www.raiplay.it/programmi/unap... - Il bullismo è un serio problema che purtroppo affligge ancora oggi le generazioni più giovani. Come affrontarlo? Ne parliamo in studio con la psicologa Luisa Giordani
Ho frequentato un istituto professionale nella periferia di Napoli. So bene cosa vuol dire farsi mettere lo sgambetto a mensa mentre si è col vassoio in mano dai vari Trevor capitani delle squadre di football e sentirsi chiamare loser.
Ti capisco bene, ho frequentato il liceo a Napoli e sono stati anni duri per me. Per anni la ragazza che mi piaceva, che era cheerleader, mi ha ignorato completamente ed era interessata solamente al gruppo dei ragazzi della squadra di football. Questi ultimi mi vessavano quotidianamente; più volte mi hanno rinchiuso nell'armadietto in corridoio e preso in giro perchè portavo gli occhiali. Poi nel senior year ho preso le difese della ragazza che mi piaceva che era infastidita dal suo ex ragazzo. Tutta la scuola si era radunata in cortile dopo le lezioni per assistere al nostro combattimento; erano tutti convinti che sarei stato umiliato. Tuttavia il mio avversario non era a conoscenza del mio duro allenamento di Karate durato 2 anni con il maestro di Karate Miyagi che vive nei Quartieri Spagnoli. Con due mosse assestate l'ho steso e ho guadagnato l'ammirazione di tutto il liceo ma soprattutto l'interesse della mia crush che ha poi accettato di venire al ballo di fine anno con me.
I vostri commenti mi hanno fatto ridere pure più dell’intervista 😂😂 è bello vedere che non si è soli col proprio gruppo di amici ad avere questo tipo di umorismo, ma che l’Italia è piena di questi eroi
So bene di cosa parla. Ve lo dico io che vivo a Los Angeles, un paesino in Umbria. Proprio poco prima della chiusura delle scuole, Jackson (il capitano della squadra di football) mi ha chiuso nell'armadietto perchè non ho voluto fargli copiare il compito di chimica. Fortunatamente il preside Brown lo ha sospeso dopo aver saputo dell'accaduto. Per non parlare di tutte le volte che ha rubato la merenda ai miei amici Ned e Cookie...
Santa Maria de Los Angeles, tra Bastia e Assisi, paesino tranquillo dove predicò San Francisco, anch'egli vittima di bullismo nonostante il padre diciamo benestante, ma aveva purtroppo anche problemi suoi di testa per cui i giovani anche se ne approfittavano magari.
Grazie per l'intervista dottoressa. Tramite i suoi consigli ho scoperto che mio figlio Trevor era un bullo. Ho fatto questa dolorosa scoperta durante la festa del grazie, quando in seguito a uno screzio familiare mi ha fatto il gesto della L di perdente
Non mi scorderò mai quel giorno. Sepino, provincia di Capobasso. Eravamo a mensa ed un certo "Jhonny the kid" mi tirò la palla da football sul vassoio e mi fece rovesciare il pranzo. Fortunatamente il Signor Miller (professore di chimica) lo fece sospendere per 2 settimane. Inutile dire che Josh e Kevin (miei migliori amici, quarterback della scuola) lo aspettarono all'uscita e gli ruppero il naso. Diamine! Jhonny the kid non sapeva che eravamo noi che comandavamo.
Dottoressa, forse lei non capisce che il vero problema è il bullismo psicologico, è inammissibile che nelle scuole ci possano ancora essere le cheerleaders che snobbano i ragazzi e fanno delle feste invitando solo una parte dei gruppi di amici per farli litigare tra loro, è facile riconoscere una bulla, spesso vestono con magliette rosa o con le felpe dei loro ragazzi (naturalmente felpe della squadra di football), hanno i capelli biondi e non girano mai sole.
io sono stato una cheerleader per 5 anni e ti dico solo una cosa: datemi una l datemi una o datemi una s datemi una e datemi una r looooser buuuuu potere alle cheerleader della confraternita zeta gamma yeeeeeee
Quando ho finito la sesta elementare a Catania (Michigan), il giorno del diploma, il ragazzo più popolare della scuola, Josh Pulvirenti mi ha smutandato davanti alle ragazze più carine della mia classe, tra cui anche la ragazza per cui avevo una cotta, Jessica Puglisi. Grazie a questo video ho capito che per contrastare il bullismo serve altro bullismo quindi ho comprato anche io finalmente un pick up e sono entrato a far parte della squadra di football del mio college.
Ricorderò sempre quando in prima liceo a Bolzano il capitano della squadra di football, i "Sudtirol Eagles", mi chiuse nell'armadietto davanti alle cheerleader.
Anch'io ho avuto un'esperienza di bullismo durante l'high school a Pizzighettone (TX). Successe in corridoio, mentre stavo cambiando aula per la prossima lezione. Ryan, il capitano della squadra di atletica, mi diede una spallata e mi fece cadere i libri e gli occhiali. Ricorderò per sempre con dolore le risate dei miei compagni mentre cercavo a carponi gli occhiali e l'immagine sfocata di Ryan con la L sopra la fronte. Tuttavia, ebbi la mia rivincita quando, durante l'annuale fiera agricola della contea dedicata al "Fasulin de l'och", si venne a scoprire che Ryan aveva messo incinta la sua ragazza Jessie; dovette abbandonare la scuola e trovare lavoro alla vicina miniera di carbone. Da allora vissi sereno e potei assicurarmi una borsa di studio per il Bologna college.
Eh, è difficile che uno che fa il bullo poi diventi professore universitario, avete il destino segnato già alle elementari (ho visto che ti chiami "il cattivista" e non ho resistito, basta buonismo, soprattutto con voi 😁)
Non mi dimenticherò mai di quella volta che il famigerato Derek, quarterback della squadra di football di Gioia Tauro (WY), mi smutandò in corridoio mentre stavo aprendo il mio armadietto di fronte a Molly e Jessie, le ragazze più carine di tutta la scuola. Ma quel che è peggio è che avevo già aperto l'anta, e quindi lui potè prendere in mano e mostrare a tutti un'imbarazzante fotografia che mi ritraeva da bambino, seminudo a correre nel ranch di mio zio Jonathan. Fortunatamente in quel momento stava passando il signor Jefferson, insegnante di biologia, che sorprese Derek nell'atto e lo fece sospendere. Anche se oggi, che sono passati tanti anni e sono un eccellente studente al college "Magna Græcia" di Catanzaro, questi fatti sono lontani, il loro ricordo mi provoca ancora imbarazzo e dolore.
Io dopo scuola salgo su un taxi e urlo, INSEGUA QUELL’ AUTO. Una volta arrivati vado da jack, il mio migliore amico che abita a 2 isolati da me tra la quattordicesima e la quindicesima.
@@manuelgnucci7760 Pensala come vuoi. Ho 38 anni, ho iniziato ad usare "le faccine" quando si usavano i telefonini della Nokia e non esisteva nulla oltre alle telefonate e gli sms... mi è rimasta l'abitudine, su internet, o se scrivo sms, di mettere qualche faccina, ogni tanto.
Mi perdoni, ma quindi questo Lundini ha l'abitudine di fare interviste sarcastiche come questa? Sono confusa, non conosco il programma. Grazie dell'attenzione
Incredibile, superare le capacità di recitazione di Forum, pensavo fosse impossibile. Ve lo dice Cesare, detto Josh, un bullo che tutti temono, perché capitano della squadra di football di Roma Antica (Texas).
Valerio, il fatto che molti sventurati commentatori qui giù (o su) riversino seriamente le proprie argomentazioni critiche nei confronti della tua intervista, rea di essere troppo semplicistica e stereotipata, conferma e perpetra meravigliosamente l'effetto satirico della tua arte. Sei l'unico vero esponente della Comicità in circolazione, quantomeno l'unico che mi rappresenti. Grazie
I miei sentiti complimenti alla Dottoressa che ha colto in pieno il punto della situazione. Se posso permettermi di aggiungere una mia riflessione, direi che anche i bulli stessi siano in un certo qual modo delle vittime, non solo del padre alcolizzato (talvolta mai tornato dal tabaccaio) e della madre spogliarellista, ma anche della loro stessa prepotenza. Se invece di impiegare energie nel tenere immobilizzato il ragazzo più magro dell'istituto, mentre il loro amico che la natura ha designato come loro superiore lo riempie di pugni nello stomaco, coltivassero le loro innate capacità di controllo cinetico sulla fisica di una palla da basket che, come si può riscontrare, molti di loro riescono a far roteare in un moto continuo per ore ed ore sull'asse del loro dito indice mentre apostrofano spavaldamente i coetanei loro inferiori con "Hey, perdente!", il loro futuro sarebbe certamente più roseo.
Finalmente una psicologa che non si ferma al banale "denunciate, parlatene in famiglia e con gli insegnanti" (che sappiamo essere inutili) e cita l'unica vera soluzione, la ricerca di un vecchio maestro di karate giapponese.
La dottoressa sostiene teorie ormai superate e ampiamente smentite dai numeri. Intanto il karate giapponese si è ampiamente dimostrato inefficiente; in questi casi, gli unici ragazzi che hanno ripreso in mano la propria vita sono quelli che hanno trovato un maestro di okinawa (e nello specifico, uno ossessionato dalle auto e dalle staccionate). In ogni caso, i dati dimostrano chiaramente che la cosa migliore da fare è diventare amici di uno scienziato pazzo che abbia inventato una macchina del tempo, con la quale poter tornare indietro a prima della propria nascita e mettere il proprio padre in una posizione di prestigio sociale. Si aggiorni!
Ricordo molto bene il mio ultimo anno di liceo. Passavo intere giornate a casa del mio migliore amico Jake ad escogitare qualche trovata per convincere Amanda a venire con me al ballo di fine anno. C'era però un problema, anzi un enorme problema, il suo fidanzato Ryan (il ragazzo più fico della scuola nonché quarterback della squadra di football) il quale era solito tormentare la mia triste vita. Un giorno, in mensa, sentii che ci sarebbe stata una grande festa nella casa sulla spiaggia di Ryan; così decidedemo di seguire il suo pick-up. Arrivati alla festa cercai di avvicinarmi ad Amanda ma la squadra di football mi cacciò fuori con la forza. Alla fine della serata ero disperato, ma poi la LUCE. Amanda mi affianca, prendere il mio viso tra le sue mani e mi bacia. Davvero incredibile la vita a Primiero San Martino di Castrozza
Vedo molte, troppe persone prendere sul serio queste interviste. Gente, per favore, leggete chi è Lundini e cos'è questo programma, e fatevi una risata.
Anch'io venivo bullizzato. Dopo mesi di continue vessazioni incontrai un maestro di karate. dopo mesi di allenamento per mettere in pratica la mossa della gru. Mi racconto che ero il prescelto per salvare l'umanità dai cyber bully facevano parte di una squadra di football di nome skynet
@claudiac95 Nessuno nega il fatto che siano cose serie, ma prima di tutto non sta a nessuno stabilire un limite, perché nella satira e nell'arte ognuno può parlare di quello che vuole e nelle modalità che preferisce, anche perché altrimenti chi è morto per la libertà di espressione che abbiamo ai giorni nostri, lo ha fatto inutilmente se ci sono ancora queste imposizioni moraliste. Se ci riesca bene o male è un altro discorso. Poi cosa significa che bisogna viverle quelle cose? Magari le ha vissute e neanche lo sai, magari fa autoironia su ciò che ha vissuto ridicolizzando e abbattendo alcune situazioni e alcuni stereotipi. Ma anche se non le ha vissute dove sta il problema nel parlarne o ironizzare su totalmente altro? (in questo caso stereotipi dei film americani). Ci sono tantissime trasmissioni attaccabili per quanto riguarda contenuti borderline, ma questo programma sicuramente non lo è perché è tutto perfettamente contestualizzato, bisogna guardare al di là della "serietà" e rapportare tutti questi sketch di Lundini alla realtà e fidati che non sono poi così tanto ironici, io molte volte mi meraviglio di come anche dall'ironia riesca a tirare fuori della verità che tutti i giorni viviamo.
sono l'unico spaventato dal fatto che questo video comico risulti piụ serio della maggior parte dei discorsi sul bullismo che pretendono di parlarne seriamente?.
Il problema fondamentale del cyber bullismo è che anche la mossa della gru non ha la sua efficacia... i cyber bulli sembrano bulli ma sono più duri e non sentono il dolore
Penso che la metà delle visualizzazioni di questo video siano mie... più volte lo ascolto più mi rendo conto la sua profondità! Grazie Dott.ssa Giordani!
Molto raramente vengono invitati esperti che si dedichino alla sensibilizzazione su temi così attuali in trasmissioni televisive tuttavia leggere. Ecco, prima di ringraziare la rai, vorrei invitare anche altre trasmissioni ad imitare l'iniziativa integrativa di Lundini, un grande esempio lui e la dottoressa che, devo ammettere, è di grande ispirazione.
Terzo anno di scuola superiore, Roma (Ohio): era l'intervallo e mi trovavo a mensa con i mei due migliori amici, Woody e Kenny. Stavamo parlando di quei due palloni gonfiati di Ryan (il quarterback della squadra di football) e Trevor, la sua spalla, che erano soliti tormentarci attaccandoci sugli armadietti fogli con su scritto "looser" e smutandandoci in corridoio davanti tutta la scuola. Ashley, la fidanzata di Ryan, nonché la ragazza più popolare della scuola, era bellissima (avevo una cotta), ma ogni qualvolta tentavo di rivolgerle la parola lei, rivolgendosi alle sue due migliori amiche Madison e Amanda, diceva "qualcuno ha parlato?" a cui faceva seguito la forte risata di tutte le tre. Eravamo a mensa quindi, e parlando di quei due piantagrane mi innervosii a tal punto che improvvisamente urlai: "riuscirò a soffiargli Ashely un giorno a quell'idiota di Ryan!". Woody e Kenny impallidirono e in fretta e furia si alzarono dal tavolo correndo via. Non capendo cosa li avesse turbati, gli chiesi da cosa stessero scappando. Alla domanda rispose una voce dietro di me: "neanche i tuoi amici vogliono difendere uno perdente come te!" ERA RYAN! Dietro di lui Trevor, facendo il segno delle L di perdente, ripeteva: "sì smidollato! sei solo un perdente". Tutta la scuola si radunò intorno a me e Ryan formando un cerchio (qulcuno gridava a Ryan: "fagliela vedere amico!"; altri mi urlavano: "che fai? Non scappi da mammina?"). Ryan mi tiró un calcio fortissimo sui testicoli che mi fece accasciare a terra fra le risate generali. Dopodiché, prese l'acqua e me la svuotò addosso. Andò poi da Ashley, la baciò e mi disse: "buon pranzo sfigato!". Fortuna volle che, dietro tutta la folla lì adunata, ci fosse il Signor Miller, professore di biologia, che avendo visto tutta la scena gridò a Ryan: "non così in fretta giovanotto!". Ryan tentó di darsela a gambe ma sciovolò sull'acqua che mi aveva versato addosso e finì a terra fra le risate di tutta la scuola (non scorderó mai le facce imbrazzate di Ashely e di Travor, che era corso a rialzarlo). Il Signor Miller riferì tutto l'accaduto al Preside Brown e sia Ryan che Trevor vennero sospesi. A fine anno trovai il coraggio di chiedere ad Ashely se le andasse di venire con me al ballo e lei, incredibilmente, accettó (Woody e Kenny andarono invece con Madison e Amanda). Io e Ash siamo tutt'ora felicemente fidanzati. Nonostante il lieto fine non dimenticherò mai le tremende umiliazioni che ho subito e ringrazio Lundini per aver parlato di un argomento così delicato con una professoressa esperta e senza usare neanche una parolaccia o una bestemmia.
Sto conoscendo adesso Lundini e mi stupisco come la rai abbia avuto il coraggio di mandare in onda sta trasmissione 😂😂😂 pazzesca! Non so se il pubblico rai sia effettivamente capace di apprezzare questo programma, in ogni caso tanto di cappello per chi ha voluto fare questa scommessa 👏👏👏
Ho fatto la scuola di agraria a New York, un paese in provincia di Verona, nella Basilicata, non troppo conosciuto, confermo tutto, un giorno mentre stravo per entrare nella mia scuola appunto, questo liceo artistico di New York, in provincia di Verona in Basilicata, sono arrivati Trevor Smith, Josh Galindo e Raian Trump, sul pick up di uno dei loro padri, si sono fermati proprio davanti a me, mi hanno guardato e mentre uno di loro mi smutandava, uno di loro mi ha preso gli occhiali e me li ha rotti, e uno rimasto in macchina mi faceva la classica "L" di loser, successivamente i due , sono ritornati in macchina e sono scappati, una cosa davvero sconvolgente. Ma per fortuna non mi sono fatto abbattere e sono andato da un signore sui 75 anni, un giapponese, ex campione di karate, il suo nome è Chin chilla, e facendomi sudare, facendomi dipingere staccionata, facendomi mettere la cera e toglierla dalle auto, mi ha aiutato a imparare questa meravigliosa arte marziale e, dopo aver vinto addirittura il campionato con una gamba rotta contro proprio uno di questi 3 bulli adesso sono il più rispettato della scuola e difendo i più deboli
I bulli sono una cosa tremenda, ne so qualcosa io quando da piccolo, insieme al mio gruppo, durante una calda estate dovemmo affrontate il gruppo dei bulli del paese e anche un clown proveniente da un'altra dimensione che voleva mangiarci tutti. Quella sarebbe stata l'estate peggiore della mia vita se non mi fossi innamorato di lei, il mio primo amore. Un bacio, Beverly, dovunque tu sia.
Anche io sono sempre stato vittima di bullismo, io purtroppo vivo a Springfield, una città dell'illinois, nel nord-est della sardegna e nel college dove mi sono iscritto è pieno di bulli, ero una preda facile perché ero sovrappeso, ma un anno fa mi sono messo sotto non volevo più essere chiamato loser, perciò mi sono allenato, ma non cambiava nulla nel mio fisico, tutto e cambiato quando in una gita organizzata dalla scuola siamo andati a Kyoto famoso comune in provincia di Cagliari, ho incontrato il famosissimo maestro Shifu, che mi ha insegnato ad avere il pieno controllo del mio corpo, quest'anno so' cazzi per tutti nella mia scuola
Nella mia scuola (Liceo scientifico "Enrico Fermi" a Genova) c'era questo tizio, Trevor, classico tipo con i jeans attillati, giacca di pelle con lo stemma della propria squadra di football sulla schiena, capelli alla pompadour brillantinati e la classica gomma alla menta, da masticare con aria di superiorità. Un giorno lo sorpresi con i suoi due scagnozzi, Mike e Kevin, nei bagni della scuola che tentavano di rubare la merenda ad un mio compagno di classe, Timmy, classico ragazzo timido e impacciato, con gli occhiali e la faccia un po' brufolosa, molto gentile, non farebbe del male ad una mosca. Così presi coraggio..cercai di intervenire ma uno di questi, Mike, mi bloccò, mi prese per la t-shirt e mi sollevò schiacciandomi contro il muro, e dicendomi qualcosa tipo: "Ah e così vuoi fare l'eroe eh?". A quel punto mi prende per le caviglie e mi solleva tenendomi a testa in giù, scuotendomi e facendomi cadere dalle tasche tutte le monete che tenevo dentro. Mi lasciarono poi cadere a terra, con le mutande slabbrate e all'aria, Timmy spaventato nell'angolo e derubato della merenda.. Quel giorno ho fondato un movimento scolastico contro il bullismo e sono diventato capoclasse della mia aula. Da allora, mi batto per la giustizia in tutta la scuola.
Giusto ieri sera qua vicino dove abito a Paderno Dugnano uscendo dal drive di Taco Bell a Castellazzo di Bollate è passato uno con un Ford F-250 e con la mazza da baseball ha rotto tutte le cassette della posta 🤬😡
Puntata interessante, lo ammetto. tuttavia si parla ancora troppo poco di bullismo psicologico al femminile, non sempre i bulli vestono giacche di pelle. Quando frequentavo il liceo venni presa di mira da un trio di ragazze belle e popolari che dettavano legge. Il mercoledì si vestivano di rosa
Purtroppo ho vissuto io stesso quest'esperienza, anche se con alcune differenze, vivendo in Germania. Ero vessato da tre bulli, per colpa loro arrivavo anche in ritardo ai compiti in classe. Il mio unico rifugio era leggere un libro nella soffitta della scuola. La mia fortuna è stata incontrare il mio amico Falkor, molto più grosso di me, che ha messo in fuga i bulli, che da quel giorno non mi hanno mai più dato fastidio.
Dottoressa cos'è questo cyber bullismo. Molto semplice, è un robot che ha tutte le caratteristiche di un bullo vero e proprio. La ringrazio dottoressa.
Mi chiamo Michael, ho frequentato il liceo a Las Vegas. Ho subito bullismo da 2 persone che ritenevo miei amici, Trevor e Franklin, dopo una lunga storia uno di essi ha dovuto decidere chi bullizzare. Ed eccomi qua.
Purtroppo so molto bene di cosa parla la psicologa. Anch'io ci sono passato e so come ci si sente. Frequentavo la Santa Mary Highschool, per l'appunto nella città di Santa Mary of Molise, Illinois. Accidenti, ho vissuto i quattro anni più infernali della mia vita! I bulli non mi lasciavano mai in pace, mi stavano sempre alle calcagne! Avrei tanti episodi da raccontarvi, ma maledizione, sono troppi. Vi racconterò il più importante, quello che ha dato una svolta alla vita. Ero al senior year, tra me e me dicevo sempre "Hey Danny, il prossimo anno sarai alla University of Abruzzo, eh dannazione... niente più bulli!". Finché un giorno alla mensa della scuola il posto al mio tavolo era occupato, volutamente per provocarmi. Era Josh (chiamato Joshua dai vecchi repubblicani della contea di Campobasso): il ragazzo più popolare della scuola, capitano della squadra di football, fidanzato con la ragazza più bella della scuola (cheerleader). Dopo anni di smutandate per i corridoi della scuola, trovai finalmente il coraggio di affrontarlo. Al che, con tono deciso, gli dissi " Hey amico, quello è il mio posto!". Josh mi rispose infervorato: "Chiudi il becco, sfigato!". Avevo deciso che era troppo, non avrei sopportato altri sei mesi così, e per la prima volta mi ribellai e gli dissi: "Cerchi grane, amico?". Josh mi rise in faccia, e come lui cominciarono a fare tutti i ragazzi della scuola, persino la signora della mensa che si stava aggiustando la retina per i capelli si mise a ridere di me. In quel momento realizzai che non avrei più potuto sopportare una tale umiliazione, così gli sferrai un pugno in faccia. Josh con il naso sanguinante cadde a terra e l'unica cosa che seppe dire fu: "Hai fegato, amico!". La mia vita da quel momento cambiò e diventai popolare: Chelsea, la ragazza di Josh, si fidanzò con me; diventai il re dei piscina party; e soprattutto mio padre per la prima volta mi disse "Sono fiero di te, campione. Che Dio benedica l'Italia!". Oggi sono un business man di successo. Dopo il diploma non andai più alla University of Abruzzo, ma fui addirittura selezionato dalla University of Aosta Valley. Ho una bellissima famiglia e viviamo in una villetta con la staccionata bianca nella zona residenziale di Molise City.
Nel mio college, in Connecticut, un paese nell'abruzzo citeriore come tutti saprete, c'erano molti cyborg, telecomandati da Taylor e Ryan, una pupa e un bullo. È stato molto difficile battere i cyberbulli, ma alla fine i professori sono riusciti ad individuarli e a cacciarli dalla scuola quando hanno capito che i ragazzi fatti in metallo erano gli unici con la sufficienza a matematica, quindi non potevano essere dei normali studenti.
Ma quelli che non capiscono che si tratta di comicità sono da additare come rincoglioniti o si dovrebbe spiegare con pazienza che non sono interviste vere?
Posso confermare, nel college di San Patrignano, storico borgo toscano già nominato in altre puntate proprio da Lundini, c’era questo bullo, Josh, ovviamente era dell’ultimo anno scolastico mentre io ero del primo e continuava ad importunarmi fino a quando non mi ha chiamato Fifone. Quel giorno fui fortunato perché prese le mie difese il mio grande amico Marty Mcfly, adesso direttore di una RSA a Pontremoli.
Quando ero piccolo questo ragazzo di nome John mi bullizzava, e il suo amico cyber bully Arnold mi chiudeva sempre nell'armadietto. Prima di farlo mi diceva sempre "Hasta la vista baby". Quel maledetto di Arnold è stato anche presidente della regione.
Sono stato vittima di bullismo nella zona residenziale alle porte di Atlanta da parte di un certo Nick, me lo ricordo ancora, con quel ciuffo biondo. Spesso me lo trovavo nella strada verso la scuola dove procedeva al furto della merenda che mia mamma mi preparava per poi allontanarsi chiamandomi coniglio e fallito. Davvero un brutto ceffo. Ricordo ancora quando al ballo della scuola presi la mia vendetta, ricoprendolo di liquame davanti a tutta la scuola. Da quel giorno sono rinato e mi sono fidanzato con Cindy :)
Nella mia città Trieste (Nebraska) avevamo un bullo a scuola, si chiamava Francis e aveva l'abitudine di legare gli alunni al palo da tetherball con la corda, per poi colpirli con la palla ripetutamente finché non si rompevano o gli occhiali o i denti. Sì i suoi erano un ottico e una dentista.
Ancora mi ricordo a distanza di anni quello che mi fece Josh durante il ballo di fine anno mentre accompagnavo la piu' bella del liceo qui ad Assisi (Texas)