L'uomo che voleva essere un dio - Bellerofonte e Pegaso - Mitologia greca - Storia e Mitologia Illustrate Arte: Carlos Gritti Script: Bruno Viriato Voce: Corrado Niro #Mitologia #Mitologiagreca #Storia
Il mito di Bellerofonte è un racconto poco conosciuto della mitologia greca. Belerofonte, era un eroe corinzio noto per il suo desiderio di diventare un dio e per il suo rapporto con il famoso cavallo alato Pegaso. Ecco una versione semplificata del mito: Bellerofonte era un giovane corinzio di grande bellezza e abilità. Tuttavia, la sua ambizione lo portò a voler salire fino al cielo e unirsi agli dei. Questa sete di divinità lo condusse all'acropoli di Corinto, dove cercò di salire sulla schiena del cavallo alato Pegaso, che era stato catturato dal suo amico Polidoro. Bellerofonte cercò di montare Pegaso, ma non fu in grado di farlo da solo, quindi si recò da Proeto, il re di Tirinto, e gli chiese aiuto. Proeto mandò Bellerofonte a sua moglie Stheneboea (o Antea) con una lettera contenente il sigillo del re. Antea era attratta da Bellerofonte e gli propose di diventare suo amante, ma lui rifiutò, mostrandole la lettera sigillata di Proeto. Inorridita dal rifiuto e temendo che Bellerofonte avrebbe rivelato il suo approccio, Antea accusò il giovane di aver tentato di sedurla. Proeto, furioso, decise di liberarsi di Bellerofonte, ma non voleva commettere apertamente un omicidio. Proeto inviò Bellerofonte con una lettera a suo suocero, re Iobate di Licia. La lettera chiedeva a Iobate di uccidere Bellerofonte, ma il re li avrebbe fatto incontrare prima. Durante il viaggio verso Licia, Bellerofonte incontrò molti pericoli e avventure, ma alla fine arrivò sano e salvo nel regno di Iobate. Quando Iobate lesse la lettera di Proeto, temendo la vendetta degli dei, decise di non uccidere Bellerofonte direttamente. Invece, Iobate mandò Bellerofonte a compiere compiti impossibili, tra cui uccidere il mostro Chimera, che aveva il corpo di un leone, la testa di una capra e la coda di un serpente, e sconfiggere i Solimi, una tribù di guerrieri indomabili. Bellerofonte fu in grado di completare queste imprese con l'aiuto di Pegaso e di Atena, la dea della saggezza, che gli fornì consigli e aiuto. Nonostante le difficoltà, Bellerofonte sopravvisse a tutte queste sfide. Alla fine, Iobate riconobbe il suo valore e lo accettò come genero. Bellerofonte trascorse il resto della sua vita in Licia e sposò Iobate figlia, Filonoe, e divenne un re di quella terra. Tuttavia, la sua sete di divinità rimase insoddisfatta, e alla fine fu spinto all'orgoglio e alla follia. Tentò di volare verso il cielo sulla schiena di Pegaso per raggiungere gli dei, ma Zeus, il re degli dei, lo colpì con un fulmine, facendolo cadere a terra, gravemente ferito e cieco. Bellerofonte visse una vita solitaria e sofferente fino alla fine dei suoi giorni. Il mito di Bellerofonte è un esempio di come l'ambizione e la presunzione possono portare a gravi conseguenze nella mitologia greca. Anche se Bellerofonte aveva compiuto imprese straordinarie, la sua ricerca di divinità e l'insolenza nei confronti degli dèi gli costarono cara.
