La cosa triste è continuare a parlare di veganesimo come “scelta personale”, quando non si può parlare di scelta personale se coinvolge la morte di un altro individuo. La scelta personale riguarda solo noi, continuare a opprimere, schiavizzare e uccidere un animale senza motivo non ha nulla di personale. La scelta dell’animale di vivere libero e essere lasciato in pace dove la mettiamo?
Ma questa breve - e logicamente inattaccabie riflessione - è, in quanto tale, proprio alla portata di tutti. Ripeto: alla portata di tutti. Ignorarla la dice molto, ma molto lunga sulla sostanziale miseria (e non solo economica!) di tutti gli indefferenti, che si compiacciono di essere - e restare - tali: miserabili. Anche un bambino delle classi elementari, se glielo spieghi, arriva velocemente a capire che se le persone fossero costrette a uccidere con le proprie mani gli animali che vogliono mangiare o, in alternativa, costrette a vedere, e sentire le urla e i lamenti delle vittime, se ne guarderebbero bene dal farlo..................Una riflessione del signor Ralph Waldo Emerson (se non sapete chi è, informatevi): "Hai appena cenato e, per quanto il mattatoio sia SCRUPOLOSAMENTE CELATO dalla grazia della lontananza, la COMPLICITA' RIMANE" (il maiuscolo è del sottoscritto)
Bello scambio, che mi trova d'accordo su molti punti, faccio solo fatica a comprendere appieno il discorso sul "dialogo senza scontro" e sul giudizio in generale. Da vegana ho affrontato innumerevoli volte questo punto, di solito l'interlocutore non vegano dice che non vuole la morale, che il giudizio lo allontana ecc, e la trovo spesso una maniera di manipolare lo scambio in maniera che il vegano - lungi dall'essere categorizzato come la media giudicante- si adegua, abbassa i toni, e finisce per accondiscendere alle motivazioni del non vegano. Ragazz*, il giudizio non piace a nessuno, ma chi fa un discorso del genere non ha per niente inquadrato cosa sia la lotta antispecista e vegana. Se io sono antirazzista è chiaro che la ritengo la scelta giusta ed è chiaro che giudico il razzismo sbagliato, e i razzisti nel torto. In un dibattito con un razzista io non devo abbassare i toni, se no quello si sente giudicato e si allontana... Ma scherziamo? Il razzista lo deve sapere che non va bene, che c'è chi si oppone e che non è giustificabile per lui comportarsi come se fosse normale essere razzisti nel 2023. Non sarebbe dovuto esserlo neppure cento anni fa, ma purtroppo era normalizzato. Oggigiorno siamo allo stesso punto con l'antispecismo: lo specismo è socialmente accettato/normalizzato/incoraggiato. Ma non è giusto, non è giustificabile, ed è necessario dirlo, perché i compromessi nelle lotte non hanno mai aiutato gli oppressi.
Il tuo discorso non ha alcun senso per un semplice motivo, l'essere umano non è paragonabile a un animale. Finisce lì, perché è nella natura che l'essere umano sottometta l'animale, e anche in un contesto vegano esso viene sottomesso, senza se e senza ma. Certo, ciò che accade negli allevamenti intensivi dovrà essere e sarà cambiato, ma non grazie ai vegani.
Il fatto è che se non "abbassi i toni" (inteso come sforzo di evitare lo scontro) spesso ottieni l'effetto contrario, cioè spingi l'interlocutore ancora più lontano dalla tua causa e magari gli dai la scusa per alimentare lo stereotipo dei vegani estremisti, aggressivi ecc. L'importante è esprimere la tua posizione in maniera chiara, senza compromessi (sono d'accordo) ma ciò non vuol dire scontrarsi, creare ostilità, perché tanto chi non ha intenzione di cambiare non lo farà comunque. Per quanto riguarda il giudizio direi che sia bene evitare di giudicare le persone in generale (sempre per non essere controproducenti) e sottolineare che ciò che giudichi sono piuttosto i loro comportamenti, le loro azioni.
Ho capito il concetto e lo applicavo in passato, e non è servito a un bel niente... Ma soprattutto, in ambito transfemminista, se il tone policing non è più tollerato e non accettiamo che ci venga detto "non ti ascolto perché non mi piace il tuo tono", non vedo perché la cosa non dovrebbe valere per la causa antispecista. La verità è che non è che non ti piace il tono, non ti piace quello che dico e cerchi l'ennesima scusa per giustificarti 🤷
@@ariannasilvestro8061 Infatti è proprio così: se una persona non vuole cambiare, non lo farà a prescindere dal tono che usi e cercherà ogni scusa possible per deresponsabilizzarsi. Quindi se le cose stanno così, tanto vale optare per un tono più "diplomatico" invece di scontrarsi rinforzando i soliti stereotipi nella mente di altre persone. Dici che evitare lo scontro non è servito a niente, però non vedo come possa servire il contrario. Per me un approccio di riferimento è quello di Earthling Ed, che nei suoi interventi riesce a dire le cose come stanno, senza "indorare la pillola", e nonostante ciò mantiene (il più delle volte) un'atmosfera distesa nelle sue conversazioni.
@@leonardoterzani9639 non ha funzionato essere più tollerante/accondiscendente/aperta a compromessi. Per certi amici ero la "vegana buona", mica di quelle estremiste e giudicanti. Il pregiudizio verso i vegani c'era lo stesso, io ero solo quella "speciale", ma gli altri vegani vade retro lo stesso. Ovvio che non vado a cercare lo scontro ed esprimo i concetti in maniera tranquilla, ma le cose vanno dette come stanno, e questo viene percepito spesso come atteggiamento giudicante ed estremista. In ambito/discussione tra femminist* mi fa specie sentire la retorica del "eh a me la morale non piace" perché il tono che utilizza l'interlocutore non può invalidare i concetti che esprime solo perché ti ha fatto sentire a disagio. E comunque se non ti mette a disagio, non ti fa uscire dal comfort, non ti stimola neppure al cambiamento.
"dialogo senza scontro". Personalmente non credo che il dialogo reale possa generarsi senza scontro, che è conflitto ma non abuso, di contenuti e vissuti e non di ego e potere. Su questi presupposti, mi ha fatto riflettere ulteriormente sulla difficoltà del far emergere il tema del veganismo con persone compagne in spazi transfemministi. E ricordato l'imbarazzo, non di fronte alle altre persone ma di fronte a sé, che si prova nel continuare una dieta onnivora e nell'aggrapparsi a parole vuote pur di giustificarlo, parlando con chi il cambiamento l'ha già attraversato.
È piuttosto sconfortante che un'attivista femminista sia completamente ignara di cosa sia il veganismo etico riconducendolo ad un mero approccio dietetico o ad una predilezione particolare per gli animali.
È ciò che è, per non dire un ideologia egoistica e fondamentalmente ipocrita. Paragonare il femminismo e quindi la lotta per la parità di un essere senziente, alla presunta lotta per non mangiare un essere non dotato di ragione, i cui benefici nutrizionali sono noti e stra noti da secoli, è fondamentalmente stupido.
Rischiare di escludere tutte le persone dalla lotta femminista che non possono essere vegane per ragioni di salute, ragioni economiche (vivendo con 400/500€) al mese mi pare sia classista.
@@jaxtell7 Tra tutti i commenti intelligenti ed educati sotto questo post, statisticamente doveva esserci l'arrogante hater bulletto da tastiera di turno, e infatti eccolo qui. Che poraccetto. "per non dire.." e infatti non dirlo, che non sai neanche il significato delle parole che hai usato. Poi, non si parla di paragonare ma si fanno dei parallelismi e similitudini. Poi gli animali non sono dotati di ragione? hai studiato la scienza su feisbuc e ticchettocche probabilmente. Poi i "benefici nutrizionali" non li ha solo la carne di animale, anzi qualunque medico indirizza verso i vegetali in maniera prominente. In compenso invece la scienza è unanime sul condannare insaccati e carne rossa lavorata dichiarandoli sicuramente cancerogeni , cosa che non succede con alcun vegetale. Sei un poraccio perchè in meno di 3 righe hai scritto mille inesattezze scientifiche spacciandole per verità dimostrando che l'analfabetismo funzionale specie nei social la fa da padrone, e tu al momento nei sei il degno RE. Per quanto riguarda l'etica inutile parlarne, è chiaro che tu sia un complottista, sarebbe solo una perdita di tempo.
@@Kazzeinkure Non credo qualcuno abbia parlato di escludere. Nessuno costringe nessuno a rischiare la propria salute, e il fatto che mangiare vegetale sia più dispendioso è un falso mito, chiaramente. Frutta verdura e cereali sono meno costosi di qualunque trancio di pesce e bistecca. Punto. Se al ristorante pago 15 euro per un secondo vegano ben ricercato di sicuro non spendo più che se vado in un ristorante di pesce o di carne. Falso mito che si continua a tramandare per forza di inerzia senza neanche fare un minimo di ragionamento logico.
Non mi è piaciuto quando la non vegana ha detto che l'argomento amo gli animali perché ho il cane che avrebbe potuto tirare fuori la ragazza vegana non la tocca "perché il cane è tuo, a me non interessa". Quindi cosa vuol dire? Che siccome io sono bianca non mi devono interessare le questioni razziali perché tanto a me non interessa? Non mi è piaciuto molto il suo modo di fare...
Che bel video! Secondo me avrebbe senso che le persone femministe iniziassero una riflessione seria sull'antispecismo, perché i punti di intersezione sono davvero tanti. Detto ciò, adesso ho un incontenibile desiderio di andare al ristorante eritreo.
A livello pedagogico si chiama "umanismo intersezionale". Eh si, se sei femminista devi essere vegano/a, stop! Altrimenti la questione della libertà è dei diritti è fuffa, sono solo chiacchiere. Se sei femminista devi essere antirazzista, vegano/a e tanto altro. La stessa cosa vale per chi è vegano: se sei vegano ma sei omofobo o maschilista, non sei vegano, non mangi semplicemente carne e derivati. Cioè, non sei vegano e antispecista. Pedagogia umanistica intersezionale.
Ragazzi scusate ma questo video è davvero confusionario. C'è un minestrone di argomenti e si parla di tutto e niente. E da femmina, QUESTO femmismo mi ha rotto le palle. CMQ GO VEGAN ❤
È stato uno scambio di opinioni davvero interessante, grazie! E fate piú video cosí! È sempre bello poter confrontare le proprie idee con quelle di altre persone e soprattutto affrontare tematiche importanti come queste 😊
La lotta per i diritti non può essere mono. Bisogna capire che se si vuole libertà bisogna dare libertà in ogni suo aspetto/ambito...si tratta di coerenza e di circolarità di un idea. Lo sfruttamento, l'uccisione, l'idea di proprietà non è in linea con nessun movimento ma ahimè quando spesso ci si riunisce ci si scorda di questo e ci si ciba di carne ed è lì che poi (opinione personale) non vedo futuro alla lotta perchè specista. Questa cosa del "mi batto per il mio orticello" non l'ho mai capita. Il veganesimo è lotta ed è attivismo (se fatto con questi presupposti), non una scelta alimentare. C'è molta disinformazione voluta, pilotata...ma siamo nel 2023 e se si vuole "cambiare il mondo", abbiamo tutto a portata di mano per comprendere come farlo. Da consumatori abbiamo il vero potere e una grande e bella (inteso come positivo) responsabilità. Premetto che so pienamente che qualunque percorso ha un inizio ma se poi non ha un evoluzione ed un cambio (quando si capisce di sbagliare) non è più un percosro ma una semplice passeggiata dietro casa.
@@lyricalrevolver io sfigato perché mangio la carne? 😂Immagino cosa puoi essere tu......... Non la becchi nemmeno da lontano ah già probabilmente non ti piace
Dialogo illuminante su certi aspetti, mi hanno fatto ragionare come certe parole usate per ferire e denigrare le donne sia legato a donne di altre specie, sono rabbrividita. Due voci di donne che ascolterei per ore. Grazie
Dispiace ma c'è una profonda ignoranza su tematiche quali l'antispecismo come padre di tutti gli ismi, sono vegan da tre lustri e femminista da sempre, è imprescindibile l'esser vegan Intersezionalista quindi femminista ma soprattutto persona che comprende che il problema principale è che ci sono individui (esseri umani) che si ritengono superiori e migliori di altri arbitrariamente solo perché sono più ricchi o più prepotenti o più a livello di numero, quello è il conformismo. Una delle cose giustissime che ha detto la micciche' e che in qualsiasi caso un vegano è sempre un'attivista si l'antispecismo è la base. Poi sicuramente sarà colpa della giovane età ma in realtà le lotte vegane sono figlie delle lotte femministe anzi ne sono la naturale evoluzione.
Grazie, mi è piaciuto questo confronto. Ovviamente in una ventina di minuti ci sta che sia un minestrone di cose, ma proprio perché gli argomenti sono tanti, ed interconnessi, rimane un buon punto di partenza per altre riflessioni. Sarebbe infatti utile avere una bibliografia alla fine di questi incontri! Non conoscevo il libro nominato e andrò certamente a recuperarlo. Devo però dire che mi è spiaciuto che non si sia nominata la disabilità, e parto dalla battuta sull'insalata in busta per dire che spesso le persone disabili, vegane o non vegane, non hanno molta scelta, sia per problematiche motorie, che per energia disponibile.
La femminista lo trovata impreparata e superficiale senza un confronto sostanzioso e esercita un discorso completo e stimolante come se non si è preparata ad affrontare un dibattito/ confronto
Io anche faccio parte di Corpi e Terra che siamo compagne e compagnu ecotransfemministe/u antispeciste/u e di Non una di Meno Roma. Ma io vi voglio bene. 🤗
Faccio molta fatica a digerire certi punti di vista. Perché se è vero che c'è la libertà di consumare carne è anche vero che questa libertà viene negata ad altri esseri viventi ed è un paradosso che per quel che mi riguarda non può fare parte del femminismo. Personalmente perdo molta fiducia in attivist* che poi non considerano che i diritti per cui si battono si limitano a ciò che non mette in discussione il proprio stile di vita.
Letteralmente, si chiama natura, essa funziona così. Essendo le risorse limitate, gli esseri viventi prendono qualcosa da qualcun'altro o quant'altro. Il femminismo si batte per l'essere umano, veganesimo e femminismo sono cose separate
@@mr.wooper6605Certo e questa cosa ha un nome ed è specismo. Il resto delle cose che dici sono semplicemente false e un ottimo scudo per non voler guardare l'orrore che si finanzia.
@@TheBlaBla339 una persona è femminista se vuole la parità tra UMANI, il volere gli stessi diritti anche per gli animali è una cosa separata, secondo me. Ognuno ha una definizione diversa per il movimento femminista. Poi, se uno vuole una bistecca o un paio di uova, per forza bisogna usare gli animali, non c'è altro da fare. È la natura questa. Ognuno di noi, però, può scegliere consapevolmente se e quanto dolore fare agli animali, ma non ci trovo nulla di male nel mangiare una bistecca o delle uova, per esempio: ognuno ha sensibilità diversa semplicemente.
cosa dovrebbero fare? i parchi e aree marine protette? da aumentare di numero, per iniziare una rivoluzione mediterranea, e poter fermare fracking o inquinamento pericoloso. e per fare ricerca scientifica animalista seria, per esempio per ricostituire la Poseidonea in tutto il mediterraneo. oppure cosa avevi in mente?
@@jacopostatti3129 Volevo solo dire che si diventa vegani solo ed esclusivamente per una scelta etica. Chi ama gli animali non li considera cibo, ma VITE. Ogni altra forma di " etichetta mento" la trovo discriminante.
@@jacopostatti3129 Ma hai letto bene il mio commento? Vegani si di entra per una scelta etica...io sono anni che considero gli animali NON cibo, ma VITE. Ogni altra etichetta la trovo fuori luogo.
@@robinhood3863 ok, ma io non ti conosco, chiedevo. tante persone arrivano al veganesimo dopo esser diventate femministe. altre persone vegane che ho conosciuto hanno fatto questa scelta a prescindere dal femminismo. la mia era una domanda attorno al tema dell'animalismo e ambientalismo. grazie della risposta. un abbraccio.
@@Keri1100 Appunto ! E ' da sempre che l'uomo lotta per il proprio diritto di spartirsi il resto del creato . A me un certo femminismo viziato e autoreferenziale mi provoca la stessa sensazione del maschilismo tossico , in questo sono già alla pari.
Perché fate sempre video di questi disagiati e mai del Veganesimo relazionato a noi Nazionalsocialisti, visto che i primi diritti contro la sperimentazione sugli animali li abbiamo creati noi nel 1933?