.A TRAVAGLIO UNICHO CHE MI RISPONDA SONNO FIERA DE AVERLO NELA MIA VITIA POCHE PERSONE PER DA VERO UNICHO?? CHE FA TUTA REALTA DE SUI COMENTI CON TUTYI CITADINI GLI FA APLAUSI REALI DE DOMAND E CHE OGNI COSA E CHE DICIE E CHIARA COME LA ACUA MAGARI AVERE TANTI COME MARCHO TRAVAGLIO ??
e così fu che a lui l'editto mica lo fanno. carriera spianata, fra 20 anni sarà ancora li. non hanno incentivi a fare bene il proprio lavoro, hanno incentivi a dimenticarsi di avere gli arti e strisciare qua e là.
Ho sentito la polemica di Renzi a proposito della marcia di Grillo per il reddito di cittadinanza. Ha detto: non dobbiamo dare assistenza ma lavoro a chi non lo ha, perché il lavoro è l’unico modo di dare dignità alle persone. È un bel trabocchetto col quale si è potuta dare almeno da qualche secolo l’impostazione all’economia della società umana; fino ad oggi si è rivelato uno stratagemma che procura di far perdere al lavoro proprio la dignità che dovrebbe avere. Il lavoro è cosa degna quando mediante lo stesso si costruisce qualcosa di buono per la comunità umana. Oggi è molto difficile che al lavoratore venga assegnato un compito dicendogli: fai questo perché cosi avrai contribuito a realizzare qualcosa di buono e bello che ti darà soddisfazione e che ci farà stare tutti meglio e mi raccomando se, mentre lavori intravvedi un modo per farlo ancora meglio saremo contenti di ascoltarti. Piuttosto gli si dice: fai questo perché in questo modo otterremo un guadagno e solo se riuscirò a guadagnare a sufficienza ti potrò pagare. Succede così che tutti lavorano per guadagnare di più a discapito proprio della dignità del lavoro. Proprio l’aver legato il lavoro al concetto che senza lavoro non si mangia lo declassa fino a farlo degenerare tramite la paga a strumento di ricatto di chi gestisce un’attività tramite personale alle proprie dipendenze, ma anche di chi è motivato all’esecuzione del compito non dalla soddisfazione del bel risultato ma solo dal fatto che periodicamente riceve in cambio il denaro per vivere. L’evoluzione dei processi produttivi rende sempre più vantaggioso sostituire le persone con automatismi nell’espletamento dei compiti. D’altra parte la cultura del lavoro che abbiamo fatto crescere è quella del lavoratore stacanovista che produce secondo schemi prefissati a gran velocità con pochissimi interventi delle proprie capacità cognitive e questo lavoratore rispetto alla macchina ha oltre i limiti fisici il difetto del proprio interesse a farsi pagare. Inoltre alla rivoluzione tecnologica non riesce ancora a far corrispondere una adeguata rivoluzione economica. I calcoli di rendimento di un’attività vengono fatti in ragione del denaro profuso e di quello ricavato. Siamo ben lontani da fare i calcoli reali di risorse impegnate in termini di energia e di benefici ricevuti in termini di miglioramento di vivibilità. I politici, che dovrebbero governarci, mi sembrano avere la vista molto corta; si arrabattano a cercare soluzioni oramai superate, attività che troveranno conveniente far eseguire ancora ai robot; secondo me non hanno capito che se l’umanità si vuole salvare, la maggioranza dei cittadini si deve dedicare alle attività di buona convivenza.
Renzi non puó far dimettere la Bischi perchè il padre della Boschi con banca etrulia ha sposato e aiutato economicamente l'ascesa in politica di Renzi quindi Renzi sapeva benissimo del grande conflitto d'interessi c'era e c'e con la Boschi e sa che se la fa fuori viene tutto giu
Subito dopo la seconda guerra mondiale, vivevamo una moltitudine di persone, che sembravano aver aperto gli occhi e resero possibile, scrivere la carta dei diritti dell’uomo che ebbe un valore di grande esortazione per l’umanità intera a che cambiasse il proprio modo di essere comunità vivente. L’evoluzione non si è compiuta, chi aveva vissuto la terribile epoca precedente credette piuttosto, che se aveva sofferto, avrebbe ora meritato di star bene, anche a discapito degli altri. Quasi tutti pensarono che quella carta fosse stata scritta solo per se non per gli altri. Invece di riorganizzare la società in altro modo, basandola sulla solidarietà, il diritto ebbe valore solo per chi fosse capace di guadagnarselo.Diffondere la conoscenza dell’indice di sperequazione (indice Gini). Farlo diventare, magari migliorandone le potenzialità di stimolo al vero progresso l’antagonista del PIL che si rivela inefficace a costruire una società dove si viva bene. Le analisi dei commentatori politici tralasciano quella che è la rivoluzione culturale preponderante che procede in modo inesorabile a modificare il criterio associante della comunità umana. Si continua a studiare la storia attraverso fatti episodici, come l'entrata in scena di grandi personaggi e le modalità di comunità di riunirsi in coalizioni per difendersi, nei casi più accettabili, o per assoggettare altre comunità ai propri usi con la violenza e non si capisce che queste cose sono soltanto sintomi di cause reali che hanno operato in passato e continuano ad operare oggi. Secondo me hanno molta ragione gli studiosi dell'evoluzione dell'uomo che fanno dipendere la storia dell'uomo da quanto lo stesso è riuscito a modificare relativamente alle modalità attraverso cui riesce a procurarsi il necessario per vivere. Credo che procedere, come continuano a fare i governanti che contano e il codazzo dei commentatori non tenga presente l'evoluzione dovuta alle nuove modalità di produzione. Anche nel passato l'umanità è passata attraverso problematiche simili e sempre è accaduto attrito violento fra chi ne reggeva le sorti e la comunità degli altri. L'introduzione di agricoltura, l'uso degli animali come forza disponibile, e via, via, le macchine con l'uso di energia chimica, ecc. non passarono senza dolore. Oggi la produzione avviene sempre più senza forza lavoro umana, ma con varie forme di energia. Ma quando per i millenni passati l’uomo era necessario per eseguire ogni attività di produzione, si dette perché era utile a tale scopo al lavoro oltre al significato di esecuzione di un compito anche quello di fornire lo strumento per la distribuzione dei beni inventando il danaro e facendo corrispondere la paga all’esecuzione del compito. Lo stratagemma fu utile a generare il “progresso della società”. Ma quale è stato il vero significato di questo progresso, se non quello di diventare più competitivo, cioè di poter assoggettare gli altri al proprio potere per avere più uomini a disposizione per fargli eseguire quanto desiderava. Chi regge oggi le sorti del mondo crede che accadrà come le altre volte, subiremo una crisi con attriti violenti e dopo si troverà un nuovo equilibrio. Intanto anche le altre volte l’equilibrio fu raggiunto modificando le modalità di convivenza. A me sembra che non essendo più la forza lavoro umana preminente ad assolvere il compito della produzione, mentre la società presiede ancora alla vita della comunità umana e non a quella degli automatismi la questione più importante da risolvere sia proprio di togliere al lavoro il significato di distributore dei beni. Se riusciremo a far esprimere la propria opinione a qualche robot potremmo licenziare anche tutti gli opinionisti che oggi guadagnano profumatamente.
MA PER DA VERO HO SEMRE DE SECHOLI CHE LO SEGU OGNI COSA CHE DICE NON CIE UNNA SBAGLIATA MAI SENTITIO CITADINO CHE SEGUE GLI FANO APLAUSI MAI VISTTI? MA TUTTA VITIA LO SEHUIVIO NO MI MOLLO MAI PIU DE 20 ANNI ANCHE DE PIU NO RICHORDO ANNI CUANTI PASSATI IO LO METEREI MANNI IN FUOCHO
Renzi sa come raccontarcela ma non ci crediamo noi sappiamo di averne le tasche piene di questi racconti , magari uno o un altro ma sempre uguale è. Ma perché non Si può avere persone che non siano in conflitto d interesse?
a me i più esaltati, pèartigiani ( o peratigiani), quaquaraqua (nn parlo col tipo sotto...), "vecchi", disonesti, ipocriti e tutto il resto, appaiono i commentatori grondanti o odio o malizia e sempre credo invidia. A chi prema l'onestò intellettuale, quella vera, quella antica, nn quella parvenu, a prescindere dalla "parrocchia " alla quale apparteniate o se, come me, siete per grazia di Dio esterni a codeste divisioni etniche, questo aspetto nn dovrebbe sfuggire. ccciaou ;=) EDIT: si sta dimenticando, ed è un dramma, anche di Travaglio ottimo giornalista che ha illimite di non concepire dunque nn comprendere la politica a volta scambiandola per scandalo, che nelle parole dell'avversario quasi sempre ci sono scampoli di "verità" e magari quelli che ci aiuterebbero a comprendere pure noi stessi, e vale a vicenda. Se lo fa solo uno,, cioè se c'è un onesto solo, l'altro se ne approfitta usando strumentalmente certe aperture, per questo tanti giovani hanno avuto ilpessimo insegnamento che il Mondo sia diviso tra chi incula e chi è inculato, tra illusi e illusionisti...non p cosi' e davvero, le categorie del manicheo, nn credo bastino a interpretare l'intorno. O no ?
Scusate ma voi che idea avete delle interviste? Floris deve fare domande sui punti chiave, se le fa è solo un bravo intervistatore, sta poi all'interlocutore essere pronto a rispondere: questo si chiama conversare, altrimenti sarebbe un monologo, e per i monologhi di Travaglio (giusti o sbagliati) c'è il suo giornale.
credo venga sempre fraintesa la figura di floris...... ora, io non sono mai stato "dietro le quinte" quindi non so quanto possa esser vera la mia sensazione... però ecco io credo che lui faccia un pò "l'avvocato del diavolo" sapendo di farlo e volendo farlo. Non posso saperne i motivi: di ascolto, di professione, di personalità ecc.... Però devo dire che rispetto a molti "talk show" tipo piazza pulita mi sembra che il suo modo "provocatore" non sia sbagliato ne derivi da un "ti ho beccato...."... mi sembra più semplicemente uno che a chiunque, anche a chi professa verità e denunzia persone e/o fatti di conoscenza popolare giusti, lui comunque provi a metterli in difficltà! Che è una cosa giustissima! Certo, non vedendo le sue interviste a personaggi "ambigui" non so se fa lo stesso con tutti.. spero di si.
