"Io credo che la preghiera così come la famiglia siano le anticamere delle associazioni a delinquere di stampo mafioso e camorristico". Una cosa che penso da quando ho iniziato a ragionare sulla religione cattolica. È esattamente così!
Ecco dove va a parare il discorso artistico, neoartistico, della performance: fine dello Stato, fine della società civile, fine della famiglia e ça va sans dire di dio. Oltre che fine malcelato di questa nuova arte forse ne è il fondamento: il puro stare accanto di atomi individualistici in uno spazio vuoto, nell'attesa che succeda qualcosa di sensato. Vuoto in scena, vuoto in platea.E quel qualcosa seppur succede non ha senso. Sì è il ritratto delle macerie di una tradizione, sarà anche ben fatto, ma personalmente mi deprime.
Evelina Leonardo Cucci «Il mio disprezzo per l'attore contemporaneo è qui: nella sua tanto ricercata incapacità di mentire, nel suo elemosinare una sciagurata attendibilità; nella sua ormai troppo provata incapacità di rimettere in gioco ogni sera il modo stesso di far teatro; nel suo terrore imbecille d'autoemarginazione; nel suo noioso cicalare di "crisi del teatro" e perciò mai tentato abbastanza dal valzer d'un teatro della crisi; nella sua tecnica (se mai così può definirsi un limite penoso), esclusivamente maschia».
Fine di questo stato, di questa società civile e di questa famiglia sarebbero in buona parte solo delle buone notizie... E non credo rimarremmo atomi individualisti ..