
@coolboysapkota 4 года назад
@@diamanteblu7789 Un vero teologo dà per scontata l'esistenza di Dio
@coolboysapkota
@coolboysapkota 4 года назад
@@diamanteblu7789 Me l'ha confermato anche un amico biancanevologo, che dà per scontata l'esistenza di Biancaneve
@gianlucariggio7371
@gianlucariggio7371 2 года назад
Nomen omen
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 6 лет назад
A: Il progetto di essere vivente (sua specie) è il risultato dell'evoluzione durata milioni di anni. Gli ulteriori passi di evoluzione (le trasformazioni fisiche trasferibili alla progenie) sono talmente lenti che non è possibile all'essere vivente accorgersi della loro attuazione su sé stesso prima di estinguersi. Pertanto il progetto pur evolvendo è molto ben definito a indicare la specie di appartenenza. CORRISPONDE: Ho detto: “la società è un organo dell'essere vivente", perciò evolve da milioni di anni insieme allo stesso. La specie subisce le trasformazioni fisiche durante la propria esistenza pertanto è testimone dei passi della propria evoluzione. Quando le trasformazioni ambientali avvengono in tempi tanto brevi rispetto alla capacità della specie di evolvere per adattarvisi, la specie può indebolirsi fino ad estinguersi. A: L'economia naturale ha elaborato il seguente criterio adattato al massimo rendimento: al concepimento dell'essere vivente osserviamo l'esistenza di una cellula che possiede il progetto di evoluzione nell'essere vivente che dalla stessa andrà a costituirsi. Pertanto tutte le cellule che da quella si sviluppano mediante i processi della parto-genesi e della propria capacità metabolica di crescere possiedono lo stesso progetto e riconoscono il proprio compito dalle condizioni dell'ambiente in cui si trovano, cioè dalla vicinanza delle cellule adiacenti con compiti complementari al suo. Il compito assunto trasforma le cellule fisicamente, di modo che partendo da una matrice unica ciascuna si differenzia anche fisicamente adattandosi al proprio compito per una specifica funzione di relazione con le altre. Quando tutte le fasi del progetto sono state attuate (formando tutti gli organi dell'essere vivente), l'individuo può nascere, acquisire la propria individualità coordinata secondo le specifiche della specie di appartenenza. Ora tutti i suoi organi sono costituiti e interagiscono con l'individualità dell'essere per gestire insieme la sua vita cioè, mandandogli e ricevendone i messaggi necessari, lo obbligano ad eseguire le funzioni vitali. Questi messaggi riguardano sia la gestione dei comportamenti normali di routine che quelli necessari a far fronte ad evenienze particolari come malattie e disfunzioni. È significativo che l'evoluzione abbia individuato la necessità di adempiere con organi diffusi in tutto l'organismo a due esigenze che sono comuni a tutti gli organi. La prima esigenza si riferisce all'utilizzo dell'energia che pertanto deve essere distribuita secondo necessità ed a ciò provvede da una parte l'organo di diffusione che è il sistema circolatorio e dall'altra la capacità distribuita di assimilare che è caratteristica comune a tutte le cellule con il loro meccanismo per metabolizzare localmente l'energia che il fluido circolante gli porta. Ma questa gestione deve essere guidata con sapienza coordinatrice, che significa capacità diffusa di ricevere e inviare i messaggi ed a ciò provvede il sistema nervoso distribuito ma anche la concentrazione nervosa individuale capace di elaborare la sintesi e pianificare la distribuzione momento per momento più utile alla vita individuale. Ma il fenomeno della vita di ogni organismo vivente si esplica nell'ambiente dal quale trae l'energia per vivere; usufruisce perciò degli organi sensori attraverso i quali esplora l'ambiente e convoglia le ulteriori informazioni al sistema nervoso per completare la sintesi. Il sistema nervoso dell'uomo è lo stadio attuale della evoluzione durata milioni di anni. Le funzionalità acquisite sono da una parte il grande rendimento nell'uso dell'energia ottenuto mediante l'enorme quantità di operazioni ripetitive automatiche (respirazione, circolazione del sangue, metabolismo, ecc.) ma anche operazioni conseguenti da decisioni prese dall'individuo estemporaneamente per far fronte a esigenze che il sistema nervoso preposto (il cervello) si reso capace di classificare in ordine d'importanza. La situazione più esemplificativa è quella della capacità di indirizzare la gran parte dell'energia alle funzioni più adatte alla difesa dell'individuo in caso di pericolo (vedi adrenalina). Consegue un sistema aperto all'evoluzione attraverso i miglioramenti delle situazioni insoddisfacenti e perciò guidato dal proposito di un'economia solidale fra gli organi per ottenere il massimo rendimento con l'obiettivo della migliore salute possibile. Ma al proposito non corrisponde sempre la più opportuna operatività a causa dei limiti fisici e di limiti alla comprensione del sistema stesso. Il sistema è però capace di memorizzare le situazioni di errore per trasmettere alla progenie le informazioni che favoriscano l'evoluzione verso modifiche appropriate. CORRISPONDE: Una differenza fra il modo in cui vive una comunità di individui ed uno solo degli stessi consegue dall'energia a disposizione delle due entità. La società propone la propria cultura per sviluppare tecniche di utilizzo dell'energia disponibile a favore della propria specie. I rendimenti delle società delle specie viventi si differenziano in conseguenza della capacità culturale che il lungo periodo dell'evoluzione è riuscito a mettere a disposizione. La potenzialità di ogni specie dipende dalla moltitudine degli individui per effetto della somma delle singole capacità energetiche, però i criteri attraverso i quali si innescano le relazioni agiscono con effetti di moltiplicazione. La società umana è all'apice della classifica di tutte le società delle specie viventi proprio in ragione dei criteri che ha saputo inventare per appropriarsi dell'energia disponibile nell'ambiente. Però i rapporti fra le capacità di prelevare energia sono tali che la specie umana si è eletta ad unica fruitrice dell'ambiente in cui vive e sta eliminando le altre specie viventi con la loro carica di vitalità, senza aver compreso quanto le stesse sono importanti per la sua stessa vita. Osservo che le modalità di esistenza di altre specie viventi ci dà indicazioni negative su questo comportamento della nostra società. Succede infatti che alcune specie hanno culture che traggono il loro sostentamento da una unica altra specie usandola come proprio cibo e che quando avviene che per qualsiasi motivo quest'ultima si estingue (una causa può essere proprio di finire divorata dalla prima) anche lei stessa non può più mantenersi in vita. Un altro motivo di perplessità è che la comunità umana non è fino ad oggi riuscita a creare una unica società ma piuttosto ogni nazione agisce contro le altre consumando in modo insensato energia proprio in questa competizione. L'evoluzione della vita sulla terra ha espresso oggi l'umanità che ha una sua propria capacità di osservare la natura ed in essa se stessa. Questa capacità conseguita utilizzando le esperienze di tutte le forme di vita che ci hanno preceduto o ci accompagnano ora, ci rendono responsabili di non compromettere con azioni errate il proseguimento della evoluzione, cioè ci impongono di vivere seguendo le logiche ecologiche di conservazione della biosfera, ambiente nel quale è possibile vivere. Dopo aver letto PSICOLOGIA DELLE Folle di Gustave Le Bon e osservato che l'applicazione delle sue teorie al periodo intercorso dal 1895, data della prima edizione ad oggi riesce a spiegarci una buona parte dell'evoluzione della comunità umana, mi sembra opportuno tenerne conto. Il sistema socio culturale della comunità umana è lo strumento che l'evoluzione ha reso disponibile per fornire ai raggruppamenti umani le modalità della convivenza. Anche le comunità umane come gli organismi viventi cercano di munirsi di funzionalità di alto rendimento energetico che diano risposte il più possibile automatiche per le quali decisioni non comportino che il minimo necessario di elaborazione preventiva alla decisione. È un dato di fatto che le risposte di un gruppo di persone sono diverse da quelle del singolo e solo minimamente perché ognuno ha la propria opinione personale ma piuttosto perché la situazione di gruppo impone
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 6 лет назад
impone la regola di consuetudine (comportamento unitario pressoché congenito della comunità e come tale molto resistente alle trasformazioni). D'altra parte ogni uomo possiede la propria capacità logica di formulare il proprio pensiero e questo comporta l'influenza di tutti a procurare l'evoluzione delle regole comuni. Le nuove leggi di uno Stato hanno poco valore e se anche razionali, possono dare ben pochi risultati, essere persino controproducenti se le nuove opinioni non sono ancora maturate nell'assenso della moltitudine: E quindi succede spesso che un'opinione largamente condivisa, può avere applicazione solo quando trascorre il tempo necessario da quando sia stata tradotta in legge perché quella precedente offre ancora alla moltitudine la comodità di agire senza pensare e così di pensare ad altro. FINITO IL CONFRONTO.
@sergiozampa4093
@sergiozampa4093 Год назад
😂 … teologi
@Niko-ql4wn
@Niko-ql4wn 4 года назад
Teologia alla vaccinara..teoĺogia decaduta..nessuna teologia ma un po di tuttologia per gonfiarsi di applausi e complimenti..tutto qui.
@ThePolartv
@ThePolartv 4 года назад
Niko, ti va di argomentare un po' di più il tuo pensiero? :)
@adeliosantarelli7336
@adeliosantarelli7336 4 года назад
Ma di cosa parli ??
@MsMaria9000
@MsMaria9000 3 года назад
L'hai sistemato per bene il saccente Mancuso...Quelli che lo applaudono sono atei confusi come lui...
Далее
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