Il progetto Basilica per tutti è nato per poter rendere usufruibile un sito Unesco straordinario come la Basilica di Aquileia, all'interno dell'intero territorio aquileiese, renderlo inclusivo e accogliente per tutti.
Dopo il magnifico pannello tiflodidattico del Nodo di Salomone, donato dal gruppo Mosaicisti di Ravenna, grazie al contributo di Generali Valore Cultura quest’anno la Basilica ha potuto arricchirsi di nuovi elementi destinati all’accessibilità delle persone cieche e ipovedenti in collaborazione con l'Istituto dei ciechi Francesco Cavazza di Bologna.
“Quando mi è stato chiesto come io da non vedente avrei voluto fruire di uno dei più bei monumenti del mondo, io ho chiesto proprio questo: vorrei sapere quali sono le scene che la circondano, che la caratterizzano, ma soprattutto come è fatta la basilica in tutte le sue forme”- afferma Deborah Tramentozzi, tiflologa e guida non vedente dei Musei Vaticani - “Per una persona non vedente è fondamentale avere una visione oserei dire a 360 ° del monumento in cui si trova e questo è ciò che è stato realizzato all'interno della Basilica Patriarcale di Aquileia perché è stato approvato un modellino che ne restituisce l'architettura assieme a dei disegni a rilievo che restituissero alcuni tratti salienti del pavimento musivo della stessa”.
“Nello specifico l'istituto si è occupato della progettazione e realizzazione di un modello che restituisce la struttura architettonica in planimetria e in alzata. Si tratta di un modello quasi mimetico, ovvero quanto più possibile corrispondente alle caratteristiche dell'architettura” spiega la prof.ssa Loretta Secchi dell’Istituto Cavazza - “Mentre per quanto concerne i mosaici sono stati tradotti in disegni a rilievo con tecnica PIAF. PIAF è un acronimo e sta per picture in a flash, quindi una restituzione più sintetica rispetto agli originali, ma comunque cognitivamente parlando pregnante.”
“Il plastico della basilica di Aquileia è stato realizzato con tre essenze: padouk, rovere e noce canaletto rispettivamente per i coperti, le pareti e la base” prosegue Luca Torrente, realizzatore del modellino -“La scelta di queste essenze è ricaduta sul fatto che potessero aumentare il contrasto e quindi essere più interessanti e fruibili per persone con disabilità della vista, ipovedenti”
La responsabile del progetto Basilica per Tutti, dott.ssa Anna Maria Viganò sottolinea fortemente l’aspetto pratico e sartoriale dell’operazione. “Quando si è studiato il progetto per questa realizzazione, confrontandoci con l'Istituto Cavazza c'è stata fatta comprendere l'importanza di creare un qualcosa che non sia semplicemente bello esteticamente, d'impatto, sfolgorante, che tutti possano ammirare, ma soprattutto che sia funzionale.
Per noi è stato molto importante arrivare a questo obiettivo e concretizzarlo perché vogliamo sempre di più, con una basilica per tutti, rendere accessibile la basilica in questo caso alle persone cieche e ipovedenti, ma far capire che il messaggio che la basilica dà con la sua storia millenaria non è chiuso dalle sue porte, ma anzi esce, ne va al di fuori”.
“Basilica per tutti offre tutta una serie di strumenti e di possibilità affinché veramente tutti come dice lo slogan possano entrare, possano in qualche modo percepire la straordinarietà di un sito che da 1700 anni ci parla di fede e di cultura e possano anche all'interno di questo sito essere protagonisti cioè portare il loro contributo alla comprensione di ciò che in esso è contenuto e con questo loro contributo poter arricchire la comprensione e l'interpretazione complessiva dei mosaici e degli affreschi, delle strutture architettoniche che caratterizzano la nostra meravigliosa basilica” conclude il direttore della Fondazione Socoba, prof. Andrea Bellavite.
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8 окт 2024
