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Il mio problema vegano 

A.F. Schmied
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Ovvero: come comportarsi con chi è in conflitto con noi?

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16 окт 2024

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Комментарии : 5   
@alpiffero
@alpiffero 6 месяцев назад
Per me certe pose sono prepotenze e basta, se non sono proprio dei segni di ortoressia: sono persino vegetariano di massima (proprio non compro deliberatamente carne e pesce), ma con altri mi adeguo sempre a quello che c'è e che vogliono; per me essere accomodante quando è comunque troppo tardi per salvare la bestiola ha la priorità
@RemoteMeat
@RemoteMeat 6 месяцев назад
Commento tattico Per me il conflitto è tribale, le comunità tribali sono comunità linguistiche, religiose, sociali, che condividono abitudini radicate come ad esempio la cucina. La convivialità rafforza i legami sociali ed è da sempre occasione di interazione all'interno della comunità. Si potrebbe riassumere con " chi non mangia in compagnia è un ladro o una spia" parafrasando...
@lucianobatteri
@lucianobatteri 6 месяцев назад
hai mai considerato un problema le tue pretese gastronomiche? vegani a parte
@a.f.schmied1571
@a.f.schmied1571 6 месяцев назад
No, onestamente no. Io ci vivo bene, e non credo rappresentino un grosso problema per la persona media che mi frequenta. Certo rappresenteranno un problema per vegani e schizzinosi vari, ma puoi vederla anche al contrario e vedere come loro creino un problema a me. Ogni spigolosità può causare attriti, sta a ciascuno di noi valutare quando e quanto smussarla.
@lucianobatteri
@lucianobatteri 6 месяцев назад
​@@a.f.schmied1571Sì sono d'accordo sul relativizzare i tratti caratteriali da questo punto di vista, da cui l'output finale: avere i propri standard in termini di persone nella propria cerchia. Tra le ragioni pratiche, prima che cominciassi il tuo discorso immaginavo che fosse questione di scomodità convivere con qualcuno che imporrebbe un veto così tranciante alla tua dieta, ma non pensavo che il discorso vertesse sull'identità. È un discorso che ha senso, ma ascoltandolo non riuscivo a trattenere le risate per frasi come "con il cibo non si scherza" (risate per le idiosincrasie, nessuno scherno). Ciò detto, ho chiesto quel che ho chiesto perché quando ci si scontra con le personalità altrui in genere le possibilità al vaglio dell'esame di coscienza sono due: è un problema mio / è un problema degli altri. Per lo meno è il dilemma che ho ogni volta che si parla di standard elevati. E nonostante penso che sia un problema degli altri, a volte, nelle giornate peggiori e di conseguenza meno lucide, torna il dubbio che siano problemi miei. Però c'è poco da fare a riguardo ed essere emotivamente stabili è una bella fortuna visto che noi umani siamo molto bravi a cambiare umore e, parallelamente ad esso, trarre diverse conclusioni, cioè prescrizioni incoerenti sulle nostre scelte.