Gilberto Di Petta presenta in questa intervista il libro "Oltre e di là dal mondo: l'essenza della schizofrenia" di cui è coautore insieme al compianto Arnaldo Ballerini
A me è stata diagnosticata la schizofrenia ho 27 anni e ho trovato il discorso interessante ma un po' difficile da capire ma mi ha fatto piacere il contenuto davvero piu di altri. Credo che averlo scoperto in età giovanile sia stata una buona cosa però oltre a prendere dei farmaci sarei curioso di conoscere come posso migliorarmi seguendo dei percorsi con altre persone e che mi aiutino a viverla bene la malattia.
Video molto interessante ma assai difficile da capire per noi comuni mortali. Lo schizofrenico è troppo concentrato sulle sue produzioni interne (allucinazioni e deliri) per riuscire a dedicare del tempo al mondo esterno. Lo schizofrenico cerca , senza riuscirci ...ma impiegando molte risorse cognitive, a razionalizzare ciò che gli appare sotto forma di allucinazione e nel far questo cade vittima del pensiero delirante; non ha scampo. E' come quando sogniamo, lo sappiamo, il sogno non è mai razionale,è sempre molto strano,strampalato.. solo che da addormentati non tentiamo di costruire una narrazione che abbia un senso , da svegli invece lo schizofrenico tenta di farlo e i suoi tentativi non possono che fallire. Lo schizofrenico impiega molta energia mentale nel cercare di tenere a bada le proprie allucinazioni (sogni ad occhi aperti), senza riuscirci. Alcuni tentano di ignorarle , fallendo. Fallisce in generale ogni tentativo ,ciascuno dei quali assai dispendioso in termini cognitivi, di far quadrare le cose , di essere come gli altri: normale. Da qui la chiusura verso il mondo , il ritiro dello schizofrenico; nessuno mi capisce, devo tenere per me quello che sento che vedo.. Mi sento diverso dagli altri quindi ritiro la mia libido dal mondo e mi chiudo in me stesso nel tentativo ad esempio di prendere il controllo dei miei pensieri. Potrebbe sembrare una situazione senza via d'uscita ma quello che succede ad uno schizofrenico non è molto diverso da quello che succede a noi persone normali quando sogniamo cose strane ma tuttavia capitandoci da addormentati non abbiamo la pretesa di "raddrizzare" il sogno, lo viviamo così com'è, mentre nello schizofrenico il presentasi di situazioni bizzarre dovute alle allucinazioni mette in crisi la persona che tenta di darsi una spiegazione, tenta di integrare quelle strane esperienze.... Lo schizofrenico ha quindi la sensazione di non avere il controllo delle proprie produzioni bizzarre e vive di conseguenza l'esperienza di una scissione (mancata integrazione di parti di sé). Per riappropriarsi delle proprie produzioni potrebbe provare a ripetere ad alta voce, ad esempio, quello che la voce dice (nel caso delle allucinazioni uditive) senza tuttavia ubbidire qual'ora la voce comandasse di fare qualcosa. Non sono sicuro che funzioni ma si potrebbe fare un tentativo in questo senso in cui invece che ignorare la voce, sopprimerla, facendo una gran fatica. Invece la si asseconda ripetendo quello che dice. Chiaramente non va ubbidita. Naturalmente i farmaci anti-psicotici sono la via maestra per la riduzione dei sintomi. Tuttavia le voci non scompaiono ma si attenuano o cambiano, da cattive possono trasformarsi in bonarie. Quindi un trattamento psicoterapico va comunque seguito. Non capisco come si possa affermare che la schizofrenia non sta nella mente della persona che ne è affetta ma su un piano metafisico di scissione fra il piano ontologico e il piano ontico.... le evidenze scientifiche indicano che si tratti di uno squilibrio chimico all'interno del cervello.
Nessuno e perfetto io non ho la skizzofrenia ho sofferto di derealizzazione ma piano piano vado guarendo con la volontà del tempo da un giorno all altro un giorno mi sono svegliato credendo di stare ancora sognando poi quando vai ha dormire invece di normali sogni sogni la vita reale non lo auguro a nessuno
Caro Stefano, siamo contenti che l'intervista ti sia piaciuta! Puoi trovare il libro in libreria. Anche la Feltrinelli lo vende, quindi se non lo hanno subito in negozio possono prenotartelo. Altrimenti online è disponibile, lo trovi anche su IBS: www.psicologiafenomenologica.it/bibliografia/testi/
Sono un anestesista ormai in pensione da molti anni e quindi molto anziano ma molti purtroppo anni fa molto giovane e soprattutto fratello di un ragazzo anzi ragazzino che a 19 anni, io ne avevo 22, si è ammalato di questa splendida malattia per cui è stato ricoverato inutilmente pure in Svizzera per poi fare la bella vita e morte che facevano tutti i ragazzini che stavano li. Gli psicofarmaci sono ottimi farmaci dalla tossicità molto modesta (in linea generale)solo che hanno un piccolo difetto: checché ne dicano illustri psichiatri che evidentemente questa malattia non la conoscono affatto con la schizofrenia non c’entrano assolutamente niente!! Curare una malattia tanto grave con questa roba è esattamente come sparare a un leone con un fucile a pallini veramente grottesco!!Perché allora la medicina non mette a punto terapie più efficaci? Bella domanda ma questo non lo deve chiedere a me ; per questi poveri ragazzi l’unica speranza come dicevo è quella di morire il prima possibile
Si, si hai studiato, ma caro mio professore hai fatto qualcosa di innovativo per far scomparire del tutto questa malattia? Gli psichiatri sono tutti buoni a parlare ma ancora oggi non ho visto uno schizofrenico che dopo aver avuto i famosi episodi psicotici e' tornato a una vita normale in tutti i sensi ( lavorativa, sociale o sentimentale).
Caro Carlo, quello che il lavoro fenomenologico cerca di fare non è "far scomparire la malattia" quanto lavorare su quelle strutture esistenziali alterate che ne sono alla base attraverso la costruzione di un dialogo che sia terapeutico...
Il fatto e' che chi ha questa malattia si e' rotto le scatole di fare la vita di merda. Vuole cure efficaci affinche' la si possi estirpare e quindi tornare a una vita normale. Gli schizofrenici non vogliono sentire piu' questi discorsi filosofici del cazzo che non portano da nessuna parte. Vogliono concretezza.
Voi psicologi e psichiatri vendete per adesso solamente fumo (esperienza personale). Siete bravi a risolvere i problemi semplici ma quelli complicati ancora no. Puoi fare tutti i faccia a faccia che vuoi, ma a chi ha problemi schizofrenici non penso che gli fate tornare il cervello come era prima. In realta' la medicina ha solo risolto i sintomi positivi della malattia ma non quelli negativi. Ci vogliono almeno cinquant' anni, prima che la ricerca scientifica risolvi questo problema definitivamente.
Scusate ma la schizofrenia non è un disturbo biochimico dei neurotrasmettitori come la dopamina in primis che lavora troppo ..( oppure uno scompenso della serotonina.. del glutammato dell adrenalina.. ecc.ecc. ) che causano i deliri è le allucinazioni? In questa spiegazione però sembrerebbe più un problema di personalità. . Non viene data una spiegazione chiara..In fondo gli antipsicotici lavorano per creare un equilibrio su una disfunzione dei neurotrasmettitori ....e la psicoterapia aiuta per i tratti disfunzionali della personalità. .del malato .Purtroppo mi pare di capire che la schizofrenia come per la diagnosi che per la cura sia difficile trattarla anche da specialisti luminari..
Caro Paolo, quello cui fai riferimento si può definire il "modello biologico di spiegazione della schizofrenia". È molto diffuso ad oggi, ma non è un'idea condivisa dalla fenomenologia. Dal punto di vista fenomenologia, la schizofrenia, pur avendo sicuramente una base biologica, è un modo di essere nel mondo che altera il contatto con gli altri e con senso comune
Nn mi è piaciuto questo psichiatra... Troppo costruito tronfio e nulladicente di particolarmente utile.. Nn sono nessuno e per questo il video dovrebbe aiutare a capire pure chi come me nn conosce la schizofrenia a illuminare la mente e cominciare a entrare nella materia che lui tratta pomposamente per osannare solo se stesso. Come dire : ascoltate e ditemi " BRAVO".... Mmmhhh no nn e nelle mie corde....
Le neuroscienze stanno sempre più delineando la schizofrenia come una anormalità dello sviluppo dell'embrione e del feto; mettersi a sottilizzare sui contenuti logici del pensieri schizofrenici è interessante ma fino ad un certo punto; è il "cablaggio" e la neurotrasmissione che sono alterati.
Grazie per il tuo commento caro Marco. Quello delle neuroscienze è tuttavia un modello che riduce l'esistenza umana, anche nelle sue forme patologiche, al funzionamento del sistema nervoso e quindi alle sue disfunzioni. Questa non è la visione della fenomenologia, che invece adotta una prospettiva non-riduzionista rispetto alla mente, sostenendo che l'esperienza di essere-nel-mondo è qualitativamente differente dal funzionamento cerebrale ed è quindi regolata da leggi differenti, che possono essere studiate a parte.
@@PsicologiaFenomenologica Quando ne troveranno il primo farmaco utile per il trattamento della schizofrenia, con meccanismo d'azione diverso da quello dei tradizionali antipsicotici(probabilmente ad azione Glutammatergica) vedrai il quanto si ridurrà l'esistenza dei pazienti schizofrenici. Essi lottano disperatamente per restare al di qua, desiderosi di vedere il loro essere nel mondo pienamente ripristinato, non a caso quando perdono le speranze molti tentano il suicidio. Purtroppo sono pochi quelli che sono in grado di vedere le due facce della stessa medaglia.
