IL MIO PRIMO AMORE (CLAUDIO VILLA - CETRA 1985) 

Brano tratto dal penultimo LP inciso dal Reuccio, Claudio Villa, per la CETRA nel 1985. Fu presentato dallo stesso Villa a gennaio 1985 nel corso della sua ultima apparizione come ospite al Festival di Sanremo accompagnato dal M° Renato Serio. I versi sono di Andrea Lo Vecchio e la Musica è di Detto Mariano. Il brano, composto dal 1980 per permetterne l’incisione al grande Mario Del Monaco, fu ripreso da Villa che lo inserì nell’Album “Romantici Amori” con il titolo “Il mio primo amore” laddove si chiama “Il mio primo Angelo”. Villa si esprime con la solita potenza vocale riuscendo a districarsi in un brano molto difficile. Orchestra diretta dal M° Renato Serio.
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Piece taken from the penultimate LP recorded by Reuccio, Claudio Villa, for CETRA in 1985. It was presented by the same Villa in January 1985 during his last appearance as a guest at the Sanremo Festival accompanied by M ° Renato Serio. The verses are by Andrea Lo Vecchio and the Music is by Detto Mariano. The song, composed from 1980 to allow the recording to the great Mario Del Monaco, was taken up by Villa who inserted it in the Album "Romantici Amori" with the title "Il mio primo amore” where it is called "Il mio primo Angelo". Villa expresses itself with the usual vocal power managing to extricate itself in a very difficult piece. Orchestra conducted by Maestro Renato Serio.
IL MIO PRIMO AMORE
A.LO VECCHIO - D. MARIANO
Perché mi torna in mente questa musica
ed io dov’ero quando la cantavano:
New York, Parigi o forse dentro un’osteria,
qualcuno che diceva ch’era mia.
Tu eri così fragile, tu no non davi niente,
tu forse, forse sì, ma tu non esisti.
Perché mi torna in mente questa musica
e noi in quella stanza troppo piccola
e che tu riempivi con la tua pazzia,
cantavi e ripetevi ch’eri mia.
Tu eri così fragile, no tu non davi niente,
ma certo ch’eri tu, tu che non esisti.
Perché mi torna in mente questa musica
e noi in quella stanza troppo piccola
e che tu riempivi con la tua pazzia,
cantavi e ripetevi ch’eri mia.
Tu eri così fragile, sì tu non davi niente,
ma certo ch’eri tu, ma certo ch’eri tu,
ma certo ch’eri tu, il mio primo amor.