Lo avessi saputo prima, da giovane pensavo che l'arte non servisse a nulla, non serviva a salvare vite come la medicina, non serviva a fare strade , a costruire palazzi, a dar da magiare. Solo dopo un lungo percorso terapeutico, sono riuscita ad accettare il mio desiderio di dipingere. Grazie ancora.
Non amo molto l'idealismo, ma il pensiero di Shelling sull'arte e sull'artista è strepitoso! Lo condivido e la ringrazio per averlo spiegato così bene. Grazie.💫
Esatto, è quello che succede sempre con i suoi video...parte tutto per una ripetizione prima dell'interrogazione e finisce per diventare una droga indispensabile!
Professore e anche per la vigilia di Natale sono intenta ad ascoltare la sua bellissima lezione su Schelling ! Grazie sempre e Buone festeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
parlando di filosofia estetica per schelling, l’organo conoscitivo più elevato è l’arte. una via per comprendere l’assoluto. l’artista intuisce a pieno l’unione tra soggettività e oggettività; così entrando in contatto con l’assoluto o con il dio. l’artista è colui che coglie le essenze, essenze di vita e del mondo; l’artista coglie la fusione di finito e infinito. l’arte è armonia, maestosità, bellezza e coglie le manifestazioni dell’infinito ampliandole e producendole. la mano dell’artista è divina per la comprensione dell’assoluto. l’arte batte le vie della razionalità. vi è un’affinità tra dio artista e infinito. l’intuizione dell’artista e l’intuizione del filosofo: filosofo razionalizza e sistematizza la realtà (io e non io) l’artista unifica tutto nell’armonia e nella bellezza (è il cantore dell’assoluto e la forma più elevata della conoscenza) per questo motivo il genio artistico supera il filosofo
fichte pone un limite con la natura, schelling parte da questo limite volendone dare un significato intriso all’infinito. nella natura lo spirito si unisce; è intriso. la sua visione originale parla di un io e di un non io unificati (la notte in cui tutte le vacche sono nere). recupera i concetti di fichte e nascono due filosofie: quella dello spirito e quella della natura. la filosofia della natura indaga la spiritualità nella natura. la natura come spiritualità esprime la rivelazione dello spirito nella natura, un processo graduale in cui lo spirito si risveglia gradualmente nella natura (ha una visione organicista e finalista). è pur sempre un’unità tra spirito e natura ed un fine. la filosofia dello spirito fa il percorso inverso, si indaga come il soggetto scopre la realtà. di come il soggetto scopre l’oggetto. il soggetto si afferma tramite la conoscenza dell’oggetto tramite tre momenti (sensazione che è passiva, intuizione produttiva dove il soggetto è senziente e riflessione che è un’autoconsapevolezza ove si riflette su ciò che si conosce, poi la volontà che da l’indipendenza dall’oggetto); questa è la filosofia dello spirito.
Grazieeee e buon ferragosto professore.non ho mai fatto filosofia e sto preparando esame di estetica, grazie a lei tutto semra facile anche i concetti piu difficili! Le faro sapere come sara andato
La ringrazio molto per i video fatti. Mi ha fatto ispirare con la spiegazione di Fichte e mi ha fatto riappassionare alla filosofia. Poi sono curioso di capire il suo pensiero riguardo a questi argomenti (magari con un video che spiega le sue teorie)
Per fortuna di tutti noi lo Schelling è vissuto 2 secoli fa, che se avesse visto all'opera un Piero Manzoni, una Marina Abramovic o un Gerhard Richter sono convinto che il nostro buon filosofo avrebbe cambiato mestiere.
Credo che Schelling, se vedesse il mondo moderno, sarebbe più turbato di come maltrattiamo la natura. Noi abbiamo perso quella concezione della Natura come un essere spirituale. La Natura per noi è soltanto un "fondo" per usare il termine di Heidegger, da cui traiamo risorse senza riflettere sulla sua essenza e bellezza
capisco la necessita' di concludere il programma, ma se lei salta Schelling come spiega le critiche di Feuerbach alla concezione della storia di Hegel??? Heidegger ha visto in Schelling uno dei massimi pensatori dell'Occidente.
Stavo pensando al film Tata Matilda con quegli scatenati ragazzini senza madre che fanno fuggire tutte le nurse .😆 Lei opta per il procedimento al contrario, vuole i loro cuori e la pace interiore dopo il dolore del lutto. Tutti allo sbando. Non si presenta nè ricca nè bella ma bitorsoluta , per ogni buona azione e conquista, un bitorsolo.cade, fino a farla apparire bella.Nella realtà succede il contrario, ti mostri perfetta / o..poi con il tempo e intimità o reazione davanti alle difficoltà, emerge chi è una persona e dove eventualmente * risiede la sua " bellezza" non frammentata a pezzetti ma nel totale, nella sua completezza. Insegna questo.💗
Non mi è molto chiara la differenza con Hegel. Anche in Hegel lo spirito si rivela da soggetto ad oggetto e da oggetto a soggetto, in un'unica totalità. Il concetto di manifestazione per gradi e di risoluzione c'è anche in Hegel, forse in Schelling manca il rigore della razionalità e della dialettica?