L'intimazione di pagamento è l'atto che l’Agenzia delle Entrate Riscossione notifica al contribuente prima di dare avvio all’espropriazione forzata, nell’ipotesi in cui sia decorso più di un anno dall’invio della cartella di pagamento allo stesso.
Solitamente tale atto è di importo rilevante essendo esso la somma di più cartelle già "notificate" al contribuente. Estremamente opportuno sottolineare che dalla data di notifica dell’atto, il debitore ha solo 5 giorni di tempo per effettuare il versamento, decorso inutilmente tale termine, l'Agenzia delle Entrate Riscossione sarà legittimata a procedere con le azioni di recupero coattive previste dalla legge.
Dopo la non impugnabilità dell'estratto di ruolo prevista dalla legge di bilancio 2022, ecco che l'intimazione di pagamento diventa uno strumento utile per il contribuente per impugnare le cartelle di pagamento contenute nella stessa, ovviamente quando vi sono vizi previsti dalla normativa.
In questo video vedremo i due principali motivi di impugnazione che, ove presenti, consentono di rendere nulla l'intimazione ed annullare le cartelle di pagamento sottostanti con eliminazione del debito.
Se anche tu hai ricevuto un’Intimazione di pagamento e hai dei dubbi in merito alla legittimità della stessa, non esitare a far effettuare le verifiche del caso ad uno dei nostri professionisti
PROCIDAVIVONE&PARTNERS ® | Dott. Antonio Procida
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15 сен 2024