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L'Italia non si taglia - Francesco Pallante 

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1 окт 2024

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Комментарии : 7   
@MarioViola-j2g
@MarioViola-j2g Месяц назад
Cosa si puo' commentare al governo evidentemente l'unita' d 'Italia non interessa.
@antoniomadera9661
@antoniomadera9661 Год назад
La chiarezza e la semplicità della esposizione del Prof. Francesco Pallante è una risorsa enorme a disposizione di chi lotta contro l'autonomia differenziata.
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 9 месяцев назад
Può sembrare che la mia RISPOSTA sia completamente fuori luogo invece ritengo che sia importante far capire che le proposte di cambiamento che approfittano del cattivo andamento della politica per renderla ancora peggiore devono essere controbattute proponendo cambiamenti nel senso di evoluzione positiva. Perciò segue la mia DISCUSSIONE. Premessa. Il COMPITO della politica dovrebbe essere di fare in modo che la CONDUZIONE dello Stato crei una SOCIETÀ nella quale i CITTADINI siano in grado di CONDIZIONARE i GOVERNANTI a PROGETTARE ATTIVITÀ il più possibile migliorative della vivibilità di tutti i cittadini. L’obiettivo al quale deve tendere la SOCIETÀ è quindi che ogni CITTADINO viva nelle migliori CONDIZIONI relativamente a qualsiasi relazione gli si presenti che riguardano perciò tutto ciò che lo circonda, niente escluso. La SOCIETÀ in cui viviamo è invece molto lontana dal RAGGIUNGIMENTO dell’OBIETTIVO ma, quel che è peggio, è impostata per allontanarsi invece che avvicinarsi al suddetto OBIETTIVO. Entriamo nel merito di questa complessa vicenda. Quando parliamo di SOCIETÀ, in realtà ci riferiamo a quella UMANA che in realtà dobbiamo considerare non una ma un insieme di SOCIETÀ. È chiaro logicamente che un CITTADINO di una qualsiasi SOCIETÀ UMANA non può vivere in modo il più possibile soddisfacente se oltre a vivere il meglio possibile LUI e tutti coloro che appartengono alla sua SOCIETÀ non vivono altrettanto bene i CITTADINI che appartengono ad altre SOCIETÀ UMANE. È però VERITÀ incontestabile che il fenomeno della VITA sulla TERRA non è limitato alla sola SOCIETÀ UMANA ma consegue dall’ESISTENZA in VITA di tutte le SOCIETÀ di altre SPECIE VIVENTI. Vediamo intanto come sono impostate pressoché tutte le SOCIETÀ UMANE. Una SOCIETÀ UMANA è costituita dai propri CITTADINI che sono FORMALMENTE LEGATI dal PATTO SOCIALE che dovrebbe consistere nella regola: UNO per TUTTI e TUTTI per UNO. Ma i CITTADINI conservano in realtà ciascuno la propria INDIVIDUALITÀ e acquisiscono l’obbligo ad espletare compiti diversi. Questo si traduce in SOTTOINSIEMI di CITTADINI. È importante a questo punto suddividere l’INSIEME MOLTITUDINE dei CITTADINI per GERARCHIE di POTERE per tentare di capire perché la precedente REGOLA SOCIALE FONDAMENTALE viene interpretata e osservata da ciascuno secondo il proprio diverso punto di vista che trasformano le RELAZIONI in competizioni. Abbiamo quindi che una parte importante della COMUNITÀ di CITTADINI appartiene alle due seguenti CLASSI: - I CITTADINI ai quali è demandato il compito di trasformare le RISORSE disponibili nell’AMBIENTE del TERRITORIO terrestre in ENERGIA VITALE assorbibile dall’UOMO. - I CITTADINI ai quali è demandato il compito del GOVERNO della SOCIETÀ che presiede cioè alle RELAZIONI di convivenza. La parte RIMANENTE dei CITTADINI costituisce la GRAN PARTE che vive pressoché in uno STATO SOCIALE di DIPENDENZA dalle CLASSI precedenti. TENENDO conto della premessa, prendiamo in considerazione la situazione POLITICA ITALIANA. Semplificando; la gestione del POTERE in ITALIA avviene attraverso tre logiche intrecciate: Potere Politico assegnato agli APPARTENENTI ai PARTITI che acquistano potere mediante le VOTAZIONI Potere Economico che acquista tanto più POTERE quanto più riesce a trasformare le proprie ATTIVITÀ in DENARO e CAPACITÀ di utilizzare nelle proprie ATTIVITÀ i CITTADINI REMUNERANDOLI con DENARO. Potere Debole Distribuito ad ogni CITTADINO che non ha i POTERI precedenti e contribuisce a stabilire quanto POTERE verrà assegnato ai POLITICI ma con pochissima possibilità di scelta in quanto condizionato per vivere dalle decisioni degli altri. I primi due Poteri sono i gestori della Società! Gli stessi sono riusciti a impostare la SOCIETÀ come insieme di regole di convivenza fra tutti i CITTADINI con le relazioni fra tre SOGGETTI: CLASSE POLITICA: che è divisa in PARTITI ciascuno con il MANDATO ricevuto dai propri ELETTORI di svolgere la propria ATTIVITÀ POLITICA durante il periodo di tempo che intercorre fra una ELEZIONE e quella successiva. Il POTERE di ciascun PARTITO è proporzionale al CONSENSO ricevuto attraverso le ELEZIONI ed i POLITICI si dividono fra quelli dei PARTITI VINCITORI e di quelli SCONFITTI e, se nessuno ha vinto, si accordano per governare. Avviene in realtà che l’ACCORDO dei POLITICI ha finito per sottostare ad una specie di comportamento inerziale che prosegue con le ABITUDINI che la COMUNITÀ sente essere pienamente la modalità del proprio modo di vivere nella SOCIETÀ. CAMBIARE tutto per non CAMBIARE niente è un principio ancora molto valido per quanto riguarda la POLITICA. Presumo di poter dire che l’inerzia di proseguire come prima per ABITUDINE è un fatto naturale che impedisce il cambiamento fino a quando non viene modificata l’ABITUDINE. Credo che lo strumento più potente per far CAMBIARE le MODALITÀ del VIVERE in una SOCIETÀ consista nel fornire agli UOMINI della COMUNITÀ una MODALITÀ PIÙ COMODA per fargli compiere uno specifico ATTO RICORRENTE in modo diverso da come avveniva prima. Al singolo UOMO lo strumento non può che apparire propulsivo di miglioramento personale, ma i periodi più brevi di esistenza in VITA di ogni singolo UOMO rispetto a quello che ci appare senza fine dell’intera COMUNITÀ UMANA e le opportunità diverse fra i TERRITORI ci smentiscono e ci impongono di fare ATTENZIONE. Verso quale STRUTTURA di SOCIETÀ UMANA ci converrebbe evolvere per compiere meno errori? L’unica cosa che possiamo dire è che non abbiamo una risposta sicura. FORSE possiamo riuscire a capire se una nostra ATTIVITÀ porta ad una EVOLUZIONE SBAGLIATA.
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 9 месяцев назад
Perché serve una legge che obblighi tutti i PARTITI ad avere la stessa gestione contabile? Per eliminare ogni conflitto d’interesse. Cioè gli scambi di favore fra politici e gestori di ATTIVITÀ. Naturalmente coloro che non seguissero la legge devono essere sottoposti a giudizio e pena conseguente. Se i cittadini non hanno alcun potere chi invece lo ha, può fare quello che vuole! Per capire facilmente un problema che investirebbe entrando in tutti i suoi particolari una complessità insuperabile mi attengo al criterio espresso da chi viene considerato uno dei massimi SAGGI esistiti. Diremo che un albero è BUONO se produce BUONI FRUTTI. Allora guardiamo se la MOLTITUDINE degli UOMINI che VIVE sulla TERRA raccoglie dall’albero “la SOCIETÀ UMANA” BUONI FRUTTI. Ho detto, “guardiamo” ma chi può giudicare BUONO il FRUTTO se non l’intera MOLTITUDINE dei CITTADINI? Però la MOLTITUDINE non è naturalmente UNIFORMEMENTE COSTITUITA. I CITTADINI appartengono a CLASSI diverse che si caratterizzano per il POTERE e la CAPACITÀ di raccogliere i FRUTTI. La classificazione di ogni CITTADINO è reale ma resa complicata perché le caratteristiche POTERE e CAPACITÀ sono variabili interdipendenti; tuttavia, per noi è sufficiente stabilire l’APPARTENENZA a CLASSI per grandi LINEE di delimitazione. Guardiamo: La CLASSE di chi ha: Gran POTERE e qualche CAPACITÀ di raccogliere i FRUTTI. Appartengono a questa CLASSE i CITTADINI che guidano i PARTITI POLITICI che hanno avuto un gran numero di eletti. La CLASSE di chi ha: qualche POTERE e gran CAPACITÀ di raccogliere i FRUTTI. I CITTADINI di questa CLASSE raccolgono i frutti per quanto ne sono CAPACI. In gran parte si tratta di CITTADINI che sono riusciti ad assumersi il COMPITO di guidare una ATTIVITÀ necessaria o presunta tale da un numero rilevante di CITTADINI e possiedono perciò molto DENARO e CAPACITÀ di impiegare altri CITTADINI, REMUNERANDOLI. Sembra proprio che i SISTEMI STATO provati fino ad oggi per gestire le SOCIETÀ UMANE non funzionino per quello che tutti conosciamo essere il “CONFLITTO D’INTERESSI” ma tutti lo conoscono, ne parlano tanto i politici e i mezzi d’informazione, ma evidentemente le due CLASSI strapiene del PROPRIO POTERE minacciano chi in qualche modo se la cava: ”Preferite stare ancora peggio, che vi importa degli altri? Sono del tutto inutili nemmeno VOTANO, NON CONTANO niente” Voterei per un PARTITO che presentasse un PROGETTO di CAMBIAMENTO capace di reale EVOLUZIONE della SOCIETÀ. -------------------------------------------------------------------------------------------- Allora è un dato di fatto che chi in qualche modo si impegna a contrastare questa IMPOSTAZIONE di SOCIETÀ aiutando con tutti i mezzi a propria disposizione chi vive in miseria, non ha capito che sta procedendo in modo assurdo. Archimede disse: “Datemi un PUNTO di APPOGGIO e solleverò il MONDO!”. Sappiamo tutti come funziona: Si vuole sollevare un MASSO ENORME allora si pone ad una distanza molto piccola un BLOCCO di ACCIAIO che è al confronto del masso di una dimensione sufficiente all’altezza di quanto si vuol sollevare il macigno; ci si munisce di una BARRA sempre di ACCIAIO lunga quanto necessario e la si dispone come tutti sappiamo infilata da un capo sotto al MASSO e APPOGGIATA sul BLOCCO di ACCIAIO, l’altro capo della BARRA sarà distante dal BLOCCO di ACCIAIO e solo un po’ di più dal MASSO. Chi vuole sollevare l’enorme MACIGNO ci dovrebbe riuscire facilmente spingendo sull’estremo libero della BARRA. Però ho dovuto usare il condizionale perché i MATERIALI utilizzati devono essere tutti resistenti proporzionalmente alle forze alle quali sono sottoposti; solo in queste condizioni si evita il DISASTRO della STRUTTURA. La LEVA di ARCHIMEDE può essere utilizzata come metafora della COMUNITÀ UMANA o meglio come MODELLO per far comprendere che cosa bisogna correggere nell’IMPOSTAZIONE della SOCIETÀ per evitare il DISASTRO. -------------------------------------------------------------------------------------------- Cominciamo osservando la GESTIONE della LEVA. Chi presiede a tale COMPITO può anche non aver studiato MECCANICA ma gli sono sufficienti le evidenze dei risultati per capire: 1) Che lo strumento deve avere dimensione e consistenza proporzionate alla massa del MACIGNO. 2) Che il RISULTATO FINALE dipenderà anche dalla CONSISTENZA dello stesso MACIGNO tanto che se questo fosse friabile sarebbe necessario il lavoro di rinforzo preventivo. 3) Che per sollevare materiale liquido sarà necessario il SECCHIO. 4) Che lo strumento può essere corredato di accorgimenti per renderlo sempre più comodo e performante; ad esempio, all’estremo libero della BARRA si può predisporre il contenitore dei pesi che costituiranno la POTENZA crescente gradualmente per eseguire il sollevamento. 5) Che se per riempire il contenitore predisposto in precedenza utilizziamo materiale sottratto al MACIGNO, l’operazione di SOLLEVAMENTO si gioverà contemporaneamente di due funzionalità, far diminuire la RESISTENZA del MACIGNO a SOLLEVARSI far aumentare la POTENZA del SOLLEVATORE. 6) Che sollevando la barra dall’estremità libera in modo che non appoggi sul BLOCCO di acciaio che esegue la funzione di FULCRO si potrà fare scorrere proprio il FULCRO su apposita rotaia sottostante per scegliere la migliore proporzione fra i due BRACCI. 7) Che in considerazione della grandezza del MACIGNO e della RESISTENZA dei MATERIALI può essere conveniente usare più LEVE; avremo infatti in questo modo che sia il MACIGNO che la struttura saranno sottoposti a carichi inferiori con meno problemi di resistenza all’usura. A questo punto una CONSIDERAZIONE: i COSTITUZIONALISTI sanno bene della somiglianza della SOCIETÀ con il meccanismo precedente, infatti, parlano di COSTITUZIONE che si basa sulle ISTITUZIONI dello STATO appunto COSTITUITE da entità con PESI e CONTRAPPESI.
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 9 месяцев назад
Chiaramente per proseguire nel mio ragionamento dovrei esplorare gli ACCORGIMENTI migliorativi dello STRUMENTO MECCANICO che saranno sicuramente avvenuti nei secoli dei secoli della lunghissima storia con l’obiettivo di riconoscere i punti importanti della SOCIETÀ, che è simile al MODELLO, e investigare sugli ACCORGIMENTI da portare alle relazioni UMANE. Forse però questo non è il criterio migliore, infatti i FRUTTI dell’ALBERO corrispondono al SOLLEVAMENTO del MACIGNO. Nel nostro caso la TERRA è l’ALBERO e ci rendiamo CONTO di essere noi stessi un problema perché stiamo influendo sulle sue caratteristiche FISICHE e, attraverso questa trasformazione, influendo anche sul FENOMENO della VITA dal quale l’UMANITÀ stessa dipende. L’ultima considerazione significa che possiamo prendere a MODELLO il MECCANISMO della LEVA di cui ci serviamo per sollevare il MACIGNO solo per individuare con quali suoi ACCORGIMENTI l’ALBERO adempie al proprio COMPITO di VIVERE! L’enorme differenza che esiste fra la LEVA e l’ALBERO sta nel fatto che la prima è un meccanismo fatto di MATERIA del tutto priva di INTELLIGENZA mentre la MATERIA del secondo è nello stesso tempo FISICA e INTELLIGENTE. Non sono esperto di PIANTE, ma mi è bastato questo primo superficiale approccio per farmi rendere conto di trovarmi difronte a tanti MODELLI diversi di INTELLIGENZA quante sono le PIANTE esistenti ed esistite sulla TERRA e la stessa CONSIDERAZIONE potrei fare per gli altri ORGANISMI VIVENTI. A me sembra di riconoscere, osservando gli ORGANISMI VIVENTI, che per tutti esiste un PUNTO di PARTENZA e un PUNTO di FINE PERCORSO. Per il PUNTO DI PARTENZA riesco a dire soltanto che in VIRTÙ dell’APPARTENENZA alla PROPRIA SPECIE l’ORGANISMO VIVENTE possiede fin dall’inizio una propria CAPACITÀ di fare ESPERIENZA e MEMORIZZARLA e questo gli permette muovendosi di SCEGLIERE il proprio PERCORSO nel VERSO che gli promette le RISORSE per VIVERE. Motivo di studio dovrebbero essere quelli che chiamiamo ISTINTI e la CAPACITÀ esistente nell’UOMO di IMPARARE dall’ESPERIENZA degli ALTRI. Che cosa riesco a dire sul PUNTO di FINE PERCORSO? Che per tutti gli ESSERI VIVENTI è IMPREVEDIBILE come per un SASSO che ti cada sulla TESTA. Per noi UOMINI possiamo dire che può essere prevedibile sulla base della CONOSCENZA delle NOSTRE CONDIZIONI e della ESPERIENZA fatta dagli altri. È per me il momento di trarre qualche conclusione per quanto ne sarò capace. Che intenzione ha la SPECIE UMANA? Di affidarsi al DESTINO? Succeda quel che succederà, tanto ogni uomo attuale non sarà presente; oppure vuole servirsi della conoscenza di tutte le esperienze di tutti gli esseri viventi e vuole trarne l’esperienza per ogni SINGOLA SCELTA la più probabilmente buona a quel PUNTO del VIAGGIO della VITA? Mi ritrovo nuovamente a dover praticare VERA DEMOCRAZIA e PRAGMATISMO dei buoni frutti e fare sparire il conflitto d’interesse e costruire SOCIETÀ a misura d’UOMO e di TERRITORIO. Saluti
@giuseppeambrosi4040
@giuseppeambrosi4040 9 месяцев назад
Come mai la SOCIETÀ UMANA anche utilizzando come MODELLO l’ALBERO e i suoi FRUTTI continua nella PROPRIA EVOLUZIONE NEGATIVA? La SOCIETÀ UMANA si è evoluta secondo le direttive di chi detiene POTERE che per MANTENERLO ha sempre considerato l’UOMO che gli dà il CONSENSO più importante del TERRITORIO. In moltissimi dicono: “È MIO e POSSO FARNE quello che VOGLIO!“. Potrebbero protestare solo quelli che non hanno niente, ma in realtà rafforzano il concetto perché aspirano ad avere anche loro quanto gli altri. VIVIAMO tutti per difendere od ottenere POSSESSO e non CONDIVISIONE. Gli ECONOMISTI che sarebbe meglio chiamare MERCANTI dicono che questo produce la GIUSTA EVOLUZIONE. Per farci credere che possa essere GIUSTO hanno codificato le LEGGI del MERCATO. Quando controlliamo i FRUTTI dell’ALBERO ci accorgiamo che in base alle leggi ai FRUTTI viene data una etichetta di essere BUONI o CATTIVI e che spesso questo dipende solo dal PUNTO di VISTA. Il DENARO è come l’olio per gli INGRANAGGI rende scorrevole il MERCATO! -------------------------------------------------------------------------------------------- io se potessi contare qualcosa, farei questo tentativo: PARTITI POLITICI GESTITI solo mediante DENARO PUBBLICO. Qualsiasi intrallazzo fra PRIVATI e POLITICI punito in TERMINI di LEGGE. L’ENTITÀ dell’EMOLUMENTO ai PARTITI venga fatta tenendo conto del numero di tessere dei cittadini aderenti e con i criteri seguenti. La tessera sia comunicata all’AGENZIA tramite il codice FISCALE. Il CITTADINO possa RECEDERE in qualsiasi momento e passare ad altro PARTITO. L’ EMOLUMENTO venga dato ai PARTITI PERIODICAMENTE. Tutti gli addetti al PARTITO eletti o impiegati vengano remunerati dal PARTITO in modo da essere direttamente interessati a conquistare consenso dei cittadini attraverso buoni programmi e buona attuazione degli stessi. QUESTA PROPOSTA è NATURALMENTE solo una BOZZA per studiare e definire una organizzazione comune di tutti i PARTITI. Ricordiamoci che POTERE POLITICO significa che gli stessi sono stati ELETTI in una VOTAZIONE ed hanno ottenuto una CARICA appunto POLITICA. Che potere ha il POLITICO e quindi il suo PARTITO? Per dirlo in modo generale la sorveglianza delle ATTIVITÀ che tutto l’insieme della CITTADINANZA le esegua attenendosi alle leggi promulgate. Fra le regole esiste naturalmente quella di governare le ATTIVITÀ necessarie alla comunità assegnando COMPITI ai CITTADINI. Si tratta di un grande POTERE che deve essere CONTROLLATO dai CITTADINI perché venga eseguito meglio possibile per fare evolvere la SOCIETA' in modo sostenibile e responsabile che significa fare diventare i cittadini più capaci e responsabili proprio mettendoli alla prova. Saluti Dalla riposta precedente mi accorgo di aver dato al DENARO il significato di STRUMENTO utilizzato dal CITTADINO per cercare di creare una influenza che induca i POLITICI al miglior COMPORTAMENTO nei loro riguardi. Per capire quali sarebbero i FRUTTI di questa azione politica dobbiamo tener conto della SITUAZIONE di PARTENZA perché questa è conseguenza delle ABITUDINI della SOCIETÀ ATTUALE che difenderanno NATURALMENTE il proprio MODO d’ESSERE! La situazione oggi è che CITTADINI con uguale RESIDENZA vivono con modalità diverse un proprio TERRITORIO che li riguarda solo personalmente e quasi mai coincide con quello di RESIDENZA ma neanche con il TERRITORIO degli altri RESIDENTI. I TERRITORI possono essere purtroppo DORMITORI, oppure SEDI di ATTIVITÀ LAVORATIVE, oppure SCUOLE, oppure OSPEDALI, oppure ecc.. Le funzioni di TERRITORIO impongono ai CITTADINI percorsi giornalieri dissennati e dispendiosi. E allora è molto probabile che un PARTITO POLITICO accontenti un cittadino e ne scontenti altri. Tutto tende a far crescere PIL e MALESSERE; più auto, più strade, più linee tranviarie, più metropolitane, più area inquinata! Non possiamo fare niente? Non sono stato mai ritenuto insostituibile nel LAVORO ma se lo fossi stato avrei sicuramente potuto pretendere che mi pagassero anche il pendolarismo e la richiesta sarebbe stata accolta come d’altra parte le auto aziendali ai dirigenti. Mi piacerebbe fare una domanda all’INTELLIGENZA ARTIFICIALE che dicono sappia rispondere a tutto: ”Come sarebbe il TERRITORIO ITALIANO se si fosse fatta a partire dalla fine della SECONDA GUERRA MONDIALE una LEGGE che avesse obbligato tutti i DATORI di LAVORO a pagare oltre la paga anche i due tragitti: CASA - LAVORO E LAVORO - CASA?. Oggi la stessa LEGGE farebbe scegliere a TUTTI i DATORI di LAVORO di sostituire i CITTADINI con i ROBOT. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ho detto in un punto precedente che per ottenere un cambiamento nella SOCIETÀ bisogna introdurre uno STRUMENTO COMODO che abitui l’UOMO ad un nuovo modo di eseguire un ATTO RICORRENTE; CAMBIERÀ l’ABITUDINE e così il modo di eseguire l’ATTIVITÀ. Cosa AVVERREBBE seguendo il CRITERIO? Ad esempio ogni CITTADINO abbia il suo CONTO CORRENTE e BANCOMAT RELATIVO e possa eseguire le proprie transazioni solo con questi strumenti; persino i REGALI di DENARO siano tracciabili perché fatti con BONIFICO . Venga quindi eliminata la moneta corrente. Se fosse anche reso obbligatorio che al CONTO CORRENTE fosse collegato il CODICE FISCALE del CORRENTISTA e se ne conoscesse così anche la RESIDENZA avremmo che l’ESTRATTO CONTO del CORRENTISTA corrisponderebbe a tutti i movimenti di denaro di quel CITTADINO, cioè alla sua VITA ECONOMICA segnalando relativamente al periodo, giorno per giorno compiutamente gli altri contraenti (CITTADINI ed ALTRO) con cui il CITTADINO CORRENTISTA è stato in RELAZIONE ECONOMICA. Dobbiamo ora tener presente che come per la LEVA l’uomo non ha avuto bisogno di conoscere la MECCANICA RAZIONALE per utilizzarla e razionalizzarne modifiche migliorative, altrettanto può avvenire con le nuove tecnologie! Oramai tutti sappiamo che l’AGENZIA ha la potenzialità del suo DATA BASE e che gli errori sono dovuti più che altro ad aggiornamenti dei dati non corrispondenti alla realtà. Il procedimento di transazioni eseguite sempre con i riferimenti ai due CONTO CORRENTI quello in ENTRATA e quello in USCITA dl DENARO permette ELABORAZIONI di DATI distribuite nel TEMPO per la DATA della OPERAZIONE ECONOMICA e sul TERRITORIO mediante il codice di RESIDENZA. Rendere conosciuta da tutti i cittadini la SITUAZIONE ECONOMICA del PROPRIO TERRITORIO è essenziale per fare scegliere il PROGRAMMA del FUTURO che evolva allo star meglio DURATURO. Mettiamo i POLITICI e i CITTADINI nelle migliori condizioni per soppesare i pro e i contro delle ATTIVITÀ FUTURE; l’applicazione continua del metodo di scelta CONSAPEVOLE, renderà tutti gli UOMINI di buona volontà, viventi in territori a misura d’UOMO più CAPACI. Qualcuno potrebbe dire che ha paura di essere derubato o ricattato da delinquenti che conoscessero le sue CONDIZIONI ECONOMICHE, ma queto sarebbe reso più difficile perché lo stesso dovrebbe utilizzare il BANCOMAT del CORRENTISTA facendosi passare lo stesso .
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Francesco Pallante  spiega l'autonomia differenziata
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