Che tristezza, mi ricorda l'anno a cavallo tra il '93 e il '94, periodo in cui scoprii definitivamente Conte prendendo tutti i dischi in poco tempo e ascoltandolo fino all'esaurimento, quotidianamente, ad ogni ora, col walkman per le strade di Milano, sui tram, in bicicletta, a passeggio col cane. Fu l'anno anche di Tom Waits, di Ciampi, di Brel e di Gianluigi Berardi, mio professore all'università di cui ero profondamente innamorata: amore solo mio, solitario, nascosto,e per questo lacerante...