Nella popolazione di pazienti sottoposta ad estrazione di pacemaker transvenono per infezione, ad elevato rischio per mortalità e reinfezioni, l’impianto di un pacemaker leadless è spesso preferito ma mancano in letteratura dati che confortano l’outcome di tale scelta terapeutica. Per questo motivo, è stato realizzato uno studio retrospettivo sui dati di 1179 pazienti impiantati con pacemaker leadless raccolti nel registro internazionale i-LEAPER, registro coordinato dall’Ospedale Luigi Sacco e che ha visto coinvolti 12 centri tra Italia, Belgio e Svizzera. Nell’intervista, il dottor Gianfranco Mitacchione (Consigliere Regionale AIAC Lombardia e Fellow AIAC - Ospedale Luigi Sacco, Milano) illustra il razionale e i principali risultati dello studio, nonché le possibili implicazioni di tali risultati nella pratica clinica.
1 окт 2024