Purtroppo a mio parere l'eolico fa più danni che bene. Ho vissuto in Spagna in una zona rurale stupenda che viene piano piano deturpata da centinaia di pale eoliche che servono non la popolazione locale (circa 8.000 abitanti su 933km2) ma alimentano la città di Barcellona che dista circa 200km. Quasi nessuno parla poi del fatto che per costruire e mantenere le pale eoliche si distruggono ettari di montagne per poter costruire non solo il sito della pala stessa ma anche strade larghe per potervi accedere con mezzi antincendio e km di tralicci dell'alta tensione per arrivare fino alle grandi città. Inoltre le pale sono un grave pericolo per gli uccelli e soprattutto i pipistrelli che non fanno in tempo a schivarle e che muoiono a centinaia ogni anno. Meglio quindi promuovere il fotovoltaico sui tetti delle case, così lavorano anche i piccoli imprenditori locali, aiutando l'economia locale. Ha ragione Giovanni, come sempre.
Per non parlare dei pannelli solari distribuiti sui terreni agricoli che ammazzano il terreno sottostante e poi andranno comunque smaltiti. L'eco green è una truffa per fare arricchire i soliti noti e rendere tutti i cittadini dipendenti a tutto.
@@gianlucammm eh appunto si. L'eolico altrimenti è un disastro. Toglie campi all'agricoltura, rovina il terreno sottostante e quando c'è da smaltirli di ecologico non hanno niente.
La cosa migliore sarebbè ove possibile che le abitazioni producessero la propria energia. Certo, l'UE prima parla di ambiente poi ci indebita per produrre armi. Non molto coerente come cosa
l'Unione europea (che non è l'Europa) è quel posto dove chi ha interessi da portare a compimento può andare a fare lobbying ( perfettamente legale) con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato (sarebbe molto più faticoso e dispendioso andare nei parlamenti dei vari stati membri). Se sperate nell'Unione europea........
Bravo Giovanni! Allora, diciamo le cose come stanno: il fotovoltaico è una disgrazia. Vero é che produce energia “pulita” ma forse non tutti sanno che per realizzare un pannello si “sporca” forse più di quello che si risparmia mettendolo in produzione. Tanto che l’unica fabbrica di pannelli che avevamo in Italia, si chiamava Eurosolare ed era dalle parti di Nettuno, l’hanno chiusa decenni fa proprio per questo motivo. Però oggi le fabbriche sono in Cina dove a nessuno di noi frega del loro ambiente. Che però è ancora il nostro, che la Terra una é. Oltre a dar loro il vantaggio del, praticamente, monopolio su queste produzioni. Secondo punto, il fine vita: al momento nessuna sa che farsene dei vecchi pannelli “esausti”. Al momento non si possono riciclare in alcun modo. Intanto sono raccolti e stoccati in aree remote (sempre di Paesi poveri, mica da noi dove li abbiamo sfruttati da buoni e ora che sono diventati cattivi non li vogliamo piu) o dentro miniere abbandonate, come si fa per esempio con le scorie radioattive o l’amianto. Terzo punto: ma é mai possibile che con tutto lo spazio disponibile tra tetti di industrie, parcheggi privati, industriali ed autostradali (senza contare i margini stessi della autostrade) se proprio si deve fare il fotovoltaico, non si possa proprio iniziare da quegli spazi (portando tra l’altro il vantaggio di ombreggiare le zone di sosta) invece di portare via terreno agricolo? Salvo poi menarci il torrone col fatto che “MANCA IL CIBO!!”. Andate a vedere la quantità di cibo buono che viene buttato o lasciato andare a male e riparliamone. Tornando alla corrente, che dire di fare un vero e proprio piano di risparmio energetico escludendo tutti i consumi totalmente inutili, ottimizzando le efficienze sia nel piccolo delle nostre case ma soprattutto a livello di grandi consumi industriali e commerciali? Ecco, dopo aver spento l’ultima lampadina “ inutile” rifacciamo i calcoli e vedremo che di energia me manca molta meno e forse già ora ne abbiamo in sovrappiú. Ma così chi produce energia come farà ad aumentare i profitti? Svegliamoci tra tutti, non prendiamo più tutto per buono al primo colpo quello che vien fuori dalle casse del mainstream. Aprite gli occhi, molto spesso le cose sono proprio li davanti al naso, solo che siamo tutti distratti (ad arte) da mille ammenicoli con cui ci lasciamo intrattenere come scimmiette.
Bisognerebbe iniziare dai centri commerciali e dagli uffici climatizzati con 20 gradi d'estate e 25 d'inverno, sono anche un disagio per la salute degli utenti ... Chi ci lavora toglierà la giacca d'estate e metterà un maglione d'inverno
@@azz1717 giusto, infatti quello è un’altro degli sprechi a cui mi riferisco, senza contare che, lo dice una signorina poco ascoltata che si chiama Fisica, per raffreddare dentro non puoi evitare di riscaldare fuori. E via con l’innalzamento della temperatura. Sto semplificando ma chiunque abbia un minimo di cognizione capisce bene di cosa parlo. E se ci mettiamo ad osservare con attenzione, ne troviamo ben altri di usi totalmente inutili di questa preziosa energia.
La penso esattamente come te... anni fa ebbi occasione di spiegare questi concetti a chi aveva l'opportunità di metterli in atto. L'unica azione è stata la classica alzata di spalle. Eppure sarebbe tutto molto semplice e si eviterebbe pure quello che è stato definito razzismo ambientale
@@paolacareddu9009 grazie. Quel che possiamo, e dobbiamo, fare é cogliere tutte le occasioni che ci capitano e se possibile crearne, per diffondere sempre più queste informazioni. Che per altro sono anche facilmente verificabili: studi su questo tema ne hanno pubblicati a decine. Di certo, sparando nel mucchio, prima o poi si trova chi ci aveva pensato ma non trovava conferma, o chi non ci aveva pensato e trova una specie di “illuminazione”. Si, perché di persone ragionevoli ce ne sono in giro, ma forse sono timide e vanno incoraggiate 😃
Grazie Giovanni... Qui in Sardegna ormai hanno deciso di creare un deserto nero è un fenomeno in forte crescita...la soluzione c'è mah....un abbraccio tutti...
@@ALMAGEST0 Anche a me. Ovviamente bisogna scegliere bene i luoghi d'installazione, perché non si può di certo metterle davanti alle dolomiti o alla Valle dei Templi (per dire). Gli impianti che rendono maggiormente sono quelli offshore.
Non solo in Gallura, in tutta la Sardegna, compresa la costa est, il mare con impianti infissi e galleggianti vicini alla costa, e l'interno, dal sassarese al nuorese e giù verso il cagliaritano. Dovunque 🙈
l'energia a km zero non esiste, bisogna produrla dove la natura la permette di produrla, quindi le pale eoliche vengono installate dove cè vento ... no dove cè il montanaro che soffia ...
Si, Ma Non dirlo a quelli Che Sono convinti Che questo sistema economico sia il migliore o l'unico concepibile, come fosse Una religione. Diranno Che vuoi tornare all'epoca Della pietra.
La società consumerà sempre di più poiché saremo sempre più industrializzati. Semplicemente dovremo convertirci a tecnologie non inquinanti. È importante non confondere il fabbisogno energetico con le emissioni inquinanti
😊caro Giovanni,io penso che ormai il danno e' fatto e sia irreversibile,anche se domani " spegnessimo " tutto,tutti a piedi,tutti senza cellulare,al buio,senza riscaldamento,fabbriche chiuse ecc.ecc. ci vorrebbero decine di anni per migliorare la situazione. Sono anche convinto che alla maggior parte della popolazione mondiale non gliene frega un c....o del cambiamento climatico e mi domando quanti sarebbero disposti a rinunciare a tante " comodità " per il bene del pianeta. Penso che fra 4 o 5 generazioni ci scanneremo per avere acqua e un po' di terra da coltivare per sopravvivere ...altro che pannelli solari e pale eoliche,io,la vedo male e spero di sbagliarmi. Buon futuro a tutti!!!
Scusa, non capisco. A quel che sembra l'Europa ha decretato che l'energia rinnovabile debba essere prodotta vicino a dove si consuma. Se è così, il problema non è l'Europa ma l'Italia che disattende le raccomandazioni europee (e non pare la prima volta, leggi Malagrotta o balneari). Sbaglio?
Ciao Giovanni. Io sono sarda e vivo tutto questo con grande rammarico. Grazie per il tuo prezioso contributo ❤ e complimenti per l'impegno e la dedizione che si percepisce dai tuo video. È un piacere ascoltarti
Giovanni l alternativa c'è ma poi persone come me che vogliono realizzare un impianto fotovoltaico per casa spendendo parecchi soldi si trovano sommersi da problemi di burocrazia e vincoli strani, e abito in un paesino chiamato Strevi, figuriamoci nelle grandi città!!! C'è l.alternativa ma non c'è la volontà!!!!!!
Se tutti, come me, avessero un impianto fotovoltaico sul tetto, ci sarebbero meno possibilità per le grandi aziende di speculare ricoprendo centinaia di ettari coltivabili con pannelli fotovoltaici. La presunta transizione ecologica non è altro che un nuovo metodo tramite il quale qualcuno può fare soldi.
Io sono d'accordo con quello che hai detto ma prima li hanno messi questi pali eolici e adesso si lamentano un po' come la questione eternit prima li vendono e adesso tutti li devono togliere sempre a furia di soldi soldi sempre soldi vogliono
Consumare meno = vivere peggio. Il mondo consumerà sempre di più non per ingordigia, ma perchè in tutte le zone del mondo si vorrà avere una casa riscaldata in inverno, si vorrà raggiungere il luogo di studio e di lavoro. La soluzione c'è ed è l'energia nucleare. Dovremo solo fare piazza pulita della montagna di disinformazione e pregiudizi a riguardo
Il progresso ci porta a consumare sempre di più, a cosa serve tutta questa energia? Ci chiedono di essere piu green, piu questo piu quello, ma di anno in anno si ha sempre piu bisogno di energia.
Sacrosante parole Giovanni, il problema è che dietro a questi doverosi cambiamenti c'è chi vede un modo per arricchirsi senza pensare agli effetti impattanti sul territorio.
Intanto ci vogliono togliere ,come hanno già fatto in Spagna, le risorse idroelettriche. In Spagna hanno fatto fuori un sacco di dighe,così ci indeboliscono ed impoveriscono.Noi ,che dagli antichi romani, abbiamo ingegneri che sanno costruire acquedotti,che hanno saputo utilizzare il territorio senza deturparlo, dovremmo "imparare"dall'Europa?
ciao Giovanni, hai sentito che vogliono proporre di costruire il deposito nucleare a due passi del Monferrato, una zona peraltro piena di falde acquifere e a rischio geologico in generale a causa anche delle allluvioni? Che ne pensi? Credo che sia una cosa ancora peggiore delle pale eoliche. Mi piacerebbe un tuo commento
Grandi impianti, poche grandi società che avranno in mano il mercato dell energia il fotovoltaico va installato sui tetti delle.migliaia di capannoni industriali usati o abbandonati
@@mirkopileri4293 1) Il minieolico è una ciofeca: più le pali sono grandi, più sono alte rispetto al suolo e più possono godere di venti costanti (questo è il caso delle zone di mare), più sono efficienti. Il minieolico è il contrario di tutto ciò. 2) Cosa vorrebbe dire solare più efficace? L'irradiazione solare è per m2 bassa e non costante (notte, brutto tempo, inverno, ..). Oltretutto non esistono metodi efficaci di immagazzinamento dell'energia.
@@ElPavesaroTergestin nella nostra zona il minieolico è piuttosto efficiente, invece. Conosce le condizioni climatiche della nostra zona? Lo stesso dicasi del fotovoltaico: l' irraggiamento può essere insufficiente in Friuli e veneto, qui da me la situazione non è certo quella.
@@mirkopileri4293 1) Sì, le conosco, ma il minieolico è inefficiente, come già dicevo, per sua natura intrinseca. Dopotutto pensi davvero che il vento a 5m dal suolo sia uguale a quello che trovi a 100m? Lo sai che le pale aumentano di efficienza proporzionalmente alla loro lunghezza? Lo sai che più ti avvicini al suolo, più aumentano le micro-turbolenze che diminuiscono l'efficienza complessiva del sistema? Non per niente la ricerca sull'eolico punta ad avere pale sempre più grandi. Oltretutto la cosa folle di questo discorso è che la Sardegna è, assieme alla Sicilia, la regione migliore dove piazzare l'eolico off-shore. 2) l'irraggiamento è insufficiente dovunque. Non per niente il fotovoltaico funziona unicamente per le villette e non per i condomini. E qui tralasciamo le esigenze energetiche enormemente maggiori dell'industria, o il fatto che l'irraggiamento cambi decisamente durante l'anno o che sia naturalmente nulla di notte, basso al mattino e di pomeriggio o quando le condizioni metereologiche risultino avverse.
ma quanto ci vuole bene questa europa. da 30 anni ci garantisce sviluppo, ma soprattutto ECONOMIA (rispetto agli anni 90 lavoriamo un giorno di meno e guadagniamo come se lavorassimo un giorno in più) e anche la PACE.
Sei ironico, vero? Per non parlare della fatidica Agenda 2030, che garantisce un bel futuro sostenibile, togliendoti automobili, stufe, persino case non "in regola"...l'importante è che loro possano uscire con il jet privato( che come tutti sappiamo, è a emissioni nulle)😔.
caro Giovanni, hai ragione : piccoli impianti locali, che servono per coprire il fabbisogno della popolazione locale... ma con impianti "piccoli", girano capitali "piccoli"...! ...solo con impianti "da 56 Gigawatt" circolano "Gigasoldoni"...! ..e si sa...: più soldoni circolano, più soldoni è facile "afferrare"...!!!
Caro Giovanni, hai detto Bene e Giusto, purtroppo gli AmministratoRicchi Locali, non hanno per nulla, la Tua Consapevolezza che scaturisce dal Tuo Cuore, la stragrande maggioranza di Loro, pensa con la Bocca dello Stomaco. Continua così, sei una Bella persona, mio CARO Giovanni. Ti ABBRACCIO, anche se non ci conosciamo. Giuseppe Pipoli da Foggia
E se magari si cominciasse anche a pensare VERAMENTE al risparmio energetico❓ D’inverno in case, uffici, negozi e ovunque, bisogna restare un maglietta o camicia dal caldo che c’é, sono anni che non uso più un golf o un maglione (se non in casa mia 😂). Tutti parlano di energia e poi gli stessi, non considerano quella che consumano loro stessi. Senza parlare poi delle attività commerciali, che in nome del Dio marketing, ne fanno un vero e proprio scempio. E ce centrali idriche? In Lombardia assolverebbero a gran parte del bisogno Nazionale ma sono disastrata e obsolete: turbine di 40’anni che consumano tanto e producono poco, più le perdite dai condotti che sono circa il 20 30% Tutte queste cose dovremmo vederle noi, che ne sa la comunità Europea??!!
Niente da fare. Si continua a dire di no per ogni ragione. Barattando la tutela del paesaggio a scapito della tutela dell'ambiente. Sono due interessi diversi che a volte si contrappongono. Le pale eoliche non vanno per forza in prossimità dell'utilizzatore perché per fortuna l'elettricità, a differenza della legna, del pellet e di altre fonti, è facilmente trasportabile a lunghe distanze, quindi è meno impattante avere pochi grandi impianti dove c'è vento e poi trasportare l'energia via rete che tanti impianti di prossimità dove, se non c'è vento, è necessario metterne molti di più. E mentre all'estero gli ambientalisti si battono per averli da noi si battono per non averli:...... troppo grandi......troppo piccole.......qui no......li no......... in mare no..... in Gallura no........ intanto le lobbies del fossile ringraziano e anche Putin. Caro Giovanni se mettessero pale più piccole lei troverebbe da ridire pure su quello. Già lo sappiamo. Bisogna accettare il cambiamento del paesaggio e passare alla transizione ecologica. Non c'è più tempo. Basta distinguo.
Io sono un vecchietto, quindi rispetto! E silenzio! Io ho visto molti sketch del trio e non riesco a prenderlo sul serio. Qui vorrei mandare un messaggio a Storti se si lamenta che gli alberi vengono tagliati senza criterio è perché è vero, per fare le cose bene gli alberi in città vanno cambiati spesso quindi sradicati quando troppo imponenti, e per non farli ammalare sui tagli andrebbe messa una resina, estratta da altri alberi come copertura e cicatrizzante.
Devo dire che le pale eoliche le ho sempre trovate piacevoli alla vista, deturpano il paesaggio sicuramente meno di un campo fotovoltaico o di qualunque tipo di centrale elettrica...
Dovremmo anche cercare di consumare meno. Oggi non riusciamo neanche a spegnere il motore dell auto mentre cazzeggiamo con il cellulare, compriamo cose che non metteremo o non useremo mai. Facciamo veramente schifo
La presidente della Sardegna, Todde, ha dichiarato che farà il possibile per ridurre le pale eoliche nell'isola!! Siamo in tanti, 8 miliardi di persone che consumano e inquinano, a voglia a consumare di meno!! Ognuno deve fare la sua parte.. ma non è semplice!
L'eolico va fatto dove può rendere di più.....che sia Sardegna o Piemonte poco cambia o siamo ancora alla logica che meglio a casa d'altri che nella propia?
L'alternativa è il nucleare (non per il 2030), ma purtroppo in Italia c'è una paura irragionevole confrontata con i rischi che sono estremamente bassi anche rispetto ad altre fonti rinnovabili
Bisogna vedere la distribuzione delle aree ventose in Italia. Contrariamente a quanto si crede noi NON siamo un paese particolarmente ventoso e quindi le pale vanno messe, tante, dove la risorsa c'è (lasciando da parte il discorso che il vento dipende da clima ed il clina sta cambiando quindi non sappiamo con certezza di qui a trent'anni come sarà la situazione). Idem dicasi per i pannelli fotovoltaici, per cui una insolazione decente che renda adeguatamente produttivi i pannelli non si trova dappertutto (tralasciando l'enorme discorso sullo stoccaggio a lungo termine dell'energia). Io le rinnovabili le vedo a massima potenza entro una ventina d'anni, ma poi affiancate dall'energia nucleare. Farcela senza questo connubio è impossibile, viste le cifre in ballo.
@@Podzzy l'idrogeno è difficile. Un idrolizzatore costa parecchio e perché sia redditizio deve lavorare con continuità; le rinnovabili non offrono questa continuità di eccessi utilizzabili quindi è estremamente improbabile che qualcuno decida di costruire un impianto in perdita. Aggiungo al discorso un fattore fondamentale, ripeto FONDAMENTALE: non possiamo aspettare soluzioni future, abbiamo bisogno assoluto di procedere con le tecnologie presenti oggi. Se (Quando) poi in futuro usciranno nuove tecnologie ben venga, saranno implementate con guadagno di tutti... ma nel frattempo bisogna muoversi, subito! Questo significa rinnovabili a manetta per i prossimi 15-20 anni e nel frattempo cantieri per nuovi reattori nucleari, come se piovessero!
@@michelericciardi5701 Capisco il tuo discorso. Non sono contrario al nucleare, ma rimango scettico: il mio dubbio è se l'Italia sia in grado di gestire il nucleare come nei paesi più avanzati, con i problemi ben noti di costi, tempi, gestione delle scorie, consenso pubblico, ecc...
@@Podzzy a parer mio l'unico vero problema è quello del consenso pubblico, che è pesantemente disinformato purtroppo. Riguardo ai tempi sicuramente sarebbero lunghi per la prima centrale, magari anche per la seconda, ma mano a mano le cose andrebbero a sveltirsi con la pratica (spero). Aprendo un cantiere all'anno potrebbe succedere che l'ultimo reattore, costruito rapidamente, verrebbe acceso insieme al primo, costruito con tempi biblici. Poi secondo me la popolazione inizierebbe a toccar con mano i vantaggi di avere un mix di tre o quattro fonti di energia, tutte a basso impatto, che insieme offrono una situazione stabile ed affidabile
Tutto giusto ma in un mondo ideale perché il green è un nuovo business che domani genererà nuovi problemi al momento l’unica vera cosa giusta è consumare meno tutto quello che consumiamo così inquiniamo meno e spendiamo meno
Una centrale nucleare semi moderna produce 25 milioni di kW al giorno . Impianto fotovoltaico di circa 1000 pannelli produce all'incirca 4 milioni kW all'anno. Quanto costano i pannelli fotovoltaici per essere prodotti smaltiti ambientalmente ? Quanto costa in termini ambientali la produzione e l'installazione di un impianto eolico! ?? Quanto producono in proporzione a quanto inquinano? Qualcuno ha un'idea reale di quanti chilometri e chilometri quadrati di territorio andrebbero cementificati e ricoperti di impianti simili per produrre solo l'energia che produce una singola centrale nucleare moderna??! Quanto impatta a livello globale il nucleare e le energie rinnovabili qualcuno si è mai posto il problema, andate a informarvi! Per chi vuol capire la risposta è già scritta.
Da quello che ho capito vorrebbe degli impianti eolici più piccoli e diffusi sul territorio, ma onestamente non so quanto sia fattibile. Secondo me la cosa migliore e che garantisce una resa più alta sono gli impianti offshore, che avrebbero anche il vantaggio di non deturpare il paesaggio (per quelli che proprio non possono vedere le pale).
Più o meno è la stessa cosa di chi vive in città e dice a chi ha sempre vissuto in campagna di come si fa ecologia e salvaguardare la natura….ecco le leggi vengono fatte allo stesso modo!
Ying yang. C'è buono e cattivo dappertutto. L' equilibrio fa la differenza, è la natura che ce lo insegna Meno consumismo in tutto, i nostri nonni ce l'hanno insegnato. Un vecchio mobile artigianale può durare 60 anni ed è sicuramente più bello di uno *svedese che di naturale ha veramente poco, ma sicuramente di chimico ha tanto. Andare al bar in bici, invece che chattare in macchina attraverso uno smartphone... Come uno volta, dopo aver faticato nel proprio orto per mangiare cibo sano, invece che integratori in palestra. Etcetera etcetera etcetera. Ricordiamo gli anni 70, 80, 90 come belli, ma non ci comportiamo più come allora e quindi, la colpa di chi è? E poi l'auto elettrica per sentirsi green... Ma avete idea di quanta devastazione procuri solo per costruirla? Un auto d'epoca, dato della commissione europea, dovrebbe girare 40 anni per equivalere l'inquinamento prodotto da una elettrica solo per arrivare dal concessionario. Senza contare che non ci sarebbero più campi coltivati, ricoperti invece di pannelli fotovoltaici solo per alimentarne un decimo. Meno cibo, meno viaggi...
Quindi in pianura padana, territorio ad alto rischio per la concentrazione di inquinanti per motivi "orografici", dove ci sono poco vento e poco sole ma tanta richiesta di energia (in quanto polo produttivo dell'intero paese) cosa si fa? Mettiamo altre centrali a fossili o nucleari? O le altre regioni possono dare una mano nel fornire energia "pulita"? Caro Giovanni, ti seguo e apprezzo i tuoi post, ma il problema purtroppo è più complesso.
Ma non ti deve arrivare certo dalla Sardegna . Che dici la Toscana o il Veneto sono un tantino più vicine della Sardegna? Qua il problema è che si stanno costruendo impianti dove non servono .
Il vento che trovi al largo delle coste della sardegna è molto più forte di quello che c'è nelle regioni centrali. Tra l'altro sarebbe interessante capire quanta dell'energia prodotta verrà effettivamente portata sulla terraferma perché,come già specificato nei commenti,la sardegna dipende al 75% da combustibile. Per quanto stimi Giovanni, soprattutto per i consigli botanici, quando si parla di queste tematiche bisogna parlarne con cognizione di causa e della complessità della materia, altrimenti si vanno semplicemente ad alimentare dicerie su dicerie@@bluwind68