Tra le file degli anti-establishment l'unica cosa che regna sovrana, oggi, è la confusione!
Sentiamo più o meno indifferentemente proclami di uscita dall'Unione Europea, abbandono dell'Euro e cancellazione del debito. Ma non sono la stessa cosa!
L'Unione Europea è un trattato sostanzialmente giuridico-commerciale, sul quale si potrebbe lavorare dato che allo stato attuale è un progetto incompiuto ma gestibile entro certi limiti.
L'Euro appartiene ad un più vasto accordo monetario che include anche la BCE e determinate regole di gestione della politica monetaria, che piacciano o meno.
Il debito pubblico, invece, è un problema che ciascun Paese deve guardare da dentro e l'Italia il primis dato che ormai puntiamo al record di 2.100 miliardi di Euro di debito pubblico.
Al più si apprezza la posizione di chi distingue tra anti-europeismo e anti-Euro, posto che l'Euro, soprattutto questo Euro, è un accordo monetario contro l'Europa. Ciò detto una certa idea di Europa, di organizzazione di economia continentale è imprescindibile nell'ottica dei grandi blocchi economici che governano il mondo.
Ma la questione davvero imbarazzante è la confusione tra Euro e debito, ovvero la posizione di chi ascrive ad una non meglio precisata "uscita dall'Euro" la risoluzione del problema del debito. In questo senso, c'è il timore che all'interno della forza politica attualmente di maggiore opposizione all'establishment, il M5S, tale confusione concettuale alberghi sovrana.
Intanto l'uscita dall'Euro non vuol dire nulla se non si dice dove si propone di entrare!
In secondo luogo, se si sottintende tacitamente che uscire dall'Euro voglia dire tornare alla Lira anche questa rischia di essere una trovata elettorale e poco di più. Difatti, la Lira c'era anche negli anni '90 ma era emessa da una banca semi-privata, la Banca d'Italia, veniva prestata al Tesoro creando le premesse per l'immenso debito pubblico di cui oggi abbiamo contezza, e era soggetta a tassi di interessi stabiliti anch'essi da un soggetto terzo semi-privato. Se è questa la Lira che tacitamente si sottende con la proposta di uscita dall'Euro allora siamo al buio.
M5S ed economisti "alternativi" devono, una volta per tutte, prendere posizione sul problema di fondo che è quello della proprietà della moneta e dei meccanismi di emissione. La proposta rivoluzionaria, che taglia le gambe alla speculazione e consente di cancellare gradualmente il debito pubblico, è quella di emettere moneta senza debito, ovvero moneta di Stato e monete complementari, come erano le 500 lire dei tempi di Aldo Moro. Se la moneta viene emessa da un ente privato e prestata alla popolazione che per usarla deve indebitarsi e pagare interessi e se la quantità di moneta non è funzionale alla crescita economica allora non c'è Lira che tenga, rimarremo dove siamo.
Tutto il resto sono disquisizioni da salotto, trovate elettorali.
Alberto Micalizzi
www.tech-media.it
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12 сен 2024